Creare un Marketplace da zero, mettere le esigenze del cliente al centro, essere veloci nel lancio di un prodotto, moltiplicare le recensioni grazie al rinforzo positivo. Questi e molti altri temi sono al centro della Product Heroes Conference, una due giorni (3-4 ottobre 2024) dedicata al ruolo del Product Manager e alla sua funzione centrale nello sviluppo del prodotto. Al centro della manifestazione c’è l’innovazione in tutte le sue forme, a partire dalla location, Superstudio Più, nel cuore pulsante di via Tortona, uno dei poli culturali più importanti di Milano, che da zona industriale e dimessa si è trasformata in moderno hub della creazione e dell’innovazione meneghina, dove passato, presente e futuro si intrecciano senza soluzione di continuità fino a fondersi in uno spazio unico. E in questa multi-location moderna e polifunzionale, un grande contenitore aperto alla città di Milano e alle grandi iniziative internazionali, due giornate vengono dedicate alla formazione guidata dai massimi esperti del settore, al confronto con altri professionisti di prodotto e a cogliere le opportunità che cambieranno il futuro delle aziende. Fra Talk, Keynote Speech e Workshop, l’atmosfera dell’evento è fervente, si respira il desiderio di cambiamento dei partecipanti, la voglia di fare qualcosa di nuovo, che si riveli ‘disruptive’ rispetto al passato. Ecco alcuni tra gli interventi più significativi. “Le nuove idee possono arrivare da chiunque”, ha spiegato Erica Grandi di Subito.it , che ha raccontato come in azienda venga incoraggiato l’intervento di tutti, durante momenti in cui ciascuno può dare le proprie soluzioni innovative. “L’innovazione è guidata dall’immaginazione”, ha sottolineato Giovanni Cugliari di Vedrai, che ha approfondito come porsi le giuste domande può guidare decisioni informate e influenzare positivamente le metriche di prodotto. L’innovazione, però, non basta: senza un’approfondita conoscenza del cliente e delle sue esigenze, lo sviluppo del prodotto non ha alcun senso. “Per questo” ha spiegato Alessandro Tezza di Fiscozen “intervistiamo regolarmente i nostri clienti, per conoscere le loro esigenze e quindi costruire al meglio la roadmap di prodotto”. Ci sono poi vari strumenti per capire l’opinione degli utenti dopo l’uscita del prodotto: la pensa così Alessandro Bruzzi di Shopfully, che ha spiegato l’importanza delle recensioni per avere un feedback da parte loro sui prodotti: “Le recensioni positive sono uno dei fattori chiave per il successo di un’app nel ranking degli store e per aumentare il tasso di conversione dei download”. Secondo Luca Dell’Orletta di Nestlè una strategia vincente deve essere ‘Product Driven’ e mettere quindi il prodotto al centro del processo di sviluppo. Racconta come nel 2019 ha definito la visione, la strategia, i framework, i KPI, gli strumenti e la formazione necessaria che hanno guidato il passaggio di Nestlé a un modello operativo Product Driven, mettendo in atto una delle trasformazioni più significative nell’industria dei prodotti di largo consumo. Il mantra di tutti gli interventi della Conferenza è “Cominciate a farlo”: non bisogna aspettare di avere un progetto perfetto per lanciare un prodotto sul mercato, ma è meglio che esca il prima possibile, i cambiamenti si possono fare strada facendo, mentre il processo è in atto. Proprio per questo, secondo Chiara Vivaldi e Lorenzo Piovani di BendingSpoons, non bisogna condannare i fallimenti che non solo sono normali durante il lancio di un prodotto, spesso sono addirittura fondamentali proprio per migliorarlo: “Diffidate dei product manager che dichiarano di non fallire quasi mai”. Italiaonline è partner dell’evento, sempre pronta a sostenere iniziative innovative e orientate al futuro e a promuovere il cambiamento e l’evoluzione digitale, a supportare le idee che possono fare la differenza e a contribuire a costruire un futuro migliore, innovando costantemente i suoi prodotti: Pagine Gialle, che fornisce le informazioni su negozi, aziende e attività commerciali; Pagine Gialle Shop, dove è possibile acquistare con pagamenti sicuri una vasta scelta di prodotti; Pagine Gialle Casa, dove è possibile richiedere un preventivo gratuito per lavori da svolgere in casa o in azienda, lasciando i propri contatti per essere richiamati, mentre i professionisti ricevono nuove opportunità di business commerciali.
Alcuni giochi da tavolo sono dei grandi classici e non passano mai di moda, o quasi: tombola napoletana, Scarabeo, Monopoli, il gioco dell’oca, Gioco, Pictionary… Di alcuni di questi, tra l’altro, esistono versioni aggiornate e moderne. In Pictionary Air, ad esempio, invece di disegnare con la matita su un foglio, una speciale penna permette di tracciare linee nell’aria. Anche il gioco dell’oca e Monopoli sono stati rivisitati migliaia di volte e oggi infatti ne esistono numerose varianti a tema. Sicuramente un gioco da tavolo può essere un bel regalo di Nataleper un adolescente: ecco cinque idee a cui ispirarsi. Escape room da tavolo per adolescenti Shutterstock Un gioco da tavolo per adolescenti sono certamente le cosiddette escape room da tavolo. Le escape room vere e proprie prevedono che i giocatori vengano chiusi in una stanza e debbano risolvere una serie di indizi e indovinelli per uscire entro un’ora. La versione da tavolo funziona in modo simile, anche se ovviamente ci si può giocare comodamente dal salotto di casa. Una volta aperta, la scatola del gioco presenta un caso da risolvere nel minore tempo possibile (in genere bisogna infatti cronometrare la durata della partita) e una serie di materiali utili all’indagine che i giocatori-investigatori potranno consultare nel corso del gioco. I partecipanti sono quindi guidati alla risoluzione di una serie di indizi concatenati: se non si risolve il primo, non è possibile procedere ulteriormente nel gioco, e così via. La partita può essere molto coinvolgente e stimolante, ma chiaramente vi si può giocare una volta sola: quando tutti gli indizi sono stati trovati e risolti, il caso è chiuso. È consigliabile quindi giocare alla escape room da tavolo quando si hanno alcune ore di tempo a disposizione: è sicuramente il gioco ideale per una game night, anche tra adolescenti! Giochi da tavolo per adolescenti: il gioco dei meme Shutterstock Chi si chiede quali giochi da tavolo regalare a un adolescente, deve sapere che ne esistono alcuni usciti in anni molto recenti che hanno a che fare con i meme, cioè con quelle immagini (tratte di solito da foto, film, serie tv o altro) che vengono condivise numerose volte online per veicolare un messaggio umoristico o una reazione emotiva di qualche tipo. Il gioco da tavolo dei meme più noto si chiama What Do You Meme? e, come altri giochi da tavolo simili, consiste in una serie di carte che ritraggono i meme più celebri e virali, con altrettante carte che riportano invece i più disparati messaggi, situazioni e dichiarazioni. Nel corso della partita bisogna abbinare le prime carte alle seconde cercando di ottenere l’effetto più esilarante possibile. Chi fa più ridere, guadagna punti. Gli adolescenti, massimi esperti di internet culture, apprezzeranno. Quali giochi da tavolo regalare a un adolescente I giochi di strategia sono un terzo tipo di gioco da tavolo per adolescenti (ma non solo: anche gli adulti li apprezzano moltissimo). Ne esistono diverse versioni, come L’impostore, Beccato, Lupus in Tabula, ecc. Sebbene tra una e l’altra possano esserci alcune differenze nelle regole e nello storytelling del gioco, il concetto di fondo non cambia. I giocatori sono di solito seduti intorno a un tavolo e, pescando le carte dal mazzo, scoprono il ruolo che avranno all’interno della partita. In base al tipo di gioco di strategia, qualcuno potrebbe ad esempio scoprire di essere l’investigatore, qualcuno l’assassino. Durante la partita bisogna poi riuscire a raggiungere il proprio scopo, in genere indicato appunto dalla carta che è stata pescata, ma allo stesso tempo ricorrere a strategie, inganni e bluff per non far sapere agli altri giocatori qual è davvero il proprio ruolo. L’assassino, insomma, dovrà fare di tutto per non farsi scoprire dall’investigatore, che però, per quanto ne sa, potrebbe essere uno qualunque degli altri giocatori! Questo tipo di giochi da tavolo possono risultare molto svelti e coinvolgenti, ma sono anche semplici da spiegare e da capire. Anche i giochi di carte sono perfetti giochi da tavolo per gli adolescenti, specialmente giochi di carte tipo Uno, che può essere dunque la quarta idea della nostra lista. Questo gioco è particolarmente divertente e coinvolgente, sebbene molto semplice da imparare. Le sue origini risalgono agli anni Settanta, ma la sua popolarità tra i giovani e gli adulti è ancora oggi notevole, tanto che negli ultimi anni sono state lanciate sul mercato alcune varianti. UNO Spin, ad esempio, è la variante di UNO che contiene l’innovativa Spin Card; in UNO Extreme! c’è uno smazzatore automatico a pile; in UNO Flip si possono usare entrambi i lati delle carte e in UNO Flash sono stati aggiunti il timer, pulsanti per passare il turno e nuove carte. Anche in UNO Flex sono state aggiunte nuove carte che, anche in questo caso, possono essere giocate da entrambi i lati. Chi cerca un gioco da tavolo per adolescenti che stimoli la fantasia e la creatività, invece, può optare per Dixit. In questo gioco ogni partecipante ha in mano alcune carte con illustrazioni suggestive e fantasiose. Il Narratore di turno sceglie una delle sue carte e propone una breve frase che la descriva – che non deve essere troppo esplicita ma, appunto, fare leva sui doppi sensi o sulla suggestione. Gli altri giocatori, dopo aver scelto e giocato una delle proprie carte che possa aderire alla descrizione proposta, devono individuare la carta del Narratore. Cerca su PagineGiallei negozi di giochi della tua zona e trova subito il gioco da tavolo perfetto per un adolescente.
Si sente parlare sempre più spesso di friggitrice ad aria e, una volta conosciute le sue caratteristiche, è molto facile capire il perché. A dispetto del nome, questo elettrodomestico funziona più come un piccolo forno che come una vera e propria friggitrice. Gli alimenti, che vanno inseriti nell’apposito ripiano o cassetto, vengono infatti cotti grazie a un getto di aria caldissima che circola all’interno dell’elettrodomestico, senza necessità di aggiungere grandi quantità di olio. Il risultato sono cibi croccanti, gustosi e anche salutari, che possono ricordare la consistenza della frittura ma che richiedono appunto molti meno grassi in fase di cottura. Stai valutando l’acquisto di una friggitrice ad aria? Ecco tutte le cose da sapere per scegliere il modello più adatto alle tue esigenze. Friggitrice ad aria: come sceglierla Shutterstock In commercio si trovano diversi modelli di friggitrice ad aria, che in inglese si chiamano airfryer, e non è scontato sapersi orientare nella scelta. Apparentemente, infatti, questi elettrodomestici potrebbero sembrare uguali o quasi, ma non è così. Una delle principali differenze tra un modello e l’altro è la capienza, che indicativamente va dai 2 ai 5 litri. Le friggitrici più piccole, da 2 litri, di solito contengono una quantità di cibo adatta a una o due persone. Le dimensioni sono contenute, dunque l’elettrodomestico può essere conservato comodamente sul ripiano della cucina, vicino ai fornelli. Le friggitrici ad aria più grandi, invece, oltre ad occupare più spazio possono cuocere nello stesso momento porzioni di cibo adatte a tre o quattro persone. Esistono anche modelli di friggitrici ad aria con capienze pensate per sei persone. Prima di scegliere la friggitrice ad aria, dunque, bisogna avere chiaro quale uso se ne farà. Se l’obiettivo è cucinare per tutta la famiglia, certamente bisognerà scegliere un modello con una capienza sufficientemente grande. Un altro elemento da considerare prima dell’acquisto è la potenza della friggitrice ad aria, così come la sua efficienza energetica. Di solito questo elettrodomestico consuma tra i 1500 e i 2000 watt. Più la potenza è elevata, più i tempi di cottura saranno brevi: ovviamente, però, i consumi saranno maggiori, così come i costi in bolletta. La buona notizia è che i modelli più recenti sul mercato sono di solito anche più efficienti dal punto di vista energetico, dunque sono meno energivori. Comprare la friggitrice ad aria: consigli utili Shutterstock Occhio anche ai materiali e alla provenienza della friggitrice ad aria. I modelli più economici e di bassa qualità potrebbero essere fatti interamente in plastica, dunque rischiano di rompersi più facilmente. È utile invece che alcuni elementi dell’elettrodomestico siano sufficientemente robusti, ad esempio in acciaio inossidabile. Un altro fattore da tenere a mente è la facilità di pulizia della friggitrice ad aria. Pulire regolarmente e accuratamente questo elettrodomestico non è un punto di secondaria importanza, perché consente di prolungare la sua durata. Al momento dell’acquisto è possibile controllare se il modello di friggitrice ad aria in questione ha il cestello removibile e lavabile in lavastoviglie, ad esempio: ciò renderà molto più semplice le operazioni di pulizia. In genere sulla confezione sono indicate anche altre informazioni utili su pulizia e manutenzione, così da farsi subito un’idea di quanto potrebbero essere complesse o meno queste operazioni. Comprare una friggitrice ad aria: quanto costa? Ovviamente anche il budget di spesa è un elemento che ha il suo peso nella scelta della friggitrice ad aria da comprare. I modelli di fascia bassa costano indicativamente dai 50 ai 70 euro, mentre i modelli più grandi o di qualità maggiore costano di solito intorno ai 100-150 euro, ma ne esistono anche versioni superaccessoriate che possono arrivare a costare diverse centinaia di euro. Il prezzo varia soprattutto in base alla qualità dell’elettrodomestico, alla capienza, all’efficienza energetica e alla marca. Con la friggitrice ad aria è possibile cucinare una grande varietà di cibi: dalle verdure alla carne, dal pesce agli snack. Tra le ricette da provare ci sono sicuramente le patatine fritte, le caldarroste e la cotoletta, ma la lista di alimenti da provare a cuocere in friggitrice ad aria è lunghissima e include anche calamari fritti, polpette, pop corn, frittata, pizza, funghi alla livornese, muffin, torte e brioches. La velocità di preparazione che tipicamente caratterizza la cottura in friggitrice ad aria, tra l’altro, rende questo elettrodomestico un prezioso alleato quando bisogna portare in tavola una cena dell’ultimo minuto: basta fare un salto al supermercato e poi lasciare fare il resto a questa fidata friggitrice. Sono soprattutto i modelli di friggitrice ad aria più accessoriati che, includendo numerosi e diversi programmi di cottura, rendono la gamma di preparazioni che è possibile realizzare facilmente e in breve tempo ancora più ampia. Dove comprare la friggitrice ad aria? Le friggitrici ad aria possono essere acquistate in tutti i negozi di elettrodomestici e anche nei negozi che vendono accessori per la casa. Si trovano anche in alcune catene di supermercati, tipicamente nell’area riservata agli elettrodomestici. La presenza di personale esperto e la possibilità di vedere diversi modelli a confronto sullo scaffale sono di grande aiuto nella scelta della giusta friggitrice ad aria da comprare. Pronto a valutare l’acquisto? Cerca su PagineGialle i centri commerciali della tua zona.
Spostarsi a Milano in bici è un’ottima idea, specialmente ora che la rete di piste ciclabili del capoluogo meneghino si sta gradualmente ampliando. Usare questo mezzo di trasporto permette da scoprire la città da un punto di vista diverso, riduce le emissioni inquinanti, consente di raggiungere il centro senza problemi (e senza rimanere imbottigliati nel traffico) e rende lo stile di vita più attivo, con effetti positivi sulla salute, sull’umore e anche sul dimagrimento. Una possibilità è sicuramente comprare una propria bicicletta, magari usata e a buon prezzo. In alternativa è sempre possibile noleggiare una bici a Milano. Una scelta, quest’ultima, indicata soprattutto per chi non vive in città, per chi non prevede di usare spesso il mezzo a due ruote e anche per chi non ha la possibilità di custodirlo in un luogo chiuso e riparato, ad esempio un garage. Ma dove noleggiare una bici a Milano? Ecco gli indirizzi utili. Noleggio bici a Milano: dove andare Ci sono varie possibilità di noleggio bici a Milano. Una di queste è BikeMi, il bike sharing del Comune di Milano attivo ogni giorno dalle sei del mattino a mezzanotte e utilizzabile previo acquisto di un abbonamento. Le bici vanno prelevate e parcheggiate nelle apposite stazioni, che si trovano dislocate in tutto il capoluogo. Altre opzioni alternative sono invece più indicate per chi desidera noleggiare una bici una volta ogni tanto, non in modo continuativo, magari solo per andare a fare una particolare commissione, una gita domenicale lungo il Naviglio o una pedalata pomeridiana verso la più vicina pasticceria siciliana (un’ottima meta per la merenda!). In tal caso, un servizio di noleggio biciclette a Milano da tenere in considerazione è Smile And Bike, in via Franchino Gaffurio 5. Le biciclette disponibili per il noleggio sono un centinaio, distribuite in varie parti della città tra cui Stazione Centrale, Parco Sempione, Naviglio Martesana e Naviglio Sud. Il servizio è comodo e flessibile: il noleggio avviene accedendo al negozio virtuale, controllando quali e dove sono le biciclette disponibili per il noleggio e prenotando tramite il form online, via e-mail o anche al telefono. Sull’app dedicata sono disponibili diversi itinerari ciclabili a Milano e dintorni; inoltre, da Smile And Bike si organizzano anche tour cittadini sulle due ruote. Una volta noleggiata la bici, non resta che regolare l’altezza e pedalare senza fretta verso piazza Duomo, parco Sempione, corso Garibaldi o in uno dei tanti altri splendidi angoli della città. In via Monte Seveso 33 c’è invece A.W.S. Bici RENT BIKE. Questa agenzia, che si occupa a sua volta anche di organizzare tour sulle due ruote, offre il noleggio di city bikes, Mtb e biciclette da corsa. Il servizio è utilizzabile dai singoli e anche dai gruppi. È questo uno dei posti in cui andare, dunque, se si ha in programma un’escursione in bici particolare, ad esempio su percorsi fuoristrada e nella natura. In questo caso, però, è bene attrezzarsi con l’abbigliamento giusto per questo genere di uscita. Noleggiare bici a Milano: come fare Shutterstock In via Carducci 31 c’è RideMovi spa, la sede dell’azienda che gestisce il noleggio delle bici arancioni e nere che si trovano di frequente in giro per Milano e altre città europee. Per usufruire di questo noleggio non serve andare in sede: bisogna invece scaricare l’app, iscriversi e poi, quando se ne ha bisogno, cercare sulla mappa la bici a noleggio più vicina, che al termine dell’utilizzo può essere parcheggiata altrove. RideMovi offre anche il noleggio delle e-bike, ovvero le biciclette a pedalata assistita: sono perfette per chi deve fare un lungo tragitto sulle due ruote, per chi ha fretta e anche per chi non ama faticare troppo. Un’alternativa da tenere a mente è in via Solari 40 e si chiama Biciclette Rossignoli Milano – Zanazzi. Si tratta di un’officina e di un negozio di bici ben fornito, che vende mezzi a due ruote per tutte le tasche e le esigenze (cargo bike incluse). Il negozio però propone anche, tra le altre cose, il servizio di noleggio biciclette per servizi fotografici, pubblicità, film, eventi, sfilate di moda e cataloghi di design. Questo negozio di norma offre anche un servizio di noleggio bici da città per turisti, che può avere durata giornaliera o settimanale: è bene però consultare preventivamente il sito, se interessati, perché il servizio per qualche tempo questo servizio è stato momentaneamente sospeso a causa della completa sostituzione del parco biciclette. Anche se viene usata solo a noleggio per poche ore o per pochi giorni, ci sono alcuni accessori che possono rivelarsi utili quando si va in bici a Milano. Ad esempio il GPS da bici: applicabile al manubrio, permette di orientarsi tra le vie cittadine in sicurezza e facilmente, senza bisogno di fermarsi costantemente per tirare fuori lo smartphone dalla tasca e consultare la mappa. Se invece si noleggia a Milano una bici da corsa o MTB con l’idea di fare un’escursione nei dintorni della città, allora sarà probabilmente necessario un portabici per la macchina. E non bisogna dimenticare l’abbigliamento: muoversi in bici regala tante sorprese ma, specialmente se fa freddo, richiede anche un buon equipaggiamento per ripararsi dal vento e dalle basse temperature. Per queste e molte altre esigenze, affidati a PagineGialle: oltre ai principali servizi di noleggio bici a Milano, puoi trovare facilmente anche i negozi che vendono biciclette e i negozi di articoli sportivi più vicini a te, in cui acquistare tutto l’occorrente per il ciclismo.
