Creare un Marketplace da zero, mettere le esigenze del cliente al centro, essere veloci nel lancio di un prodotto, moltiplicare le recensioni grazie al rinforzo positivo. Questi e molti altri temi sono al centro della Product Heroes Conference, una due giorni (3-4 ottobre 2024) dedicata al ruolo del Product Manager e alla sua funzione centrale nello sviluppo del prodotto. Al centro della manifestazione c’è l’innovazione in tutte le sue forme, a partire dalla location, Superstudio Più, nel cuore pulsante di via Tortona, uno dei poli culturali più importanti di Milano, che da zona industriale e dimessa si è trasformata in moderno hub della creazione e dell’innovazione meneghina, dove passato, presente e futuro si intrecciano senza soluzione di continuità fino a fondersi in uno spazio unico. E in questa multi-location moderna e polifunzionale, un grande contenitore aperto alla città di Milano e alle grandi iniziative internazionali, due giornate vengono dedicate alla formazione guidata dai massimi esperti del settore, al confronto con altri professionisti di prodotto e a cogliere le opportunità che cambieranno il futuro delle aziende. Fra Talk, Keynote Speech e Workshop, l’atmosfera dell’evento è fervente, si respira il desiderio di cambiamento dei partecipanti, la voglia di fare qualcosa di nuovo, che si riveli ‘disruptive’ rispetto al passato. Ecco alcuni tra gli interventi più significativi. “Le nuove idee possono arrivare da chiunque”, ha spiegato Erica Grandi di Subito.it , che ha raccontato come in azienda venga incoraggiato l’intervento di tutti, durante momenti in cui ciascuno può dare le proprie soluzioni innovative. “L’innovazione è guidata dall’immaginazione”, ha sottolineato Giovanni Cugliari di Vedrai, che ha approfondito come porsi le giuste domande può guidare decisioni informate e influenzare positivamente le metriche di prodotto. L’innovazione, però, non basta: senza un’approfondita conoscenza del cliente e delle sue esigenze, lo sviluppo del prodotto non ha alcun senso. “Per questo” ha spiegato Alessandro Tezza di Fiscozen “intervistiamo regolarmente i nostri clienti, per conoscere le loro esigenze e quindi costruire al meglio la roadmap di prodotto”. Ci sono poi vari strumenti per capire l’opinione degli utenti dopo l’uscita del prodotto: la pensa così Alessandro Bruzzi di Shopfully, che ha spiegato l’importanza delle recensioni per avere un feedback da parte loro sui prodotti: “Le recensioni positive sono uno dei fattori chiave per il successo di un’app nel ranking degli store e per aumentare il tasso di conversione dei download”. Secondo Luca Dell’Orletta di Nestlè una strategia vincente deve essere ‘Product Driven’ e mettere quindi il prodotto al centro del processo di sviluppo. Racconta come nel 2019 ha definito la visione, la strategia, i framework, i KPI, gli strumenti e la formazione necessaria che hanno guidato il passaggio di Nestlé a un modello operativo Product Driven, mettendo in atto una delle trasformazioni più significative nell’industria dei prodotti di largo consumo. Il mantra di tutti gli interventi della Conferenza è “Cominciate a farlo”: non bisogna aspettare di avere un progetto perfetto per lanciare un prodotto sul mercato, ma è meglio che esca il prima possibile, i cambiamenti si possono fare strada facendo, mentre il processo è in atto. Proprio per questo, secondo Chiara Vivaldi e Lorenzo Piovani di BendingSpoons, non bisogna condannare i fallimenti che non solo sono normali durante il lancio di un prodotto, spesso sono addirittura fondamentali proprio per migliorarlo: “Diffidate dei product manager che dichiarano di non fallire quasi mai”. Italiaonline è partner dell’evento, sempre pronta a sostenere iniziative innovative e orientate al futuro e a promuovere il cambiamento e l’evoluzione digitale, a supportare le idee che possono fare la differenza e a contribuire a costruire un futuro migliore, innovando costantemente i suoi prodotti: Pagine Gialle, che fornisce le informazioni su negozi, aziende e attività commerciali; Pagine Gialle Shop, dove è possibile acquistare con pagamenti sicuri una vasta scelta di prodotti; Pagine Gialle Casa, dove è possibile richiedere un preventivo gratuito per lavori da svolgere in casa o in azienda, lasciando i propri contatti per essere richiamati, mentre i professionisti ricevono nuove opportunità di business commerciali.
Fino al 3 novembre Gardaland sarà protagonista di atroci spettacoli e animato da mostri spaventosi. Gardaland Magic Halloween è infatti l’evento che trasformerà il parco divertimenti in un set spaventosamente divertente per famiglie e giovani adulti, offrendo nuove esperienze immersive che offriranno agli ospiti di tutte le età un divertimento personalizzato. Il Parco si trasformerà in un grande set dove vampiri, zucche, fantasmi e pipistrelli percorreranno i viali, ma si potrà assistere anche a nuovi e spettacolari show outdoor e spettacoli a tema, partecipare a Scary Zone in due diverse aree delimitate, divertirsi con gli Scary Dj set, oltre ad approfittare di tutte attrazioni del Parco. Grande attesa per “Wreckage – The Horror Experience”, un inedito labirinto, che promette di far vivere un’esperienza ‘in movimento’, – walk-trough – altamente immersiva (a ingresso con biglietto aggiuntivo) pensata per gli ospiti maggiori di 14 anni in cerca di emozioni forti, che riserverà macabre soprese ai temerari che oseranno avventurarsi al suo interno. Le famiglie potranno immergersi in scenografie e animazioni che uniscono il giusto mix di paura e divertimento, tra Street Animation da brivido e spettacoli come “Anubis”, una storia avvincente ambientata nell’aldilà egizio in scena al Gardaland Theatre, o il nuovo show “Il lamento degli abissi” nel Villaggio Inglese, dove una ciurma di pirati viene catturata dal canto di sinistre sirene. Non mancheranno avventure al cinema 4D con il cortometraggio “Dracula 4D“, che terrà grandi e piccoli con il fiato sospeso. E per i più coraggiosi arrivano i Venerdì da Paura: ogni venerdì, dalle 17:00 alle 22:00, il Parco si trasformerà in un universo horror grazie alle Scary Zone, due aree del Parco delimitate infestate da zombie e creature inquietanti. Le serate culmineranno in Piazza Jumanji con i ritmi travolgenti degli Scary DJ Set di DJ Eros, creando l’atmosfera perfetta per concludere la giornata con balli spettrali. Il gran finale sarà, anche quest’anno, il 31 ottobre con l’Halloween Party, un evento esclusivo che trasformerà Piazza Jumanji in una discoteca a cielo aperto con DJ set fino a tarda notte.
Alcuni giochi da tavolo sono dei grandi classici e non passano mai di moda, o quasi: tombola napoletana, Scarabeo, Monopoli, il gioco dell’oca, Gioco, Pictionary… Di alcuni di questi, tra l’altro, esistono versioni aggiornate e moderne. In Pictionary Air, ad esempio, invece di disegnare con la matita su un foglio, una speciale penna permette di tracciare linee nell’aria. Anche il gioco dell’oca e Monopoli sono stati rivisitati migliaia di volte e oggi infatti ne esistono numerose varianti a tema. Sicuramente un gioco da tavolo può essere un bel regalo di Nataleper un adolescente: ecco cinque idee a cui ispirarsi. Escape room da tavolo per adolescenti Shutterstock Un gioco da tavolo per adolescenti sono certamente le cosiddette escape room da tavolo. Le escape room vere e proprie prevedono che i giocatori vengano chiusi in una stanza e debbano risolvere una serie di indizi e indovinelli per uscire entro un’ora. La versione da tavolo funziona in modo simile, anche se ovviamente ci si può giocare comodamente dal salotto di casa. Una volta aperta, la scatola del gioco presenta un caso da risolvere nel minore tempo possibile (in genere bisogna infatti cronometrare la durata della partita) e una serie di materiali utili all’indagine che i giocatori-investigatori potranno consultare nel corso del gioco. I partecipanti sono quindi guidati alla risoluzione di una serie di indizi concatenati: se non si risolve il primo, non è possibile procedere ulteriormente nel gioco, e così via. La partita può essere molto coinvolgente e stimolante, ma chiaramente vi si può giocare una volta sola: quando tutti gli indizi sono stati trovati e risolti, il caso è chiuso. È consigliabile quindi giocare alla escape room da tavolo quando si hanno alcune ore di tempo a disposizione: è sicuramente il gioco ideale per una game night, anche tra adolescenti! Giochi da tavolo per adolescenti: il gioco dei meme Shutterstock Chi si chiede quali giochi da tavolo regalare a un adolescente, deve sapere che ne esistono alcuni usciti in anni molto recenti che hanno a che fare con i meme, cioè con quelle immagini (tratte di solito da foto, film, serie tv o altro) che vengono condivise numerose volte online per veicolare un messaggio umoristico o una reazione emotiva di qualche tipo. Il gioco da tavolo dei meme più noto si chiama What Do You Meme? e, come altri giochi da tavolo simili, consiste in una serie di carte che ritraggono i meme più celebri e virali, con altrettante carte che riportano invece i più disparati messaggi, situazioni e dichiarazioni. Nel corso della partita bisogna abbinare le prime carte alle seconde cercando di ottenere l’effetto più esilarante possibile. Chi fa più ridere, guadagna punti. Gli adolescenti, massimi esperti di internet culture, apprezzeranno. Quali giochi da tavolo regalare a un adolescente I giochi di strategia sono un terzo tipo di gioco da tavolo per adolescenti (ma non solo: anche gli adulti li apprezzano moltissimo). Ne esistono diverse versioni, come L’impostore, Beccato, Lupus in Tabula, ecc. Sebbene tra una e l’altra possano esserci alcune differenze nelle regole e nello storytelling del gioco, il concetto di fondo non cambia. I giocatori sono di solito seduti intorno a un tavolo e, pescando le carte dal mazzo, scoprono il ruolo che avranno all’interno della partita. In base al tipo di gioco di strategia, qualcuno potrebbe ad esempio scoprire di essere l’investigatore, qualcuno l’assassino. Durante la partita bisogna poi riuscire a raggiungere il proprio scopo, in genere indicato appunto dalla carta che è stata pescata, ma allo stesso tempo ricorrere a strategie, inganni e bluff per non far sapere agli altri giocatori qual è davvero il proprio ruolo. L’assassino, insomma, dovrà fare di tutto per non farsi scoprire dall’investigatore, che però, per quanto ne sa, potrebbe essere uno qualunque degli altri giocatori! Questo tipo di giochi da tavolo possono risultare molto svelti e coinvolgenti, ma sono anche semplici da spiegare e da capire. Anche i giochi di carte sono perfetti giochi da tavolo per gli adolescenti, specialmente giochi di carte tipo Uno, che può essere dunque la quarta idea della nostra lista. Questo gioco è particolarmente divertente e coinvolgente, sebbene molto semplice da imparare. Le sue origini risalgono agli anni Settanta, ma la sua popolarità tra i giovani e gli adulti è ancora oggi notevole, tanto che negli ultimi anni sono state lanciate sul mercato alcune varianti. UNO Spin, ad esempio, è la variante di UNO che contiene l’innovativa Spin Card; in UNO Extreme! c’è uno smazzatore automatico a pile; in UNO Flip si possono usare entrambi i lati delle carte e in UNO Flash sono stati aggiunti il timer, pulsanti per passare il turno e nuove carte. Anche in UNO Flex sono state aggiunte nuove carte che, anche in questo caso, possono essere giocate da entrambi i lati. Chi cerca un gioco da tavolo per adolescenti che stimoli la fantasia e la creatività, invece, può optare per Dixit. In questo gioco ogni partecipante ha in mano alcune carte con illustrazioni suggestive e fantasiose. Il Narratore di turno sceglie una delle sue carte e propone una breve frase che la descriva – che non deve essere troppo esplicita ma, appunto, fare leva sui doppi sensi o sulla suggestione. Gli altri giocatori, dopo aver scelto e giocato una delle proprie carte che possa aderire alla descrizione proposta, devono individuare la carta del Narratore. Cerca su PagineGiallei negozi di giochi della tua zona e trova subito il gioco da tavolo perfetto per un adolescente.
Si sente parlare sempre più spesso di friggitrice ad aria e, una volta conosciute le sue caratteristiche, è molto facile capire il perché. A dispetto del nome, questo elettrodomestico funziona più come un piccolo forno che come una vera e propria friggitrice. Gli alimenti, che vanno inseriti nell’apposito ripiano o cassetto, vengono infatti cotti grazie a un getto di aria caldissima che circola all’interno dell’elettrodomestico, senza necessità di aggiungere grandi quantità di olio. Il risultato sono cibi croccanti, gustosi e anche salutari, che possono ricordare la consistenza della frittura ma che richiedono appunto molti meno grassi in fase di cottura. Stai valutando l’acquisto di una friggitrice ad aria? Ecco tutte le cose da sapere per scegliere il modello più adatto alle tue esigenze. Friggitrice ad aria: come sceglierla Shutterstock In commercio si trovano diversi modelli di friggitrice ad aria, che in inglese si chiamano airfryer, e non è scontato sapersi orientare nella scelta. Apparentemente, infatti, questi elettrodomestici potrebbero sembrare uguali o quasi, ma non è così. Una delle principali differenze tra un modello e l’altro è la capienza, che indicativamente va dai 2 ai 5 litri. Le friggitrici più piccole, da 2 litri, di solito contengono una quantità di cibo adatta a una o due persone. Le dimensioni sono contenute, dunque l’elettrodomestico può essere conservato comodamente sul ripiano della cucina, vicino ai fornelli. Le friggitrici ad aria più grandi, invece, oltre ad occupare più spazio possono cuocere nello stesso momento porzioni di cibo adatte a tre o quattro persone. Esistono anche modelli di friggitrici ad aria con capienze pensate per sei persone. Prima di scegliere la friggitrice ad aria, dunque, bisogna avere chiaro quale uso se ne farà. Se l’obiettivo è cucinare per tutta la famiglia, certamente bisognerà scegliere un modello con una capienza sufficientemente grande. Un altro elemento da considerare prima dell’acquisto è la potenza della friggitrice ad aria, così come la sua efficienza energetica. Di solito questo elettrodomestico consuma tra i 1500 e i 2000 watt. Più la potenza è elevata, più i tempi di cottura saranno brevi: ovviamente, però, i consumi saranno maggiori, così come i costi in bolletta. La buona notizia è che i modelli più recenti sul mercato sono di solito anche più efficienti dal punto di vista energetico, dunque sono meno energivori. Comprare la friggitrice ad aria: consigli utili Shutterstock Occhio anche ai materiali e alla provenienza della friggitrice ad aria. I modelli più economici e di bassa qualità potrebbero essere fatti interamente in plastica, dunque rischiano di rompersi più facilmente. È utile invece che alcuni elementi dell’elettrodomestico siano sufficientemente robusti, ad esempio in acciaio inossidabile. Un altro fattore da tenere a mente è la facilità di pulizia della friggitrice ad aria. Pulire regolarmente e accuratamente questo elettrodomestico non è un punto di secondaria importanza, perché consente di prolungare la sua durata. Al momento dell’acquisto è possibile controllare se il modello di friggitrice ad aria in questione ha il cestello removibile e lavabile in lavastoviglie, ad esempio: ciò renderà molto più semplice le operazioni di pulizia. In genere sulla confezione sono indicate anche altre informazioni utili su pulizia e manutenzione, così da farsi subito un’idea di quanto potrebbero essere complesse o meno queste operazioni. Comprare una friggitrice ad aria: quanto costa? Ovviamente anche il budget di spesa è un elemento che ha il suo peso nella scelta della friggitrice ad aria da comprare. I modelli di fascia bassa costano indicativamente dai 50 ai 70 euro, mentre i modelli più grandi o di qualità maggiore costano di solito intorno ai 100-150 euro, ma ne esistono anche versioni superaccessoriate che possono arrivare a costare diverse centinaia di euro. Il prezzo varia soprattutto in base alla qualità dell’elettrodomestico, alla capienza, all’efficienza energetica e alla marca. Con la friggitrice ad aria è possibile cucinare una grande varietà di cibi: dalle verdure alla carne, dal pesce agli snack. Tra le ricette da provare ci sono sicuramente le patatine fritte, le caldarroste e la cotoletta, ma la lista di alimenti da provare a cuocere in friggitrice ad aria è lunghissima e include anche calamari fritti, polpette, pop corn, frittata, pizza, funghi alla livornese, muffin, torte e brioches. La velocità di preparazione che tipicamente caratterizza la cottura in friggitrice ad aria, tra l’altro, rende questo elettrodomestico un prezioso alleato quando bisogna portare in tavola una cena dell’ultimo minuto: basta fare un salto al supermercato e poi lasciare fare il resto a questa fidata friggitrice. Sono soprattutto i modelli di friggitrice ad aria più accessoriati che, includendo numerosi e diversi programmi di cottura, rendono la gamma di preparazioni che è possibile realizzare facilmente e in breve tempo ancora più ampia. Dove comprare la friggitrice ad aria? Le friggitrici ad aria possono essere acquistate in tutti i negozi di elettrodomestici e anche nei negozi che vendono accessori per la casa. Si trovano anche in alcune catene di supermercati, tipicamente nell’area riservata agli elettrodomestici. La presenza di personale esperto e la possibilità di vedere diversi modelli a confronto sullo scaffale sono di grande aiuto nella scelta della giusta friggitrice ad aria da comprare. Pronto a valutare l’acquisto? Cerca su PagineGialle i centri commerciali della tua zona.
