Tra le cucine regionali italiane, quella abruzzese è sicuramente la più indipendente: i piatti di un ristorante abruzzese sono davvero unici, frutto di una tradizione enogastronomica molto radicata e amplificata dall'isolamento che per decenni ha caratterizzato l'Abruzzo, terra con un ricco patrimonio di flora e fauna, incastrata tra i massicci appenninici e la costa adriatica.
Gli ingredienti più utilizzati dalla
cucina abruzzese spaziano
tra mare e terra, raggiungendo il punto più alto nei piatti a base di prodotti tipicamente di montagna: pane, pasta, carne di pecora, salumi e formaggi, vino delle
aziende agricole della regione. Tra le
specialità tipiche abruzzesi, ormai conosciute in ogni angolo del mondo, si possono citare i rinomati
confetti di Sulmona, la classica pralina di mandorla ricoperta di zucchero, lo zafferano dell'Aquila o il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo, l'aglio rosso di Cupello e la mortadella di Campotosto, senza dimenticare gli
arrosticini di pecora, che secondo la tradizione sono stati inventati da due pastori per recuperare la carne delle pecore più anziane, altrimenti immangiabile.
I piatti tipici abruzzesi
La cucina casalinga abruzzese abbonda di piatti squisiti, tanto che stilare una lista dei più rappresentativi senza andare esenti da critiche è praticamente impossibile. Con questa consapevolezza, proviamo comunque a consigliarvi qualche specialità:
- le pizz'onde o pizzotte, tipico street food abruzzese che letteralmente significa "pizza unta" e che nulla ha da invidiare alla pizza fritta napoletana;
- direttamente da Pescara, un piatto estivo molto colorato, i pipindune e ove, ovvero peperoni fritti e uova sbattute, la tipica colazione contadina;
- le scrimpelle 'mbusse (bagnate), crespelle rigorosamente salate a base di acqua, farina e uova, arrotolate, cosparse di pepe e pecorino e cotte nel brodo di gallina;
- le virtà teramane, un piatto tradizionale della zona di Teramo, cucinato lentamente nella callara, il paiolo di rame appeso al camino. Si utilizzano legumi secchi e freschi, verdure di stagione, carne di maiale e pasta di vari formati, per preparare un piatto consumato soprattutto in occasione della festività del 1 maggio;
- gli spaghetti alla chitarra, la pasta fresca all'uovo realizzata con il tipico attrezzo abruzzese, declinata in mille varianti, dalle polpette ai granchi;
- le sagne e fasciul, versione abruzzese della pasta e fagioli;
- i rustell, ovvero gli arrosticini di pecora che ormai sono immancabili in ogni grigliata che si rispetti, da Nord a Sud Italia;
- la pecora alla callara, ovvero la carne di pecora cotta per quattro ore nel paiolo di rame o alluminio sopra il fuoco vivo, irrorata di vino e condita con spezie e aromi vari;
- le pallotte cacio e uova, polpette vegane a base di uova, pecorino e pane, saltate in padella con sugo di pomodoro e basilico;
- il bocconotto di Castel Frentano, uno dei dolci tipici abruzzesi più apprezzati, una pasta frolla all'olio di oliva, ripieno di cioccolato, mandorle e cannella;
- le ciambelle al vino, che nella versione abruzzese sono a base di farina di solina con vino Montepulciano;
- le pizzelle, ovvero i "waffles abruzzesi", cialde sottili di pasta da biscotto cotte tra due piastre arroventate, servite con miele e noci oppure con marmellata di uva;
- i caggionetti, ravioli fritti, ripieni a piacere con cioccolato, scorza d'arancia, mandorle, miele e cannella, che popolano le vetrine di ogni pasticceria durante il periodo natalizio.
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