Trovare un meccanico a Roma non è difficile: sono tanti i professionisti che operano nel settore e che possono mettere la loro esperienza al servizio degli automobilisti. Tuttavia, la scelta potrebbe non essere semplice, soprattutto se ci si trova di fronte ad un improvviso guasto dell’automobile. Oltre a consigliare una costante manutenzione del mezzo, che riduce il rischio di danni irreparabili, ci sono diversi modi per individuare il meccanico giusto. Scopriamo come scegliere e a quale meccanico affidarsi se ci si trova a Roma. Come scegliere il meccanico, i segnali da monitorare Shutterstock Prima ancora di trovarsi di fronte ad un guasto dell’automobile sarebbe opportuno individuare il proprio meccanico di fiducia. Ciò consente di intervenire in maniera veloce e procedere al ripristino dell’auto e consente di sottoporre il mezzo a controlli frequenti per individuare campanelli d’allarme ed eseguire gli interventi di manutenzione necessaria per evitare danni al veicoli che potrebbero comportare delle spese e dello spreco di risorse importanti. Per individuare il meccanico di fiducia si potrebbe iniziare rivolgendosi alla propria concessionaria di riferimento, dove generalmente è presente del personale che si occupa di riparazioni o dove sono in grado di indirizzare verso autofficine competenti. Si può seguire il consiglio di amici e parenti o cercare dei contatti su Internet, basandosi anche sulle recensioni degli utenti, ma prima di affidarsi completamente ad un professionista è bene avviare un dialogo per comprendere se può essere la scelta giusta e valutare la presenza di eventuali specializzazioni e certificazioni. Ogni scambio deve essere sincero e basato sulla chiarezza assoluta. Prima di fornire l’autorizzazione ad avviare interventi, è bene sempre richiedere un preventivo per non avere brutte sorprese nel momento in cui occorre pagare per il lavoro eseguito. Analizzare più preventivi provenienti da meccanici diversi può essere un buon modo per scegliere quello che sembra essere più affidabile, competente, chiaro ed economico. Un’analisi va fatta anche dell’autofficina. Le strutture che possiedono tutta la strumentazione necessaria per affrontare ogni evenienza e che si avvalgono di ricambi originali e le autofficine autorizzate dalla casa madre sono consigliabili, poiché possono intervenire prontamente su ogni problema senza dover ricorrere a strutture esterne. La vicinanza alla propria abitazione può essere un parametro da valutare quando si sceglie un meccanico, così come la disponibilità ad offrire servizi accessori, come l’auto di cortesia, un mezzo messo a disposizione per coloro che devono lasciare il proprio in autofficina per le riparazioni. Meccanico a Roma, a chi rivolgersi Shutterstock Sono tante le autofficine dislocate sul territorio romano, alcune delle quali operano da molti anni con passione e preparazione. Le Officine Meccaniche Ar.Ma. di Roma, in Via del Fringuello 28, sono un centro di riparazioni dotato di attrezzature moderne e strumentazioni all’avanguardia. Lo staff è altamente competente e assicura efficienza e rapidità nelle riparazioni. Offre numerosi servizi sia per automobili che per mezzi industriali. Oltre all’assistenza meccanica, ci si può rivolgere alle Officine Meccaniche Ar.Ma per eseguire revisioni di auto, moto e altri veicoli di tutte le marche. Presso la Carrozzeria F.lli Bontempi, in Via Sant’Anna,75 a Castel Madama, Roma, si può ricevere un’assistenza di elevata qualità. La Carrozzeria, che è un vero e proprio punto di riferimento, opera a partire dal 1970 e si è rinnovata nel tempo per offrire servizi ineccepibili. L’offerta di servizi proposta è estremamente ampia. Oltre a garantire assistenza meccanica, consente di usufruire di un’auto sostitutiva gratuita per tutto il tempo necessario alla conclusione dell’intervento. Nell’autofficina vengono effettuate diagnosi elettroniche con attrezzature e software frequentemente aggiornati ed è possibile il noleggio di auto per brevi o per lunghi periodi. La Carrozzeria F.lli Bontempi si occupa altresì della gestione di sinistri attraverso la consulenza in caso di incidenti, dell’installazione di pellicole oscuranti a tutela della privacy e della sicurezza degli automobilisti, della verniciatura nel pieno rispetto dell’ambiente, del rinnovo fari e del restauro delle auto d’epoca. L’Autofficina F.lli Pennesi S.n.c. si trova in Via di Benedetto Francesco, 44, a Roma, e offre una pluriennale esperienza nel settore. L’attività del Gruppo ha avuto inizio nel 1971 e si è evoluta con il tempo, rinnovandosi e offrendo un supporto sempre professionale agli automobilisti, diversificando l’attività e garantendo un numero maggiore di servizi. Effettua assistenza e riparazione meccanica di autovetture e di veicoli pesanti, come autobus e camion. Oltre ad essere un’officina meccanica, si occupa della diagnostica dell’autovetture e della riparazione della carrozzeria. In via della Pisana, 383, a Roma c’è P. Auto Service Officina e Carrozzeria in cui opera del personale specializzato e preparato. Con strumentazioni all’avanguardia, offre servizi di qualità come programmi di manutenzione, riparazione, servizi di carrozzeria, sostituzione degli accessori, interventi di verniciatura, riparazione dei cristalli e dei cerchi e tanto altro ancora. Cerchi un meccanico a Roma? Consulta PagineGialle e trova quello più vicino a te e più adatto alle tue esigenze.
Quando arriva il momento di acquistare un nuovo smartphone, è naturale interrogarsi su quali caratteristiche importanti non dovrebbero mancare. D’altronde, oggi la scelta è davvero vasta e il mercato è in costante evoluzione: per rendersene conto basta fare un giro nel reparto telefonia di qualunque negozio di elettronica. I fattori da prendere in considerazione sono numerosi: sistema operativo, tipo di display, capacità di storage, memoria… Orientarsi nell’acquisto non è facile. Ecco allora le caratteristiche più importanti da tenere a mente per comprare un nuovo smartphone. Comprare un nuovo smartphone: le cose da sapere Shutterstock La premessa da ricordare è che non esiste uno smartphone migliore in assoluto: tutto dipende dalle esigenze dell’acquirente, dall’uso che se ne intende fare e dalle preferenze personali. A partire dall’estetica. Il design oggi spinge verso smartphone con bordi curvi e full screen, ma in commercio si trovano modelli esteticamente diversi: possono essere più o meno grandi, leggeri e maneggevoli e di differenti colori e forme (si parla, ad esempio, anche di smartphone pieghevoli). Una scelta importante riguarda poi il sistema operativo. I due principali e più noti sono iOS, il sistema operativo di Apple che funziona su tutti gli iPhone, e Google Android, che è presente praticamente su tutti gli smartphone non Apple come Huawei, Samsung, Xiaomi, Sony e Motorola. Dal sistema operativo dipendono le prestazioni e l’interfaccia del telefono, incluse l’usabilità delle sue funzioni e la grafica. Entrambi i sistemi operativi sono sicuri ed efficaci, ma con delle differenze. iOS gira in modo ottimale su tutti i modelli di iPhone, mentre Google Android potrebbe funzionare meglio o peggio in base al modello di smartphone scelto. Google Android è in sinergia con tutte le applicazioni di Google, mentre iOS consente di installare solo le app disponibili su Apple Store. Prima di comprare lo smartphone è importante informarsi anche sul processore: è quest’ultimo, infatti, che permette al telefono di svolgere più funzioni contemporaneamente e che di fatto ne determina le prestazioni più o meno elevate. Nelle specifiche è indicato come CPU, Central Processing Unit. In linea di massima, maggiore è la potenza del CPU, maggiori sono le prestazioni dello smartphone. Una notevole potenza di CPU è necessaria se si prevede di utilizzare lo smartphone per lavoro, ad esempio, o in generale se si pensa di installare molte app e di usarne diverse contemporaneamente. Quanta RAM serve per uno smartphone nuovo Shutterstock Oltre alla potenza della CPU, bisogna controllare la RAM: anche questo è infatti un parametro che influenza molto le prestazioni dello smartphone. La RAM (Random Access Memory) è la capacità della memoria di archiviazione: da essa dipendono la capacità di usare più app contemporaneamente e di immagazzinare dati, immagini, file e applicazioni. Una RAM elevata è necessaria sia per chi usa lo smartphone per determinati lavori sia per chi, come detto, prevede di utilizzare più app contemporaneamente o di immagazzinare molte immagini e file. In commercio si trovano ancora modelli base con 2 GB di RAM, mentre i modelli più recenti e moderni arrivano a 8 GB o 12 GB di RAM. Alcuni smartphone inoltre prevedono la possibilità di espandere questa memoria fino a più di cento GB grazie all’uso di una microSD. Comprare uno smartphone resistente: quale scegliere Se la priorità è comprare un nuovo smartphone che sia soprattutto resistente, allora bisogna orientarsi verso un rugged phone, cioè un cellulare di ultima generazione che sia quasi indistruttibile. Diversi modelli sono noti per essere abbastanza resistenti, ad esempio il Nokia XR20. Molti modelli di smartphone inoltre possiedono una certificazione IP seguita da due numeri: il primo indica la resistenza alle polveri e il secondo la resistenza ai liquidi (ma non all’acqua di mare!). Più il numero è alto, in entrambi i casi, più lo smartphone sarà resistente. Schermo e batteria: quali scegliere in un nuovo smartphone Se si prevede di usare lo smartphone anche o soprattutto per vedere video e immagini, per giocare ai videogiochi o per lavori che hanno a che fare con la grafica, allora la risoluzione del display sarà certamente un parametro importante da considerare. A tal proposito bisogna controllare, oltre alla tipologia di schermo, anche i valori di risoluzione e di densità di pixel per pollice. Più questi due parametri sono elevati, più l’immagine sullo schermo dello smartphone sarà nitida e di alta qualità. Anche la grandezza del display renderà più o meno fruibile un’immagine o un video, ma in questo caso tutto dipende dalle preferenze e dalle esigenze dell’utente: c’è chi, pur cercando immagini nitide e di alta qualità, preferisce comunque un display più piccolo (e quindi uno smartphone più leggero e maneggevole). Importante è anche la GPU, cioè l’unità di elaborazione grafica contenuta nel processore: se è elevata, l’esperienza grafica e la qualità multimediale saranno maggiori. Da considerare è anche l’autonomia della batteria, cioè quanto a lungo lo smartphone può funzionare senza che sia necessario metterlo di nuovo sotto carica. Se si usa il telefono soprattutto per fare telefonate, navigare su internet e sui social e mandare messaggi, non servirà una grande autonomia. Al contrario, la potenza della batteria degli smartphone (indicata in mAh: più il numero è elevato, più a lungo durerà la batteria) dovrà essere molto maggiore se si prevede di usare lo smartphone per lavorare, giocare, fare fotografie, guardare video, eccetera. I modelli sul mercato con meno autonomia della batteria prevedono circa 2700 mAh, mentre altri smartphone arrivano anche a 4000 o 5000 mAh. Mal che vada, si può sempre valutare l’acquisto di un power bank portatile da tenere nella borsa o nello zaino: è un accessorio indispensabile per lo smartphone, così come la cover protettiva. Cerca su PagineGiallei negozi di elettronica della tua zona in cui comprare un nuovo smartphone.
È importante allenare il core, soprattutto perché rafforza una parte del corpo che consente un miglioramento notevole della stabilità della colonna vertebrale. Ma non è l’unico vantaggio, oltre che per la salute, questa tipologia di allenamento permette di migliorare anche la propria forma fisica, snellendo la zona dell’addome. Vediamo insieme quali sono i benefici che porta l’allenamento per rafforzare il core e anche i motivi per cui è semplice e fattibile sia per i dilettanti che per i professionisti. Allenamento per rafforzare il core, di cosa si tratta? Il significato di core è nucleo o centro. Ecco perché questa tipologia di allenamento prende questo nome, gli esercizi si concentrano sulla parte centrale del corpo, sui muscoli che si trovano tra il diaframma e le anche, quindi nel dettaglio parliamo dei flessori ed estensori dell’anca, della parte basse della schiena e dei muscoli retto e obliqui addominali. L’allenamento del core permette di rafforzare tutta la parte centrale del corpo. Rispetto al classico allenamento della forza, in cui alleniamo i muscoli solitamente in maniera isolata, nel core training si fanno invece dei movimenti funzionali che vanno a sollecitare nello stesso momento differenti muscoli. Ma qual è il vero valore di questo tipo di allenamento concentrato sulla parte centrale del nostro corpo? Innanzitutto andiamo a rafforzare il punto che collega la parte superiore alla parte inferiore del corpo, per gli atleti professionisti questa tipologia di training è ottimo perché permette di allenare nella stessa sessione tutti questi muscoli insieme e quindi di andare a migliorare la trasmissione della forza attraverso l’intera catena muscolare. Ma vediamo quali sono i vantaggi di avere un core allenato per chiunque decida di sperimentare questa tipologia di allenamento: miglioramento della coordinazione e della stabilità del corpo; riduzione del rischio di infortuni e di eventuali dolori alla schiena; miglioramento in ogni movimento quotidiano e nella postura. Quali sono i 7 migliori esercizi per il core training Per fare un workout concentrato sul core, c’è bisogno esclusivamente del peso del proprio corpo. Per chi vuole e preferisce utilizzare pesi e piccoli attrezzi, allora è possibile apportare alcune modifiche all’allenamento. Di seguito vediamo i 7 principali esercizi da fare per allenare il core e avere addominali scolpiti: plank con rotazione del bacino, in posizione di plank, muovi i fianchi lateralmente in modo lento e controllato. Alleni tutti i muscoli del tronco con un livello di difficoltà basso e aiuta a snellire i fianchi; hip thrust, anche questo è facile, con la pancia rivolta verso l’alto, poggia mani e piedi a terra, alza il sedere contraendo i glutei e formando quindi un angolo retto con le gambe. Questo esercizio allena glutei e tutti i muscoli del tronco; russian twist, allena la parete addominale, in maniera preponderante gli obliqui. Siediti a terra, con i piedi poggiati al suolo, inclina la schiena all’indietro e procedi con una rotazione del busto verso un lato, tornando alla posizione iniziale e ripetendo sull’altro lato; affondi in camminata, dalla posizione eretta, procedi con passi molto lunghi e piegando la gamba davanti. Serve ad allenare tutti i muscoli delle gambe e la stabilità del core; goblet squat, esercizio semplice ma efficace. Posiziona i piedi circa all’altezza delle spalle, le punte appena verso l’esterno. Gambe distese, schiena dritta, glutei e addome contratti. Tieni un kettlebell con due mani, piega le gambe e scendi tenendo la schiena in posizione neutra, risali spingendo verso l’esterno le ginocchia, salendo senza portarle avanti; plank laterale con sollevamento del bacino, devi sdraiarti sul lato poggiandoti sul gomito e sul lato esterno del piede, spingere il bacino verso l’alto in modo da formare una linea retta fra caviglie, bacino e spalle e ridiscendere; iperestensioni inverse, la posizione di partenza è sdraiato in posizione prona, l’esecuzione consiste nel sollevare le gambe e le braccia, testa rivolta verso il pavimento.