Spostarsi a Milano in bici è un’ottima idea, specialmente ora che la rete di piste ciclabili del capoluogo meneghino si sta gradualmente ampliando. Usare questo mezzo di trasporto permette da scoprire la città da un punto di vista diverso, riduce le emissioni inquinanti, consente di raggiungere il centro senza problemi (e senza rimanere imbottigliati nel traffico) e rende lo stile di vita più attivo, con effetti positivi sulla salute, sull’umore e anche sul dimagrimento. Una possibilità è sicuramente comprare una propria bicicletta, magari usata e a buon prezzo. In alternativa è sempre possibile noleggiare una bici a Milano. Una scelta, quest’ultima, indicata soprattutto per chi non vive in città, per chi non prevede di usare spesso il mezzo a due ruote e anche per chi non ha la possibilità di custodirlo in un luogo chiuso e riparato, ad esempio un garage. Ma dove noleggiare una bici a Milano? Ecco gli indirizzi utili. Noleggio bici a Milano: dove andare Ci sono varie possibilità di noleggio bici a Milano. Una di queste è BikeMi, il bike sharing del Comune di Milano attivo ogni giorno dalle sei del mattino a mezzanotte e utilizzabile previo acquisto di un abbonamento. Le bici vanno prelevate e parcheggiate nelle apposite stazioni, che si trovano dislocate in tutto il capoluogo. Altre opzioni alternative sono invece più indicate per chi desidera noleggiare una bici una volta ogni tanto, non in modo continuativo, magari solo per andare a fare una particolare commissione, una gita domenicale lungo il Naviglio o una pedalata pomeridiana verso la più vicina pasticceria siciliana (un’ottima meta per la merenda!). In tal caso, un servizio di noleggio biciclette a Milano da tenere in considerazione è Smile And Bike, in via Franchino Gaffurio 5. Le biciclette disponibili per il noleggio sono un centinaio, distribuite in varie parti della città tra cui Stazione Centrale, Parco Sempione, Naviglio Martesana e Naviglio Sud. Il servizio è comodo e flessibile: il noleggio avviene accedendo al negozio virtuale, controllando quali e dove sono le biciclette disponibili per il noleggio e prenotando tramite il form online, via e-mail o anche al telefono. Sull’app dedicata sono disponibili diversi itinerari ciclabili a Milano e dintorni; inoltre, da Smile And Bike si organizzano anche tour cittadini sulle due ruote. Una volta noleggiata la bici, non resta che regolare l’altezza e pedalare senza fretta verso piazza Duomo, parco Sempione, corso Garibaldi o in uno dei tanti altri splendidi angoli della città. In via Monte Seveso 33 c’è invece A.W.S. Bici RENT BIKE. Questa agenzia, che si occupa a sua volta anche di organizzare tour sulle due ruote, offre il noleggio di city bikes, Mtb e biciclette da corsa. Il servizio è utilizzabile dai singoli e anche dai gruppi. È questo uno dei posti in cui andare, dunque, se si ha in programma un’escursione in bici particolare, ad esempio su percorsi fuoristrada e nella natura. In questo caso, però, è bene attrezzarsi con l’abbigliamento giusto per questo genere di uscita. Noleggiare bici a Milano: come fare Shutterstock In via Carducci 31 c’è RideMovi spa, la sede dell’azienda che gestisce il noleggio delle bici arancioni e nere che si trovano di frequente in giro per Milano e altre città europee. Per usufruire di questo noleggio non serve andare in sede: bisogna invece scaricare l’app, iscriversi e poi, quando se ne ha bisogno, cercare sulla mappa la bici a noleggio più vicina, che al termine dell’utilizzo può essere parcheggiata altrove. RideMovi offre anche il noleggio delle e-bike, ovvero le biciclette a pedalata assistita: sono perfette per chi deve fare un lungo tragitto sulle due ruote, per chi ha fretta e anche per chi non ama faticare troppo. Un’alternativa da tenere a mente è in via Solari 40 e si chiama Biciclette Rossignoli Milano – Zanazzi. Si tratta di un’officina e di un negozio di bici ben fornito, che vende mezzi a due ruote per tutte le tasche e le esigenze (cargo bike incluse). Il negozio però propone anche, tra le altre cose, il servizio di noleggio biciclette per servizi fotografici, pubblicità, film, eventi, sfilate di moda e cataloghi di design. Questo negozio di norma offre anche un servizio di noleggio bici da città per turisti, che può avere durata giornaliera o settimanale: è bene però consultare preventivamente il sito, se interessati, perché il servizio per qualche tempo questo servizio è stato momentaneamente sospeso a causa della completa sostituzione del parco biciclette. Anche se viene usata solo a noleggio per poche ore o per pochi giorni, ci sono alcuni accessori che possono rivelarsi utili quando si va in bici a Milano. Ad esempio il GPS da bici: applicabile al manubrio, permette di orientarsi tra le vie cittadine in sicurezza e facilmente, senza bisogno di fermarsi costantemente per tirare fuori lo smartphone dalla tasca e consultare la mappa. Se invece si noleggia a Milano una bici da corsa o MTB con l’idea di fare un’escursione nei dintorni della città, allora sarà probabilmente necessario un portabici per la macchina. E non bisogna dimenticare l’abbigliamento: muoversi in bici regala tante sorprese ma, specialmente se fa freddo, richiede anche un buon equipaggiamento per ripararsi dal vento e dalle basse temperature. Per queste e molte altre esigenze, affidati a PagineGialle: oltre ai principali servizi di noleggio bici a Milano, puoi trovare facilmente anche i negozi che vendono biciclette e i negozi di articoli sportivi più vicini a te, in cui acquistare tutto l’occorrente per il ciclismo.
Trovare un meccanico a Roma non è difficile: sono tanti i professionisti che operano nel settore e che possono mettere la loro esperienza al servizio degli automobilisti. Tuttavia, la scelta potrebbe non essere semplice, soprattutto se ci si trova di fronte ad un improvviso guasto dell’automobile. Oltre a consigliare una costante manutenzione del mezzo, che riduce il rischio di danni irreparabili, ci sono diversi modi per individuare il meccanico giusto. Scopriamo come scegliere e a quale meccanico affidarsi se ci si trova a Roma. Come scegliere il meccanico, i segnali da monitorare Shutterstock Prima ancora di trovarsi di fronte ad un guasto dell’automobile sarebbe opportuno individuare il proprio meccanico di fiducia. Ciò consente di intervenire in maniera veloce e procedere al ripristino dell’auto e consente di sottoporre il mezzo a controlli frequenti per individuare campanelli d’allarme ed eseguire gli interventi di manutenzione necessaria per evitare danni al veicoli che potrebbero comportare delle spese e dello spreco di risorse importanti. Per individuare il meccanico di fiducia si potrebbe iniziare rivolgendosi alla propria concessionaria di riferimento, dove generalmente è presente del personale che si occupa di riparazioni o dove sono in grado di indirizzare verso autofficine competenti. Si può seguire il consiglio di amici e parenti o cercare dei contatti su Internet, basandosi anche sulle recensioni degli utenti, ma prima di affidarsi completamente ad un professionista è bene avviare un dialogo per comprendere se può essere la scelta giusta e valutare la presenza di eventuali specializzazioni e certificazioni. Ogni scambio deve essere sincero e basato sulla chiarezza assoluta. Prima di fornire l’autorizzazione ad avviare interventi, è bene sempre richiedere un preventivo per non avere brutte sorprese nel momento in cui occorre pagare per il lavoro eseguito. Analizzare più preventivi provenienti da meccanici diversi può essere un buon modo per scegliere quello che sembra essere più affidabile, competente, chiaro ed economico. Un’analisi va fatta anche dell’autofficina. Le strutture che possiedono tutta la strumentazione necessaria per affrontare ogni evenienza e che si avvalgono di ricambi originali e le autofficine autorizzate dalla casa madre sono consigliabili, poiché possono intervenire prontamente su ogni problema senza dover ricorrere a strutture esterne. La vicinanza alla propria abitazione può essere un parametro da valutare quando si sceglie un meccanico, così come la disponibilità ad offrire servizi accessori, come l’auto di cortesia, un mezzo messo a disposizione per coloro che devono lasciare il proprio in autofficina per le riparazioni. Meccanico a Roma, a chi rivolgersi Shutterstock Sono tante le autofficine dislocate sul territorio romano, alcune delle quali operano da molti anni con passione e preparazione. Le Officine Meccaniche Ar.Ma. di Roma, in Via del Fringuello 28, sono un centro di riparazioni dotato di attrezzature moderne e strumentazioni all’avanguardia. Lo staff è altamente competente e assicura efficienza e rapidità nelle riparazioni. Offre numerosi servizi sia per automobili che per mezzi industriali. Oltre all’assistenza meccanica, ci si può rivolgere alle Officine Meccaniche Ar.Ma per eseguire revisioni di auto, moto e altri veicoli di tutte le marche. Presso la Carrozzeria F.lli Bontempi, in Via Sant’Anna,75 a Castel Madama, Roma, si può ricevere un’assistenza di elevata qualità. La Carrozzeria, che è un vero e proprio punto di riferimento, opera a partire dal 1970 e si è rinnovata nel tempo per offrire servizi ineccepibili. L’offerta di servizi proposta è estremamente ampia. Oltre a garantire assistenza meccanica, consente di usufruire di un’auto sostitutiva gratuita per tutto il tempo necessario alla conclusione dell’intervento. Nell’autofficina vengono effettuate diagnosi elettroniche con attrezzature e software frequentemente aggiornati ed è possibile il noleggio di auto per brevi o per lunghi periodi. La Carrozzeria F.lli Bontempi si occupa altresì della gestione di sinistri attraverso la consulenza in caso di incidenti, dell’installazione di pellicole oscuranti a tutela della privacy e della sicurezza degli automobilisti, della verniciatura nel pieno rispetto dell’ambiente, del rinnovo fari e del restauro delle auto d’epoca. L’Autofficina F.lli Pennesi S.n.c. si trova in Via di Benedetto Francesco, 44, a Roma, e offre una pluriennale esperienza nel settore. L’attività del Gruppo ha avuto inizio nel 1971 e si è evoluta con il tempo, rinnovandosi e offrendo un supporto sempre professionale agli automobilisti, diversificando l’attività e garantendo un numero maggiore di servizi. Effettua assistenza e riparazione meccanica di autovetture e di veicoli pesanti, come autobus e camion. Oltre ad essere un’officina meccanica, si occupa della diagnostica dell’autovetture e della riparazione della carrozzeria. In via della Pisana, 383, a Roma c’è P. Auto Service Officina e Carrozzeria in cui opera del personale specializzato e preparato. Con strumentazioni all’avanguardia, offre servizi di qualità come programmi di manutenzione, riparazione, servizi di carrozzeria, sostituzione degli accessori, interventi di verniciatura, riparazione dei cristalli e dei cerchi e tanto altro ancora. Cerchi un meccanico a Roma? Consulta PagineGialle e trova quello più vicino a te e più adatto alle tue esigenze.
È importante allenare il core, soprattutto perché rafforza una parte del corpo che consente un miglioramento notevole della stabilità della colonna vertebrale. Ma non è l’unico vantaggio, oltre che per la salute, questa tipologia di allenamento permette di migliorare anche la propria forma fisica, snellendo la zona dell’addome. Vediamo insieme quali sono i benefici che porta l’allenamento per rafforzare il core e anche i motivi per cui è semplice e fattibile sia per i dilettanti che per i professionisti. Allenamento per rafforzare il core, di cosa si tratta? Il significato di core è nucleo o centro. Ecco perché questa tipologia di allenamento prende questo nome, gli esercizi si concentrano sulla parte centrale del corpo, sui muscoli che si trovano tra il diaframma e le anche, quindi nel dettaglio parliamo dei flessori ed estensori dell’anca, della parte basse della schiena e dei muscoli retto e obliqui addominali. L’allenamento del core permette di rafforzare tutta la parte centrale del corpo. Rispetto al classico allenamento della forza, in cui alleniamo i muscoli solitamente in maniera isolata, nel core training si fanno invece dei movimenti funzionali che vanno a sollecitare nello stesso momento differenti muscoli. Ma qual è il vero valore di questo tipo di allenamento concentrato sulla parte centrale del nostro corpo? Innanzitutto andiamo a rafforzare il punto che collega la parte superiore alla parte inferiore del corpo, per gli atleti professionisti questa tipologia di training è ottimo perché permette di allenare nella stessa sessione tutti questi muscoli insieme e quindi di andare a migliorare la trasmissione della forza attraverso l’intera catena muscolare. Ma vediamo quali sono i vantaggi di avere un core allenato per chiunque decida di sperimentare questa tipologia di allenamento: miglioramento della coordinazione e della stabilità del corpo; riduzione del rischio di infortuni e di eventuali dolori alla schiena; miglioramento in ogni movimento quotidiano e nella postura. Quali sono i 7 migliori esercizi per il core training Per fare un workout concentrato sul core, c’è bisogno esclusivamente del peso del proprio corpo. Per chi vuole e preferisce utilizzare pesi e piccoli attrezzi, allora è possibile apportare alcune modifiche all’allenamento. Di seguito vediamo i 7 principali esercizi da fare per allenare il core e avere addominali scolpiti: plank con rotazione del bacino, in posizione di plank, muovi i fianchi lateralmente in modo lento e controllato. Alleni tutti i muscoli del tronco con un livello di difficoltà basso e aiuta a snellire i fianchi; hip thrust, anche questo è facile, con la pancia rivolta verso l’alto, poggia mani e piedi a terra, alza il sedere contraendo i glutei e formando quindi un angolo retto con le gambe. Questo esercizio allena glutei e tutti i muscoli del tronco; russian twist, allena la parete addominale, in maniera preponderante gli obliqui. Siediti a terra, con i piedi poggiati al suolo, inclina la schiena all’indietro e procedi con una rotazione del busto verso un lato, tornando alla posizione iniziale e ripetendo sull’altro lato; affondi in camminata, dalla posizione eretta, procedi con passi molto lunghi e piegando la gamba davanti. Serve ad allenare tutti i muscoli delle gambe e la stabilità del core; goblet squat, esercizio semplice ma efficace. Posiziona i piedi circa all’altezza delle spalle, le punte appena verso l’esterno. Gambe distese, schiena dritta, glutei e addome contratti. Tieni un kettlebell con due mani, piega le gambe e scendi tenendo la schiena in posizione neutra, risali spingendo verso l’esterno le ginocchia, salendo senza portarle avanti; plank laterale con sollevamento del bacino, devi sdraiarti sul lato poggiandoti sul gomito e sul lato esterno del piede, spingere il bacino verso l’alto in modo da formare una linea retta fra caviglie, bacino e spalle e ridiscendere; iperestensioni inverse, la posizione di partenza è sdraiato in posizione prona, l’esecuzione consiste nel sollevare le gambe e le braccia, testa rivolta verso il pavimento.
Le videoconferenze e le videochiamate sono diventate ormai parte della nostra vita e, tra una connessione traballante e l’altra (ecco perché è importante scegliere il migliore ADSL), hanno cambiato alcune abitudini. Per riuscire ad avere un audio sempre perfetto, senza echi o riverberi, può essere utile inserire dei pannelli fonoassorbenti decorativi che, oltre a isolare acusticamente l’ambiente, lo arredano anche. Pannelli acustici decorativi: cosa sono Vediamo più da vicino cosa sono questi pannelli decorativi fonoassorbenti e perché possono essere una scelta intelligente ed economica. L’isolamento acustico è importante per il benessere abitativo, sia quando si tratta di evitare che il rumore entri in casa dall’esterno (in questo caso sono di aiuto anche un bel paio di cuffie), sia quando non si vuole che esca. Oltre ai classici controsoffitti, rivestimenti in cartongesso o infissi, è possibile anche installare dei pannelli fonoassorbenti. Oggi sono presenti sul mercato dei pannelli fonoassorbenti decorativi che, oltre a migliore la qualità dell’ascolto e il comfort acustico, arredano in modo originale e creativo. Questi pannelli sono realizzati con materiali che assorbono parte dell’onda sonora e la trasformano in energia, attutendo l’effetto rimbombo, tipico soprattutto degli spazi ampi. Bisogna distinguere tra pannelli fonoassorbenti e pannelli fonoisolanti decorativi: i primi assorbono il suono, mentre i secondi lo riflettono e lo fanno tornare indietro come una barriera. Per venire incontro alle nuove esigenze abitative, che coniugano estetica e funzionalità, oggi vengono realizzati anche dei quadri fonoassorbenti decorativi, per rivestire le pareti con fantasia e creatività. I quadri acustici fonoassorbenti sono la soluzione ideale per chi cerca un elemento che contenga il riverbero ma che allo stesso tempo sia un accessorio di interior design. Pannelli fonoassorbenti decorativi: i materiali Generalmente, i pannelli fonoassorbenti decorativi sono realizzati con materiali ecosostenibili: legno, sughero, fibre vegetali, lana di vetro, tessuti. Anche per le decorazioni, molte aziende si affidano a colori con pigmenti naturali. Esistono anche pannelli realizzati con la combinazione di materiali diversi, come il legno e il cemento. A seconda del materiale, i pannelli sono in grado di assorbire frequenze che vanno da 250 a 2.000 Hz. Alcuni tipi di pannelli fonoassorbenti hanno le sembianze di una carta da parati, con l’intento di proteggere acusticamente anche ambienti molto frequentati dal pubblico. I migliori pannelli acustici decorativi Sono tante le aziende che oggi producono pannelli fonoassorbenti decorativi e riuscire a districarsi tra i tanti disponibili è spesso questione di gusti e di singole esigenze. Ecco i migliori. Ecophon Akusto One SQ di Saint-Gobain è un pannello in lana di vetro ad alta densità ed è disponibile anche con superficie verniciata. Soundwave Ennis di Offecct è invece un pannello fonoassorbente in poliestere riciclato, disponibile in tanti pattern differenti. Triline Wall di Abstract è un pannello in tessuto composto da più moduli, da comporre a proprio piacimento. Rockfon Eclipse Wall è in lana di roccia senza cornice ed è disponibile in una grande varietà di forme geometriche, per soddisfare qualsiasi tipo di esigenza. Se si preferisce qualcosa di ignifugo ci sono i pannelli in fibra di cellulosa Baux Acoustic Pulp, ecocompatibili, riciclabili e biodegradabili. Per concludere, merita di essere segnalato anche Eggboard di Artemide, un pannello acustico a parete in tessuto con illuminazione integrata proprio come un accessorio tech.
Le gambe rappresentano una delle parti più importanti del corpo femminile e i polpacci sono un punto estremamente delicato. Il sogno di ogni donna è quello di avere delle gambe toniche e dei polpacci snelli, per sentirsi sempre in forma. Per assottigliarli, è possibile fare degli esercizi per polpacci a corpo libero, che vanno sempre abbinati a un regime alimentare adeguato. Esercizi polpacci donne: quali sono i migliori In realtà, per snellire i polpacci non basta fare sport, bisogna fare lo sport giusto. Infatti non tutti gli sport e gli esercizi aiutano ad assottigliare le gambe e i polpacci, anzi, alcuni creano proprio l’effetto opposto. Se hai il problema dei polpacci grossi o non vuoi ingrossarli devi evitare attività come la corsa veloce, il salto della corda e tutti quegli sport o esercizi che richiedono salti e saltelli. Anche la bicicletta non è molto indicata, perché il movimento della pedalata tende a far sviluppare il polpaccio. Per non far aumentare il volume dei muscoli è fondamentale non utilizzare grandi carichi e non fare sforzi troppo intensi. Tra gli esercizi per avere dei polpacci snelli ci sono tutti quelli allungano il muscolo, il pilates, infatti, è una disciplina che aiuta molto ad assottigliare le gambe, i polpacci e in generale tutto il corpo. 1. Stretching Per cominciare la serie di esercizi per i polpacci da fare in casa, possiamo effettuare delle sessioni di stretching. In piedi, appoggia le mani a una parete di fronte e porta una gamba distesa dietro, tenendo il tallone ben saldo al pavimento. Piega l’altra gamba e spingi tutte e due le mani contro la parete, finché non avverti una sensazione di stiramento del polpaccio. Cerca di mantenere la posizione per almeno 30 secondi e poi cambia gamba. 2. Affondi Continuiamo con gli esercizi per polpacci senza attrezzi con gli affondi, fondamentali anche per i glutei. In posizione eretta, con le gambe leggermente divaricate, porta avanti la gamba destra formando un angolo retto. Contemporaneamente, scendi con la sinistra fino quasi a toccare con il ginocchio il pavimento. Torna nella posizione iniziale e ripeti con l’altra gamba. Ottimi anche per tonificare gambe e glutei. 3. Salita sulla mezza punta Tra gli esercizi per snellire i polpacci c’è anche quello della salita sulla mezza punta, che è davvero semplice ma, se eseguito con costanza, può dare degli ottimi risultati, soprattutto in termini di tonicità. In piedi, con le gambe ben tese, solleva i talloni da terra e cerca di rimanere in questa posizione qualche secondo. Torna nella posizione iniziale e ripeti per almeno 2 minuti. 4. Sul gradino Metti la punta del piede su un gradino e spingi il tallone verso il basso, per stendere il più possibile il muscolo del polpaccio. Cerca di resistere per qualche secondo e ripeti più volte, alternando le gambe. 5. Esercizi polpacci con l’elastico Tra gli esercizi per polpacci donne abbiamo inserito anche uno da fare a casa con un attrezzo. Più precisamente, l’elastico-fitness, che molti usano già per i propri workout casalinghi. Siediti tenendo la schiena dritta e le gambe tese e posiziona l’elastico sotto la pianta del piede a martello. Tenendo l’elastico con entrambe le mani, tira la punta del piede verso di te senza piegare la gamba. Mantieni questa posizione per qualche secondo e poi ripeti anche con l’altra gamba. Questo esercizio è utilizzato anche nel G.A.G.
La maratona di New York è la più famosa, ma ci sono molte altre corse di 42 chilometri organizzate in tutto il mondo e in ogni stagione: anche in inverno. La preparazione percorrere una maratona non può essere improvvisata e ciò è vero a maggior ragione se si ha in programma di gareggiare nella stagione più fredda: bisogna pianificare l’allenamento, specialmente se si è principianti, e dotarsi dell’equipaggiamento giusto, dalle scarpe da running all’orologio per il fitness con cardiofrequenzimetro. Ecco tutte le cose da sapere sulla preparazione di una maratona invernale, dall’abbigliamento agli esercizi più utili in allenamento. Dove sono le principali maratone invernali Ogni anno vengono organizzate numerose maratone nelle principali città italiane. Sui siti specializzati si può reperire il calendario aggiornato delle competizioni, alle quali si può partecipare previa iscrizione. Ad esempio, a dicembre 2023 sono in programma le maratone di Sanremo, Reggio Emilia, Catania e Pisa. A dicembre si tiene anche la Paestum Marathon a Capaccio, in provincia di Salerno. A gennaio 2024 invece gli appuntamenti sono con le maratone di Crevalcore (Bologna) e Ragusa, mentre a febbraio si prosegue con le maratone di Sabaudia, Terni, San Benedetto del Tronto, Carrara e Salsomaggiore. Allenamento per una maratona invernale: i consigli Shutterstock Allenarsi in inverno è importante non solo per chi ha in programma di correre una maratona invernale, ma anche per chi si sta preparando a una maratona primaverile e vuole arrivare in forma all’appuntamento. Le basse temperature e le condizioni ambientali non ottimali richiedono però degli accorgimenti in più. Se le condizioni sono proibitive – temporale, strada ghiacciata, ecc. – può avere senso prendersi un giorno di riposo oppure restare comunque fedeli al programma di allenamento, ma sul tapis roulant. Negli altri casi è sufficiente attrezzarsi con abbigliamento tecnico adatto a pioggia, vento e neve, evitando però di lanciarsi in percorsi impegnativi o pericolosi. In vista della maratona invernale, soprattutto se si parte da zero, è molto utile mettere nero su bianco (magari con l’aiuto di una persona esperta) un piano di allenamento per la corsa. Ci sono vari modi per rimanere costanti nell’allenamento e uno di questi è condividere la preparazione con qualcuno, magari coinvolgendo un amico, un collega o il partner. Preparazione alla maratona invernale: come fare ed esercizi utili Il piano di allenamento per prepararsi a correre una maratona invernale deve essere personalizzato. Gli esperti dicono che sono necessarie almeno otto settimane di preparazione, ma potrebbero essere di più se si parte da zero o se non si sono mai fatte gare su lunghe distanze prima (motivo per cui si consiglia spesso di iniziare da una mezza maratona). Indicativamente è consigliabile programmare quattro allenamenti a settimana ed è molto importante intervallarli con giornate dedicate al riposo e al recupero. Ogni allenamento deve essere preceduto da un riscaldamento adeguato e seguito da una fase di recupero e stretching. Un esercizio utile è l’allenamento a intervalli, cioè l’alternanza tra fasi di corsa rapida e recupero: in questo modo si rafforzano muscoli e sistema cardiovascolare. Meglio fare questo tipo di allenamento su un terreno pianeggiante e “facile”, due volte a settimana. Gli altri due allenamenti settimanali possono invece essere dedicati alla resistenza, cioè alla corsa prolungata. È importante procedere gradualmente, in base al proprio livello di allenamento. Inizialmente per alcuni potrebbe avere senso dedicarsi alla camminata a passo sostenuto, poi alla corsa leggera e solo in seguito aumentare progressivamente intensità e durata della corsadi resistenza. Abbigliamento per una maratona invernale Per correre in inverno è fondamentale indossare abbigliamento adeguato in tessuto tecnico che, a differenza del cotone, trattiene il calore e si asciugano rapidamente dal sudore. Nei negozi di articoli sportivi si trova praticamente qualunque cosa in tessuto tecnico adatto alla corsa in inverno: dall’intimo alla maglietta, dai pantaloni allo strato superiore a maniche lunghe (tipo pile), dagli accessori per la testa alle calze. Può essere utile indossare anche una maglia termica traspirante, che ripara dal freddo senza irritare la pelle, i guanti e un cappello o una fascia. Da valutare anche lo scaldacollo, che può eventualmente essere alzato a livello della bocca se l’aria è molto fredda. Se piove o nevica, saranno necessari una giacca da running traspirante e impermeabile e un accessorio per riparare gli occhi dalle gocce d’acqua, come un cappellino con visiera. Fondamentali sono poi le scarpe da running, che devono essere traspiranti, impermeabili e adatte alle condizioni invernali. Se corri su uno strato di neve compatta o comunque su un terreno insidioso, potresti valutare delle scarpe da trail running. Spesso l’abbigliamento da running invernale è già dotato di inserti catarifrangenti, ma gli accessori con questa funzione (fasce, bande, giubbetti…) sono disponibili anche separatamente servono a rendersi visibili quando è buio o la visibilità è scarsa. La scelta di cosa indossare quando si corre in inverno dipende dalle condizioni ambientali e dalla temperatura esterna, ma anche dalle preferenze individuali. Solo andando a correre costantemente sarà possibile capire quali e quanti strati ci permettono di rimanere caldi e confortevoli per tutta la durata dell’allenamento. Cerca su PagineGialle i negozi di articoli sportivi in cui acquistare tutto l’occorrente!
Il basket, o pallacanestro, è uno degli sport più amati e praticati del mondo. Ha radici lontane e nel corso della storia ha conquistato sempre più appassionati che ogni giorno si allenano e si sfidano alla ricerca del tiro da basket perfetto. Per riuscire a fare un tiro libero da vero campione, che riesca a stupire gli avversari e il proprio pubblico è richiesto impegno, costanza ed esercizi mirati per poter migliorare rapidamente. Scopriamo quali tipi di tiri esistono nel basket e quali sono i segreti del tiro perfetto. Basket, uno sport che appassiona grandi e bambini Shutterstock Il basket è uno sport di squadra che è nato negli Stato Uniti d’America nel 1891. Fu inventato da un professore di educazione fisica canadese, James Naismith, che lo propose in un college per tenere allenati i giocatori di football durante il periodo invernali come alternativa ai classici esercizi di ginnastica. Le prime regole fisse dello sport iniziarono ad essere stabilite solo qualche anno dopo e la disciplina iniziò a diffondersi all’interno dei college degli Stati Uniti. Nel 1936 il basket entrò a far parte degli sport che facevano parte del programma olimpico per le Olimpiadi di Berlino e dieci anni dopo nacque la National Basketball Association (NBA). In Italia il basket, noto prima come palla al cesto e poi come pallacanestro, arrivò solo intorno al 1920. La Federazione Internazionale Pallacanestro nacque nel 1932 e da quel momento lo sport iniziò a diffondersi anche in Europa. Una partita di basket coinvolge due squadre, composte da cinque giocatori e cinque riservisti, che si sfidano in un campo che misura 28 metri di lunghezza e 15 metri di larghezza. Alle estremità sono presenti dei canestri con un diametro di 45 cm. L’obiettivo è fare canestro nell’area avversaria. A seconda del modo in cui il canestro viene eseguito può valere 1, 2 o 3 punti. Un buon tiro è essenziale per fare canestro. I tipi di tiro nel basket Nel basket esistono diversi tipi di tiro, tutti da conoscere e da allenare per poter essere il più precisi possibili e per poter avere più possibilità di battere l’avversario. Tra quelli più diffusi c’è il tiro da fermo, che viene insegnato a chi si approccia per le prime volte a questa disciplina. Si deve riuscire a fare canestro senza essere in movimento; pertanto, è bene avere una buona forza nelle braccia e riuscire a fare il giusto movimento. Il tiro in corsa è quello a cui si può assistere di più durante le sfide di basket. Generalmente viene eseguito dagli atleti che, dopo la ripresa del gioco, hanno sufficiente spazio e tempo per poter attaccare da solo l’avversario e tentare il canestro. Vi è, poi, il tiro in estensione, tipico dei giocatori più esperti e che richiede una tecnica molto elevata. L’atleta si solleva con entrambe le gambe da terra e cerca di far passare la palla nel canestro. Richiede una grande forza nelle gambe. I tiri liberi, durante una partita di basket, sono l’opportunità perfetta per poter sancire la vittoria della squadra. Non ci sono regole per eseguirli: si può far rimbalzare la palla alcune volte, si possono allineare i piedi o poggiare il peso solo su una gamba. Ogni giocatore sviluppa la tecnica che preferisce e che trova più efficace. Come migliorare il tiro nel basket Shutterstock Per migliorare il proprio tiro occorre fare degli allenamenti mirati. Il tiro da fermo richiede forza nelle braccia e una buona estensione del braccio con il quale si tira. Da fermi, con gambe leggermente divaricate si può lanciare la palla verso l’alto. È bene mantenere la posizione del braccio esteso verso l’altro per alcuni secondi. Un buon allenamento è quello che richiede al ginnasta di divaricare le gambe e piegarle leggermente e abbassarsi in avanti per raccogliere il pallone per poi tirarlo a canestro. L’azione deve essere ripetuta in rapidità. Per aumentare la precisione, si possono fare tiri in elevazione a canestro dopo tre palleggi o, ponendosi con le spalle al canestro, fare tiri cercando di centrare il canestro per poter migliorare il proprio equilibrio. Eseguire dei salti sul posto prima di tirare aumenta la resistenza e la potenza delle gambe. Si possono fare esercizi a coppie per poter rafforzare la complicità tra gli atleti e favorì una maggiore collaborazione durante le partite. Il basket è un gioco di squadra che richiede un forte senso di fiducia tra tutti i membri del team. I tiri liberi sono molto importanti e possono determinare l’andamento di una partita. Se si è chiamati ad eseguirli si può avvertire molta pressione. È opportuno rilassarsi, abbassare le spalle, respirare e contare sulla potenza delle proprie gambe. La concentrazione è essenziale per riuscire a fare canestro, per essere precisi e per mantenere l’equilibrio. La frequenza di allenamento, per poter diventare un ottimo atleta, è determinante. Occorre fare pratica almeno tre volte alla settimana, in base alle competizioni in programma e alla loro importanza. Più ci si allena, più ci si sentirà sicuri di se stessi, più sarà probabile l’esecuzione di un tiro perfetto. Per potersi allenare correttamente è opportuno avere il giusto abbigliamento e la giusta attrezzatura. Puoi trovare tutto ciò che ti occorre nei negozi di articoli sportivi: cerca su PagineGialle quello più vicino a te.
La palla da basket è un accessorio immancabile per tutti gli appassionati di pallacanestro che vogliono continuare ad allenarsi e a divertirsi sotto al canestro anche a casa, al campetto o al parco. E potrebbe anche diventare una bella idea per un regalodi Natale per gli amici sportivi, magari in abbinamento a un buon paio di scarpe da basket! Scegliere la giusta palla da basket però non è scontato: come deve essere fatta quella “ufficiale”? E quali sono il peso e le misure ideali per ciascuna fascia di età? C’è differenza tra un pallone da basket da interno e uno da esterno? Qui trovi le risposte a queste e ad altre domande. Peso e misure della palla da basket Shutterstock Iniziamo col dire che i primi palloni da basket erano fatti con una semplice camera d’aria ricoperta con porzioni di pelle legate insieme. Già a partire dagli anni Novanta però i materiali sintetici, più resistenti ed economici, hanno iniziato a sostituire la pelle e da pochi anni anche i palloni da competizione ufficiali della NBA sono fatti in questo modo. Nel momento in cui devi scegliere una palla da basket, quindi, devi tenere presente prima di tutto l’uso che intendi farne. I palloni usati nelle competizioni ufficiali, infatti, devono rispettare determinati standard che in Italia sono definiti dalla FIP, ovvero la Federazione Italiana Pallacanestro. Secondo la FIP, il pallone da basket deve essere arancione e diviso in otto spicchi separati da sottili scanalature. La superficie deve essere ruvida e i materiali consentiti sono cuoio, gomma o materiali sintetici. La grandezza e il peso variano in base all’età e al sesso. Nelle competizioni degli uomini adulti la circonferenza della palla da basket è compresa tra 74,9 e 78 cm e il diametro tra 23,8 e 24,8 cm, per un peso compreso tra 567 e 650 g; mentre per le donne la circonferenza va da 72,4 a 73,7 cm e il diametro da 23 a 23,5 cm, per un peso compreso tra 510 e 567 g. La FIP pone delle regole anche per quanto riguarda la pressione del pallone da basket, che deve essere tale da fare in modo di generare un rimbalzo a un’altezza compresa tra 1,2 e 1,4 metri quando la palla viene lasciata cadere sul campo da gioco da 1,8 m di altezza. Palla da basket taglia 5: quando si usa? Se la palla da basket non deve essere usata in una competizione ufficiale, ovviamente può essere scelta con maggiore libertà. Ad esempio, in commercio, oltre ai classici modelli arancioni, ce ne sono anche di altri colori: neri, blu, bicolor… È però utile scegliere la palla da basket pensando all’età di chi dovrà usarla: anche i palloni da basket che si usano per giocare senza troppe pretese hanno infatti taglie diverse. La palla da basket taglia 1 è indicata per i bambini e le bambine da 2 a 4 anni: ha un peso ridotto e in genere è realizzata con materiali meno rigidi. La taglia 3 è pensata per la fascia 4-6 anni: anche in questo caso il peso è adeguato alla fisicità dei bambini e delle bambine di questa età, che possono trovare nel basket un ottimo sport per divertirsi in modo sano. Si passa poi alla palla da basket taglia 5, che è di solito consigliata alle bambine e ai bambini da 7 a 13 anni, ma potrebbe anche essere usata dai 4-5 anni in su. Questo tipo di pallone da basket è generalmente più leggero rispetto a quelli per adulti ed è adatto a essere usato sia outdoor sia indoor. Le ragazze dai 14 anni in su e le donne adulte usano invece i palloni da basket taglia 6. Per i ragazzi dai 14 anni in su e gli uomini adulti c’è invece la palla da basket taglia 7, la più grande. Sia i palloni taglia 6 sia i palloni taglia 7 sono usati tendenzialmente dai giocatori e dalle giocatrici più esperte, dunque sono disponibili in diverse varianti. Esistono palle da basket pensate esclusivamente per l’uso outdoor e altre indicate per l’indoor, ma anche palloni omologati per specifiche federazioni oppure indicati per particolari modalità di gioco (ad esempio 3×3). A cambiare possono essere anche la resistenza, la leggerezza e la sensazione al tatto. Come scegliere la palla da basket Shutterstock Riassumendo, quando devi scegliere una palla da basket devi sapere prima di tutto se verrà usata in una competizione ufficiale e in secondo luogo il sesso e l’età di chi andrà a giocarci, così da selezionare la taglia giusta (e di conseguenza anche la grandezza e il peso ideali). Ma non solo. Ci sono anche altre caratteristiche che è utile tenere a mente quando scegli il pallone da basket. I palloni in gomma sono di solito molto resistenti e durevoli, così come quelli fatti con materiali plastici tecnici: sono quindi un’opzione preferibile per giocare a basket in strada, al parco o all’aperto, dove è facile trovare superfici abrasive (sassolini, asfalto…). I palloni in cuoio o in materiali sintetici sono invece una buona scelta per chi gioca sul parquet o al chiuso. Quanto costa un pallone da basket Il costo di un pallone da basket è estremamente variabile e può andare dai 5 agli oltre 200 euro: dipende dalla grandezza, dal peso, dalla marca, da quanto il materiale è di qualità e resistente e dalle altre caratteristiche tecniche della palla. I palloni per principianti costano tendenzialmente meno, mentre quelli per giocatori esperti hanno costi più elevati (ma ovviamente garantiscono performance migliori). Cerca su PagineGialle i negozi di articoli sportivi della tua zona e compra la migliore palla da basket adatta alle tue esigenze, ma anche tutto il necessario per la tua prossima sessione di gioco sotto il canestro (a partire da un buon borsone per la palestra).