Le videoconferenze e le videochiamate sono diventate ormai parte della nostra vita e, tra una connessione traballante e l’altra (ecco perché è importante scegliere il migliore ADSL), hanno cambiato alcune abitudini. Per riuscire ad avere un audio sempre perfetto, senza echi o riverberi, può essere utile inserire dei pannelli fonoassorbenti decorativi che, oltre a isolare acusticamente l’ambiente, lo arredano anche. Pannelli acustici decorativi: cosa sono Vediamo più da vicino cosa sono questi pannelli decorativi fonoassorbenti e perché possono essere una scelta intelligente ed economica. L’isolamento acustico è importante per il benessere abitativo, sia quando si tratta di evitare che il rumore entri in casa dall’esterno (in questo caso sono di aiuto anche un bel paio di cuffie), sia quando non si vuole che esca. Oltre ai classici controsoffitti, rivestimenti in cartongesso o infissi, è possibile anche installare dei pannelli fonoassorbenti. Oggi sono presenti sul mercato dei pannelli fonoassorbenti decorativi che, oltre a migliore la qualità dell’ascolto e il comfort acustico, arredano in modo originale e creativo. Questi pannelli sono realizzati con materiali che assorbono parte dell’onda sonora e la trasformano in energia, attutendo l’effetto rimbombo, tipico soprattutto degli spazi ampi. Bisogna distinguere tra pannelli fonoassorbenti e pannelli fonoisolanti decorativi: i primi assorbono il suono, mentre i secondi lo riflettono e lo fanno tornare indietro come una barriera. Per venire incontro alle nuove esigenze abitative, che coniugano estetica e funzionalità, oggi vengono realizzati anche dei quadri fonoassorbenti decorativi, per rivestire le pareti con fantasia e creatività. I quadri acustici fonoassorbenti sono la soluzione ideale per chi cerca un elemento che contenga il riverbero ma che allo stesso tempo sia un accessorio di interior design. Pannelli fonoassorbenti decorativi: i materiali Generalmente, i pannelli fonoassorbenti decorativi sono realizzati con materiali ecosostenibili: legno, sughero, fibre vegetali, lana di vetro, tessuti. Anche per le decorazioni, molte aziende si affidano a colori con pigmenti naturali. Esistono anche pannelli realizzati con la combinazione di materiali diversi, come il legno e il cemento. A seconda del materiale, i pannelli sono in grado di assorbire frequenze che vanno da 250 a 2.000 Hz. Alcuni tipi di pannelli fonoassorbenti hanno le sembianze di una carta da parati, con l’intento di proteggere acusticamente anche ambienti molto frequentati dal pubblico. I migliori pannelli acustici decorativi Sono tante le aziende che oggi producono pannelli fonoassorbenti decorativi e riuscire a districarsi tra i tanti disponibili è spesso questione di gusti e di singole esigenze. Ecco i migliori. Ecophon Akusto One SQ di Saint-Gobain è un pannello in lana di vetro ad alta densità ed è disponibile anche con superficie verniciata. Soundwave Ennis di Offecct è invece un pannello fonoassorbente in poliestere riciclato, disponibile in tanti pattern differenti. Triline Wall di Abstract è un pannello in tessuto composto da più moduli, da comporre a proprio piacimento. Rockfon Eclipse Wall è in lana di roccia senza cornice ed è disponibile in una grande varietà di forme geometriche, per soddisfare qualsiasi tipo di esigenza. Se si preferisce qualcosa di ignifugo ci sono i pannelli in fibra di cellulosa Baux Acoustic Pulp, ecocompatibili, riciclabili e biodegradabili. Per concludere, merita di essere segnalato anche Eggboard di Artemide, un pannello acustico a parete in tessuto con illuminazione integrata proprio come un accessorio tech.
Le gambe rappresentano una delle parti più importanti del corpo femminile e i polpacci sono un punto estremamente delicato. Il sogno di ogni donna è quello di avere delle gambe toniche e dei polpacci snelli, per sentirsi sempre in forma. Per assottigliarli, è possibile fare degli esercizi per polpacci a corpo libero, che vanno sempre abbinati a un regime alimentare adeguato. Esercizi polpacci donne: quali sono i migliori In realtà, per snellire i polpacci non basta fare sport, bisogna fare lo sport giusto. Infatti non tutti gli sport e gli esercizi aiutano ad assottigliare le gambe e i polpacci, anzi, alcuni creano proprio l’effetto opposto. Se hai il problema dei polpacci grossi o non vuoi ingrossarli devi evitare attività come la corsa veloce, il salto della corda e tutti quegli sport o esercizi che richiedono salti e saltelli. Anche la bicicletta non è molto indicata, perché il movimento della pedalata tende a far sviluppare il polpaccio. Per non far aumentare il volume dei muscoli è fondamentale non utilizzare grandi carichi e non fare sforzi troppo intensi. Tra gli esercizi per avere dei polpacci snelli ci sono tutti quelli allungano il muscolo, il pilates, infatti, è una disciplina che aiuta molto ad assottigliare le gambe, i polpacci e in generale tutto il corpo. 1. Stretching Per cominciare la serie di esercizi per i polpacci da fare in casa, possiamo effettuare delle sessioni di stretching. In piedi, appoggia le mani a una parete di fronte e porta una gamba distesa dietro, tenendo il tallone ben saldo al pavimento. Piega l’altra gamba e spingi tutte e due le mani contro la parete, finché non avverti una sensazione di stiramento del polpaccio. Cerca di mantenere la posizione per almeno 30 secondi e poi cambia gamba. 2. Affondi Continuiamo con gli esercizi per polpacci senza attrezzi con gli affondi, fondamentali anche per i glutei. In posizione eretta, con le gambe leggermente divaricate, porta avanti la gamba destra formando un angolo retto. Contemporaneamente, scendi con la sinistra fino quasi a toccare con il ginocchio il pavimento. Torna nella posizione iniziale e ripeti con l’altra gamba. Ottimi anche per tonificare gambe e glutei. 3. Salita sulla mezza punta Tra gli esercizi per snellire i polpacci c’è anche quello della salita sulla mezza punta, che è davvero semplice ma, se eseguito con costanza, può dare degli ottimi risultati, soprattutto in termini di tonicità. In piedi, con le gambe ben tese, solleva i talloni da terra e cerca di rimanere in questa posizione qualche secondo. Torna nella posizione iniziale e ripeti per almeno 2 minuti. 4. Sul gradino Metti la punta del piede su un gradino e spingi il tallone verso il basso, per stendere il più possibile il muscolo del polpaccio. Cerca di resistere per qualche secondo e ripeti più volte, alternando le gambe. 5. Esercizi polpacci con l’elastico Tra gli esercizi per polpacci donne abbiamo inserito anche uno da fare a casa con un attrezzo. Più precisamente, l’elastico-fitness, che molti usano già per i propri workout casalinghi. Siediti tenendo la schiena dritta e le gambe tese e posiziona l’elastico sotto la pianta del piede a martello. Tenendo l’elastico con entrambe le mani, tira la punta del piede verso di te senza piegare la gamba. Mantieni questa posizione per qualche secondo e poi ripeti anche con l’altra gamba. Questo esercizio è utilizzato anche nel G.A.G.
Il basket, o pallacanestro, è uno degli sport più amati e praticati del mondo. Ha radici lontane e nel corso della storia ha conquistato sempre più appassionati che ogni giorno si allenano e si sfidano alla ricerca del tiro da basket perfetto. Per riuscire a fare un tiro libero da vero campione, che riesca a stupire gli avversari e il proprio pubblico è richiesto impegno, costanza ed esercizi mirati per poter migliorare rapidamente. Scopriamo quali tipi di tiri esistono nel basket e quali sono i segreti del tiro perfetto. Basket, uno sport che appassiona grandi e bambini Shutterstock Il basket è uno sport di squadra che è nato negli Stato Uniti d’America nel 1891. Fu inventato da un professore di educazione fisica canadese, James Naismith, che lo propose in un college per tenere allenati i giocatori di football durante il periodo invernali come alternativa ai classici esercizi di ginnastica. Le prime regole fisse dello sport iniziarono ad essere stabilite solo qualche anno dopo e la disciplina iniziò a diffondersi all’interno dei college degli Stati Uniti. Nel 1936 il basket entrò a far parte degli sport che facevano parte del programma olimpico per le Olimpiadi di Berlino e dieci anni dopo nacque la National Basketball Association (NBA). In Italia il basket, noto prima come palla al cesto e poi come pallacanestro, arrivò solo intorno al 1920. La Federazione Internazionale Pallacanestro nacque nel 1932 e da quel momento lo sport iniziò a diffondersi anche in Europa. Una partita di basket coinvolge due squadre, composte da cinque giocatori e cinque riservisti, che si sfidano in un campo che misura 28 metri di lunghezza e 15 metri di larghezza. Alle estremità sono presenti dei canestri con un diametro di 45 cm. L’obiettivo è fare canestro nell’area avversaria. A seconda del modo in cui il canestro viene eseguito può valere 1, 2 o 3 punti. Un buon tiro è essenziale per fare canestro. I tipi di tiro nel basket Nel basket esistono diversi tipi di tiro, tutti da conoscere e da allenare per poter essere il più precisi possibili e per poter avere più possibilità di battere l’avversario. Tra quelli più diffusi c’è il tiro da fermo, che viene insegnato a chi si approccia per le prime volte a questa disciplina. Si deve riuscire a fare canestro senza essere in movimento; pertanto, è bene avere una buona forza nelle braccia e riuscire a fare il giusto movimento. Il tiro in corsa è quello a cui si può assistere di più durante le sfide di basket. Generalmente viene eseguito dagli atleti che, dopo la ripresa del gioco, hanno sufficiente spazio e tempo per poter attaccare da solo l’avversario e tentare il canestro. Vi è, poi, il tiro in estensione, tipico dei giocatori più esperti e che richiede una tecnica molto elevata. L’atleta si solleva con entrambe le gambe da terra e cerca di far passare la palla nel canestro. Richiede una grande forza nelle gambe. I tiri liberi, durante una partita di basket, sono l’opportunità perfetta per poter sancire la vittoria della squadra. Non ci sono regole per eseguirli: si può far rimbalzare la palla alcune volte, si possono allineare i piedi o poggiare il peso solo su una gamba. Ogni giocatore sviluppa la tecnica che preferisce e che trova più efficace. Come migliorare il tiro nel basket Shutterstock Per migliorare il proprio tiro occorre fare degli allenamenti mirati. Il tiro da fermo richiede forza nelle braccia e una buona estensione del braccio con il quale si tira. Da fermi, con gambe leggermente divaricate si può lanciare la palla verso l’alto. È bene mantenere la posizione del braccio esteso verso l’altro per alcuni secondi. Un buon allenamento è quello che richiede al ginnasta di divaricare le gambe e piegarle leggermente e abbassarsi in avanti per raccogliere il pallone per poi tirarlo a canestro. L’azione deve essere ripetuta in rapidità. Per aumentare la precisione, si possono fare tiri in elevazione a canestro dopo tre palleggi o, ponendosi con le spalle al canestro, fare tiri cercando di centrare il canestro per poter migliorare il proprio equilibrio. Eseguire dei salti sul posto prima di tirare aumenta la resistenza e la potenza delle gambe. Si possono fare esercizi a coppie per poter rafforzare la complicità tra gli atleti e favorì una maggiore collaborazione durante le partite. Il basket è un gioco di squadra che richiede un forte senso di fiducia tra tutti i membri del team. I tiri liberi sono molto importanti e possono determinare l’andamento di una partita. Se si è chiamati ad eseguirli si può avvertire molta pressione. È opportuno rilassarsi, abbassare le spalle, respirare e contare sulla potenza delle proprie gambe. La concentrazione è essenziale per riuscire a fare canestro, per essere precisi e per mantenere l’equilibrio. La frequenza di allenamento, per poter diventare un ottimo atleta, è determinante. Occorre fare pratica almeno tre volte alla settimana, in base alle competizioni in programma e alla loro importanza. Più ci si allena, più ci si sentirà sicuri di se stessi, più sarà probabile l’esecuzione di un tiro perfetto. Per potersi allenare correttamente è opportuno avere il giusto abbigliamento e la giusta attrezzatura. Puoi trovare tutto ciò che ti occorre nei negozi di articoli sportivi: cerca su PagineGialle quello più vicino a te.
La palla da basket è un accessorio immancabile per tutti gli appassionati di pallacanestro che vogliono continuare ad allenarsi e a divertirsi sotto al canestro anche a casa, al campetto o al parco. E potrebbe anche diventare una bella idea per un regalodi Natale per gli amici sportivi, magari in abbinamento a un buon paio di scarpe da basket! Scegliere la giusta palla da basket però non è scontato: come deve essere fatta quella “ufficiale”? E quali sono il peso e le misure ideali per ciascuna fascia di età? C’è differenza tra un pallone da basket da interno e uno da esterno? Qui trovi le risposte a queste e ad altre domande. Peso e misure della palla da basket Shutterstock Iniziamo col dire che i primi palloni da basket erano fatti con una semplice camera d’aria ricoperta con porzioni di pelle legate insieme. Già a partire dagli anni Novanta però i materiali sintetici, più resistenti ed economici, hanno iniziato a sostituire la pelle e da pochi anni anche i palloni da competizione ufficiali della NBA sono fatti in questo modo. Nel momento in cui devi scegliere una palla da basket, quindi, devi tenere presente prima di tutto l’uso che intendi farne. I palloni usati nelle competizioni ufficiali, infatti, devono rispettare determinati standard che in Italia sono definiti dalla FIP, ovvero la Federazione Italiana Pallacanestro. Secondo la FIP, il pallone da basket deve essere arancione e diviso in otto spicchi separati da sottili scanalature. La superficie deve essere ruvida e i materiali consentiti sono cuoio, gomma o materiali sintetici. La grandezza e il peso variano in base all’età e al sesso. Nelle competizioni degli uomini adulti la circonferenza della palla da basket è compresa tra 74,9 e 78 cm e il diametro tra 23,8 e 24,8 cm, per un peso compreso tra 567 e 650 g; mentre per le donne la circonferenza va da 72,4 a 73,7 cm e il diametro da 23 a 23,5 cm, per un peso compreso tra 510 e 567 g. La FIP pone delle regole anche per quanto riguarda la pressione del pallone da basket, che deve essere tale da fare in modo di generare un rimbalzo a un’altezza compresa tra 1,2 e 1,4 metri quando la palla viene lasciata cadere sul campo da gioco da 1,8 m di altezza. Palla da basket taglia 5: quando si usa? Se la palla da basket non deve essere usata in una competizione ufficiale, ovviamente può essere scelta con maggiore libertà. Ad esempio, in commercio, oltre ai classici modelli arancioni, ce ne sono anche di altri colori: neri, blu, bicolor… È però utile scegliere la palla da basket pensando all’età di chi dovrà usarla: anche i palloni da basket che si usano per giocare senza troppe pretese hanno infatti taglie diverse. La palla da basket taglia 1 è indicata per i bambini e le bambine da 2 a 4 anni: ha un peso ridotto e in genere è realizzata con materiali meno rigidi. La taglia 3 è pensata per la fascia 4-6 anni: anche in questo caso il peso è adeguato alla fisicità dei bambini e delle bambine di questa età, che possono trovare nel basket un ottimo sport per divertirsi in modo sano. Si passa poi alla palla da basket taglia 5, che è di solito consigliata alle bambine e ai bambini da 7 a 13 anni, ma potrebbe anche essere usata dai 4-5 anni in su. Questo tipo di pallone da basket è generalmente più leggero rispetto a quelli per adulti ed è adatto a essere usato sia outdoor sia indoor. Le ragazze dai 14 anni in su e le donne adulte usano invece i palloni da basket taglia 6. Per i ragazzi dai 14 anni in su e gli uomini adulti c’è invece la palla da basket taglia 7, la più grande. Sia i palloni taglia 6 sia i palloni taglia 7 sono usati tendenzialmente dai giocatori e dalle giocatrici più esperte, dunque sono disponibili in diverse varianti. Esistono palle da basket pensate esclusivamente per l’uso outdoor e altre indicate per l’indoor, ma anche palloni omologati per specifiche federazioni oppure indicati per particolari modalità di gioco (ad esempio 3×3). A cambiare possono essere anche la resistenza, la leggerezza e la sensazione al tatto. Come scegliere la palla da basket Shutterstock Riassumendo, quando devi scegliere una palla da basket devi sapere prima di tutto se verrà usata in una competizione ufficiale e in secondo luogo il sesso e l’età di chi andrà a giocarci, così da selezionare la taglia giusta (e di conseguenza anche la grandezza e il peso ideali). Ma non solo. Ci sono anche altre caratteristiche che è utile tenere a mente quando scegli il pallone da basket. I palloni in gomma sono di solito molto resistenti e durevoli, così come quelli fatti con materiali plastici tecnici: sono quindi un’opzione preferibile per giocare a basket in strada, al parco o all’aperto, dove è facile trovare superfici abrasive (sassolini, asfalto…). I palloni in cuoio o in materiali sintetici sono invece una buona scelta per chi gioca sul parquet o al chiuso. Quanto costa un pallone da basket Il costo di un pallone da basket è estremamente variabile e può andare dai 5 agli oltre 200 euro: dipende dalla grandezza, dal peso, dalla marca, da quanto il materiale è di qualità e resistente e dalle altre caratteristiche tecniche della palla. I palloni per principianti costano tendenzialmente meno, mentre quelli per giocatori esperti hanno costi più elevati (ma ovviamente garantiscono performance migliori). Cerca su PagineGialle i negozi di articoli sportivi della tua zona e compra la migliore palla da basket adatta alle tue esigenze, ma anche tutto il necessario per la tua prossima sessione di gioco sotto il canestro (a partire da un buon borsone per la palestra).