Villa Adriana è una casa di riposo situata a Calderara di Reno, nei pressi di Bologna, e accoglie anziani soli che hanno bisogno di assistenza e di compagnia. Dal 1975 la struttura fondata da Renata Ventura, e rimasta nel frattempo a conduzione familiare, si impegna al fine di creare un ambiente nel quale le persone di età avanzata possono trascorrere il tempo in serenità, grazie alla presenza di uno staff infermieristico di alto livello. Struttura accogliente e ben organizzata per anziani soli Per venire incontro alle necessità delle famiglie che vogliono godere di un supporto qualificato nel prendersi cura di un parente, la casa di riposo bolognese rappresenta la soluzione ideale. Oltre ad accogliere anziani quasi interamente autosufficienti, può fornire assistenza ai soggetti più fragili. Dal punto di vista dell’assistenza sanitaria, infatti, medici e infermieri monitorano in modo puntuale la salute di ciascun residente e possono intervenire in maniera tempestiva in caso di emergenza. All’interno della struttura sono presenti camere singole e doppie, nonché tante aree comuni studiate per contrastare uno dei nemici più temuti dell’età avanzata, ovvero il senso di isolamento. Ogni stanza comprende servizi privati con acqua calda. Per quanto concerne le esigenze alimentari, ciascun assistito può essere seguito in maniera personalizzata con pasti nutrienti e bilanciati, distribuiti in sala da pranzo o anche in camera su richiesta. Per garantire il massimo comfort e il rispetto delle più stringenti norme igieniche, Villa Adriana offre un servizio di lavaggio biancheria. Un concetto di benessere a 360 gradi per una vita stimolante Nella casa albergo sono presenti locali dedicati all’attività fisica, come ad esempio la palestra dotata di attrezzature per un allenamento in linea con le esigenze particolari della terza età. Gli stimoli culturali e i momenti ricreativi completano un quadro di accoglienza basato sulla consapevolezza di quanto sia importante non solo provvedere alle esigenze di salute, bensì anche a tutto ciò che può rinfrancare lo spirito. Per ridurre al minimo il senso di solitudine effettivo o percepito, che può peggiorare in alcuni casi i sintomi di patologie collegate all’età, è indispensabile impostare una vita sociale attiva e ricca di momenti di incontro. Dalla proiezione di film fino agli approfondimenti culturali: lo staff studia con grande cura un programma ad hoc per i residenti, alternando in maniera sapiente le varie proposte. Gli animatori svolgono in tal senso un ruolo cruciale al pari del medico di base presente all’interno della struttura. Ogni membro del team adotta un approccio personalizzato al fine di consentire a tutte le persone anziane ospitate presso Villa Adriana di sentirsi realmente come a casa. I servizi offerti in convenzione con il Comune di Bologna permettono anche alle persone che non hanno grandi disponibilità di spesa di accedere alla casa di riposo, in modo tale da fornire un valore tangibile alle famiglie della zona. Contatta la struttura se vuoi conoscere la disponibilità delle camere.
Trattoria Bellaria eccelle nella realizzazione di piatti tipici a base di prodotti del territorio. Nel locale di Ponte dell’Olio, località immersa nella campagna piacentina, i clienti possono assaporare tutte le sfumature della gastronomia ricca e gustosa, fatta di salumi, verdura di stagione e altri cibi genuini. Dal 1972 l’attività commerciale avviata da Giuseppe Trecordi si impegna per portare avanti la tradizione, con un tocco di creatività proponendo versioni fantasiose e rivisitate delle ricette dei grandi classici. Una cucina che coniuga passato e futuro Il ristorante a conduzione familiare vanta una lunga esperienza, consolidata nel corso di tanti anni e in virtù della quale è riuscita a soddisfare le richieste di tantissimi clienti del territorio e non solo. Tra i punti di forza della filosofia culinaria rientra la grande attenzione posta nei confronti della stagionalità. Attraverso il rispetto assoluto verso i ritmi della natura le materie prime selezionate in modo meticoloso vengono lavorate proprio nel momento della massima concentrazione di sapori. Gli ingredienti freschi sono poi valorizzati nel solco delle tradizioni locali, ma tenendo in conto la sensibilità contemporanea. In cucina emerge chiaramente l’estro dello chef, che interpreta in maniera originale i piatti tipici. Dagli antipasti fino ai dolci fatti in casa: ogni pietanza viene realizzata con passione e genuinità. Grazie a ottime materie prime, tutte le proposte si rivelano nutrienti e ben bilanciate, oltre che davvero gustose. Trattoria Bellaria è in tal senso un’alternativa perfetta per quanti stanno visitando la campagna in provincia di Piacenza e desiderano scoprire le eccellenze del territorio. Una proposta completa con servizio bar e ritiro per asporto Nell’ottica di riuscire a soddisfare le necessità di una clientela molto ampia, il locale vanta un reparto caffetteria dove vengono preparate bevande calde e fredde. Presso il bar è possibile gustare tazzine di caffè espresso realizzate a regola d’arte, così come ordinare succhi di frutta e aperitivi. Inoltre, Trattoria Bellaria tiene sempre in considerazione le esigenze di quanti vogliono gustare nella privacy e nella comodità delle loro abitazioni i piatti del menu. Per questo motivo mette a disposizione il servizio di ritiro per asporto, utilizzando contenitori che preservano il calore e la fragranza delle pietanze fino al momento dell’arrivo a destinazione. Ambiente accogliente e ampio dehor estivo con tavoli all’aperto Il locale è suddiviso in tre sale di ampie dimensioni, che permettono anche ai gruppi più numerosi riuniti per festeggiare compleanni o altre occasioni particolari di godere di una maggiore intimità. Per sfruttare al meglio le temperature miti e trascorrere del tempo prezioso a contatto con la natura, il ristorante ha creato uno spazioso plateatico estivo dove i clienti possono mangiare o fare aperitivo ammirando il panorama circostante. Chiama per prenotare un tavolo per passare momenti piacevoli gustando cibo genuino.
Borgo Titol con sede a Tramonti di Sopra in provincia di Pordenone, è un’azienda agricola biologica fondata nel 2012. Un’attività nata grazie alla grande passione dei titolari e alla voglia di creare un punto di riferimento per quanti amano la buona cucina basata su tante tipologie di piatti della tradizione e ingredienti genuini. La struttura è ubicata in una delle più belle zone della provincia di Pordenone, in uno scenario naturalistico unico nel suo genere. Nel menù ci sono preparazioni che prevedono l’utilizzo di prodotti tipici del territorio friulano come nel caso della Pitina IGP. Si tratta di una sorta di polpetta di carne affumicata che rappresenta il piatto forte dell’agriturismo. Piatti della tradizione con prodotti tipici locali La proposta culinaria che è possibile apprezzare a Borgo Titol è principalmente basata sul rispetto della tradizione con tanti piatti tipici friulani preparati con l’utilizzo di ingredienti biologici. Non c’è che l’imbarazzo della scelta per gli ospiti della struttura con specialità senza tempo, come nel caso della Pitina, a cui si possono abbinare ottimi formaggi preparati con latte di mucca del luogo. Nel menù trovano spazio antipasti che prevedono l’utilizzo di salumi, verdure di stagione cotte sfruttando ricette della tradizione e altre tipologie di formaggi come il pecorino. C’è poi la ricotta di capra che è un’altra specialità di Borgo Titol caratterizzata da un gusto deciso . Degustare un piatto in questo agriturismo significa fare un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo, alla riscoperta di sapori antichi che una volta venivano considerati alimenti poveri ma che oggi rappresentano una ricchezza. Tra l’altro, tutte le bontà presenti nell’agriturismo sono biologiche per cui ottenute senza l’utilizzo di sostanze chimiche. Pernottare nelle campagne della provincia di Pordenone Il Friuli Venezia Giulia è un territorio meraviglioso tutto da scoprire e soprattutto le campagne nella provincia di Pordenone hanno tanto da offrire. Scegliendo Borgo Titol non solo si ha la possibilità di degustare ottimi prodotti preparati in maniera biologica ma anche disporre di una comoda e confortevole sistemazione a diretto contatto con la natura. Infatti, l’agriturismo propone camere spaziose attrezzate e pensate per ogni genere di cliente: dal singolo viaggiatore fino alla famiglia numerosa che vuole permettere anche ai propri bambini di divertirsi all’aria aperta. La struttura viene sempre più spesso presa in considerazione per vivere una meravigliosa gita familiare in campagna. La zona consente di organizzare passeggiate tra i boschi oppure intraprendere sentieri di varia difficoltà. L’agriturismo viene gestito a conduzione familiare dalla quale traspare grande passione e amore per questo genere di attività e lo si apprezza anche nella qualità del servizio sempre molto caloroso e soddisfacente. Gli ospiti di Borgo Titol hanno la sensazione di trovarsi in una famiglia allargata con l’opportunità di assaporare prelibatezze biologiche preparate nel pieno rispetto della tradizione. Contatta Borgo Titol per prenotare un tavolo oppure per un pernottamento nell’agriturismo.
Rilevata nel 2021, la ditta Clima Point Srl nasce come prosieguo di un’attività con oltre 60 anni d’esperienza. Attualmente opera a Buggiano, in tutta la provincia di Pistoia, Lucca, Prato ed è specializzata nella vendita, installazione e manutenzione di impianti di riscaldamento e climatizzazione. Offre i migliori prodotti per aumentare la vivibilità degli ambienti domestici e commerciali, garantendo la massima professionalità, competenza e velocità d’intervento. Impianti di riscaldamento e climatizzazione per migliorare il benessere della casa e delle attività commerciali Avvalendosi di personale esperto, in costante aggiornamento ed evoluzione, la ditta Clima Point Srl provvede alla vendita e installazione dei migliori impianti di riscaldamento e climatizzazione per aumentare le prestazioni e il valore di un ambiente residenziale o di un’attività commerciale. Il montaggio, ad esempio, di una pompa di calore con split oppure monoblocco, permette di riscaldare casa e di ottenere ogni giorno acqua calda sanitaria utilizzando fonti di energia rinnovabili, potendo contare su un importante risparmio in bolletta nel pieno rispetto dell’ambiente. La sua installazione garantisce grandi performance a fronte di pochissima manutenzione. In alternativa, una caldaia può assicurare il giusto comfort evitando inutili sprechi energetici ed economici. La ditta Clima Point Srl impiega solo marchi su cui ha l’assistenza autorizzata per offrire alla clientela il miglior servizio. Il personale che si occupa dell’installazione e della manutenzione della caldaia (utile per la corretta efficienza della macchina) è costituito da tecnici esperti certificati e formati in modo specifico e continuo per dare la certezza di un risultato ottimale. L’obiettivo dell’azienda non è vendere un prodotto ma fornire la giusta soluzione per ogni caso specifico. Pertanto, nel caso di una possibile installazione di un bruciatore, propone diversi modelli per soddisfare le più diversificate esigenze. Esistono infatti macchine a gas, a gasolio, monostadio, bistadio oppure a due stadi progressivi-modulanti con camma meccanica. Per ottenere la giusta temperatura in casa rendendo gli spazi più confortevoli, Clima Point Srl provvede al montaggio di climatizzatori delle migliori marche progettando in modo intelligente la distribuzione degli split. Per le aziende, offre prodotti specifici per piccoli uffici o cannoni industriali. Il primo sopralluogo è gratuito e il preventivo è senza impegno. La ditta si occupa anche dell’installazione di innovativi pannelli solari e di addolcitori domestici per il trattamento delle acque, utili per annullare gli effetti dannosi del calcare sulle tubature, la rubinetteria nonché sulla pelle delle persone. Tutti i servizi La soddisfazione e la fiducia del cliente sono alla base del successo della ditta Clima Point Srl. Tecnici certificati e con molti anni d’esperienza alle spalle provvedono alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti installati garantendone sicurezza e lunga vita. In caso di assistenza, il team offre un ampio orario di reperibilità, nonché una completa ed efficace risoluzione del problema in tempi brevi. Tra gli altri servizi, l’azienda garantisce anche interessanti soluzioni di finanziamento e bonus statali per poter effettuare, con una spesa contenuta, sostituzioni di impianti di riscaldamento e climatizzazione, l’installazione di pannelli solari e di sistemi per la depurazione dell’acqua domestica. Per maggiori informazioni, richiedere un sopralluogo o un preventivo senza impegno, contattare la ditta Clima Point Srl al numero di rete fissa. In alternativa, ci si può recare direttamente in sede, negli uffici di Buggiano. Personale attento e qualificato sarà pronto a rispondere a qualsiasi possibile dubbio, fornendo soluzioni adeguate e mirate.
Quando si fa la spesa occorre essere molto attenti a ciò che si inserisce nel proprio carrello. Devono essere presenti ingredienti che permettano la preparazione di diversi piatti da gustare durante la settimana, di seguire un’alimentazione sana e corretta. Le verdure non possono mancare, perché sono ricche di vitamine, antiossidanti e di proprietà preziose per la salute delle persone. Conoscere quali sono gli ortaggi più salutari consente di fare una spesa consapevole e di diminuire il rischio di insorgenza o di peggioramento di alcune patologie. Oltre a preferire quelli di stagione, preferibilmente a chilometro zero o presi dai contadini della zona. Jaclyn London, dietista che opera presso il Mount Sinai Hospital, e Valerie Agyeman, dietista esperta di salute femminile, hanno collaborato e stilato una lista di ortaggi da inserire frequentemente nel proprio carrello della spesa e nella propria dieta. Scopriamo quali sono. Carote, Melanzane e altri ortaggi molto amati: quali inserire nella lista della spesa Shutterstock Molti degli ortaggi selezionati dagli esperti fanno parte della dieta mediterranea e probabilmente sono già presenti nella lista della spesa di molti italiani, anche senza la consapevolezza di quanto possano far bene alla salute. Tra quelli più amati ci sono, senza ombra di dubbio, le melanzane. Si tratta di verdure gustosissime, che si possono utilizzare in numerose preparazioni, sia come accompagnamento che come protagoniste del piatto. Hanno proprietà benefiche notevoli. Ricche di fibre solubili, aiutano a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo. Gli antociani, antiossidanti, che contengono in gran quantità riducono la possibilità di incorrere in alcune malattie. Le melanzane contengono vitamine del gruppo B e potassio. Hanno effetti positivi sul metabolismo e sul sistema cardiaco e proprietà anti aging, antinfiammatori e antitumorali. Non possono mancare i pomodori, che impreziosiscono tantissime ricette della tradizione culinaria italiana. Si tratta di un vero e proprio toccasana, poiché le proprietà nutrizionali sono lodevoli e gli effetti positivi sulla salute sono diversi. Sono fonte di potassio, fosforo, folati, vitamina C e vitamina K. Contengono licopene, la sostanza che conferisce il colore rosso all’ortaggio e riduce il rischio di malattie cardiovascolari. Potrebbero proteggere contro i tumori, grazie alle proprietà antiossidanti, riducono la pressione arteriosa, combattono l’invecchiamento, favoriscono la digestione, la buona salute delle ossa, la diuresi e riducono la possibilità di crampi muscolari. Le cipolle hanno una funzione antibatterica, antinfettiva, migliorano la salute dei reni, dell’intestino e la funzionalità epatica, aiutano a prevenire alcuni tipi di cancro e sono consigliate ai diabetici, a chi ha problemi cardiovascolari o a chi soffre di artrite, artrosi o dolori muscolari. A tavola, conferiscono sapore inconfondibile ai piatti. Utilizzate per preparare antipasti, primi, secondi e persino dessert o come spuntino salutare, le carote sono un toccasana. Sono ricche di fibre, vitamine e sali minerali, posseggono vitamine K, vitamina C e potassio. Favoriscono la salute dell’occhio, possono aiutare nella prevenzione di alcuni tumori, garantiscono una corretta motilità intestinale e sono l’ideale per chi segue un regime alimentare volto al dimagrimento o contenimento del peso . Le patate dolci forniscono betacarotene, un valido antiossidante e che è un ottimo alleato per la salute di occhi, pelle e capelli. I peperoni sono ricchi di vitamina A, vitamina C, potassio e fibre. Migliorano l’umore e le difese immunitarie. I funghi favoriscono la produzione di globuli rossi e sono ricchi di vitamine appartenenti al gruppo B. Ortaggi da avere in frigo o in dispensa: quali scegliere I broccoli devono essere inseriti nella propria lista della spesa ogni volta che se ne presenta l’occasione, poiché hanno tantissime proprietà benefiche per l’organismo. Ricchi di vitamina C, vitamina A, vitamina K e altri micronutrienti come zinco, ferro e sali minerali, proteggono occhi e ossa e aiutano a prevenire alcune tipologie di tumore. Riducono il rischio di malattie cardiovascolari e sono utili nella dieta di chi soffre di diabete. Possono essere mangiati crudi o possono essere cotti al vapore. Chi non ama i broccoli, può optare per il cavolo riccio, o kale, che contiene tante vitamine, potassio, calcio, magnesio e altri minerali. Favorisce una buona circolazione, la salute delle ossa, ha poche calorie e può essere inserito nelle diete volte al dimagrimento, è un ottimo antiossidante, combatte l’invecchiamento, protegge il cuore. È un valido antinfiammatorio, antivirale e antitumorale. Infine, non possono essere lasciate sugli scaffali le rape, ricche di fibre e micronutrienti, gli asparagi, dall’effetto diuretico, i cavolfiori, che contengono quantità notevoli di vitamina C, i fagiolini, che abbassano il colesterolo cattivo, e le barbabietole, che contengono i folati che favoriscono la produzione di globuli rossi. Per acquistare gli ortaggi più salutari occorre rivolgersi ad un negozio di alimentari che ogni giorno propone verdure e frutta fresca. Per trovare quello più vicino a te puoi consultare PagineGialle.
Esistono dei cibi che, grazie ai nutrienti che contengono, hanno la capacità di favorire l’abbronzatura. Intendiamoci: non fanno miracoli, ma se il desiderio dell’estate è avere una tintarella invidiabile è di certo utile non farli mancare nella propria dieta quotidiana. Il primo passo, allora, è prenotare subito sdraio e ombrellone in spiaggia, magari in una delle destinazioni di mare più gettonate di questa estate. Il secondo passo è mettere in borsa una buona crema solare, che è fondamentale applicare quotidianamente (e più volte) prima e durante l’esposizione al sole. Il terzo passo è leggere questo articolo e conoscere tutti i «cibi abbronzanti» dell’estate da segnare subito sulla lista della spesa. Cibi per l’abbronzatura: quali sono Shutterstock Come accennato, alcuni cibi possono contribuire all’abbronzatura a causa dei nutrienti e delle sostanze che contengono: tra questi, i primi da citare sono sicuramente la vitamina A e i carotenoidi. Bisogna sapere che l’abbronzatura deriva dalla melanina, un pigmento che, in risposta ai raggi UV, aumenta la propria concentrazione e conferisce il tipico colore bruno alla pelle. I carotenoidi sono delle sostanze presenti in diversi alimenti e, se assunti in grandi quantità, possono contribuire a far depositare a livello cutaneo alcuni pigmenti: questi, sovrapponendosi alla melanina, possono intensificare l’abbronzatura. La vitamina A è importante invece per la sua azione antiossidante e protettiva. I raggi UVA e UVB possono infatti danneggiare la pelle causando malattie cutanee e anche la formazione in eccesso di radicali liberi, molecole instabili collegate all’invecchiamento precoce. La crema solare è essenziale per difendersi da UVA e UVB ma, in aggiunta a questo filtro esterno, arriva un piccolo aiuto anche dalla vitamina A, che è capace appunto di neutralizzare l’eccesso di radicali liberi. Anche la vitamina Ce la vitamina E hanno questa stessa azione antiossidante, dunque sono preziose alleate della pelle “stressata” dall’esposizione al sole. La vitamina E agisce ancora meglio in sinergia con il selenio, un minerale dall’effetto anti-radicali liberi. Inoltre, la vitamina C partecipa alla formazione del collagene, che garantisce elasticità e sostegno all’epidermide. Frutta e verdura estiva per l’abbronzatura Shutterstock Sulla lista della spesa dell’estate, insomma, non possono mancare le fonti di carotenoidi, che sono ad esempio presenti nella frutta e nella verdura di stagione: albicocche, anguria, asparagi, carote, indivia, lattuga, melone, peperoni rossi e pomodori. I carotenoidi si trovano anche in broccoli, cachi, cavolo, spinaci e zucca. La vitamina A si trova invece in alcuni cibi di origine animale, come uova, latte e derivati. La vitamina A e i carotenoidi sono sensibili al calore: se ne assumono maggiori quantità quando gli alimenti, se possibile, vengono consumati crudi o dopo una breve cottura. Inoltre, sono liposolubili, cioè vengono meglio assimilati dal nostro corpo in presenza di un grasso. Se prepari un’insalata fredda di carote grattugiate, pomodorini, spinacino fresco e peperoni rossi, dunque, non dimenticare di condire con olio extravergine di oliva oppure di aggiungere un cucchiaino di semi oleosi, come semi di chia, di sesamo, di girasole e di canapa. Via libera anche agli agrumi, ai broccoli, alle fragole, ai kiwi, ai lamponi, al mango, alla papaia e al ribes nero: sono tutte fonti di vitamina C, come anche i già citati spinaci, pomodori, cavoli e peperoni. Se metti nel piatto anche avocado, mandorle, noci, nocciole, pistacchi e oli vegetali (come l’extravergine di oliva), ti assicuri inoltre anche una buona quota dell’insostituibile vitamina E. Cipolle, aglio, funghi, sedano, formaggi stagionati, carne, tuorlo d’uovo e alcuni tipi di pesce (come frutti di mare, sardine e tonno) contribuiscono invece a rinsaldare le scorte di selenio. Cibi estivi per abbronzarsi: le idee I cibi estivi che aiutano l’abbronzatura sono numerosi, come si nota dall’elenco dei paragrafi precedenti. E sono tante le idee fresche e sfiziose per abbinarli nello stesso piatto. Per pranzo (comodo anche da portare in spiaggia) si potrebbe ad esempio preparare un’insalata fredda con cereali integrali, tipo orzo, riso nero e farro, da abbinare a ceci, tonno, carote e pomodorini. Orzo, farro e ceci, così come gli altri cereali e legumi, sono una fonte di zinco, che aiuta a proteggere la pelle dai radicali liberi. In alternativa, è perfetto anche il freschissimo gazpacho di pomodoro, la zuppa fredda di origine spagnola che è una vera bomba di vitamine e antiossidanti benefici per la pelle e per l’abbronzatura. Per merenda via libera a una macedonia, a un piatto di cubetti di anguria con la menta oppure a un frullato casalingo, ad esempio con cetriolo, zenzero, agrumi e mango oppure con lamponi, fragola, mela e sedano. È importante preparare la bevanda appena prima del consumo, se possibile: più passa il tempo, più le benefiche vitamine salva-abbronzatura si riducono. A colazione si può mangiare invece una ciotola di yogurt bianco con albicocche a pezzetti, miele e noci oppure una fetta di pane tostato con avocado spalmato, germogli, semi di sesamo e uovo in camicia. Per cena ci si può orientare su un secondo di pesce con un contorno di nocciole o anche sulla classica abbinata estiva di prosciutto crudo e melone. Una volta stilata la lista della spesa, non rimane altro da fare se non riempire la dispensa di cibi per l’abbronzatura. Affidati a PagineGialle e cerca i negozi di alimentari più vicini.
Una vita lunga e sana è quello che tutti si augurano per sé stessi e per i propri cari. Per ottenerla occorre avere uno stile di vita ottimale, abitudini salutari, evitare cibo spazzatura e tanto altro ancora. Durante il Dolomiti Wellness Festival, a Pinzolo, a Madonna di Campiglio (TN), che si è tenuto dal 2 luglio 2023 al 9 luglio, sono state individuati alcuni comportamenti che favoriscono il benessere psicofisico e che permettono un allungamento dell’aspettativa di vita. Al Dolomiti Wellness Festival ci si è focalizzati sull’importanza di trascorrere del tempo a contatto con la natura, i partecipanti hanno potuto partecipare ad una giornata di screening e al Longevity Check Up 7+, a incontri e concerti e hanno potuto imparare a prendersi cura di sé, scoprendo quali sono le sette abitudini per poter vivere meglio e a lungo. Natura, prevenzione e i 7 fattori di rischio da contrastare Per poter vivere a lungo è necessario prevenire. È ciò che permette di individuare in tempo le malattie e di individuare quali cambiamenti apportare nella propria vita. Sette sono i fattori di rischio per la salute cardiovascolare: fumo, mangiare poca frutta e verdura, avere una vita sedentaria, essere in sovrappeso o soffrire di obesità, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia e il diabete. Essendone consapevoli si può intervenire per cambiare il proprio stile di vita e adottarne uno più sano. Se sette sono i fattori di rischio, altrettanti sono i comportamenti da adottare per migliorare: non fumare, mangiare almeno 3 porzioni di verdura e frutta quotidianamente, fare attività fisica, controllare il proprio peso e i valori di glicemia, colesterolo e pressione. L’attività fisica è necessaria a qualsiasi età ed è ancora meglio se viene fatta a contatto con la natura. All’aria aperta si possono fare esercizi, lunghe camminate veloci, corse e tanto altro ancora. Oltre a permettere di controllare meglio il proprio peso, ha effetti positivi sulla massa muscolare. La massa e la performance muscolare dei partecipanti sono stati misurati durante il Festival poiché i muscoli possono essere un importante aiuto nel futuro. Benessere ed estate, perché è il periodo migliore per cambiare abitudini Shutterstock L’estate è il periodo migliore per iniziare a cambiare abitudini, poiché ci sono maggiori momenti di relax, di riflessione e più opportunità per cambiare la propria routine e stare a contatto con la natura. Si può iniziare a fare delle passeggiate, correre, bere tanta acqua e mangiare più frutta e verdura, che abbonano durante la bella stagione. L’estate permette di vivere la natura con leggerezza e spensieratezza, di entrare in armonia con ciò che ci circonda e di migliorare il benessere del corpo e quello mentale. Si possono visitare spiagge, boschi e prati, allontanarsi dalla città e trovare maggiori stimoli. Si tratta di buone abitudini che, se assunte in questo periodo, sarà più facile mantenere durante l’inverno e quando si tornerà ai propri impegni quotidiani. Al fianco dell’attività fisica, è necessario nutrirsi in maniera sana a seconda delle proprie esigenze. Per riuscire a raggiungere i propri obiettivi è importante rivolgersi ad un nutrizionista, in grado di guidare verso una sana alimentazione senza dover rinunciare al sapore e al buon cibo. Vuoi iniziare ad avere uno stile di vita più sano e mangiare in maniera equilibrata e salutare? Rivolgiti ad un nutrizionista, puoi trovare quello più vicino a te su PagineGialle, dove sono presenti informazioni di contatto, sui servizi offerti, le sedi e orari di apertura.
Ci sono varie ragioni per visitare uno dei tanti vivai di Roma. Comprare fiori e piante è prima di tutto un gesto di cura verso sé stessi: le piante da appartamento, a casa e in ufficio, possono infatti contribuire a rendere l’ambiente più rilassante e salutare – se in giro c’è anche un amico a quattro zampe, però, bisogna avere cura di evitare le piante velenose per gli animali domestici. Inoltre, fiori e piante sono un regalo sempre gradito in occasione di anniversari, nascite, compleanni e ricorrenze. Una bella pianta da interno può essere anche un perfetto regalo di Natale per amici e parenti, specialmente se abbinata a un vaso scelto apposta per l’occasione o anche a qualche decorazione natalizia originale, un tipo di accessorio che nei vivai è spesso presente tra novembre e dicembre. Ecco allora gli indirizzi dei vivai di Roma in cui comprare piante, fiori e non solo, per qualunque esigenza. Vivaio a Roma: dove andare Shutterstock Vivai Fleming, in via dei Due Ponti 61, è una buona opzione per chi cerca un vivaio a Roma. Questo Garden Center (non lontano da Corso Francia, Cassia, Ponte Milvio, Tor di Quinto, Vigna Stelluti e Parioli) è stato aperto nel 2009 ed è un punto di riferimento per gli appassionati del verde. Il negozio propone infatti una interessante varietà di piante da esterno e interno, fiori e alberi. Non mancano attrezzi da lavoro, accessori per barbecue, arredo da giardino e prodotti per l’orto. C’è anche un reparto dedicato alle decorazioni natalizie, perfetto per immergersi nell’atmosfera della festività più amata da grandi e piccoli. Tra i servizi offerti da questo vivaio romano ci sono anche allestimenti, composizioni e la manutenzione, realizzazione e progettazione dei giardini. In viale dello Stadio Olimpico 16 c’è invece Vivai Mari, attività che esiste dal 1950 in zona Roma Nord. Anche qui si trovano prodotti e servizi tipici dei grandi vivai: sono in vendita fiori e piante da interno ed esterno di numerose grandezze e tipologie, ma anche arredo da giardino e attrezzi vari. Vengono inoltre proposti allestimenti per cerimonie e progettazione e manutenzione di impianti di irrigazione. Si fanno anche manutenzioni di aree verdi varie, che nel caso di Vivai Mari includono anche impianti sportivi e giardini sia di case private sia di ville e palazzi storici. Questo vivaio, tra l’altro, offre anche il servizio di “Medico delle piante” per individuare la malattia che ha colpito una certa pianta o per conoscere come prendersi cura correttamente del bonsai. Cerchi una splendida orchidea da mettere in bella mostra in salotto, magari in un grazioso portafiori fai da te? In via dei Cocchieri 2 c’è VIP Garden: è il posto giusto in cui andare. Un vero gioiello di questo Garden Centre sono infatti le orchidee: la mostra permanente si estende su 400 metri quadrati e, includendo innumerevoli varietà di questo fiore incantevole, è un punto di interesse imperdibile per tutti i collezionisti e gli appassionati. Nel negozio non mancano poi, tra le altre cose, piante da regalare, piante per il balcone, piante grasse, alberi ornamentali, alberi da frutto e in generale tutti gli attrezzi e gli accessori utili per prendersi cura del verde in casa e in giardino. Tra i servizi offerti ci sono anche gli allestimenti per eventi, le consulenze e la manutenzione di parchi, giardini e balconi. Dove comprare piante a Roma Shutterstock Chi deve comprare fiori e piante a Roma può andare anche da Natural Green di Misino Mauro & Spurio Franco Snc, che si trova in via Villa Betania 7. Questo vivaio ha aperto negli anni Novanta e nei suoi seimila metri quadri di esposizione ospita tutto ciò che un appassionato di piante e giardini può sognare: fioriture, piante rampicanti, alberi da frutto, piante aromatiche e per l’orto, vasi di ogni tipo, attrezzature per l’irrigazione, concimi, insetticidi, prodotti biologici per le piante e molto ancora. Chi sta progettando di rinnovare il proprio giardino o il proprio balcone oppure sta cercando la giusta pianta in vaso per fare un regalo speciale, qui troverà di sicuro quello che cerca. Un’alternativa è Idea Verde Appia Antica, vivaio che si trova nel centro di Roma. Anche questo vivaio si occupa della realizzazione e manutenzione di giardini, parchi, giardini condominiali, location per eventi, ville e terrazze. Nel negozio è però anche possibile trovare tutto ciò che serve per il giardinaggio fai da te: dalle piante ai concimi, dal terriccio ai vasi, dalle rose ai semi per l’orto. Le piante in questo garden center possono anche essere acquistate online e poi consegnate a domicilio. Chi non ha (o crede di non avere) il pollice verde non deve preoccuparsi: nei vivai è possibile trovare anche le piante da interno più facili da curare, ad esempio la Zamioculcas zamiifolia, lo Spathiphyllum o il Pothos. Inoltre, gli esperti del garden center possono fornire molti consigli utili sulla cura di queste e altre piante. In via Prenestina 1146 c’è altrimenti Vivaio Pungitore, punto vendita con un’ottima selezione di piante da interno e da esterno, piante da orto, piante da frutto, agrumi, alberi ad alto fusto e altro ancora. Non è da meno Vivaio Talenti, in via Maresca Gastone 56. In questo centro giardinaggio ci sono piante, fiori, accessori e attrezzi per tutti i gusti e le necessità, inoltre già da fine ottobre viene allestito un reparto speciale dedicato alle decorazioni natalizie (ma non manca il settore decor, con decorazioni adatte tutto l’anno). Cerca su PagineGialle i migliori vivai di Roma per comprare piante e fiori ogni volta che ne hai bisogno.
I primi freddi, soprattutto quando cala la sera, possono mettere in difficoltà anche le appassionate di moda: abbinare cappotti, vestiti, top e ottenere un risultato elegante e affascinante può sembrare difficoltoso. Creare un look da sera per l’autunno non è difficile se si possiedono i giusti capi d’abbigliamento e se si prende ispirazione dalle tendenze del momento. Non c’è da temere. Appuntamenti a lume di candela, serate al cinema con gli amici o party all’ultimo grido sono al sicuro. Si possono ottenere risultati di grande stile anche rinunciando, o adattando, i mini dress dalle profonde scollature e gli abiti lunghi più leggeri: scopriamo come fare. Sensualità ed eleganza senza temere il freddo: i look per un appuntamento perfetto Shutterstock Un look attraente ed elegante non si ottiene solo utilizzando minidress, minigonne e pantaloncini, difficili da sfoggiare nelle serate più fredde dei mesi autunnali, ma anche con altri capi d’abbigliamento che sono stati protagonisti delle più importanti passerelle di tutto il mondo. Tra i materiali più apprezzati e sfoggiati in questa stagione c’è la pelle, sia in look da sera che in quelli da giorno. In quest’ultimo caso si può optare per un pantalone dal taglio dritto, che non fasci troppo le gambe, di un colore profondo, tra cui il nero. L’outfit si può completare aggiungendo un dolcevita o un maglione caldo e avvolgente, che rende il risultato più morbido e adatto anche a contesti più formali, come l’ufficio. Ma è la sera che la pelle sprigiona tutto il suo potenziale. I pantaloni in pelle o, in alternativa, in vinile, diventano protagonisti di appuntamenti a lume di candela e serate di festa. Riparano dal freddo e risultano, al contempo, eleganti e sensuali. Il taglio, nei look da sera, può essere più avvitato, per mettere in mostra le forme. La direzione dell’outfit è definita dagli abbinamenti. Un blazer, una giacca bouclé, un lupetto o, ancora meglio, una blusa in raso o in materiali sofisticati per ottenere un effetto chic ed impeccabile. Pizzo, top crop con l’aggiunta di un capospalla, e scollature, per un effetto graffiante e che non può passare inosservato. Attenzione anche agli accessori: i tacchi non possono essere evitati. Se il pantalone di pelle non fa al caso proprio, per una cena in un ristorante ricercato o un per un risultato di classe, si può optare per un pantalone dal taglio sartoriale, sempre più amati dalle donne e che sono perfetti da abbinare a tacchi, mocassini e persino le ballerine. Comodità ed eleganza, che può essere esaltata usando dei top dalle scollature profonde o che lasciano spalle scoperte. Chi ama le gonne, non può rinunciare alla pencil skirt, una gonna a tubino e dalla struttura affusolata. Un classico che recentemente è stata protagonista delle tendenze primaverili ed estive e che continua ad essere apprezzata anche in autunno. Questo avviene perché si tratta di un capo molto flessibile, che si presta bene alla creazione di look da giorno e di look da sera, in differenti stili. A cambiare può essere la lunghezza, sotto o sopra il ginocchio, il colore, da quelli più classici a quelli più vivaci, o il tessuto, in velluto, pizzo e tanto altro ancora. Se si vuole puntare alla sobrietà è sufficiente eliminare tonalità accese. Se si desidera ottenere un look da sera autunnale, si può optare per una pencil skirt nera, abbinata a top a bluse, con calze scure, tacchi e clutch. Abiti midi, cappotti oversize e il blazer dress: i passe-partout per le serate autunnali Shutterstock I mini dress in autunno causano il rischio pelle d’oca, serate trascorse ad avvertire il freddo e l’impossibilità di divertirsi e sentirsi a proprio agio veramente. Perfetti per creare degli outfit autunnali da sera, invece, gli abiti midi, con lunghezza che arriva al polpaccio o alla caviglia, e che può essere abbinato a degli stivali, se si vuole un effetto più rock e grintoso, o a tacchi e décolleté, per un risultato più chic. Gli abiti midi hanno avuto grande popolarità dopo che sono stati sfoggiati da dive e personalità importanti. Basti pensare che Kate Middleton ne ha fatto un must have del proprio guardaroba. Si possono trovare in commercio in molte tonalità, stampe e tessuti, per soddisfare i gusti e lo stile di tutte. Se non si vuole rinunciare al minidress, ci si può riparare dal freddo con un cappotto oversize della stessa tonalità. In questo caso sono da preferire colori scuri, come il nero o il marrone, o un elegantissimo grigio antracite. Passe-partout per le serate d’autunno è il blazer dress, che dona uno stile glamour. È un capo d’abbigliamento ibrido: una giacca che viene indossata come vestito, che ha avuto un successo innegabile sopra e fuori dalle passerelle. È moderno, elegante e sensuale. Si trovano in versione più classica, priva di fronzoli, o con cut out laterali e dalle scollature profonde. Vuoi creare dei look perfetti per le sere d’autunno? Recati nei negozi di abbigliamento e lasciati consigliare dal personale esperto. Puoi trovare quello più vicino a te consultando PagineGialle.