L’albero di Natale è una decorazione simbolo del periodo natalizio, che viene allestito dalle famiglia e abbellito con fiocchi, palline, luci, pendagli. La sua realizzazione rappresenta un momento da vivere tra i propri cari, in allegria, e diverte grandi e piccini. Alla sua base o nelle sue vicinanze viene collocato il presepe o i regali. L’albero utilizzato come base è generalmente un abete o un pino, che può essere sia artificiale, in plastica o materiale sintetico, sia reale. Gli alberi di Natale, le luci e le decorazioni si trovano facilmente in commercio a Roma, sia in negozi, che in vivai che si occupano della vendita di piante e di fiori. Dimensione e tipologia vanno scelti in base allo spazio a propria disposizione e alla possibilità di prendersi cura dell’albero anche durante il resto dell’anno. Scopriamo dove comprare l’albero di Natale a Roma, quale acquistare e come decorarlo. Albero di Natale, artificiale o naturale: quale scegliere? Shutterstock Quando si acquista il primo albero di Natale, la prima scelta da compiere è quella tra un albero vero o uno artificiale. Entrambe le soluzioni hanno con sé dei vantaggi e degli svantaggi e un importante riflessione deve essere fatta sulla sostenibilità della propria decisione. Un albero vero è, senza ombra di dubbio, meno inquinante, poiché non vengono utilizzati materiali sintetici per la sua realizzazione. Sono da preferire abeti o pini, presenti in abbondanza in natura, che offriranno anche un aspetto più realistico alle decorazioni. Gli alberi veri sono estremamente resistenti e possono essere utilizzati per molti anni. L’importante è prendersene cura nel modo giusto durante tutto il resto dell’anno, lasciandoli all’aperto e annaffiandoli al bisogno. Chi ha spazio in giardino, può decidere di ripiantarlo e donargli nuova vita. Pini e abeti sono perfetti per essere decorati, riescono a tenere il peso delle decorazioni e delle lucine e non si rovinano se posizionati in casa per le settimane di festa. Tuttavia, possono sporcare maggiormente, poiché tendono a perdere aghi, corteccia e altri elementi. Gli alberi artificiali sono la scelta giusta per chi non possiede spazi all’aperto e non può prendersi cura di un albero reale. È sempre bene sceglierne uno resistente e di buona qualità, che possa essere riutilizzato per più anni possibili. Se si vuole un albero che riproduca fedelmente un albero reale si deve optare per un prodotto in polietilene, con rami e aghi tridimensionali e folti. Albero di Natale, dimensioni e decorazioni Gli alberi grandi sono molto scenografici, ma non tutti possono optare per questa soluzione. Quando si sceglie un albero occorre tener conto degli spazi e assicurarsi che non ostruisca i passaggi e che, sia in larghezza che in altezza, ci sia spazio sufficiente. Nei negozi e nei vivai se ne trovano di ogni grandezza: alti e molto folti, alti e affusolati, di media altezza o piccoli, da collocare sopra mobili e credenze. Per decorare l’albero di Natale servono delle luci, che possono essere fredde, calde e multicolor. Attenzione al filo: il colore deve essere il più simile possibile a quello dell’albero. Ad esempio, se l’albero è bianco, sono da evitare i fili verdi. La lunghezza e il numero delle luci devono essere proporzionati alla grandezza dell’albero. Le decorazioni devono essere sufficienti per riempire tutta la superfice. I colori degli addobbi dipendono dal proprio gusto personale e dalla propria creatività. Dove comprare l’albero di Natale a Roma Shutterstock Se si desidera acquistare un albero vero, a Roma sono presenti numerosi vivai a cui rivolgersi. In Via della Maglianella, 51 è presente Vivaio Roma Garden, aperto tutti i giorni i giorni della settimana. Vi si può trovare il consiglio di esperti per la progettazione dei propri spazi verdi, sia in casa che all’esterno. Nel periodo che precede il Natale si possono trovare alberi di Natale veri, di differente tipologia. Quelli in vendita nel vivaio vengono tutti prodotti in Italia, da coltivazioni controllate e certificate, in modo da ridurre notevolmente l’impatto sull’ambiente. In catalogo sono spesso presenti abeti, abeti argentati e Picea. Oltre agli alberi, è possibile acquistare corone e centro tavola realizzai con rami veri di abete, scatole di muschio per il presepe e tanto altro ancora. Poco fuori Roma, precisamente a Pomezia (RM) in Viale Danimarca, 80, c’è il Vivaio Crescenzo, che opera sul territorio e nel settore dal 1976. Propone una vasta scelta di piante e fiori, con una particolare specializzazione su semi e piante di peperoncini, e accessori come irrigatori, vasi, attrezzi e tanto altro. Nel periodo che precede il Natale vi si trovano facilmente alberi di dimensioni e tipologie differenti, come abeti e agrifogli. Gli alberi di Natale artificiali sono reperibili in qualsiasi centro commerciale e negozio di decorazioni. Se vuoi acquistare un albero di Natale vero, recati presso i vivai di piante e fiori. Puoi trovare quelli più riforniti e vicini a te consultando PagineGialle.
Lo studio legale Aldo Valentini di Pesaro si trova in via San Francesco D’Assisi 30 (PU) ed è un’Associazione Professionale dinamica, giovane, specializzata in diritto civile, penale e amministrativo. Scopriamo la storia di uno degli studi legali più antichi e rinomati di Pesaro, e quali sono in servizi messi a disposizione per il cittadino. Una storia di legge e di diritto Lo studio legale Aldo Valentini è stato fondato dal padre dell’attuale direttore, l’avvocato Renato Valentini, nel lontano 1951; oggi il figlio Aldo decide di perpetuare la passione e la dedizione paterna, specializzandosi in giurisprudenza. In oltre 70 anni di storia e di esperienza, lo studio di Pesaro diventa sempre più competente e qualificato in materia di diritto civile, penale ed amministrativo, aggiornandosi di continuo sulle novità e sugli emendamenti del settore. Nello specifico, lo studio legale Aldo Valentini ha acquistato particolare competenza nel settore inerente al diritto amministrativo, sia giudiziale che di consulenza, anche in favore di numerosi enti locali. Negli anni lo studio legale ha voluto mantenere la stessa intestazione e ha cambiato forma, diventando Associazione Professionale che coinvolge l’avvocato Aldo Valentini e i suoi soci e collaboratori, gli avv. Paolo Pierini e Gianluca Saccomandi. Servizi e interventi dello studio legale Lo studio legale Aldo Valentini propone un vasto carnet di servizi che partono dalle vertenze sul lavoro, dai contenziosi civili, dall’impugnazione dei licenziamenti per giusta causa fino ad altre problematiche inerenti il proprio luogo di lavoro, come l’impugnazione dei licenziamenti discriminatori, un argomento sempre più attuale in questo preciso momento storico. Inoltre, l’Associazione si occupa di cause legali di vario tipo, di pratiche notarili, di procedimenti civili e consulenze legali per privati e enti pubblici, ma anche di normative riguardo il Superbonus e altre agevolazioni fiscali. Lo studio di Pesaro presta la sua competenze per assistenza giudiziale e legale, ed è un punto di riferimento forte per tutta la comunità della zona. Quando è importante rivolgersi allo studio legale? Lo studio legale è un ente molto importante in una città, soprattutto quando è competente in sede amministrativa, penale e civile: proprio perché agisce riguardo i diritti dei cittadini, è di fondamentale importanza in caso di qualsiasi tipo di contenzioso. Ad esempio, ci si può rivolgere in caso di furto, di scassinamento porte private e negozi, in caso di consulenza riguardo l’ordinaria e straordinaria amministrazione del suolo cittadino, soprattutto dove il Comune non arriva con i suoi emendamenti. Lo studio legale Aldo Valentini è un’autorità storica e apprezzata nella città di Pesaro e Urbino. L’avvocato Aldo, figlio del fondatore Renato Valentini, nasce a Pesaro nel 1953, città dove ha sempre vissuto e lavorato. Si laurea brillantemente all’Università degli Studi di Urbino nel ’76 ed è iscritto all’albo degli avvocati di Pesaro e Urbino dal 1978. Inoltre, è iscritto all’albo dei patrocinanti presso le Magistrature Superiori dal 1992. Dal 1978 l’avvocato Aldo Valentini svolge con grande passione e dedizione la professione di avvocato, con particolare interesse nel settore amministrativo; nel 2005 fonda l’Associazione Professionale assieme ai 3 colleghi ed è stato anche consigliere di amministrazione nella BCC di Pesaro.
L’azienda Pellin Racing è stata fondata nel 2008 da Stefano Pellin a Castelverde in provincia di Cremona e si occupa della manutenzione dei veicoli targati Ferrari e Maserati. La professionalità dei meccanici e l’utilizzo esclusivo di ricambi originali hanno permesso all’officina di diventare un punto di riferimento per gli automobilisti che necessitano di riparazioni per i loro veicoli. La storia della scuderia Pellin Racing La scuderia Pellin Racing fu fondata nei primi anni ’90 dall’ex pilota da corsa Giuseppe Pellin e divenne fin da subito uno dei protagonisti assoluti della competizione automobilistica Ferrari Challenge. La tenacia del fondatore e l’abilità dei piloti permisero alla scuderia di ottenere circa 89 podi e di affermarsi in altre competizioni italiane ed internazionali. Con l’avvento di Stefano Pellin, l’azienda di famiglia si amplia e si trasforma diventando un centro autorizzato per l’assistenza dei veicoli Maserati e Ferrari. Pellin Racing è ancora uno dei team di punta del Ferrari Challenge, inoltre ha da poco creato i suoi corsi di guida veloce per chi vuole diventare pilota e si occupa sempre dei test di prova su pista. Manutenzione ordinaria Ferrari e Maserati La storica azienda Pellin Racing, vista la sua esperienza nel settore delle auto da corsa, ha deciso di specializzarsi nella manutenzione ordinaria e straordinaria dei veicoli Maserati e Ferrari. Questi modelli di auto hanno bisogno di controlli periodici e accurati per la verifica del loro corretto funzionamento. I meccanici dell’officina eseguono un check-up completo del veicolo, che mira a evidenziare anomalie o un semplice calo delle prestazioni. Nell’ambito della manutenzione ordinaria si verifica la meccanica dell’auto, i dispositivi di sicurezza, l’assetto e la dotazione tecnologica. Se il cliente invece richiede un controllo più specifico, con l’aiuto di strumenti di diagnostica all’avanguardia si analizzano tutti i componenti della macchina. Revisione e tagliando per auto L’officina specializzata Pellin Racing, su richiesta dei clienti, esegue la revisione completa delle auto Ferrari e Maserati, un controllo stabilito per legge e che si incentra soprattutto sulla dotazione di sicurezza, sull’integrità dei pneumatici, del serbatoio e dei sistemi di aria condizionata. Per la revisione periodica si può fissare un appuntamento con il proprio meccanico di fiducia e richiedere anche il ritiro del veicolo presso il domicilio. Per mantenere inalterate le prestazioni dei veicoli Ferrari o di altri marchi, la casa produttrice indica i tempi per effettuare il tagliando e potete richiedere tale servizio presso la sede di Pellin Racing. Riparazione veicoli e sostituzione componenti L’officina non si occupa soltanto di controllare il funzionamento delle auto, ma è soprattutto specializzata nelle riparazioni elettriche e meccaniche. I meccanici, dopo aver identificato il tipo di guasto, forniscono al cliente un preventivo delle spese da sostenere e in seguito procedono con la riparazione o la sostituzione dei componenti. Trattandosi di auto di lusso, per i ricambi si utilizzano esclusivamente prodotti originali forniti dalle case automobilistiche, una garanzia per chi si affida allo staff dell’officina. I lavori di riparazione dei veicoli vengono eseguiti entro pochi giorni, ma se sono necessari interventi più complessi, si può richiedere un’auto di cortesia. La ditta Pellin Racing, grazie alla sua esperienza nel mondo delle corse sportive, può effettuare dei controlli specifici per le Ferrari e le Maserati che riguardano l’assetto, la tenuta su strada, le prestazioni in termini di velocità e frenata. Prima della consegna del veicolo al cliente si eseguono dei test meccanici su pista. La tua Ferrari necessita di un controllo completo o di manutenzione? Contatta subito la ditta Pellin Racing per fissare un appuntamento.
Numismatica MCN accoglie tutte le persone interessate a esplorare l’universo delle antichità da collezionare. Dal 2011 l’esercizio commerciale avviato da Matteo Cavedoni è diventato un riferimento centrale per la compravendita di valute coniate da qualsiasi nazione. Una selezione di pezzi rari per i collezionisti Situato nel cuore di Firenze, il negozio di numismatica punta all’eccellenza per quanto riguarda la capacità di soddisfare una clientela esigente. Con un assortimento di monete antiche e moderne, estere o nostrane, e un servizio di valutazione e consulenza il punto vendita riesce a proporre alternative in grado di venire incontro alle richieste dei collezionisti più esperti. Gli appassionati hanno l’opportunità di trovare vere e proprie rarità, chiedendo informazioni al personale qualificato e cortese. Tutti i membri dello staff si impegnano a fondo al fine di riservare un’assistenza puntuale e personalizzata a ciascun cliente. La dedizione e l’accuratezza sono infatti tra i punti di forza principali del negozio, gestito con grande passione da persone competenti. Monete e Medaglie: Testimonianze di Storia e Arte Le monete e le medaglie sono molto più che semplici oggetti da collezione: rappresentano autentiche testimonianze di epoche passate, eventi storici e culture lontane. Ogni moneta racchiude storie uniche legate a personaggi, regni o periodi significativi della storia umana. Allo stesso modo, le medaglie celebrative raccontano conquiste, commemorano eventi importanti e incarnano valori artistici e culturali inestimabili. Per i collezionisti, questi oggetti offrono non solo il piacere estetico, ma anche la soddisfazione di preservare e tramandare patrimoni di immenso valore storico. Valutazioni Affidabili: L’Importanza di una Perizia Professionale Per chi possiede monete o medaglie, conoscerne il reale valore è fondamentale. Le valutazioni di questi pezzi devono tener conto di diversi fattori, come la rarità, le condizioni di conservazione e il contesto storico. Da Numismatica MCN, offriamo perizie professionali e affidabili, garantendo un’analisi accurata che consente di stabilire il valore effettivo di ogni moneta o medaglia. Grazie alla nostra esperienza pluriennale nel settore, siamo in grado di offrire una consulenza trasparente e completa, assistendo sia i collezionisti esperti che chi si affaccia per la prima volta al mondo della numismatica.
Maglieria Pista è una realtà imprenditoriale specializzata nel produrre capi di abbigliamento per uomo, donna e bambino, grazie alla sapiente lavorazione di materiali di qualità. Dall’inizio degli anni Duemila l’azienda nata per volontà di Michele Messi si distingue per la capacità di firmare una gamma di accessori e maglie di lana o cotone. Collaborazione con marchi d’alta moda e produzione per conto terzi Dalla sede di Treia, località situata in provincia di Macerata, la ditta assicura un servizio eccellente su tutto il territorio regionale e non solo. In virtù della competenza acquisita e consolidata nel corso del tempo, l’azienda è diventata una realtà di riferimento ben oltre la zona delle Marche. Ciò ha portato alla collaborazione con le maggiori firme della moda italiana. La produzione rimane interamente in ambito nazionale: si tratta di un aspetto tutt’altro che secondario per riuscire a garantire standard qualitativi elevati. All’interno del laboratorio sartoriale gli esperti si occupano di disegnare modelli che serviranno in un secondo momento al reparto produttivo, dove vengono utilizzati macchinari all’avanguardia. Grazie all’impiego di attrezzature di ultima generazione è possibile soddisfare la richiesta della produzione per conto terzi. Gli accessori disegnati e realizzati presso lo stabilimento includono i cappelli per uomo e bambino, nonché sciarpe, guanti e altri elementi pensati per completare qualsiasi look con un tocco di unicità. Una ricerca accurata dei tessuti più eleganti e versatili Forte dell’abilità affinata negli anni di attività, Maglieria Pista riesce a unire un approccio volto a introdurre tecniche innovative con una solida tradizione. Tra i materiali utilizzati per dare vita a creazioni di moda straordinarie sono compresi mohair, lana merino, angora, bouclè e cachemire. Si tratta di elementi pregiati, che assicurano vestibilità, calore e comfort. All’interno della struttura prendono forma maglie e maglioni dalle linee classiche, così come versioni di grande tendenza. Partendo da modelli originali, ogni prodotto diventa un capo d’abbigliamento in grado di trasformare anche il più semplice dei look, conferendo eleganza e regalando comodità. Con l’impiego del migliore cotone vengono realizzate maglie da uomo, donna e bambino capaci di adattarsi a qualsiasi esigenza stilistica. Varie tipologie di lavorazioni per ogni capo di abbigliamento Per riuscire a dare una risposta puntuale a tutti coloro che richiedono la realizzazione di modelli personalizzati, l’azienda si è specializzata in diverse tecniche, ognuna delle quali consente di ottenere risultati specifici. A seconda della tipologia di tessuto e del look che si vuole creare con un singolo modello, infatti, il personale progetta le varie operazioni sartoriali ad hoc. Dalla maglieria a intarsio fino a quella sagomata e calata: sono svariate le tipologie di prodotti che possono essere realizzati presso lo stabilimento marchigiano. Mettiti in contatto se desideri ricevere un preventivo dettagliato in merito a una lavorazione.
Quando si fa la spesa occorre essere molto attenti a ciò che si inserisce nel proprio carrello. Devono essere presenti ingredienti che permettano la preparazione di diversi piatti da gustare durante la settimana, di seguire un’alimentazione sana e corretta. Le verdure non possono mancare, perché sono ricche di vitamine, antiossidanti e di proprietà preziose per la salute delle persone. Conoscere quali sono gli ortaggi più salutari consente di fare una spesa consapevole e di diminuire il rischio di insorgenza o di peggioramento di alcune patologie. Oltre a preferire quelli di stagione, preferibilmente a chilometro zero o presi dai contadini della zona. Jaclyn London, dietista che opera presso il Mount Sinai Hospital, e Valerie Agyeman, dietista esperta di salute femminile, hanno collaborato e stilato una lista di ortaggi da inserire frequentemente nel proprio carrello della spesa e nella propria dieta. Scopriamo quali sono. Carote, Melanzane e altri ortaggi molto amati: quali inserire nella lista della spesa Shutterstock Molti degli ortaggi selezionati dagli esperti fanno parte della dieta mediterranea e probabilmente sono già presenti nella lista della spesa di molti italiani, anche senza la consapevolezza di quanto possano far bene alla salute. Tra quelli più amati ci sono, senza ombra di dubbio, le melanzane. Si tratta di verdure gustosissime, che si possono utilizzare in numerose preparazioni, sia come accompagnamento che come protagoniste del piatto. Hanno proprietà benefiche notevoli. Ricche di fibre solubili, aiutano a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo. Gli antociani, antiossidanti, che contengono in gran quantità riducono la possibilità di incorrere in alcune malattie. Le melanzane contengono vitamine del gruppo B e potassio. Hanno effetti positivi sul metabolismo e sul sistema cardiaco e proprietà anti aging, antinfiammatori e antitumorali. Non possono mancare i pomodori, che impreziosiscono tantissime ricette della tradizione culinaria italiana. Si tratta di un vero e proprio toccasana, poiché le proprietà nutrizionali sono lodevoli e gli effetti positivi sulla salute sono diversi. Sono fonte di potassio, fosforo, folati, vitamina C e vitamina K. Contengono licopene, la sostanza che conferisce il colore rosso all’ortaggio e riduce il rischio di malattie cardiovascolari. Potrebbero proteggere contro i tumori, grazie alle proprietà antiossidanti, riducono la pressione arteriosa, combattono l’invecchiamento, favoriscono la digestione, la buona salute delle ossa, la diuresi e riducono la possibilità di crampi muscolari. Le cipolle hanno una funzione antibatterica, antinfettiva, migliorano la salute dei reni, dell’intestino e la funzionalità epatica, aiutano a prevenire alcuni tipi di cancro e sono consigliate ai diabetici, a chi ha problemi cardiovascolari o a chi soffre di artrite, artrosi o dolori muscolari. A tavola, conferiscono sapore inconfondibile ai piatti. Utilizzate per preparare antipasti, primi, secondi e persino dessert o come spuntino salutare, le carote sono un toccasana. Sono ricche di fibre, vitamine e sali minerali, posseggono vitamine K, vitamina C e potassio. Favoriscono la salute dell’occhio, possono aiutare nella prevenzione di alcuni tumori, garantiscono una corretta motilità intestinale e sono l’ideale per chi segue un regime alimentare volto al dimagrimento o contenimento del peso . Le patate dolci forniscono betacarotene, un valido antiossidante e che è un ottimo alleato per la salute di occhi, pelle e capelli. I peperoni sono ricchi di vitamina A, vitamina C, potassio e fibre. Migliorano l’umore e le difese immunitarie. I funghi favoriscono la produzione di globuli rossi e sono ricchi di vitamine appartenenti al gruppo B. Ortaggi da avere in frigo o in dispensa: quali scegliere I broccoli devono essere inseriti nella propria lista della spesa ogni volta che se ne presenta l’occasione, poiché hanno tantissime proprietà benefiche per l’organismo. Ricchi di vitamina C, vitamina A, vitamina K e altri micronutrienti come zinco, ferro e sali minerali, proteggono occhi e ossa e aiutano a prevenire alcune tipologie di tumore. Riducono il rischio di malattie cardiovascolari e sono utili nella dieta di chi soffre di diabete. Possono essere mangiati crudi o possono essere cotti al vapore. Chi non ama i broccoli, può optare per il cavolo riccio, o kale, che contiene tante vitamine, potassio, calcio, magnesio e altri minerali. Favorisce una buona circolazione, la salute delle ossa, ha poche calorie e può essere inserito nelle diete volte al dimagrimento, è un ottimo antiossidante, combatte l’invecchiamento, protegge il cuore. È un valido antinfiammatorio, antivirale e antitumorale. Infine, non possono essere lasciate sugli scaffali le rape, ricche di fibre e micronutrienti, gli asparagi, dall’effetto diuretico, i cavolfiori, che contengono quantità notevoli di vitamina C, i fagiolini, che abbassano il colesterolo cattivo, e le barbabietole, che contengono i folati che favoriscono la produzione di globuli rossi. Per acquistare gli ortaggi più salutari occorre rivolgersi ad un negozio di alimentari che ogni giorno propone verdure e frutta fresca. Per trovare quello più vicino a te puoi consultare PagineGialle.