Nessun gioiello in argento è immune all’ossidazione: può capitare agli anelli regalati in occasione di un compleanno o di un anniversario, alle fedine di fidanzamento, agli orecchini preferiti che indossiamo quasi ogni giorno, anche a collane e ciondoli di famiglia e ai gioielli rimasti nel portagioie dal giorno del Battesimo. La buona notizia però è che quando i gioielli in argento diventano neri e opachi c’è più di un modo per riportarli alla lucentezza di un tempo. Non solo: ci sono anche dei trucchi utili per evitare che questo annerimento avvenga, o comunque per rallentare il processo. Ecco allora tutte le cose da sapere per prenderti cura di anelli, orecchini e collane in argento al 100%. Gioielli in argento: come pulirli e togliere l’ossidazione Prevenire è meglio che curare, dice il proverbio: in qualche modo, questo detto è valido anche per i gioielli in argento. Prendersi cura regolarmente e nel modo giusto di anelli, orecchini e monili realizzati in questo metallo, infatti, consente di mantenere a lungo intatta la loro lucentezza. Prima di tutto è utile sapere che i gioielli in argento non dovrebbero entrare in contatto con detersivi, candeggina o altri agenti chimici aggressivi, perché queste sostanze possono rovinarli. Fai dunque attenzione alle attività che svolgi quando li indossi: vale in particolare per gli anelli che, trovandosi sulle dita, possono più facilmente essere interessati da queste “contaminazioni” involontarie. Quando non li usi, riponi i gioielli in argento nel loro apposito sacchettino morbido (che di norma viene fornito direttamente dalla gioielleria) o comunque in un luogo riparato, come un portagioie o un cassetto: anche questa buona abitudine contribuisce a preservare i gioielli in argento al meglio. Metodi e trucchi per pulire i gioielli in argento Esistono dei metodi casalinghi per pulire i gioielli in argento, che però è bene usare solo su gioielli in argento al 100% e senza pietre preziose incastonate. Un’opzione abbastanza comune è utilizzare il dentifricio. Sarà necessario avere anche uno spazzolino da denti nuovo con setole morbide (che poi va buttato via). Basta mettere una piccola quantità di dentifricio sullo spazzolino e poi sfregare il gioiello in argento da pulire. È fondamentale indossare dei guanti e soprattutto procedere con cura e delicatezza. Alla fine, il gioiello va sciacquato sotto l’acqua tiepida e asciugato accuratamente con un panno morbido pulito. Pulizia orecchini in argento: come fare Pulire gli orecchini in argento può essere complicato, perché questi gioielli potrebbero avere una forma particolare o comunque essere troppo piccoli per essere sfregati agevolmente con uno spazzolino. In questo e altri casi (come il caso dei gemelli da polso, ad esempio) può essere dunque comodo procedere con un ammollo. Bisogna prendere una ciotola in vetro o ceramica e riempirla di acqua tiepida, alla quale va poi aggiunto il bicarbonato in polvere (circa tre cucchiai per litro). Dopo aver mescolato, si possono mettere a mollo gli orecchini in argento o anche altri gioielli in argento. Trascorsi un paio di minuti, si prendono i monili e si sfregano delicatamente con un panno pulito. Se l’ossidazione permane, si può procedere più volte con un nuovo ammollo di un paio di minuti e poi con una nuova sessione di sfregamento. Pulizia anelli in argento: consigli e suggerimenti Pulizia anelli in argento – Shutterstock Non avete del bicarbonato in casa, ma avete comunque un anello in argento che vorreste riportare agli antichi splendori? Si può usare anche il sale grosso! In questo caso bisogna prendere una ciotola in vetro o ceramica e foderarla con della carta stagnola (o carta alluminio), con la parte lucida rivolta verso l’alto. Poi si versa nel recipiente il sale grosso, in modo tale da riempire la ciotola per metà, e si mettono al suo interno gli anelli in argento – ma anche altri gioielli in argento che si desidera pulire. Infine, bisogna aggiungere un po’ di acqua bollente. Trascorsa un’ora, bisogna recuperare i gioielli e passarli delicatamente con un panno morbido. Pulire l’argento con limone e aceto Tra i rimedi popolari per pulire l’argento c’è anche il succo di limone. Basta strofinare delicatamente il gioiello da pulire con uno spazzolino da denti nuovo o con un panno pulito imbevuto nel succo di questo agrume. Infine, il gioiello va sciacquato con acqua tiepida e asciugato con un panno morbido. In alternativa si può provare con l’aceto bianco: il consiglio della tradizione è quello di lasciare i gioielli in argento in ammollo in un bicchiere di aceto bianco per un paio d’ore; poi si sciacqua con acqua tiepida e si asciuga con un panno morbido. Tutti questi metodi vanno chiaramente valutati con attenzione se non si è certi che il gioiello sia fatto davvero o esclusivamente in argento e se sono presenti anche delle pietre preziose. Il modo migliore per pulire i gioielli in argento È utile sapere che in commercio si trovano kit e prodotti specifici per la pulizia dei gioielli in argento (ma anche degli oggetti in argento in generale). Di solito sono in forma di crema o spray. Basta applicare una piccola quantità di prodotto su un panno morbido pulito e poi strofinarlo delicatamente sul gioiello in argento da pulire. Infine, si sciacqua con acqua tiepida e si asciuga il monile con un pannetto. Questo processo infatti serve appunto a eliminare l’ossidazione e può anche essere ripetuto periodicamente a scopo preventivo. Cerca su PagineGialle le gioiellerie della tua zona: oltre a trovare un vasto assortimento di anelli, orecchini e gioielli in argento, in questi negozi puoi acquistare anche i migliori prodotti per la pulizia pensati appositamente per questi monili.
A Egna, lungo la zona pedonale, si trova il Ristorante Engelkeller, un punto di riferimento per gli amanti della buona tavola in cui poter assaporare tante specialità e pizze fragranti. La nuova gestione propone un menù ricco e in grado di accontentare ogni gusto. Pasta fatta in casa e squisiti secondi Chi sceglie il Ristorante Engelkeller potrà trascorrere dei momenti piacevoli e provare ricette sempre diverse, realizzate con passione, da mani esperte e a base di ingredienti accuratamente selezionati. Più nel dettaglio, questa location propone alla clientela pasta fresca fatta in casa, nonché secondi di pesce o carne, così da accontentare ogni gusto. Il locale è inoltre arredato con cura e comprende due ampie sale, una delle quali perfetta per organizzare banchetti e ricevimenti, nonché per celebrare varie ricorrenze, come anniversari, battesimi, lauree ecc. Uno staff attento e cortese accoglie i commensali suggerendo le migliori specialità del giorno e gli abbinamenti più apprezzati, cercando sempre di assecondare appieno ogni esigenza. Bisogna poi far presente che presso il Ristorante Engelkeller è possibile ordinare pizze cotte a puntino e gustose che soddisfano i palati più esigenti. Le pizze si presentano sottili e sono molto digeribili, tutto ciò grazie alla lunga lievitazione. Le varietà disponibili sono più di quelle che si possano immaginare e infatti ci sono tante opzioni vegetariane sulle quali spaziare, oltre a quelle con impasto integrale. Menù fissi e adatti a tutta la famiglia Sono tante le ragioni che spingono a scegliere ogni giorno il Ristorante Engelkeller, un locale tipico facile da raggiungere, in cui si parla il tedesco e provvisto di un ampio parcheggio. I punti di forza di questa attività, in cui sentirsi subito come a casa, sono sicuramente le ricette a base di pesce fresco da provare a pranzo oppure a cena. Questo ristorante propone poi menù fissi durante il giorno e per tutti coloro che sono convenzionati con buoni pasto. Quando si ha voglia di qualcosa di speciale e non si ha voglia di mangiare a casa sarà quindi possibile proporre un invito al Ristorante Engelkeller, per poi scegliere prelibatezze realizzate con ingredienti genuini e semplici. Basti solo pensare alle varie specialità alla griglia o ai saporiti primi. Chi, invece, vuole prestare attenzione alla dieta e mantenersi leggero, potrà ordinare insalatone oppure i secondi di carne dal gusto molto delicato. Sei alla ricerca di una location esclusiva, accogliente e in cui poter festeggiare in grande una tappa importante della vita, organizzare un pranzo di lavoro, una cena in compagnia degli amici o con tutta la famiglia? In questi casi visita subito il Ristorante Engelkeller, provvisto di sale luminose e di un gradevole giardino. Il personale altamente qualificato è sempre disponibile nel consigliare i piatti del giorno più amati, come ad esempio le grigliate di pesce e di carne, i vari formati di pasta fresca fatta in casa oppure le pizze a lunga lievitazione. Occorre segnalare che il Ristorante Engelkeller resta aperto dal martedì alla domenica e che propone menù a prezzo fisso a mezzogiorno. Per essere certi di trovare disponibilità si consiglia di prenotare un tavolo, specialmente durante il fine settimana, quando le richieste sono maggiori. Il Ristorante Engelkeller ti aspetta con la sua nuova gestione per farti assaporare ricette tipiche dal gusto autentico.
Dal 1970, a Nerviano, l’Autofficina Carloni si occupa della manutenzione generale di auto, moto e furgoni, partendo dalla meccanica per arrivare all’elettronica e passando per la sostituzione delle gomme e il controllo degli pneumatici. Si tratta di una seria officina che nel corso degli anni ha saputo sempre aggiornarsi e rimanere al passo con i tempi per quanto concerne le tecniche più moderne di riparazione. Il tutto avviene avvalendosi di uno staff preparato, che segue corsi di aggiornamento e conosce ogni genere di veicolo, e di moderni macchinari per la diagnosi di tutte le problematiche. Autofficina Carloni: il servizio offerto e di cosa si occupa L’Autofficina Carloni esegue la riparazione di auto, moto e mezzi pesanti, occupandosi dell’impianto frenante e di tutte le componenti soggette a usura, come lo sterzo e la frizione. La sostituzione dei pezzi avviene solo con componenti originali o perfettamente compatibili, poiché lo scopo di ogni intervento è rendere il veicolo performante e sicuro nel tempo. Alla sicurezza contribuisce anche la sostituzione degli pneumatici, che avviene con prodotti delle migliori marche. Si tratta di gomme che assicurano stabilità al veicolo e che rallentano la propria usura grazie a materiali resistenti e durevoli nei mesi. Ogni veicolo viene prima controllato tramite appositi macchinari per la diagnosi, così da capire cosa indicano gli indicatori luminosi e procedere con la corretta riparazione del mezzo. Puoi richiedere anche la revisione periodica dell’auto tramite appuntamento, in modo da non dover attendere tempi troppo lunghi e ritirare la macchina dopo circa un’ora. I tecnici saranno lieti di eseguire un tagliando completo e controllare i freni, le gomme e le luci, garantendo che il veicolo è idoneo alla circolazione. Viene anche ricaricata l’aria condizionata e controllato il sistema di climatizzazione. Al termine di ogni lavorazione viene rilasciata apposita documentazione attestante le operazioni svolte, per avere una precisa idea di quando dover cambiare nuovamente le gomme o altri componenti. Oltre agli interventi rapidi eseguiti in officina, è possibile anche acquistare prodotti per il veicolo, come tergicristalli di ogni dimensione, liquidi refrigeranti, catene da neve e diversi accessori utili e funzionali. Autofficina Carloni: cortesia e professionalità dal 1970 Autofficina Carloni si avvale di uno staff di seri professionisti specializzati nel cambio delle gomme e nella meccanica, offrendo al cliente un rapido servizio. I macchinari usati per la diagnosi delle anomalie sono di ultima generazione, pensati per individuare ogni genere di problematica e procedere con la sua rapida risoluzione. L’Autofficina Carloni opera tramite appuntamento per evitare al cliente le lunghe code, sia per quanto concerne la revisione e il tagliando, sia per la sostituzione delle gomme e il loro controllo. I prezzi dei prodotti venduti e della manodopera sono concorrenziali e, prima di procedere con riparazioni e sostituzione dei pezzi, viene stilato un preventivo accurato, da confrontare con il budget disposibile. Periodicamente è possibile godere di promozioni su alcune tipologie di pneumatici o di accessori per l’auto, rispamiando denaro e ottenendo comunque prodotti di qualità. Diventa cliente dell’Autofficina Carloni, otterrai un servizio a 360 gradi e avrai sempre un esperto del settore a tua disposizione per la risoluzione di ogni problema e per il pronto intervento nel caso di veicolo in panne su strada. Questo viene prelevato e portato presso il centro, aggiustato e riconsegnato al cliente con attenzione per la sicurezza e la tenuta.
Gli amanti della lettura possono affidarsi alla Cartolibreria Giocattoli Lena, con sede a Schio, in provincia di Vicenza. Questa impresa, fondata nel 1952 da Crestani Loris, assicura non solo un vasto assortimento di libri, ma anche di giocattoli per ogni età. Prenotazioni testi scolastici Aperta dal lunedì al sabato, la Cartolibreria Giocattoli Lena rappresenta un importante punto di riferimento per gli studenti che intendono acquistare testi per le scuole elementari e medie. Questo negozio offre inoltre il comodo servizio di prenotazione dei libri, che funziona in maniera molto semplice ed evita lunghe attese. Basta solo rivolgersi al personale presente in sede, per poi specificare l’istituto, la classe e la sezione dell’alunno, nonché il relativo recapito telefonico in modo da poter essere prontamente avvisati quando la merce sarà disponibile per il ritiro. I commessi possono inoltre consigliare libri in lingua straniera e tutto ciò che serve per frequentare al meglio le lezioni, come ad esempio block notes, evidenziatori, matite, agende, righelli, astucci, penne, quaderni, ecc. Non manca poi una vasta selezione di album da disegno, diari, zaini e pennarelli. All’occorrenza sarà possibile richiedere la consegna a domicilio degli articoli acquistati. Fotocopie e fax I clienti che si affidano alla Cartolibreria Giocattoli Lena possono richiedere fotocopie e fax. Questa ditta, a conduzione familiare, viene attualmente gestita dai nipoti degli originari titolari e ha allargato l’offerta delle soluzioni, così da soddisfare appieno le esigenze degli acquirenti. Quando arriva il momento di scegliere un regalo per l’insegnante, il compagno di banco, l’amica o altra persona cara, si possono comprare differenti articoli da regalo di sicuro gradimento, quali portafoto, lanterne, soprammobili originali e altri complementi d’arredo che rendono gli ambienti più accoglienti. Un ampio reparto è interamente dedicato ai giocattoli e viene continuamente assortito con peluche, bambole, macchinine, costruzioni in legno o plastica, ecc. Questi giochi, distribuiti dalle più note marche del settore, sono molto apprezzati non solo per l’elevata qualità, ma anche per la sicurezza. Alcune tipologie svolgono un’importante funzione educativa, in quanto stimolano la creatività, la curiosità e la voglia di apprendere dei bambini. Altri, invece, servono per favorire le abilità motorie e cognitive. In caso di dubbi si può sempre ottenere il prezioso supporto dei venditori, disponibili nel fornire qualsiasi utile indicazione sulle ultime novità in pronta consegna e scontate. Cartolibreria Giocattoli Lena si occupa del servizio mensa scolastica. I genitori degli alunni, una volta effettuata l’iscrizione, possono pertanto acquistare i pasti quotidiani direttamente presso l’esercente, pagando con diversi sistemi, fra cui in contanti oppure a mezzo POS. La società veneta propone anche la rilegatura dei testi e nei periodi di carnevale, Pasqua, Natale e Halloween dispone di una vasta scelta di accessori e addobbi. Vuoi acquistare o prenotare i tuoi libri scolastici? Contatta Cartolibreria Giocattoli Lena per ricevere maggiori informazioni.
Nat Snc è un’azienda nata nel lontano 1972 a Brenna e ancora oggi è un punto di riferimento per coloro che cercano serramenti nella provincia di Como. Gli standard qualitativi dei prodotti si sono mantenuti inalterati nel tempo, rivisitando sempre la produzione di porte, infissi e cancelli con soluzioni moderne, dai materiali durevoli nel tempo e funzionali alle esigenze del cliente. La consulenza eseguita presso il punto vendita è professionale ed esperta, non limitandosi a proporre idee standard, ma realizzando un progetto ad hoc per il committente. Cosa vende Nat Snc a Brenna L’assortimento di serramenti proposti da Nat Snc nel suo punto vendita a Brenna è molto ampio, partendo proprio dagli infissi di moderna fattura. Sono utilizzati materiali resistenti e funzionali, dalla manutenzione agevole e che non richiedono particolare cura straordinaria. Si parte dal legno, trattato con sostanze idonee a renderlo impermeabile, per arrivare all’alluminio, resistente e adatto a ogni genere di arredo, passando per il pvc che è il materiale più versatile e conveniente in questo momento, personalizzabile al massimo secondo le proprie esigenze. Nat Snc propone poi ai suoi clienti pareti mobili, da utilizzare ad esempio all’interno di uffici per cambiarne la conformazione in pochi secondi e realizzare open space o sale riunioni, così come porte per interno ed esterno della casa. Per la sicurezza della tua abitazione, puoi richiedere la realizzazione di portoni blindati e portoncini, realizzati su misura e personalizzati tramite un accurato progetto digitale. Lo stesso discorso vale per le persiane, utili sia a mantenere la giusta privacy sia a modulare la luce all’interno della casa, così come le tende oscuranti che sono vendute direttamente presso il negozio, di vari colori, grandezze e forme. Per l’esterno sono create poi delle tettoie resistenti agli agenti atmosferici, cancelli d’ingresso e parapetti. La gamma di prodotti è quindi estremamente vasta e adatta a soddisfare ogni genere di necessità, sia per le abitazioni private sia per i locali commerciali. Oltre a creare e vendere ex novo prodotti per il cliente, Nat Snc si occupa anche della riparazione di infissi e porte, servendosi di abili tecnici che possono rimettere a nuovo pure prodotti datati. I punti di forza di Nat Snc: storia e aggiornamento Nat Snc è un mix di esperienza e continuo aggiornamento e curiosità, per fornire al cliente un prodotto dalle caratteristiche moderne e dalla grande funzionalità. Lo staff è cortese e preparato, pronto ad aiutarti nella scelta e nella progettazione, permettendoti di uscire dal negozio con il prodotto del quale realmente hai bisogno, senza ricorrere a soluzioni standard spesso inadatte. I costi sono contenuti e talvolta è possibile usufruire di sconti e promozioni su alcune categorie, avendo la certezza di contare sempre su materiali di ottimo livello, andando ad ammortizzare così l’investimento iniziale con una lunga durata. Il laboratorio ripara anche prodotti vecchi se possibile, come infissi, porte e cancelli, in modo da non dover procedere con un acquisto ex novo. Contatta Nat Snc per un appuntamento e recati presso il negozio, potrai toccare con mano modelli interessanti di infissi e tende, per poi personalizzare il tuo acquisto con un operatore, che ti seguirà dall’inizio alla fine dell’esperienza e ti consentirà di godere di un ottimo prodotto negli anni a venire.
Vikings Bar Pub è un nuovo locale con sede a Carugo, in provincia di Como, fondato nel 2023 da Mimmo Marchese. Il proprietario ha una pluriennale esperienza nel settore, in quanto gestiva già dal 2008 un altro bar Vikings, situato a Como. Dopodiché, quel locale è stato chiuso per un breve periodo, quindi il proprietario ha deciso di aprire la sua attività a Carugo. Il punto di forza dell’attività è la professionalità dello staff e l’attenzione a ogni minimo dettaglio, così da garantire un servizio eccellente dal punto di vista qualitativo. I servizi di Vikings Bar Pub I clienti del Vikings Bar Pub saranno serviti già a partire dalle ore mattutine: infatti, si può trovare un’ampia scelta di prodotti per la colazione, come brioches, cornetti farciti, piccola pasticceria, ciambelle, ma anche opzioni salate come panini, pizzette, focacce e tramezzini. Il tutto può essere accompagnato da caffè, cappuccino, tradizionale o nella versione con latte di soia, spremute con frutta fresca, succhi di frutta o tè. Per l’aperitivo vi è una vasta selezione di bevande e snack sfiziosi, oltre alla preparazione di cocktail, fatti dai baristi competenti e professionali. Questo pub soddisfa anche le esigenze degli amanti dello sport, in quanto mette a disposizione una TV con Sky, dove è possibile seguire le partite di calcio, F1 o MotoGp in diretta. Vikings Bar Pub, dunque, rappresenta un locale che sa un po’ di casa, di rifugio per stare con gli amici e condividere le proprie passioni in comune. C’è una grande attenzione alla clientela da parte del personale, proprio perché si ambisce alla sua massima soddisfazione. A pranzo, gli ospiti troveranno prezzi vantaggiosi, che partono dagli 8 euro. Spesso vengono fatte promozioni o sconti speciali, ad esempio un caffè in omaggio dopo 10 caffè ordinati, oppure 10 capsule compatibili in regalo. Lo staff di questo pub organizza anche feste di compleanno; ai clienti basterà prenotare il proprio tavolo, indicando il numero di invitati. Tutta la preparazione sarà gestita dal locale, per far vivere agli ospiti un’esperienza che merita di essere ricordata. Non solo: si fanno serate a tema, con musica dal vivo, karaoke e DJ set. L’atmosfera creata è adatta sia ai giovani, perché ci saranno eventi dedicati a loro in modo specifico, ma anche agli adulti, con musica di diversi generi. Perché scegliere Vikings Bar Pub Scegliere un posto come il Vikings Bar Pub significa concedersi del tempo di qualità per sé, per divertirsi e rilassarsi. È un bar che dispone di tutti i servizi di cui i giovani e gli adulti potrebbero aver bisogno per svagarsi. Gli aperitivi in compagnia, pranzi in famiglia, cene con la propria dolce metà: tutti possono rivolgersi a questo bar e trovare ciò che soddisfa le loro esigenze. Il punto di forza del locale è l’utilizzo di materie prime di qualità e il servizio efficiente e veloce. Cosa aspetti? Contatta subito il Vikings Bar Pub e prenota il tuo tavolo!
Patente a punti nei cantieri: le responsabilità del committente dei lavori Patente a punti edilizia: cosa cambia per l'amministratore di condominio Lavori condominiali: i professionisti con l'obbligo di patente L’introduzione della patente a punti nel settore edilizio non è priva di effetti per chiunque si ritrovi ad ingaggiare una ditta per eseguire lavori di ristrutturazione. In particolare, nel contesto condominiale, aumentano le responsabilità per l’amministratore di condominio, dovendo assumere il ruolo di committente. Esaminiamo quindi come la figura dell’amministratore si evolve in risposta a queste nuove disposizioni, bilanciando le esigenze di controllo con la necessità di mantenere un’efficiente gestione condominiale. Patente a punti nei cantieri: le responsabilità del committente dei lavori Il Decreto Legge n. 19/2024 ha introdotto una rivoluzionaria misura nel settore edile: la patente a punti, con l’obiettivo di migliorare la trasparenza e la qualità nel campo delle costruzioni e ristrutturazioni, coinvolgendo sia le imprese che i professionisti autonomi. Ispirandosi al modello della patente di guida, questo meccanismo premia o penalizza gli operatori del settore in base al loro rispetto delle norme di sicurezza. Con l’implementazione di questo sistema, anche i committenti e i responsabili dei lavori si trovano ad affrontare nuove responsabilità. In particolare, l’Articolo 90 del decreto introduce un obbligo di verifica fondamentale: il committente o il responsabile dei lavori deve ora accertarsi che le imprese esecutrici e i lavoratori autonomi coinvolti nel progetto siano in possesso della patente a punti valida. La mancata osservanza di questa disposizione può comportare sanzioni pecuniarie significative, che vanno da 711,92 a 2.562,91 euro. Dunque, gli amministratori di condominio, in qualità di rappresentanti dei committenti, dovranno prestare particolare attenzione a questi nuovi requisiti, per assicurarsi che tutti i professionisti ingaggiati per lavori nel condominio, dalle piccole riparazioni ai grandi progetti di ristrutturazione, siano in regola con la patente a punti. Patente a punti edilizia: cosa cambia per l’amministratore di condominio L’introduzione della patente a crediti nel settore edile ha comportato significative modifiche nelle responsabilità dell’amministratore di condominio. Secondo il Ministero del Lavoro, l’amministratore assume il ruolo di committente nei lavori condominiali, con una serie di nuovi obblighi da rispettare. La nuova normativa, derivante dal D.Lgs. 81/2008, richiede all’amministratore di effettuare verifiche approfondite sulle imprese e i lavoratori autonomi incaricati dei lavori, per accertarsi che possiedano la patente obbligatoria che certifica la loro idoneità ad operare nei cantieri. Questi controlli devono essere eseguiti in due momenti: Prima dell’inizio dei lavori: per evitare la culpa in eligendo, l’amministratore deve verificare preventivamente il possesso della patente edilizia. Durante l’esecuzione dei lavori: per scongiurare la culpa in vigilando, è necessario monitorare costantemente che la patente rimanga valida per tutta la durata dell’intervento. Queste nuove responsabilità si applicano a tutti i tipi di lavori, dalla manutenzione ordinaria a quella straordinaria. La mancata osservanza di questi obblighi potrebbe esporre l’amministratore a rischi legali e richieste di risarcimento in caso di danni al condominio o di negligenza nella supervisione. Tuttavia, è importante che l’amministratore mantenga un delicato equilibrio nel suo ruolo di supervisore. Un’eccessiva ingerenza nelle decisioni tecniche dell’impresa potrebbe trasformarlo in un “nudus minister“, privando l’appaltatore della sua autonomia e assumendo direttamente la responsabilità per eventuali problemi. Lavori condominiali: i professionisti con l’obbligo di patente La patente a punti nell’edilizia si applica ad una vasta gamma di professionisti, inclusi sia le aziende che i lavoratori indipendenti. In particolare, l’art. 27 della legge 81/2008 (Testo Unico della Sicurezza) stabilisce che sono tenuti al possesso della patente “le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili di cui all’articolo 89, comma 1, lettera a)”. La definizione di “cantiere” è ampia e comprende qualsiasi luogo in cui si svolgono attività edili o di ingegneria civile, come dettagliato nell’apposito elenco normativo. Per i condomini, questo significa che l’amministratore ha la responsabilità di verificare il possesso della patente per ogni professionista che svolge lavori nell’edificio. Questa verifica si estende a tutti i tipi di interventi, dai più semplici, come la sostituzione di una lampadina, ai progetti più complessi e costosi. È importante notare che la verifica deve essere effettuata anche in caso di subappalto, fatta eccezione per le imprese in possesso di attestazione SOA (un’alternativa alla patente a punti). Sei alla ricerca di un amministratore di condominio efficiente ed affidabile? Trova quello più vicino a te su PagineGialle Casa: compila il form per ricevere fino a 5 preventivi gratuiti e senza impegno direttamente dalle ditte della tua zona!
Viburnum Tinus: caratteristiche della pianta da siepe sempreverde Viburno siepe: il periodo ideale per la potatura del Viburno Tinus Viburno: malattie e parassiti da conoscere Il Viburno (Viburnum tinus) è una pianta sempreverde molto apprezzata nei giardini italiani, particolarmente per la sua versatilità come arbusto da siepe. Apprezzato per la sua chioma folta e la sua fioritura prolungata, che va dall’autunno alla primavera inoltrata, deve la sua popolarità non solo alla sua bellezza estetica, ma anche alla sua robustezza e alla relativa facilità di manutenzione. Due aspetti fondamentali della sua cura sono la potatura e la prevenzione delle malattie. Esaminiamo entrambi gli aspetti fornendo preziosi consigli per il mantenimento in salute della pianta. Viburnum Tinus: caratteristiche della pianta da siepe sempreverde Shutterstock Il Viburnum Tinus, noto anche come Lentaggine o Laurotino, è un arbusto sempreverde originario del bacino mediterraneo. Questa pianta si distingue per la sua chioma densa e la sua notevole capacità di adattamento, che la rende ideale per la creazione di siepi rigogliose. Una delle caratteristiche più apprezzate del Viburnum Tinus è la sua spettacolare fioritura, che si protrae da novembre a maggio. I suoi fiori, inizialmente di colore rosa quando sono ancora in boccio, si sviluppano in infiorescenze piatte e larghe fino a 10 centimetri, sbocciando all’estremità dei rami. Le foglie di questa pianta sono ovali con una punta acuminata. Il Viburnum produce anche dei frutti sferici non commestibili, classificati botanicamente come drupe. Questa specie può raggiungere un’altezza di due metri, rendendola perfetta non solo per le siepi, ma anche per la coltivazione in vaso. La sua robustezza le permette di resistere bene alle basse temperature, sebbene non sia adatta alle zone di alta montagna. Una delle qualità più apprezzate del Viburnum Tinus è la sua capacità di prosperare in varie condizioni ambientali. Si adatta a terreni poveri o aridi e tollera sia il pieno sole che l’ombra completa. È interessante notare che, se coltivata in zone ombreggiate, la fioritura tende ad essere meno abbondante ma più duratura, con colori ancora più vivaci. Il periodo ideale per la messa a dimora di questa pianta è l’autunno o la primavera. Per quanto riguarda la cura, l’irrigazione deve essere costante da aprile a settembre, mentre nei mesi più freddi le precipitazioni naturali sono generalmente sufficienti. La concimazione va effettuata all’inizio della primavera e dell’autunno, utilizzando prodotti specifici per arbusti da fiore, fino al raggiungimento della maturità della pianta. Viburno siepe: il periodo ideale per la potatura del Viburno Tinus La manutenzione del Viburno Tinus, pianta apprezzata per la creazione di siepi rigogliose, richiede una particolare attenzione alla potatura. Il momento ottimale per effettuare la potatura principale del Viburno è immediatamente dopo la fioritura. Questo intervento dovrebbe essere moderato, finalizzato principalmente all’eliminazione dei getti eccessivi e dei rami vecchi o malati. È fondamentale evitare di potare nel periodo che va dalla tarda estate all’autunno. Un intervento in questa fase potrebbe compromettere seriamente la fioritura dell’anno successivo, privando la pianta della sua caratteristica più affascinante. Data la crescita lenta del Viburno Tinus, gli interventi di manutenzione possono essere meno frequenti rispetto ad altre specie. Tuttavia, per preservare l’aspetto ottimale della pianta, è consigliabile rimuovere regolarmente le parti morte o danneggiate, inclusi i fiori appassiti. Per quanto riguarda la tecnica di potatura, gli steli malati o danneggiati devono essere tagliati a livello del terreno e completamente rimossi. I fiori secchi, invece, vanno recisi appena sotto il capolino, per promuovere così una nuova fioritura e mantenendo un aspetto ordinato. Per quanto riguarda i costi, il prezzo medio della potatura si aggira fra i 30 e i 50 euro all’ora. Viburno: malattie e parassiti da conoscere Shutterstock Il Viburno, pur essendo una pianta generalmente robusta, può occasionalmente essere soggetto a alcune problematiche fitosanitarie. Uno dei principali nemici del Viburno è l’eccesso di umidità nel terreno. I ristagni idrici nelle vicinanze dell’apparato radicale possono favorire lo sviluppo di infezioni fungine: tra queste, il mal bianco è una delle patologie più comuni, riconoscibile per la caratteristica patina biancastra sulle foglie. Per quanto riguarda i parassiti, il Viburno può essere oggetto di attacchi da parte di due principali invasori: i Ragnetti rossi e gli Afidi. Questi piccoli artropodi sono particolarmente attratti dalle foglie succulente della pianta, che rappresentano per loro una fonte di nutrimento ideale. In caso di infestazione, è possibile intervenire con trattamenti mirati, prediligendo prodotti di origine biologica per minimizzare l’impatto ambientale. Tuttavia, la prevenzione resta l’arma più efficace: garantire una buona circolazione dell’aria tra le piante e evitare accuratamente i ristagni d’acqua sono pratiche fondamentali per mantenere il Viburno in salute. Vuoi affidare la manutenzione della tua siepe ad un professionista? Trova lo specialista in potatura siepi più vicino a te su PagineGialle Casa: compila il form per ricevere fino a 5 preventivi gratuiti e senza impegno!