Esistono dei cibi che, grazie ai nutrienti che contengono, hanno la capacità di favorire l’abbronzatura. Intendiamoci: non fanno miracoli, ma se il desiderio dell’estate è avere una tintarella invidiabile è di certo utile non farli mancare nella propria dieta quotidiana. Il primo passo, allora, è prenotare subito sdraio e ombrellone in spiaggia, magari in una delle destinazioni di mare più gettonate di questa estate. Il secondo passo è mettere in borsa una buona crema solare, che è fondamentale applicare quotidianamente (e più volte) prima e durante l’esposizione al sole. Il terzo passo è leggere questo articolo e conoscere tutti i «cibi abbronzanti» dell’estate da segnare subito sulla lista della spesa. Cibi per l’abbronzatura: quali sono Shutterstock Come accennato, alcuni cibi possono contribuire all’abbronzatura a causa dei nutrienti e delle sostanze che contengono: tra questi, i primi da citare sono sicuramente la vitamina A e i carotenoidi. Bisogna sapere che l’abbronzatura deriva dalla melanina, un pigmento che, in risposta ai raggi UV, aumenta la propria concentrazione e conferisce il tipico colore bruno alla pelle. I carotenoidi sono delle sostanze presenti in diversi alimenti e, se assunti in grandi quantità, possono contribuire a far depositare a livello cutaneo alcuni pigmenti: questi, sovrapponendosi alla melanina, possono intensificare l’abbronzatura. La vitamina A è importante invece per la sua azione antiossidante e protettiva. I raggi UVA e UVB possono infatti danneggiare la pelle causando malattie cutanee e anche la formazione in eccesso di radicali liberi, molecole instabili collegate all’invecchiamento precoce. La crema solare è essenziale per difendersi da UVA e UVB ma, in aggiunta a questo filtro esterno, arriva un piccolo aiuto anche dalla vitamina A, che è capace appunto di neutralizzare l’eccesso di radicali liberi. Anche la vitamina Ce la vitamina E hanno questa stessa azione antiossidante, dunque sono preziose alleate della pelle “stressata” dall’esposizione al sole. La vitamina E agisce ancora meglio in sinergia con il selenio, un minerale dall’effetto anti-radicali liberi. Inoltre, la vitamina C partecipa alla formazione del collagene, che garantisce elasticità e sostegno all’epidermide. Frutta e verdura estiva per l’abbronzatura Shutterstock Sulla lista della spesa dell’estate, insomma, non possono mancare le fonti di carotenoidi, che sono ad esempio presenti nella frutta e nella verdura di stagione: albicocche, anguria, asparagi, carote, indivia, lattuga, melone, peperoni rossi e pomodori. I carotenoidi si trovano anche in broccoli, cachi, cavolo, spinaci e zucca. La vitamina A si trova invece in alcuni cibi di origine animale, come uova, latte e derivati. La vitamina A e i carotenoidi sono sensibili al calore: se ne assumono maggiori quantità quando gli alimenti, se possibile, vengono consumati crudi o dopo una breve cottura. Inoltre, sono liposolubili, cioè vengono meglio assimilati dal nostro corpo in presenza di un grasso. Se prepari un’insalata fredda di carote grattugiate, pomodorini, spinacino fresco e peperoni rossi, dunque, non dimenticare di condire con olio extravergine di oliva oppure di aggiungere un cucchiaino di semi oleosi, come semi di chia, di sesamo, di girasole e di canapa. Via libera anche agli agrumi, ai broccoli, alle fragole, ai kiwi, ai lamponi, al mango, alla papaia e al ribes nero: sono tutte fonti di vitamina C, come anche i già citati spinaci, pomodori, cavoli e peperoni. Se metti nel piatto anche avocado, mandorle, noci, nocciole, pistacchi e oli vegetali (come l’extravergine di oliva), ti assicuri inoltre anche una buona quota dell’insostituibile vitamina E. Cipolle, aglio, funghi, sedano, formaggi stagionati, carne, tuorlo d’uovo e alcuni tipi di pesce (come frutti di mare, sardine e tonno) contribuiscono invece a rinsaldare le scorte di selenio. Cibi estivi per abbronzarsi: le idee I cibi estivi che aiutano l’abbronzatura sono numerosi, come si nota dall’elenco dei paragrafi precedenti. E sono tante le idee fresche e sfiziose per abbinarli nello stesso piatto. Per pranzo (comodo anche da portare in spiaggia) si potrebbe ad esempio preparare un’insalata fredda con cereali integrali, tipo orzo, riso nero e farro, da abbinare a ceci, tonno, carote e pomodorini. Orzo, farro e ceci, così come gli altri cereali e legumi, sono una fonte di zinco, che aiuta a proteggere la pelle dai radicali liberi. In alternativa, è perfetto anche il freschissimo gazpacho di pomodoro, la zuppa fredda di origine spagnola che è una vera bomba di vitamine e antiossidanti benefici per la pelle e per l’abbronzatura. Per merenda via libera a una macedonia, a un piatto di cubetti di anguria con la menta oppure a un frullato casalingo, ad esempio con cetriolo, zenzero, agrumi e mango oppure con lamponi, fragola, mela e sedano. È importante preparare la bevanda appena prima del consumo, se possibile: più passa il tempo, più le benefiche vitamine salva-abbronzatura si riducono. A colazione si può mangiare invece una ciotola di yogurt bianco con albicocche a pezzetti, miele e noci oppure una fetta di pane tostato con avocado spalmato, germogli, semi di sesamo e uovo in camicia. Per cena ci si può orientare su un secondo di pesce con un contorno di nocciole o anche sulla classica abbinata estiva di prosciutto crudo e melone. Una volta stilata la lista della spesa, non rimane altro da fare se non riempire la dispensa di cibi per l’abbronzatura. Affidati a PagineGialle e cerca i negozi di alimentari più vicini.
Una vita lunga e sana è quello che tutti si augurano per sé stessi e per i propri cari. Per ottenerla occorre avere uno stile di vita ottimale, abitudini salutari, evitare cibo spazzatura e tanto altro ancora. Durante il Dolomiti Wellness Festival, a Pinzolo, a Madonna di Campiglio (TN), che si è tenuto dal 2 luglio 2023 al 9 luglio, sono state individuati alcuni comportamenti che favoriscono il benessere psicofisico e che permettono un allungamento dell’aspettativa di vita. Al Dolomiti Wellness Festival ci si è focalizzati sull’importanza di trascorrere del tempo a contatto con la natura, i partecipanti hanno potuto partecipare ad una giornata di screening e al Longevity Check Up 7+, a incontri e concerti e hanno potuto imparare a prendersi cura di sé, scoprendo quali sono le sette abitudini per poter vivere meglio e a lungo. Natura, prevenzione e i 7 fattori di rischio da contrastare Per poter vivere a lungo è necessario prevenire. È ciò che permette di individuare in tempo le malattie e di individuare quali cambiamenti apportare nella propria vita. Sette sono i fattori di rischio per la salute cardiovascolare: fumo, mangiare poca frutta e verdura, avere una vita sedentaria, essere in sovrappeso o soffrire di obesità, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia e il diabete. Essendone consapevoli si può intervenire per cambiare il proprio stile di vita e adottarne uno più sano. Se sette sono i fattori di rischio, altrettanti sono i comportamenti da adottare per migliorare: non fumare, mangiare almeno 3 porzioni di verdura e frutta quotidianamente, fare attività fisica, controllare il proprio peso e i valori di glicemia, colesterolo e pressione. L’attività fisica è necessaria a qualsiasi età ed è ancora meglio se viene fatta a contatto con la natura. All’aria aperta si possono fare esercizi, lunghe camminate veloci, corse e tanto altro ancora. Oltre a permettere di controllare meglio il proprio peso, ha effetti positivi sulla massa muscolare. La massa e la performance muscolare dei partecipanti sono stati misurati durante il Festival poiché i muscoli possono essere un importante aiuto nel futuro. Benessere ed estate, perché è il periodo migliore per cambiare abitudini Shutterstock L’estate è il periodo migliore per iniziare a cambiare abitudini, poiché ci sono maggiori momenti di relax, di riflessione e più opportunità per cambiare la propria routine e stare a contatto con la natura. Si può iniziare a fare delle passeggiate, correre, bere tanta acqua e mangiare più frutta e verdura, che abbonano durante la bella stagione. L’estate permette di vivere la natura con leggerezza e spensieratezza, di entrare in armonia con ciò che ci circonda e di migliorare il benessere del corpo e quello mentale. Si possono visitare spiagge, boschi e prati, allontanarsi dalla città e trovare maggiori stimoli. Si tratta di buone abitudini che, se assunte in questo periodo, sarà più facile mantenere durante l’inverno e quando si tornerà ai propri impegni quotidiani. Al fianco dell’attività fisica, è necessario nutrirsi in maniera sana a seconda delle proprie esigenze. Per riuscire a raggiungere i propri obiettivi è importante rivolgersi ad un nutrizionista, in grado di guidare verso una sana alimentazione senza dover rinunciare al sapore e al buon cibo. Vuoi iniziare ad avere uno stile di vita più sano e mangiare in maniera equilibrata e salutare? Rivolgiti ad un nutrizionista, puoi trovare quello più vicino a te su PagineGialle, dove sono presenti informazioni di contatto, sui servizi offerti, le sedi e orari di apertura.
I primi freddi, soprattutto quando cala la sera, possono mettere in difficoltà anche le appassionate di moda: abbinare cappotti, vestiti, top e ottenere un risultato elegante e affascinante può sembrare difficoltoso. Creare un look da sera per l’autunno non è difficile se si possiedono i giusti capi d’abbigliamento e se si prende ispirazione dalle tendenze del momento. Non c’è da temere. Appuntamenti a lume di candela, serate al cinema con gli amici o party all’ultimo grido sono al sicuro. Si possono ottenere risultati di grande stile anche rinunciando, o adattando, i mini dress dalle profonde scollature e gli abiti lunghi più leggeri: scopriamo come fare. Sensualità ed eleganza senza temere il freddo: i look per un appuntamento perfetto Shutterstock Un look attraente ed elegante non si ottiene solo utilizzando minidress, minigonne e pantaloncini, difficili da sfoggiare nelle serate più fredde dei mesi autunnali, ma anche con altri capi d’abbigliamento che sono stati protagonisti delle più importanti passerelle di tutto il mondo. Tra i materiali più apprezzati e sfoggiati in questa stagione c’è la pelle, sia in look da sera che in quelli da giorno. In quest’ultimo caso si può optare per un pantalone dal taglio dritto, che non fasci troppo le gambe, di un colore profondo, tra cui il nero. L’outfit si può completare aggiungendo un dolcevita o un maglione caldo e avvolgente, che rende il risultato più morbido e adatto anche a contesti più formali, come l’ufficio. Ma è la sera che la pelle sprigiona tutto il suo potenziale. I pantaloni in pelle o, in alternativa, in vinile, diventano protagonisti di appuntamenti a lume di candela e serate di festa. Riparano dal freddo e risultano, al contempo, eleganti e sensuali. Il taglio, nei look da sera, può essere più avvitato, per mettere in mostra le forme. La direzione dell’outfit è definita dagli abbinamenti. Un blazer, una giacca bouclé, un lupetto o, ancora meglio, una blusa in raso o in materiali sofisticati per ottenere un effetto chic ed impeccabile. Pizzo, top crop con l’aggiunta di un capospalla, e scollature, per un effetto graffiante e che non può passare inosservato. Attenzione anche agli accessori: i tacchi non possono essere evitati. Se il pantalone di pelle non fa al caso proprio, per una cena in un ristorante ricercato o un per un risultato di classe, si può optare per un pantalone dal taglio sartoriale, sempre più amati dalle donne e che sono perfetti da abbinare a tacchi, mocassini e persino le ballerine. Comodità ed eleganza, che può essere esaltata usando dei top dalle scollature profonde o che lasciano spalle scoperte. Chi ama le gonne, non può rinunciare alla pencil skirt, una gonna a tubino e dalla struttura affusolata. Un classico che recentemente è stata protagonista delle tendenze primaverili ed estive e che continua ad essere apprezzata anche in autunno. Questo avviene perché si tratta di un capo molto flessibile, che si presta bene alla creazione di look da giorno e di look da sera, in differenti stili. A cambiare può essere la lunghezza, sotto o sopra il ginocchio, il colore, da quelli più classici a quelli più vivaci, o il tessuto, in velluto, pizzo e tanto altro ancora. Se si vuole puntare alla sobrietà è sufficiente eliminare tonalità accese. Se si desidera ottenere un look da sera autunnale, si può optare per una pencil skirt nera, abbinata a top a bluse, con calze scure, tacchi e clutch. Abiti midi, cappotti oversize e il blazer dress: i passe-partout per le serate autunnali Shutterstock I mini dress in autunno causano il rischio pelle d’oca, serate trascorse ad avvertire il freddo e l’impossibilità di divertirsi e sentirsi a proprio agio veramente. Perfetti per creare degli outfit autunnali da sera, invece, gli abiti midi, con lunghezza che arriva al polpaccio o alla caviglia, e che può essere abbinato a degli stivali, se si vuole un effetto più rock e grintoso, o a tacchi e décolleté, per un risultato più chic. Gli abiti midi hanno avuto grande popolarità dopo che sono stati sfoggiati da dive e personalità importanti. Basti pensare che Kate Middleton ne ha fatto un must have del proprio guardaroba. Si possono trovare in commercio in molte tonalità, stampe e tessuti, per soddisfare i gusti e lo stile di tutte. Se non si vuole rinunciare al minidress, ci si può riparare dal freddo con un cappotto oversize della stessa tonalità. In questo caso sono da preferire colori scuri, come il nero o il marrone, o un elegantissimo grigio antracite. Passe-partout per le serate d’autunno è il blazer dress, che dona uno stile glamour. È un capo d’abbigliamento ibrido: una giacca che viene indossata come vestito, che ha avuto un successo innegabile sopra e fuori dalle passerelle. È moderno, elegante e sensuale. Si trovano in versione più classica, priva di fronzoli, o con cut out laterali e dalle scollature profonde. Vuoi creare dei look perfetti per le sere d’autunno? Recati nei negozi di abbigliamento e lasciati consigliare dal personale esperto. Puoi trovare quello più vicino a te consultando PagineGialle.