L’installazione impianto fotovoltaico è una scelta sempre più diffusa tra i cittadini: d’altronde i vantaggi sono tanti, perché non solo si crea una casa sostenibile, ma si riducono anche i costi in bolletta grazie all’uso dell’energia solare. Senza contare che grazie al bonus fotovoltaico oggi è possibile anche risparmiare sull’installazione. A proposito, l’installazione non finisce con il semplice montaggio dei pannelli. Un passaggio spesso trascurato, ma obbligatorio per Legge e per far funzionare il sistema, è il collaudo dell’impianto fotovoltaico, che garantisce il corretto funzionamento e la sicurezza del sistema. Vediamo quali sono le fasi del collaudo e cosa sapere per assicurarsi che l’impianto sia in linea con le normative. Cos’è il collaudo di un impianto fotovoltaico Fonte foto: Shutterstock Il collaudo di un impianto fotovoltaico rappresenta una verifica tecnica-amministrativa che si svolge alla fine dell’installazione o quando si effettua la sostituzione di componenti essenziali come i moduli fotovoltaici, inverter e cablaggi. Questo processo non solo permette di valutare se l’impianto sia stato realizzato correttamente, ma è essenziale per garantire che funzioni nel modo più sicuro ed efficiente possibile. Senza un collaudo accurato, si rischia di compromettere la resa energetica e, in casi estremi, anche la sicurezza delle persone e della struttura dove è installato l’impianto. Quali sono gli obiettivi del collaudo dell’impianto fotovoltaico Fonte foto: Shutterstock Il collaudo di un impianto fotovoltaico ha molteplici scopi. Tra i principali troviamo: Verifica dell’installazione: ogni componente viene controllato per assicurarsi che sia stato installato correttamente, in conformità alle normative tecniche e ai requisiti del progetto. Individuazione di anomalie: vengono rilevati eventuali difetti o errori di installazione che potrebbero compromettere il corretto funzionamento. Garanzia di sicurezza: il collaudo verifica che l’impianto sia sicuro da utilizzare e non rappresenti un pericolo per gli utenti. Ottimizzazione dell’efficienza: ogni verifica è pensata per assicurare che l’impianto raggiunga il massimo potenziale di produzione di energia. Oltre a questi aspetti, il collaudo consente di ottenere il certificato di collaudo, un documento ufficiale che attesta l’esito positivo delle verifiche effettuate. Questo certificato è necessario, ad esempio, per accedere al sistema di scambio sul posto. Quali sono le procedure da seguire durante il collaudo Il collaudo non si limita a una verifica superficiale, ma coinvolge una serie di operazioni tecniche approfondite. Innanzitutto, si verifica il sistema di messa a terra, fondamentale per proteggere i componenti e garantire la sicurezza dell’impianto, per esempio per evitare che durante un temporale l’impianto subisca danni a causa dei fulmini. Un secondo controllo riguarda i moduli fotovoltaici, che devono essere correttamente collegati tra loro; eventuali interruzioni nel circuito elettrico potrebbero causare un malfunzionamento del sistema e quindi un grande speco di energia e conseguentemente di denaro. Anche l’isolamento elettrico viene controllato perché nei cavi non devono esserci dispersioni, senza contare che questi devono essere dimensionati secondo le tabelle CEI-UNEL e adatti al tipo di posa. Ogni cavo deve avere un contrassegno di identificazione che ne consente il riconoscimento e la tracciabilità, per evitare contrabbando di cavi che potrebbero anche essere di scarsa qualità e pericolosi. Infine, viene effettuato un esame visivo per verificare che l’impianto sia stato installato secondo le normative e che tutti i materiali utilizzati siano conformi al progetto iniziale. L’esame visivo include anche la verifica di dispositivi di protezione come sezionatori, interruttori e sistemi contro le sovratensioni e dispersioni. Ti potrebbe interessare: Bonus Fotovoltaico, come funziona? Chi deve fare il collaudo del fotovoltaico Il collaudo deve essere effettuato da un professionista abilitato che segua le regole presenti nella Guida CEI 82-25. Il professionista deve lavorare con una serie di strumenti specifici come misuratori di isolamento, pinze amperometriche e strumenti per il monitoraggio della radiazione solare. Questi dispositivi devono essere tarati e solo i professionisti qualificati sono in grado di interpretare correttamente i risultati e procedere con eventuali interventi di correzione. Inoltre, essendo i pannelli spesso installati su tetti o strutture elevate, è indispensabile che chi effettua il collaudo sia in possesso di tutte le certificazioni necessarie per il lavoro in quota e che utilizzi Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) di terza categoria. Il costo del collaudo è compreso in quello dell’installazione e montaggio dell’impianto. Quali verifiche effettuare prima del collaudo? Prima di procedere al collaudo vero e proprio, ci sono alcune condizioni preliminari da rispettare. Innanzitutto, è fondamentale che la radiazione solare sia stabile e che raggiunga almeno i 600 W/m². Se la radiazione è troppo bassa, i risultati delle misurazioni potrebbero essere falsati, portando a una valutazione inaccurata dell’efficienza dell’impianto. I moduli fotovoltaici devono essere perfettamente puliti perché eventuale polvere o detriti potrebbero falsare le verifiche perché riducono l’efficienza dell’impianto, ecco perché è fondamentale dedicarsi periodicamente alla pulizia del fotovoltaico. Il collaudo deve essere eseguito nelle prime ore del mattino o alla sera, ovvero è cruciale evitare le ore più calde della giornata, ma anche l’umidità potrebbe interferire con la precisione delle misurazioni. Insomma, il collaudo è un procedimento molto delicato da cui dipende il corretto funzionamento dell’impianto. Quando si sceglie l’installatore bisogna tener conto anche di questo aspetto, cercando di capire anche se il costo è compreso nel preventivo generale e se il professionista ha tutte le qualifiche per eseguire il lavoro dalla A alla Z. Vuoi installare un impianto fotovoltaico? 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Che cos’è una lampada ad arco e quali vantaggi garantisce Come scegliere la lampada ad arco Lampada d’arco, il posizionamento e la collocazione giusta in base alle stanze della casa Quando si progetta l’inserimento della luce artificiale in una casa si deve essere meticolosi e fare attenzione non solo al numero dei punti luce, ma anche al loro posizionamento e al loro stile. Tra le soluzioni più amate, apprezzate, versatili e, soprattutto, colme di fascino, c’è la lampada ad arco. È un’opzione che piace sempre a più persone, poiché in commercio si trovano diverse varianti, molte delle quali possono essere considerati dei veri elementi di design, in grado di arricchire l’aspetto di ogni stanza. Altro punto a favore delle lampade ad arco, è la loro versatilità: possono essere collocate in diversi ambienti, risultando sempre perfettamente coerenti. Ma i vantaggi che garantiscono non finiscono qui. Scopriamo quando scegliere una lampada ad arco, come selezionare quella più adatta alla nostra casa e dove posizionarla. Che cos’è una lampada ad arco e quali vantaggi garantisce Shutterstock La lampada ad arco è, come dice il nome, una lampada che viene posizionata a terra. La sua struttura è realizzata ad arco e ciò gli permette di indirizzare la luce verso un punto specifico. È una soluzione che deve essere integrata nell’ambiente e deve essere supportata da altri dispositivi luminosi, come lampadari, neon, applique o altre opzioni a seconda dello stile della casa e dell’effetto che si vuole ottenere. Le lampade ad arco sono salvaspazio, poiché l’arco permette di indirizzare la luce in un punto distante dalla base della lampada stessa. Sono versatili, poiché grazie alla presenza di numerosi modelli, che differiscono per materiali, colori, dimensioni e forme, si possono adattare a qualsiasi stanza e a qualsiasi stile di arredamento. A seconda dell’ambiente in cui sono posizionati svolgono una specifica funzione. Possono, ad esempio, illuminare una scrivania e fornire la luce di cui le persone hanno bisogno durante lo studio, o un divano. Altro vantaggio garantito dalle lampade ad arco è il loro grande impatto estetico. Riescono a trasformare l’atmosfera di qualsiasi ambiente, donando grande fascino alla stanza in cui sono collocate. Come scegliere la lampada ad arco Come scegliere la lampada ad arco più giusta per le proprie esigenze tra tutti i modelli presenti in commercio? Prima di procedere all’acquisto devono essere effettuate delle valutazioni. Occorre tener conto della stanza che si desidera illuminare e, quindi, del tipo di illuminazione necessaria. Le stanze dedicate al relax, come le camere da letto, necessitano di una luce soffusa; quindi, potrebbe essere necessario un paralume più importante. In altre stanze, invece, può rivelarsi necessaria una luce più forte, fredda o regolabile. La lampada ad arco viene inserita in un ambiente e deve essere in armonia con lo stile d’arredamento degli altri elementi presenti. Ci sono lampade ad arco più adatte, ad esempio, ad uno stile classico ed altre che si sposano perfettamente con uno stile contemporaneo. È bene non dimenticare di accostare anche i colori e materiali. Prima di fare la propria scelta è necessario scegliere il posizionamento della lampada, valutare le misure e lo spazio a propria disposizione. Infine, influisce sulla decisione anche il budget a propria disposizione. È possibile trovare lampade che sono elementi di design, realizzate da veri e propri artisti, e lampade più economiche, ma comunque in grado di donare fascino all’ambiente. Lampada d’arco, il posizionamento e la collocazione giusta in base alle stanze della casa Shutterstock La lampada ad arco può essere inserita nella zona giorno, sia in salotto, che nella sala da pranzo, che in cucina. In salotto può essere collocata nelle vicinanze di un divano o di una poltrona, per offrire una luce rilassante a tutte le ore del giorno e della sera, quando necessaria. Qui può essere utilizzata anche come un elemento d’arredo. In cucina, la lampada ad arco può essere posizionata su un piano di lavoro, per donare luce durante le preparazioni. Nella sala da pranzo, la collocazione ideale è sopra il tavolo, che finisce proprio sopra al centro di quest’ultimo. È importante fare attenzione alla distanza dal tavolo, per fare in modo che non sia d’ostacolo ai commensali o che la luce non sia proiettata nel giusto modo. La lampada ad arco manifesta tutta la sua funzionalità in un angolo lettura. Qui può essere posizionata nei pressi della seduta del lettore per fornirgli la luce adeguata durante, appunto, la lettura. Analogamente, può essere inserita in uno studio, ma questa volta posizionandola accanto alla scrivania, per fornire luce mirata. Questa soluzione è perfetta anche per la camera da letto. Si può posizionare al fianco del letto, usandola come alternativa alle applique o alle lampade da comodino, o in un angolo della stanza, in modo da creare una zona relax o dedicata alla cura della bellezza. Vuoi migliorare l’illuminazione della tua abitazione? Con PagineGialle Casa puoi ottenere ben cinque preventivi gratuiti direttamente nella tua casella di posta elettronica, da consultare senza impegno.
I vantaggi di una pianificazione anticipata Perché l'autunno e l'inizio dell'inverno sono i periodi ideali Le coperture esterne, che si tratti di pergole, verande o pergotende, sono divesntate elementi essenziali per chi desidera sfruttare al massimo i propri spazi all’aperto. Queste strutture offrono protezione dalle intemperie e comfort in ogni stagione, permettendo di godere del giardino o della terrazza indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Ma quando è il momento ideale per iniziare a progettare e realizzare questi lavori? Scopriamolo insieme, analizzando i vantaggi di pianificare con anticipo e scegliendo il periodo più opportuno dell’anno. I vantaggi di una pianificazione anticipata Shutterstock La realizzazione di una copertura esterna non è un processo che si completa dall’oggi al domani. Richiede una serie di passaggi che vanno dalla raccolta di informazioni iniziali alla visita di showroom, dalla scelta del modello più adatto alle proprie esigenze alla definizione del budget, fino alle pratiche burocratiche e all’installazione vera e propria. Considerando la complessità di questo percorso, iniziare a muoversi con largo anticipo presenta numerosi vantaggi: Scelta ponderata: avendo più tempo a disposizione, si possono valutare attentamente tutte le opzioni disponibili sul mercato. Questo permette di fare confronti, richiedere preventivi dettagliati e, se necessario, riconsiderare alcune decisioni senza la pressione di scadenze imminenti. Flessibilità progettuale: un approccio senza fretta consente di apportare modifiche al progetto iniziale, adattandolo perfettamente alle proprie esigenze e ai vincoli strutturali o normativi che potrebbero emergere durante il processo. Gestione ottimale del budget: con più tempo a disposizione, è possibile cercare le soluzioni migliori in termini di rapporto qualità-prezzo, approfittare di eventuali promozioni o sconti stagionali, e pianificare le spese in modo più oculato. Tempistiche di realizzazione più rilassate: iniziando i lavori in un periodo di minor richiesta, si può beneficiare di tempi di attesa più brevi per la fornitura dei materiali e di una maggiore disponibilità da parte delle imprese specializzate. Perché l’autunno e l’inizio dell’inverno sono i periodi ideali Shutterstock Considerando tutti questi fattori, il periodo autunnale e l’inizio dell’inverno sono sicuramente i momenti ottimali per avviare il progetto di una copertura esterna. Molti fornitori offrono sconti significativi alle aziende partner verso la fine dell’anno. Iniziando il progetto in questo periodo, è possibile beneficiare degli sconti di fine anno prima che i listini vengano aggiornati con i nuovi prezzi, generalmente più alti, all’inizio dell’anno successivo. Durante i mesi autunnali e invernali, le aziende specializzate in coperture esterne hanno solitamente un carico di lavoro inferiore rispetto ai mesi primaverili ed estivi. Questo si traduce in una maggiore disponibilità e attenzione per il tuo progetto, essendo minore la pressione lavorativa. Con una domanda meno pressante, i tempi di produzione e consegna dei materiali possono essere significativamente più brevi, permettendo una realizzazione più rapida del progetto. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’autunno offre spesso giornate miti e asciutte, ideali per i lavori di installazione esterni. Inoltre, eventuali disagi causati dai lavori avranno un impatto minore sulla fruizione degli spazi esterni rispetto a quanto accadrebbe in primavera o estate. Infatti, avviando i lavori in autunno o all’inizio dell’inverno, c’è un’alta probabilità che la struttura sia pronta e funzionale per l’inizio della primavera. Questo significa poter godere della nuova copertura per l’intera stagione calda, massimizzando il valore dell’investimento. Se il progetto prevede l’integrazione con elementi vegetali, come piante rampicanti o giardini verticali, iniziare in autunno permette alla vegetazione di adattarsi gradualmente alla nuova struttura, garantendo una crescita ottimale per la stagione successiva. In conclusione, sebbene una copertura esterna possa essere realizzata in qualsiasi momento dell’anno, pianificare e avviare il progetto durante il periodo autunnale o all’inizio dell’inverno offre numerosi vantaggi pratici ed economici. Questa scelta strategica non solo permette di affrontare ogni fase del processo con la dovuta attenzione e senza fretta, ma assicura anche che il vostro nuovo spazio esterno sia pronto e perfettamente funzionale proprio quando ne avrete più bisogno, all’arrivo della bella stagione. Ricorda che ogni progetto ha le sue peculiarità e che è sempre consigliabile consultare professionisti del settore per valutare al meglio le tempistiche in base alle tue specifiche esigenze e alle caratteristiche del tuo spazio esterno. Con una pianificazione accurata e tempestiva, potrai trasformare il tuo giardino o terrazzo in un’oasi di comfort e relax, pronta ad accoglierti in ogni stagione dell’anno.
Legno di tiglio: perché utilizzarlo nell’arredo? Legno di tiglio: i principali vantaggi Legno di tiglio: gli svantaggi da considerare Il legno di tiglio è uno dei materiali più apprezzati nell’ambito dell’arredamento, grazie alle sue caratteristiche uniche che lo rendono versatile e facile da lavorare. Questo tipo di legno, noto per la sua leggerezza e finezza, viene spesso scelto da artigiani e designer per la creazione di mobili e complementi d’arredo dal design raffinato e minimalista. Tuttavia, come ogni materiale, presenta vantaggi e svantaggi da considerare prima di sceglierlo per i propri progetti. A questo proposito, approfondiamo le principali proprietà del legno di tiglio, i motivi per cui è così popolare nel mondo dell’arredamento e le situazioni in cui potrebbe non essere la scelta migliore. Legno di tiglio: perché utilizzarlo nell’arredo? Shutterstock Il legno di tiglio, proveniente da alberi della famiglia delle Tiliaceae, si è guadagnato nel tempo una reputazione di rilievo nel mondo dell’arredamento e dell’artigianato. Originario dell’Europa centro-orientale, questo albero si è diffuso come specie ornamentale in molte regioni a clima temperato. Le varietà più comuni, la Tilia platyphyllos e la Tilia cordata, offrono un legno dalle caratteristiche uniche che lo rendono particolarmente adatto alla creazione di mobili e oggetti d’arredo. La storia del tiglio nell’arredamento affonda le sue radici nell’antichità, dove era molto apprezzato per la realizzazione di sculture, mobili e pannelli decorativi. La sua popolarità non è mai diminuita, estendendosi nel tempo a una vasta gamma di applicazioni, tra cui la produzione di orologi a cucù, giocattoli, strumenti musicali e persino calzature in legno. Dal punto di vista estetico, il legno di tiglio si presenta come un legname bianco con sfumature leggermente rosate, conferendo agli arredi un’eleganza naturale e discreta. La sua venatura dritta e la tessitura fine offrono una base ideale per diverse finiture, sostenendo in modo eccellente sia la verniciatura che la laccatura. Queste caratteristiche permettono ai designer e agli artigiani di esprimere la loro creatività, adattando il legno a vari stili di arredamento. Le qualità tecniche del tiglio lo rendono una scelta privilegiata per l’arredamento. La sua natura morbida e omogenea, unita alla presenza di pochi nodi, lo rende estremamente facile da lavorare. Questa caratteristica è particolarmente apprezzata dai falegnami e dagli artigiani, che possono modellarlo e intagliarlo con relativa facilità, creando forme complesse e dettagli raffinati. Nonostante la sua morbidezza, il legno di tiglio mantiene una buona resistenza, garantendo durabilità ai mobili e agli oggetti realizzati. Questa combinazione di lavorabilità e robustezza lo rende ideale per una vasta gamma di elementi d’arredo, dai mobili alle finiture interne. Legno di tiglio: i principali vantaggi Shutterstock Il legno di tiglio si distingue per una serie di caratteristiche positive che lo rendono una scelta apprezzata in diversi settori. La sua versatilità si manifesta nell’ampio spettro di applicazioni, che spaziano dalla produzione di mobili alla realizzazione di sculture e oggetti d’artigianato di pregio, fino alle impiallacciature di alta qualità. Una delle sue qualità più notevoli è la leggerezza combinata a una buona stabilità dimensionale. Questo significa che il legno di tiglio mantiene facilmente la sua forma, resistendo alle deformazioni causate da variazioni di umidità o temperatura. Queste proprietà lo rendono particolarmente adatto alla lavorazione, offrendo un ottimo compromesso tra resistenza e maneggevolezza. Gli artigiani e i falegnami apprezzano particolarmente la sua facilità di lavorazione. Il tiglio si presta bene a operazioni come il taglio, la piallatura, la scortecciatura e la piegatura. È particolarmente indicato per l’intaglio e la tornitura, risultando anche facile da spaccare. Nonostante le superfici appena lavorate possano non essere perfettamente lisce, il legno risponde bene alla molatura e alla lucidatura. Inoltre, si adatta eccellentemente a trattamenti di colorazione, pittura e verniciatura. Dal punto di vista della sostenibilità, il legno di tiglio si posiziona come una scelta ecologica. Essendo un materiale rinnovabile, rappresenta un’opzione valida per chi cerca di ridurre il proprio impatto ambientale. La sua bellezza naturale lo rende apprezzato in svariati contesti, dal design d’interni alla creazione artistica. La capacità di assorbire bene tinture e finiture aumenta ulteriormente la sua versatilità estetica, permettendo di adattarlo a diversi stili e design. Infine, mentre l’incollaggio può presentare alcune sfide, il legno di tiglio offre una buona tenuta per chiodi e viti, aggiungendo un ulteriore vantaggio pratico alla sua già ricca lista di qualità positive. Legno di tiglio: gli svantaggi da considerare Shutterstock Il legno di tiglio, sebbene apprezzato per alcune sue qualità, presenta diversi inconvenienti che ne limitano l’utilizzo in determinate situazioni. Innanzitutto, la sua sensibilità all’umidità lo rende vulnerabile in ambienti con elevata presenza d’acqua, richiedendo quindi protezioni specifiche e una manutenzione costante. La sua caratteristica morbidezza, mentre può essere un vantaggio in alcuni casi, lo espone facilmente a danni superficiali come graffi e ammaccature. Un altro aspetto da considerare è la sua scarsa robustezza. Il tiglio non è la scelta migliore per progetti che necessitano di alta resistenza meccanica, risultando più adatto a lavori dove la leggerezza e la facilità di lavorazione sono prioritarie. Inoltre, questo legno mostra una limitata resistenza agli attacchi di insetti xilofagi e una particolare vulnerabilità ai funghi. Per questo motivo, è fortemente consigliato sottoporre il legno di tiglio a trattamenti antisettici per preservarne l’integrità nel tempo.