Nessun gioiello in argento è immune all’ossidazione: può capitare agli anelli regalati in occasione di un compleanno o di un anniversario, alle fedine di fidanzamento, agli orecchini preferiti che indossiamo quasi ogni giorno, anche a collane e ciondoli di famiglia e ai gioielli rimasti nel portagioie dal giorno del Battesimo. La buona notizia però è che quando i gioielli in argento diventano neri e opachi c’è più di un modo per riportarli alla lucentezza di un tempo. Non solo: ci sono anche dei trucchi utili per evitare che questo annerimento avvenga, o comunque per rallentare il processo. Ecco allora tutte le cose da sapere per prenderti cura di anelli, orecchini e collane in argento al 100%. Gioielli in argento: come pulirli e togliere l’ossidazione Prevenire è meglio che curare, dice il proverbio: in qualche modo, questo detto è valido anche per i gioielli in argento. Prendersi cura regolarmente e nel modo giusto di anelli, orecchini e monili realizzati in questo metallo, infatti, consente di mantenere a lungo intatta la loro lucentezza. Prima di tutto è utile sapere che i gioielli in argento non dovrebbero entrare in contatto con detersivi, candeggina o altri agenti chimici aggressivi, perché queste sostanze possono rovinarli. Fai dunque attenzione alle attività che svolgi quando li indossi: vale in particolare per gli anelli che, trovandosi sulle dita, possono più facilmente essere interessati da queste “contaminazioni” involontarie. Quando non li usi, riponi i gioielli in argento nel loro apposito sacchettino morbido (che di norma viene fornito direttamente dalla gioielleria) o comunque in un luogo riparato, come un portagioie o un cassetto: anche questa buona abitudine contribuisce a preservare i gioielli in argento al meglio. Metodi e trucchi per pulire i gioielli in argento Esistono dei metodi casalinghi per pulire i gioielli in argento, che però è bene usare solo su gioielli in argento al 100% e senza pietre preziose incastonate. Un’opzione abbastanza comune è utilizzare il dentifricio. Sarà necessario avere anche uno spazzolino da denti nuovo con setole morbide (che poi va buttato via). Basta mettere una piccola quantità di dentifricio sullo spazzolino e poi sfregare il gioiello in argento da pulire. È fondamentale indossare dei guanti e soprattutto procedere con cura e delicatezza. Alla fine, il gioiello va sciacquato sotto l’acqua tiepida e asciugato accuratamente con un panno morbido pulito. Pulizia orecchini in argento: come fare Pulire gli orecchini in argento può essere complicato, perché questi gioielli potrebbero avere una forma particolare o comunque essere troppo piccoli per essere sfregati agevolmente con uno spazzolino. In questo e altri casi (come il caso dei gemelli da polso, ad esempio) può essere dunque comodo procedere con un ammollo. Bisogna prendere una ciotola in vetro o ceramica e riempirla di acqua tiepida, alla quale va poi aggiunto il bicarbonato in polvere (circa tre cucchiai per litro). Dopo aver mescolato, si possono mettere a mollo gli orecchini in argento o anche altri gioielli in argento. Trascorsi un paio di minuti, si prendono i monili e si sfregano delicatamente con un panno pulito. Se l’ossidazione permane, si può procedere più volte con un nuovo ammollo di un paio di minuti e poi con una nuova sessione di sfregamento. Pulizia anelli in argento: consigli e suggerimenti Pulizia anelli in argento – Shutterstock Non avete del bicarbonato in casa, ma avete comunque un anello in argento che vorreste riportare agli antichi splendori? Si può usare anche il sale grosso! In questo caso bisogna prendere una ciotola in vetro o ceramica e foderarla con della carta stagnola (o carta alluminio), con la parte lucida rivolta verso l’alto. Poi si versa nel recipiente il sale grosso, in modo tale da riempire la ciotola per metà, e si mettono al suo interno gli anelli in argento – ma anche altri gioielli in argento che si desidera pulire. Infine, bisogna aggiungere un po’ di acqua bollente. Trascorsa un’ora, bisogna recuperare i gioielli e passarli delicatamente con un panno morbido. Pulire l’argento con limone e aceto Tra i rimedi popolari per pulire l’argento c’è anche il succo di limone. Basta strofinare delicatamente il gioiello da pulire con uno spazzolino da denti nuovo o con un panno pulito imbevuto nel succo di questo agrume. Infine, il gioiello va sciacquato con acqua tiepida e asciugato con un panno morbido. In alternativa si può provare con l’aceto bianco: il consiglio della tradizione è quello di lasciare i gioielli in argento in ammollo in un bicchiere di aceto bianco per un paio d’ore; poi si sciacqua con acqua tiepida e si asciuga con un panno morbido. Tutti questi metodi vanno chiaramente valutati con attenzione se non si è certi che il gioiello sia fatto davvero o esclusivamente in argento e se sono presenti anche delle pietre preziose. Il modo migliore per pulire i gioielli in argento È utile sapere che in commercio si trovano kit e prodotti specifici per la pulizia dei gioielli in argento (ma anche degli oggetti in argento in generale). Di solito sono in forma di crema o spray. Basta applicare una piccola quantità di prodotto su un panno morbido pulito e poi strofinarlo delicatamente sul gioiello in argento da pulire. Infine, si sciacqua con acqua tiepida e si asciuga il monile con un pannetto. Questo processo infatti serve appunto a eliminare l’ossidazione e può anche essere ripetuto periodicamente a scopo preventivo. Cerca su PagineGialle le gioiellerie della tua zona: oltre a trovare un vasto assortimento di anelli, orecchini e gioielli in argento, in questi negozi puoi acquistare anche i migliori prodotti per la pulizia pensati appositamente per questi monili.
Il viola, con le sue mille sfumature, è un colore passe-partout. Nelle sue tonalità più accese e vibranti si rende adatto per i look estivi e primaverili e nelle sue nuance più intense e profonde riesce a rendere eleganti e di classe outfit invernali. Pur essendo molto amato e protagonista di passerelle e tendenze, molte persone tendono ad evitarlo a causa delle difficoltà di abbinamento. In realtà, si tratta di difficoltà solamente apparenti, poiché il viola si abbina perfettamente ad una vasta gamma di colori e, a seconda del proprio stile e dell’effetto che si vuole ottenere, si possono mixare capi e accessori dando vita a look che lasciano senza fiato. Scopriamo con quali colori abbinare il viola, sia per contrasto che per affinità, e sfoggiare degli outfit impeccabili adatti per ogni stagione. Viola, perfetto per total look in cui il colore è protagonista Shutterstock Il viola si abbina perfettamente con il viola. È, infatti, il colore perfetto per creare dei total look basati su un singolo colore giocando con le sue varie sfumature, più neutre o più accese. Viola pastello, lilla, viola scuro, viola prugna, viola melanzana e altre sfumature possono essere abbinate tra di loro o, in alternativa, si può optare per la stessa tonalità per l’intero look. Le strategie da adottare sono diverse. Se si sceglie il total purple, preferire un abito o un completo composto da pantaloni e blazer o gonna e blazer. Anche gli accessori non potranno discostarsi molto dalla tonalità scelta. È essenziale, in questo caso, evitare di sbagliare: un tono più chiaro o più scuro potrebbero creare delle stonature nel look poco piacevoli. In alternativa si può focalizzare l’attenzione su un solo pezzo, scegliendo un viola acceso. Può trattarsi di una gonna, di un maglione o di una giacca. Tutti gli altri capi dovranno essere di viola più tenui e più chiari, che accompagnano e fanno da contorno al capo protagonista del look senza sovrastarlo. Viola, abbinamento per contrasto per look colorati e glamour Il viola appare in tutta la sua bellezza quando viene abbinato con colori forti, complementari e contrastanti. Si ottiene un’esplosione di tonalità che non passa inosservata e che sprigiona allegria. Il colore perfetto da abbinare al viola è il suo complementare: il giallo. L’importante è creare delle giuste proporzioni, in modo che nessuno dei due colori sovrasti l’altro. Si può indossare un abito viola con un cappotto giallo, o viceversa, una gonna viola con un top giallo, o viceversa, e tanto altro ancora. Molto apprezzati anche gli abbinamenti tra viola e arancione, con danno vita ad un forte contrasto e a look grintosi, spiritosi e che trasmettono energia. Bene anche il verde, che si sposa perfettamente con diverse tonalità di viola, il rosso nelle sue sfumature più profonde, l’oro e l’argento. Viola, l’abbinamento con il nero, il marrone e il bianco Shuttestock Se il proprio armadio è sprovvisto di colori brillanti e contrastanti, si può optare abbinamenti con tonalità più classiche e più neutre, presenti nei guardaroba di chiunque: l’elegante nero, il marrone in tutte le sue sfumature, il beige, il grigio, il bianco e il denim. L’accostamento viola-nero è un evergreen, adatto soprattutto alle stagioni invernali e che si può riprodurre utilizzando sia le sfumature più chiare di viola che quelle più profonde, intense e accese. Look gotici o estremamente eleganti, la sfumatura perfetta è, in questo caso, quella del melanzana. Il marrone più scuro sta bene con il viola chiaro, quasi pastello, e persino il lilla. Se si vogliono contrasti meno forti, ma risultati perfetti, si può optare per il prugna accostato ad un marrone intenso, caldo e avvolgente. Il grigio si può accostare a tutti i viola più chiari, per creare outfit di classe da sfoggiare anche in ufficio. Il bianco, invece, può essere utilizzato per creare abbinamenti originali e accattivanti con i viola più accesi. Infine, il denim si sposa perfettamente con tutti i tipi di viola, sia se si tratta di accessori che capi d’abbigliamento che diventano protagonisti del look. L’accostamento di questi due colori dà vita ad outfit casual da indossare durante tutte le giornate, in uscite con gli amici, durante le passeggiate all’aria aperta e nelle occasioni più informali. Viola e armocromia, ad ognuno la tonalità perfetta Se si vuole scegliere la giusta tonalità di viola, si possono seguire le regole dell’armocromia, secondo la quale ogni persona apparterrebbe ad una stagione cromatica che determina quali colori siano più valorizzanti. Chi appartiene alla stagione inverno predilige colori profondi e freddi; pertanto, è bene optare per viola brillanti, intensi e che contengano al loro interno punte di blu. La stagione estate preferisce tonalità fredde e più chiare, come il color lavanda. Chi rientra nella stagione primavera utilizza colori vivaci, brillanti e caldi. In tal caso occorre optare per un lilla o per un viola acceso, ma non troppo scuro. Infine, la stagione autunno richiede colori intensi e molto caldi. Il viola melanzana è l’ideale. Se vuoi utilizzare di più il viola, recati nei negozi di abbigliamento e acquista capi nelle tonalità più adatte a te. Puoi trovare il negozio più vicino a te consultando PagineGialle.
Orlandi Dr. Sergio Studio Dentistico si trova a Camporgiano, a Lucca, nel territorio della Garfagnana. In questo paesaggio ameno, in mezzo alle colline, si trova lo studio dentistico competente e qualificato che ti assicura i migliori interventi dentistici di nuova generazione. Punto di riferimento per tutta la provincia di Lucca, il Dr. Sergio Orlandi, medico e chirurgo, si avvale di un’equipe medica di professionisti nel campo dentistico, disponibile per ogni esigenza e richiesta. Tanti servizi per il cittadino Lo studio dentistico è specializzato in varie tipologie di interventi che riguardano la cura del cavo orale, a partire dalla più banale pulizia dei denti, fino ai trattamenti laser, di implantologia, otturazioni dentali e qualsiasi tipo di trattamento di igiene dentale generale. Il dr. Sergio Orlandi e il suo staff di collaboratori si occupano inoltre di estrazioni dentarie, cura delle carie e applicazioni di apparecchi dentari. Lo studio dentistico in provincia di Lucca si occupa inoltre di chirurgia dentale, in caso ad esempio sia necessario estrarre denti permanenti per fare spazio a quelli che stanno crescendo. Il disturbo del sovraffollamento dei denti è molto diffuso, e si diagnostica in tenera età, dal momento in cui cadono i denti da latte nei bambini: in caso di denti storti e sovraffollati, il dentista provvederà a ottenere uno stampo dentario applicando particolari paste, così da poter valutare la morfologia precisa della bocca della persona, specifica da individuo a individuo. Dopo aver valutato le reali esigenze del paziente, il dentista opererà di conseguenza, con l’estrazione dei denti o con l’installazione di apparecchi dentari tecnologici che servono a stringere, allargare, indirizzare e sostenere la crescita dei denti, raddrizzare i denti e così via. Una bocca sana è l’esigenza di tutte le persone Il proprio sorriso è il biglietto da visita con cui ci si presenta alle persone, e deve essere sempre bello, sano e curato. Un sorriso smagliante, dai denti diritti e bianchi, parte da una bocca sana: per questo motivo si raccomanda la visita dentistica annuale dal proprio dentista di fiducia, e dal medico specializzato in chirurgia e odontoiatria. Lo studio dentistico del Dr. Sergio Orlandi ti offre trattamenti personalizzati per salvaguardare il benessere, la salute e la bellezza del tuo sorriso, a partire dall’installazione di protesi mobili e fisse, di ortodonzia invisibile, devitalizzazione, endodonzia, implantologia, di otturazioni e apparecchi. Non possono mancare i trattamenti estetici che rientrano nella cura e nell’igiene dentaria più accurata: lo staff dello studio dentistico Orlandi si prende cura del tuo sorriso attraverso particolari trattamenti sbiancanti di nuova generazione, con pulizie accurate e precise per eliminare carie, placca e tartaro, ma anche con l’applicazione di faccette per denti ancora più bianchi e splendenti. Pensa alla prevenzione del tuo sorriso Salvaguardare la salute, il benessere e la bellezza del tuo sorriso è importantissimo: previeni con consapevolezza ogni disturbo dei denti, rivolgiti allo studio dentistico del Dr. Sergio Orlandi. Chiama e chiedi un preventivo, prenota una puliza dentale per cominciare e per prendere confidenza: sarai accolto dallo staff giovane, dinamico, preparato, seguito dall’esperienza del dentista Sergio Orlandi a Lucca.
Autonoleggi Pezzelato si specializza nella fornitura di numerose alternative per quanti hanno bisogno di noleggiare un mezzo di trasporto con o senza autista. Dalla fondazione avvenuta nel 1996 per opera di Virgilio Pezzelato, l’impresa è riuscita a consolidare la propria posizione di rilievo nella provincia di Vicenza, diventando una realtà sempre più importante per il territorio, grazie alla capacità di soddisfare le richieste di una clientela variegata. Un’offerta di alta qualità grazie all’impegno del team Dalla sede di Valli del Pasubio l’azienda può effettuare i propri servizi non solo sull’area circostante, bensì anche in altre zone d’Italia e d’Europa. Quel che caratterizza la proposta di Autonoleggi Pezzelato, infatti, è indubbiamente la capacità di venire incontro ai bisogni di ciascun cliente, attraverso la massima personalizzazione del servizio. Con quasi trent’anni di esperienza alle spalle, la ditta è riuscita a differenziarsi in un settore altamente competitivo per l’alta qualità che contraddistingue la sua proposta. Serietà, trasparenza e puntualità sono tre elementi fondamentali della filosofia aziendale. Dalla prima richiesta di contatto fino alla stipula di un contratto di noleggio, passando per la condivisione del preventivo e il chiarimento di qualsiasi dubbio: lo staff rimane sempre a disposizione dei clienti. Minibus per viaggi, eventi e spostamenti di vario tipo All’interno della flotta dell’azienda vicentina sono presenti tanti modelli di minibus di ultima generazione, che si prestano a soddisfare le esigenze di privati che stanno organizzando un viaggio assieme agli amici, così come quelle di associazioni e altre imprese. Il noleggio di minibus è indicato in particolar modo per quanti vogliono godersi dei tour enogastronomici oppure la partecipazione a una cerimonia all’insegna del massimo relax. I gruppi parrocchiali che coinvolgono le persone di età avanzata, così come le aziende che vogliono organizzare uscite allo scopo di cementare la coesione del gruppo di lavoro, possono trarre enorme beneficio dalla scelta di noleggiare minibus guidati da autisti esperti. Noleggio di auto e furgoni senza autista e formule NCC: soluzioni per qualsiasi necessità Chi vuole muoversi in completa autonomia per un periodo di tempo limitato, e di conseguenza non vuole acquistare un veicolo, può optare per le opzioni di noleggio di auto proposte dalla ditta veneta. Ogni cliente può contare su una consulenza personalizzata già dal primo colloquio, durante il quale lo staff prende in considerazione tutte le esigenze specifiche. A seconda dei bisogni e del budget, il personale offre un supporto indispensabile al fine di individuare la soluzione più adeguata. Per le persone che hanno in programma un piccolo trasloco, ad esempio, il team indicherà le varie alternative disponibili tra i furgoni della flotta. Le varie tipologie di contratto vengono esplorate assieme al cliente, in mondo tale da favorire la massima chiarezza possibile. Chi desidera approfittare della formula NCC, acronimo di noleggio con conducente, può contare sulla competenza degli autisti qualificati e professionali. Tutti i membri dello staff sono sottoposti a una meticolosa valutazione e a una revisione delle prestazioni alla guida, al fine di assicurare la migliore esperienza a quanti optano per i trasporti NCC. Chiama se vuoi sapere quali sono i mezzi e le formule di noleggio disponibili in base alle tue esigenze.
Autonoleggio Consolo è il soggetto giusto con il quale organizzare gite ed escursioni, avendo a disposizione un parco mezzi fornito ed efficiente. L’impresa è stata fondata da Consolo Stefanino Battista ed è molto conosciuta nella zona di Pantelleria, con una clientela che spazia dai privati ai gruppi, includendo le aziende e tutti coloro che si spostano per motivi di lavoro. Il personale è altamente qualificato e gli autisti sono in grado di condurre i passeggeri su itinerari piacevoli, con un panorama mozzafiato, scegliendo il percorso migliore in base al traffico e alle opportunità del momento. La conoscenza della rete stradale, infatti, è il primo passo per muoversi con agilità, riducendo drasticamente le tempistiche senza mai rinunciare al fattore della sicurezza. Le formule con o senza conducente si adattano a ogni preferenza specifica, abbinando la praticità alla funzionalità. Il servizio di punta è senza dubbio il noleggio di veicoli controllati e mantenuti costantemente in perfette condizioni, con revisioni periodiche per garantire un’esperienza di guida ottimale. Richiedere il noleggio auto è la decisione giusta per recarsi verso località turistiche con gli amici o con la famiglia. Si possono scegliere automobili compatte come le city car oppure le berline di lusso, usufruendo del climatizzatore interno e di tutti gli accessori all’avanguardia. Un’altra proposta vantaggiosa è il noleggio scooter, che permette di percorrere le strade dell’isola, evitando code e raggiungendo facilmente le spiagge più belle. Noleggio di minibus e offerte per gruppi I mezzi di Autonoleggio Consolo includono i minibus, adatti soprattutto per le gite turistiche e didattiche ma anche per eventi speciali come matrimoni, anniversari e feste private, dove è necessario trasportare un numero maggiore di passeggeri. Gli autisti sono a disposizione per accompagnare i clienti sul mezzo più adatto concordando ogni dettaglio del viaggio. L’esperienza maturata nel corso degli anni dall’impresa ha permesso di sviluppare un’offerta turistica orientata a far conoscere le bellezze culturali, storiche e paesaggistiche, attraverso tour guidati che rendono ogni momento indimenticabile. Sono stati progettati itinerari per escursioni e tour panoramici con soste previste nei punti più suggestivi. Una tappa obbligata dei tour gastronomici, invece, sono i locali ristorativi, dove degustare i piatti tipici, nonché le cantine per assaggiare vini e prodotti agricoli. Completano l’offerta i tour archeologici, visitando siti antichi o alla ricerca di destinazioni termali per un’esperienza rigenerante per il corpo e per la mente. Noleggio con conducente e servizi speciali per soluzioni su misura Autonoleggio Consolo ha un team di conducenti esperti per la guida di auto di lusso o per i trasferimenti su bus. Ci sono poi i viaggi per trekking o l’accompagnamento degli invitati. L’isola offre molti spunti per una passeggiata nella natura, perciò i professionisti dell’impresa sono sempre pronti a dare tutte le delucidazioni, consigliando cosa fare e cosa vedere durante la permanenza. L’altro punto di forza sono le escursioni personalizzate, con grande capacità di ascolto per superare le aspettative della clientela, con proposte di viaggio davvero imperdibili. Per arrivare presso il porto, in un albergo, in un bed and breakfast o in un’altra destinazione, è possibile richiedere il servizio taxi, avendo la certezza della massima puntualità. Il lavoro dell’attività si concentra sugli arrivi e sulle partenze dei villeggianti in ogni stagione dell’anno, nonché per condurre i clienti a meeting, riunioni e appuntamenti professionali di rappresentanza. Per avere maggiori informazioni o per richiedere un mezzo, chiama subito Autonoleggio Consolo di Pantelleria.
Da oltre 50 anni, la famiglia Filippi arreda con passione e professionalità gli appartamenti e le case singole di tutta la Basilicata. In attività dal 1970, Arredamenti Filippi a San Giorgio di Pietragalla, in provincia di Potenza, vanta una consolidata esperienza nella progettazione, produzione e distribuzione di mobili per la cucina, la zona giorno e il salotto. Presso lo showroom è possibile toccare con mano la qualità di svariati modelli di camerette personalizzabili, materassi, reti e di camere da letto. L’ampia offerta include articoli su misura e da catalogo, questi ultimi forniti dai migliori brand attualmente disponibili sul mercato. Per tutte le necessità, Arredamenti Filippi mette a disposizione della clientela uno staff competente e cortese, in grado di offrire assistenza pre e post vendita. Progettazione d’interni Con un’esperienza pluriennale nel settore, Arredamenti Filippi assicura alla clientela un comodo servizio di progettazione d’interni. Dopo un sopralluogo gratuito durante il quale vengono prese le misure esatte delle stanze, i tecnici dello showroom, avvalendosi di software avanzati, provvedono a creare diverse soluzioni d’arredo garantendo alla clientela più possibilità di scelta tra stile classico o moderno e accessori di design. In più, l’installazione viene effettuata da operai qualificati direttamente a casa e senza costi aggiuntivi. Il punto vendita collabora esclusivamente con le migliori marche del settore, al fine di soddisfare i gusti più disparati, regalare alle persone la casa dei loro sogni pur mantenendo un ottimo rapporto qualità-prezzo. Ogni giorno, propone offerte e sconti imperdibili su tanti prodotti tra cui elettrodomestici, camerette, cucine, soggiorni, divani, materassi, arredo bagno e accessori per la casa. Mobili, complementi d’arredo e accessori Presso il punto vendita Arredamenti Filippi è possibile trovare mobili per la zona giorno, la zona notte, il bagno nonché complementi d’arredo ed accessori di pregio per uffici e comunità. Le cucine sono il fiore all’occhiello dello showroom. In stile classico o moderno, sono disponibili nelle versioni in legno verniciato, laccato, lavorate artigianalmente e impreziosite da dettagli ricercati. Non mancano i modelli componibili e completi di elettrodomestici di ultima generazione dei brand più noti, pensati per resistere agli urti e durare nel tempo. Trasporto e montaggio vengono eseguiti nella quasi totalità dai titolari dell’azienda. Arredamenti Filippi trasforma la cameretta dei bambini in un ambiente divertente e al tempo stesso rilassante, dove riposare senza timori e giocare serenamente da soli o con gli amici. I mobili in catalogo, inoltre, vengono selezionati dal personale per rispondere ai diversi bisogni di funzionalità e spazio. Salotto e zona living hanno lo scopo principale di accogliere gli ospiti e farli sentire a proprio agio in qualsiasi circostanza. I mobili Arredamenti Filippi uniscono eleganza, raffinatezza e modernità in elementi di pregio realizzati esclusivamente in Italia, con materiali di prima scelta. Alla vasta gamma di comodissimi divani si accostano anche le poltrone sfoderabili, angolari o semplici, completamente personalizzabili. Oltre alle camere da letto, alle stanzette per i più piccoli e alle cucine, lo showroom è specializzato nella vendita di materassi per tutte le esigenze (classici, a molle differenziate, in memory foam), lampadari in stile classico oppure contemporaneo, tappeti, librerie, elettrodomestici, accessori per la casa e tanto altro. Chiama Arredamenti Filippi per ottenere maggiori informazioni o per prenotare un appuntamento in negozio e toccare con mano la qualità dei prodotti.
Uno degli alimenti che non può proprio mancare sulle nostre tavole è sicuramente il pane gustoso, nutriente, facile da digerire e con il quale preparare tante ricette sfiziose che accontentano anche i palati più esigenti. A questo riguardo, sarà possibile rivolgersi al Panificio Tirincanti, ubicato a Cattolica, per acquistare prodotti di alta qualità e che vengono realizzati quotidianamente con grande passione. All’interno di questo punto vendita è infatti possibile trovare non solo il classico pane casereccio, ma anche quello all’olio, bianco, al latte, farcito con le olive, integrale, i panini e molto altro ancora. L’ampio assortimento delle proposte disponibili comprende inoltre pasta fresca di vari formati, prodotti da forno e tantissimi dolci, come ad esempio quelli per festeggiare al meglio il Natale e altri importanti eventi, croissant, muffin, pasticceria salata ecc. Insomma, il Panificio Tirincanti di Cattolica è un punto di riferimento che non delude le aspettative, un luogo in cui fare una sosta piacevole per comprare prodotti realizzati con materie prime accuratamente selezionate. Come noto il pane si rivela uno degli alimenti più semplici che è possibile reperire sul mercato, in quanto realizzato solo con farina, acqua, lievito e sale. Bisogna comunque considerare che il pane non è tutto uguale come potrebbe sembrare, perché alcuni prodotti non sono realizzati con ingredienti di qualità e con metodi adeguati. Ecco spiegato perché tante persone smettono improvvisamente di consumare il pane, in quanto riscontrano soprattutto gonfiore intestinale e cattiva digestione. Occorre poi far presente che il pane che si trova presso la grande distribuzione è spesso a base di additivi, nonché di tante altre sostanze che ne prolungano la conservazione, quindi non particolarmente benefiche per la salute. Tutto ciò non succede presso il Panificio Tirincanti, in cui ogni prodotto è il frutto di un’attenta preparazione, al fine di assicurare solo il meglio e la massima genuinità al consumatore finale. Il forno di Cattolica è infatti specializzato nella preparazione artigianale di svariate tipologie di dolci e pane. I clienti possono anche ordinare focacce salate, pizze, brioche per la colazione, dolci e varie specialità per allietare i rinfreschi in compagnia di tutta la famiglia. Su prenotazione è possibile richiedere torte per celebrare in grande le ricorrenze più importanti. Aperta da lunedì al sabato, questa attività commerciale sforna costantemente alimenti profumati, dal gusto intenso e che riescono a soddisfare ogni preferenza. Una volta entrati in questo panificio sarà normale sentirsi piacevolmente accolti e avvertire il desiderio di provare le svariate leccornie esposte. Uno staff attento e disponibile saprà inoltre suggerire le prelibatezze più amate. Meringhe, cioccolatini e pastiera napoletana sono altre proposte da non lasciarsi scappare e che ogni giorno vengono esposte nel ricco banco del Panificio Tirincanti. Il laboratorio è stato attrezzato al meglio, con strumenti e accessori all’avanguardia, allo scopo di garantire cotture uniformi e sapori unici. Quando arrivano le festività il Panificio Tirincanti è il posto in cui poter ordinare dolci artigianali, crostate alla frutta, con confetture e altre farciture che conquistano sin dal primo assaggio. Non resta quindi che andare a Cattolica, in via del Porto numero 134/138 per provare nuove esperienze sensoriali e il vero pane artigianale.
Quali interventi integrare al fotovoltaico Infissi e domotica, il connubio vincente Cosa sono le finestre fotovoltaiche Qual è il miglior materiale per una finestra Finestre con vetri a bassa emissività e triplo vetro L’installazione di un impianto fotovoltaico in un’abitazione è una scelta intelligente soprattutto in questo periodo storico caratterizzato dal caro bollette. Infatti, un sistema di questo tipo permette di ridurre i costi dell’energia elettrica e migliorare l’efficienza energetica dell’immobile. Ma per ottenere davvero un vantaggio in termini economici ed energetici è fondamentale pensare in grande: invece di limitarsi ad installare il fotovoltaico è cruciale pensare a un intervento integrato che comprenda anche altre modifiche dell’unità immobiliare. Uno dei lavori più importanti è l’installazione degli infissi. Quali interventi integrare al fotovoltaico Fonte foto: Shutterstock Quando si installa un impianto fotovoltaico in un’abitazione è utile integrare altri interventi per massimizzare l’efficienza dell’immobile e ottenere un maggior risparmio in bolletta. Interventi edilizi mirati alla riqualificazione energetica permettono di ottimizzare l’uso dell’energia prodotta dal fotovoltaico e migliorare il comfort abitativo. Il primo consiglio è valutare l’integrazione di una batteria di accumulo, che permette di immagazzinare l’energia prodotta durante il giorno per utilizzarla nelle ore serali o quando il sole non è presente. Tra gli interventi più efficaci troviamo l’isolamento termico tramite cappotto esterno o insufflaggio, che limita le perdite di calore in inverno e mantiene la casa fresca in estate, riducendo il fabbisogno energetico per il riscaldamento e il raffrescamento artificiale. Un altro intervento strategico è la sostituzione degli infissi, che elimina spifferi e migliora l’isolamento acustico e termico. Inoltre, l’integrazione con una pompa di calore consente di riscaldare e raffrescare la casa utilizzando l’energia prodotta dal fotovoltaico, riducendo o eliminando il consumo di gas. Se poi si possiede un’auto elettrica, l’installazione di una colonnina di ricarica permette di alimentare il veicolo con energia rinnovabile. La ciliegina sulla torta è un sistema di domotica che aiuta a gestire in modo intelligente i consumi, ottimizzando l’uso degli elettrodomestici in base alla produzione fotovoltaica, massimizzando così l’efficienza energetica complessiva. Infissi e domotica, il connubio vincente Fonte foto: Shutterstock Per ottimizzare l’utilizzo di energia è possibile integrare gli infissi con tecnologie smart che garantiscono un importante risparmio. Alcuni modelli di infissi si aprono e chiudono automaticamente in base alla temperatura e la qualità dell’aria interna alla casa. Migliorano l’areazione e garantiscono un clima ottimale. Esistono poi delle finestre con sensori climatici che regolano l’illuminazione in modo efficiente e le tapparelle solari che funzionano grazie all’energia del sole. Esistono poi dei tipi particolare di infissi che si chiamano finestre fotovoltaiche. Cosa sono le finestre fotovoltaiche Le finestre fotovoltaiche sono veri e propri pannelli che convertono la luce del sole in energia elettrica. Producono comunque meno energia di un normale impianto, perciò, possono essere usate per avere un surplus di energia green e non per alimentare interamente l’abitazione. Vengono create sovrapponendo due lastre di vetro, tra le quali vengono inserite delle celle fotovoltaiche. Queste celle possono essere realizzate con materiali come il silicio cristallino o semiconduttori a film sottile, tra cui il CIGS (rame, indio, gallio e selenio) e le perovskiti. L’uso di celle a film sottile o perovskitiche è particolarmente vantaggioso poiché questi materiali possono essere applicati in strati sottili e semi-trasparenti, permettendo il passaggio della luce naturale all’interno degli edifici. Le finestre sono disponibili sul mercato con vetro trasparente, semi-trasparente oppure colorato. Per saperne di più è consigliabile affidarsi a un professionista ed esperto in fotovoltaico per una consulenza approfondita e personalizzata. Qual è il miglior materiale per una finestra Fonte foto: Shutterstock Tra i materiali più consigliati per gli infissi spicca il PVC, soluzione economica e che non richiede manutenzione, senza contare che garantisce un ottimo isolamento termico e acustico. Inoltre, è un materiale che può essere personalizzato. Per esempio, le finestre in PVC effetto legno garantiscono sia un ottimo isolamento che una perfetta resa estetica. Se invece cerchi resistenza e durata nel tempo, gli infissi in alluminio a taglio termico sono un’ottima scelta. A differenza dell’alluminio tradizionale, questa tecnologia evita la dispersione di calore, garantendo buone prestazioni energetiche. Inoltre, il design sottile e moderno si adatta perfettamente agli edifici contemporanei. Tuttavia, il costo è più elevato rispetto al PVC. Un’alternativa naturale è il legno, che offre un eccellente isolamento termico e acustico. Oltre a essere esteticamente pregiato, è anche una scelta sostenibile. Il punto debole? Necessita di manutenzione regolare per preservarne la bellezza e la funzionalità. Finestre con vetri a bassa emissività e triplo vetro Oltre al materiale del telaio, è importante tenere conto del tipo di vetro. A tal proposito esistono sul mercato prodotti sempre più performanti, ecco alcuni esempi: Doppi o tripli vetri: riducono le dispersioni di calore e migliorano l’isolamento termico. Vetri basso emissivi: trattati con speciali rivestimenti che riflettono il calore, evitando dispersioni e migliorando l’efficienza energetica della casa. Vetri selettivi: bloccano il calore in estate e lo trattengono in inverno, contribuendo a ridurre l’uso di climatizzatori e riscaldamento. La scelta dell’uno o dell’altro tipo dipende da diversi fattori. I tripli vetri offrono un ottimo isolamento e sono consigliati soprattutto per le case situate in zone fredde perché riescono a trattenere molto bene il calore all’interno, mentre se si abita in una zona dal clima mite un doppio vetro è più che sufficiente e costa anche meno. I vetri basso emissivi hanno un trattamento speciale che riflette il calore interno e sono perfetti per una casa con impianto fotovoltaico mentre i vetri selettivi sono l’ideale per chi abita in zone calde perché bloccano il calore del sole proveniente dall’esterno ed evitano, così, il surriscaldamento degli ambienti. Vuoi sostituire gli infissi? Chiedi diversi preventivi agli esperti di infissi in PVC della tua zona, questo materiale è consigliato per migliorare il comfort della tua casa. Su PagineGialle Casa chiedere le offerte è semplice, veloce e gratuito.
Cosa prevedeva il Bonus verde e quali spese sono ancora detraibili Come recuperare la detrazione del Bonus verde nel 2025 Il Bonus verde rientra tra gli incentivi che non sono stati rinnovati dalla Legge di Bilancio per il 2025. Tuttavia questa agevolazione, che consentiva di detrarre il 36% delle spese sostenute fino a un massimo di 5.000 euro per immobile, può essere anc0ra sfruttata da chi ha effettuato interventi di sistemazione del verde negli anni precedenti. Vediamo nel dettaglio cosa è ancora possibile recuperare e come procedere. Cosa prevedeva il Bonus verde e quali spese sono ancora detraibili Il Bonus verde ha rappresentato un’importante agevolazione fiscale per incentivare la sistemazione e la riqualificazione di aree verdi private. Secondo quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate nella circolare del 26 giugno 2023, le spese ammissibili di detrazione riguardavano: La sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni. L’installazione di impianti di irrigazione e la realizzazione di pozzi. La realizzazione di coperture a verde e giardini pensili. La fornitura e messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere. La riqualificazione di tappeti erbosi (esclusi quelli per uso sportivo con fini di lucro). Le spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi sopra elencati. È importante sottolineare che, nonostante la mancata proroga del Bonus Verde, tutte le spese sostenute tra il 2020 e il 2024 rimangono detraibili secondo la normativa vigente. Chi ha effettuato lavori entro il 31 dicembre 2024 può quindi ancora beneficiare della detrazione fiscale del 36%, a patto di rispettare tutte le condizioni richieste. Il bonus era riconosciuto anche per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. In questo caso, la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, purché abbia provveduto al versamento della stessa al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. Come recuperare la detrazione del Bonus verde nel 2025 Se hai sostenuto spese per la sistemazione di giardini, terrazzi o aree verdi tra il 2020 e il 2024, puoi ancora recuperare il 36% della spesa (fino a un massimo di 5.000 euro per immobile), ottenendo così fino a 1.800 euro di detrazione fiscale. Innanzitutto, come per i Bonus casa, per poter usufruire della detrazione fiscale, è importante aver effettuato i pagamenti con metodi tracciabili, come bonifico bancario o postale oppure carta di credito o debito. Nel caso dei bonifici, è importante che nella causale sia indicato chiaramente il riferimento alla detrazione fiscale per la sistemazione di aree verdi. Per questo motivo, è necessario aver conservato fatture e ricevute fiscali completamente in regola, nonché la documentazione che riporti dettagli precisi sugli interventi eseguiti. La detrazione deve essere indicata nel Modello 730 o nel Modello Redditi PF. È importante ricordare che il rimborso viene suddiviso in 10 rate annuali di pari importo. Sebbene il Bonus verde non sia più disponibile per le spese relative al 2025, la sistemazione degli spazi esterni rimane un investimento importante per valorizzare la propria abitazione e migliorare la qualità della vita. Per ottenere risultati duraturi e di qualità, ti consigliamo di rivolgerti a giardinieri professionisti specializzati nella progettazione e realizzazione di spazi verdi. Compila il form su PagineGialle Casa per trovare il professionista più vicino a te e ricevere fino a 5 preventivi gratuiti!
Quanto consuma un forno elettrico in euro? Quanto consuma un forno in un'ora? Consumo forno elettrico: i consigli per risparmiare Il forno elettrico è uno degli elettrodomestici più amati nelle cucine italiane, indispensabile per preparare numerose ricette della nostra tradizione gastronomica. Tuttavia, è anche uno dei dispositivi che impatta maggiormente sui consumi energetici domestici, con ripercussioni significative sulla bolletta elettrica mensile. Con una potenza media di 2.000 watt, questo elettrodomestico può infatti rappresentare fino al 15% del consumo elettrico di un’abitazione. Per ridurre i costi mensili, approfondiamo i consumi del forno elettrico e, soprattutto, quali strategie possano essere adottate per ridurre l’impatto economico senza rinunciare ai piaceri della tavola. Quanto consuma un forno elettrico in euro? Shutterstock Tenere sotto controllo i consumi energetici domestici richiede particolare attenzione verso gli elettrodomestici più energivori. Tra questi, il forno elettrico merita un’analisi specifica per comprenderne l’impatto sulla bolletta. Esistono principalmente due tipologie di forni elettrici: I forni statici, caratterizzati da cotture più lente e meno uniformi I forni ventilati, che garantiscono cotture più rapide e omogenee I forni ventilati risultano generalmente più efficienti dal punto di vista energetico, grazie al sistema di circolazione dell’aria che ottimizza i tempi di cottura. La potenza media di un forno elettrico si attesta intorno ai 2 kW, ma è importante sottolineare che l’assorbimento energetico non è costante durante l’utilizzo. Il picco di consumo energetico si verifica principalmente nella fase iniziale di riscaldamento. Un forno impostato a 180°C può consumare circa 800 Wh nei primi 20 minuti, raggiungendo 1 kWh dopo un’ora e 1,5 kWh dopo 90 minuti di utilizzo. Con temperature più elevate, come 200°C, il consumo orario può variare tra 0,9 e 1,5 kWh, in base all’efficienza dell’apparecchio. Le differenze di consumo tra le varie classi energetiche sono significative: un forno di classe A consuma mediamente 1 kWh all’ora, mentre un modello di classe G può arrivare a consumare fino al doppio. Quanto consuma un forno in un’ora? Calcolare i costi orari di funzionamento di un forno elettrico è fondamentale per monitorare le spese energetiche domestiche. La valutazione dipende da diversi fattori, tra cui le tariffe elettriche vigenti. Secondo i dati ARERA aggiornati a marzo 2025, il prezzo dell’energia si articola in diverse opzioni tariffarie: Tariffa monoraria: 0,16643 €/kWh Tariffa bioraria: 0,17466 €/kWh in Fascia F1 e 0,16226 €/kWh nelle Fasce F2 e F3 Considerando che il costo medio di 1 kWh nel 2025 è di circa 0,17 euro (imposte incluse), possiamo stimare che un’ora di utilizzo di un forno tradizionale a 180°C comporti una spesa di circa 17 centesimi di euro. È importante sottolineare che questo valore può variare in base alle specifiche del proprio contratto di fornitura elettrica, risultando potenzialmente più alto o più basso. Una soluzione più economica è rappresentata dal forno ventilato, che grazie alla distribuzione uniforme dell’aria calda all’interno della camera di cottura, consente di ridurre i consumi di quasi un terzo rispetto ai modelli tradizionali, con un conseguente risparmio in bolletta. Consumo forno elettrico: i consigli per risparmiare Shutterstock Il forno elettrico rappresenta uno degli elettrodomestici più energivori presenti nelle nostre cucine. Ottimizzarne l’utilizzo può portare a significativi risparmi sulla bolletta elettrica. Ecco alcuni accorgimenti pratici ed efficaci per ridurre i consumi energetici durante l’uso del forno. Sfruttare il calore residuo Una strategia efficace consiste nello spegnere il forno alcuni minuti prima del termine della cottura. Il calore residuo completerà il processo senza ulteriore consumo di energia, soprattutto per preparazioni che richiedono tempi lunghi. Ottimizzare lo spazio di cottura Pianificare la cottura di più pietanze contemporaneamente permette di sfruttare al massimo l’energia impiegata. Quando possibile, cuocere più piatti in un’unica sessione rappresenta una soluzione vantaggiosa. Mantenere la porta chiusa Ogni apertura della porta causa una dispersione di calore del 25-30%, costringendo il forno a consumare ulteriore energia per ripristinare la temperatura impostata. Utilizzare la luce interna per controllare la cottura senza aprire la porta. Preferire i forni ventilati I forni ventilati distribuiscono il calore in modo più uniforme, riducendo i tempi di cottura del 20-30% rispetto ai modelli statici, con conseguente risparmio energetico. Manutenzione regolare Un forno ben pulito funziona in modo più efficiente. In particolare, la pulizia della guarnizione dello sportello previene dispersioni di calore, mentre quella della resistenza e delle pareti interne favorisce una migliore distribuzione del calore. Scegliere la classe energetica adeguata Al momento dell’acquisto, optare per un forno di classe energetica elevata (A++ o superiore) garantisce consumi inferiori rispetto ai modelli meno efficienti, ammortizzando nel tempo il maggior costo iniziale. Utilizzare recipienti con chiusura ermetica Per preparazioni come brasati, spezzatini e arrosti, l’impiego di contenitori dotati di copertura adeguata contribuisce a mantenere la temperatura interna più elevata, accelerando il processo di cottura e riducendo il tempo di funzionamento dell’apparecchio. Prediligere materiali che conservano il calore L’utilizzo di recipienti in vetro temperato, terracotta o ceramica garantisce una migliore ritenzione termica rispetto ai tradizionali contenitori metallici, consentendo di abbreviare i tempi di esposizione alle alte temperature e ottimizzando i consumi energetici. Tutti questi consigli per ottimizzare l’uso del forno elettrico sono certamente utili, ma l’investimento in energia rinnovabile rappresenta la soluzione più efficace per un risparmio energetico strutturale. L’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto della tua abitazione può trasformare radicalmente il tuo rapporto con i consumi elettrici domestici. Cucinare con il forno, così come utilizzare lavatrice, lavastoviglie e altri elettrodomestici, diventa significativamente più economico quando l’energia proviene dal sole. Non aspettare che le bollette continuino a crescere! Richiedi subito preventivi gratuiti a più installatori qualificati nella tua zona per confrontare le diverse soluzioni disponibili e scoprire in quanto tempo potrai ammortizzare l’investimento.
Pannello solare da balcone plug and play: la soluzione pratica per spazi ridotti Pannello solare da balcone: come funziona Pannello solare da balcone con accumulo: vantaggi e caratteristiche Vuoi passare al fotovoltaico ma vivi in un appartamento? Oggi esiste una soluzione alla portata di tutti: il pannello solare da balcone, una piccola rivoluzione energetica che si adatta perfettamente anche agli spazi limitati e che non richiede l’investimento del fotovoltaico tradizionale. Con questa tecnologia puoi iniziare a produrre la tua energia pulita e a tagliare la bolletta elettrica pur vivendo in condominio. E tutto questo senza bisogno di complicati permessi o interventi strutturali invasivi. Approfondiamo le caratteristiche ed i vantaggi del fotovoltaico da balcone. Pannello solare da balcone plug and play: la soluzione pratica per spazi ridotti Shutterstock I pannelli solari plug and play rappresentano la soluzione più accessibile e immediata per chi dispone di spazi limitati o vive in affitto. Sono caratterizzati da estrema semplicità di installazione e utilizzo, grazie alla loro tecnologia che possiamo tradurre letteralmente come “collega e usa”. Questi sistemi sono completi di tutto il necessario: pannello solare, microinverter pre-installato, cavi e presa schuko per il collegamento diretto a una normale presa domestica. Non richiedono interventi di elettricisti qualificati e possono essere installati autonomamente, nel rispetto delle normative locali. Le dimensioni compatte (solitamente 1-2 pannelli per un totale di circa 1-2 m²) li rendono ideali per balconi di città, terrazze di dimensioni ridotte o persino davanzali ampi. La potenza varia generalmente dai 300W ai 600W. Particolarità di questa tipologia sono la mobilità, potendo essere facilmente smontati e trasportati in caso di trasloco; la modularità, che consente di iniziare con un singolo pannello per poi aggiungerne altri successivamente; la semplicità di gestione, con molti modelli che includono app per smartphone per monitorare la produzione e il risparmio in tempo reale; e la conformità normativa, rispettando la maggior parte di essi le normative sulla microgenerazione domestica (in Italia, rientrano nella categoria dei “Sistemi Plug & Play” con potenza fino a 800W). Pannello solare da balcone: come funziona I pannelli solari da balcone, si distinguono per un funzionamento simile a quello degli impianti fotovoltaici tradizionali, ma in versione ridotta: le celle fotovoltaiche catturano l’energia solare e la convertono in elettricità tramite un microinverter integrato, per poi immettere l’energia direttamente nel circuito domestico attraverso una semplice presa elettrica. L’installazione è semplice e non richiede interventi strutturali: i pannelli vengono fissati alla ringhiera del balcone o posizionati su supporti dedicati. La potenza di questi impianti varia generalmente tra i 300W e i 800W, con una produzione media annua di circa 350-400 kWh per ogni kW installato, a seconda dell’esposizione solare. Il risparmio in bolletta dipende da diversi fattori: L’esposizione del balcone (idealmente a sud) Le ore di luce solare diretta La potenza del pannello installato I consumi elettrici dell’abitazione Con un pannello da 350W ben esposto, è possibile risparmiare circa 100-150 euro all’anno sulla bolletta elettrica, con un tempo di ammortamento dell’investimento di circa 3-5 anni. Pannello solare da balcone con accumulo: vantaggi e caratteristiche Shutterstock I pannelli solari da balcone con sistema di accumulo rappresentano un’evoluzione importante, in quanto permette di superare uno dei principali limiti del fotovoltaico: la discontinuità nella produzione energetica. Questi sistemi integrano una batteria che immagazzina l’energia prodotta in eccesso durante le ore di sole per renderla disponibile quando serve, ad esempio la sera o nei giorni nuvolosi. Le batterie hanno generalmente capacità comprese tra 0,5 kWh e 2 kWh, sufficienti per alimentare dispositivi a basso consumo come illuminazione, router o piccoli elettrodomestici. I principali vantaggi sono: Maggiore autonomia energetica: l’energia accumulata può essere utilizzata quando il pannello non produce Ottimizzazione dell’autoconsumo: si riduce l’energia non utilizzata e immessa in rete Maggiore risparmio in bolletta: fino al 30-40% in più rispetto ai sistemi senza accumulo Resilienza durante i blackout: alcuni modelli possono funzionare anche in caso di interruzioni di corrente Le batterie utilizzate sono generalmente agli ioni di litio, con una durata di vita di circa 8-10 anni. Il costo di un sistema con accumulo è superiore (circa il doppio) rispetto a un pannello semplice, ma l’investimento può risultare vantaggioso nel lungo periodo, soprattutto in aree con tariffe elettriche elevate o frequenti interruzioni di corrente. Come abbiamo visto, questa soluzione tecnologica consente di intraprendere un percorso verso la sostenibilità energetica e il risparmio economico direttamente dal proprio appartamento, superando i tradizionali limiti legati all’installazione di impianti fotovoltaici convenzionali. Ti consigliamo di richiedere preventivi dettagliati a installatori qualificati, in modo da valutare le diverse soluzioni disponibili sul mercato in relazione alle specifiche caratteristiche del proprio balcone e alle proprie abitudini di consumo energetico. Compila il form su PagineGialle Casa per ricevere fino a 5 preventivi gratuiti e senza impegno!
Come funziona il rinnovo contrattuale Comunicazioni più chiare grazie all'intervento di ARERA Quando è il momento giusto per cambiare? La situazione attuale del mercato energetico Secondo un recente studio dell’Osservatorio Switcho, che ha analizzato più di 670mila bollette, circa il 33% dei consumatori italiani inizia a cercare nuove offerte sul mercato libero solo quando riceve la proposta di rinnovo dal proprio fornitore di energia elettrica e gas. Questa tendenza espone molti clienti al rischio di rincari tariffari non preventivati che scattano automaticamente grazie al meccanismo del “silenzio assenso“. In pratica, se non si risponde alla proposta di rinnovo, si accetta tacitamente il nuovo contratto, perdendo l’opportunità di individuare offerte più vantaggiose tra quelle disponibili sul mercato. Facciamo il punto della situazione tramite i dati emersi dal report. Come funziona il rinnovo contrattuale La normativa prevede che almeno tre mesi prima della scadenza del contratto, il fornitore invii una comunicazione al cliente informandolo sulle nuove condizioni economiche. A questo punto, il consumatore può accettare tacitamente il rinnovo proposto oppure cercare un’offerta più conveniente e passare a un altro operatore alla scadenza naturale del contratto, senza incorrere in alcuna penale. Comunicazioni più chiare grazie all’intervento di ARERA Un problema riscontrato è la scarsa consapevolezza dei consumatori riguardo alla durata dei contratti e alle relative tariffe, spesso causata dalla diffidenza verso le comunicazioni ricevute, considerate invasive o scambiate per spam. Per migliorare questa situazione, da inizio anno l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha introdotto regole più severe sulle proposte di rinnovo, con l’obiettivo di aumentare trasparenza e chiarezza. Le nuove disposizioni prevedono che le proposte di rinnovo siano chiaramente identificabili e non possano essere inserite all’interno della bolletta o nelle newsletter commerciali. Inoltre, devono essere inviate tramite supporti durevoli come email o posta cartacea, garantendo così la tracciabilità delle comunicazioni. Quando è il momento giusto per cambiare? Il tempismo è fondamentale per evitare aumenti imprevisti. Considerando che il cambio del fornitore richiede dai 45 ai 60 giorni, il momento ideale per valutare un eventuale switch è circa 2 mesi prima della scadenza del contratto. Nel confronto tra le offerte, disponibile anche su portali dedicati, è importante valutare senza pregiudizi le nuove condizioni proposte dal proprio fornitore, che non sempre sono peggiorative. Infatti, l’obiettivo dei fornitori è ridurre il tasso di abbandono dei clienti, e per questo motivo potrebbero proporre rinnovi in linea con il contratto attuale. La situazione attuale del mercato energetico Dopo gli aumenti vertiginosi causati dal conflitto Russia-Ucraina e dall’inflazione elevata, il mercato energetico italiano appare ora “più stabile”, anche se permangono rincari stagionali. Infatti, prendendo in considerazione la stagione invernale 2024-25, ormai in conclusione, sono stati riscontrati nuovi aumenti nelle bollette. Un’analisi di Facile.it, basata sui consumi di oltre 770mila utenti tra ottobre 2024 e gennaio 2025, evidenzia che le famiglie italiane hanno speso mediamente 777 euro per le utenze, con un incremento del 5,9%. Nel dettaglio, la spesa media è stata di 280 euro per l’elettricità, con un aumento dell’1,7%, e di 497 euro per il gas, con un incremento più significativo dell’8,3%. Di fronte a un mercato energetico ancora soggetto a oscillazioni e rincari stagionali, una soluzione sempre più conveniente per proteggersi dagli aumenti in bolletta è rappresentata dall’installazione di impianti fotovoltaici. L’autoconsumo energetico permette infatti di ridurre significativamente la dipendenza dai fornitori tradizionali e di stabilizzare i costi nel lungo periodo. L’investimento iniziale viene rapidamente ammortizzato grazie ai risparmi mensili sulle bollette e agli incentivi fiscali ancora disponibili. I moderni impianti fotovoltaici, inoltre, hanno raggiunto livelli di efficienza notevolmente superiori rispetto al passato, garantendo una produzione energetica ottimale anche nelle regioni meno soleggiate. Richiedere più preventivi a diverse aziende del settore consente inoltre di confrontare proposte, tecnologie e costi, scegliendo la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Compila il form su PagineGialle Casa per ricevere fino a 5 preventivi gratuiti e senza impegno!
Manutenzione giardino: quando usufruire dell'IVA agevolata al 10% Potatura alberi in condominio: quale IVA applicare? Potatura alberi: dove trovare professionisti del verde La gestione del verde e la manutenzione degli spazi esterni rappresentano attività sempre più rilevanti sia per i privati cittadini che per le imprese. Tra queste, la potatura degli alberi costituisce un intervento fondamentale per garantire la salute delle piante, la sicurezza degli spazi e il decoro urbano. Tuttavia, quando si tratta di affidare questi lavori a professionisti del settore, è importante conoscere quale regime fiscale si applica e, in particolare, quale aliquota IVA grava su tali prestazioni. Vediamo cosa prevede la potatura degli alberi dal punto di vista fiscale, chiarendo quando è possibile beneficiare di aliquote agevolate e quando invece si applica l’IVA ordinaria. Manutenzione giardino: quando usufruire dell’IVA agevolata al 10% Shutterstock La manutenzione del giardino può beneficiare di un’aliquota IVA ridotta in specifiche circostanze. Per poter applicare l’IVA agevolata al 10% invece dell’ordinaria aliquota del 22%, è necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali. Innanzitutto, il terreno deve essere ufficialmente considerato come pertinenza del fabbricato residenziale, con un riconoscimento sia dal punto di vista civilistico che catastale. In secondo luogo, gli interventi realizzati devono costituire opere di natura edilizia classificabili come manutenzioni straordinarie. Rientrano nell’IVA al 10% interventi quali il rifacimento di aiuole con opere murarie, la ricostruzione della pavimentazione o la ristrutturazione dei muretti di confine. Questi lavori rappresentano modifiche sostanziali alle strutture esistenti e per questo motivo possono beneficiare dell’agevolazione. È importante sottolineare che le manutenzioni ordinarie di natura edilizia beneficiano dell’aliquota ridotta solo se riguardano parti comuni di edifici residenziali, così come definite dall’articolo 1117, numero 1 del codice civile. Gli interventi di manutenzione straordinaria che non sono di natura edilizia non godono dell’agevolazione e rimangono soggetti all’IVA ordinaria del 22%. In questa categoria rientrano lavori come la sostituzione dell’impianto di irrigazione, l’installazione di serbatoi d’acqua o l’acquisto di terra con relativa piantumazione di nuove piante o alberi. Per questi interventi, l’IVA applicabile resta quella ordinaria. Potatura alberi in condominio: quale IVA applicare? Il giardino condominiale, come ogni altra area comune, richiede una regolare manutenzione non solo per garantire l’aspetto estetico dell’immobile, ma anche per assicurare che tutti i condomini possano usufruirne in modo sicuro e confortevole. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, gli interventi di manutenzione del verde in un contesto condominiale non beneficiano delle agevolazioni IVA previste per i lavori edili. Infatti, secondo la normativa vigente, i lavori di sistemazione di giardini e parchi annessi ad abitazioni e condomini sono soggetti all’aliquota ordinaria del 22%. L’agevolazione fiscale introdotta dall’articolo 7 della legge 488/1999 è riservata esclusivamente agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati su “fabbricati a prevalente destinazione abitativa”, categoria in cui non rientrano le opere di giardinaggio. Per quanto riguarda la gestione di questi interventi, generalmente è l’amministratore di condominio a occuparsi dell’organizzazione della manutenzione del giardino condominiale, incaricando un professionista scelto durante l’assemblea condominiale. È importante sottolineare che questa figura professionale dovrà applicare l’IVA ordinaria sulle prestazioni relative alla potatura degli alberi. È possibile che i condomini stessi possano farsi carico di piccoli lavori di manutenzione in autonomia, ma solo a condizione che tali interventi non modifichino la destinazione d’uso delle aree comuni o ne limitino l’accesso. In ogni caso, anche per eventuali materiali acquistati direttamente dai condomini per questi scopi, l’aliquota IVA applicabile rimane quella ordinaria. Potatura alberi: dove trovare professionisti del verde Shutterstock La manutenzione del verde e, in particolare, la potatura degli alberi richiede competenze specifiche e attrezzature adeguate per garantire interventi efficaci e sicuri. Affidarsi a professionisti del settore è fondamentale per preservare la salute delle piante e assicurare che le operazioni vengano svolte nel rispetto delle normative vigenti. Una risorsa particolarmente utile per individuare esperti qualificati è PagineGialle Casa, dove puoi trovare un database completo di professionisti suddivisi per zona geografica. Compilando il form puoi richiedere fino a 5 preventivi diversi senza alcun impegno, il tutto comodamente online. In questo modo, potrai confrontare diverse offerte e risparmiare senza rinunciare ad un servizio di qualità!