Cultura e artigianato nel comune di San Miniato (Pisa)
Le origini di San Miniato sono da rintracciare nel VIII secolo, quando un gruppo di longobardi si stabilì sull’attuale colle su cui sorge la città. Il borgo passò poi sotto le mani di Federico II di Svevia che eresse la rocca e nel 1600 sotto la diocesi di Lucca. Fino al 1925 rimase sotto Firenze e solo in seguito passò sotto Pisa. Forse non tutti sanno che Napoleone Bonaparte visitò il borgo diverse volte, principalmente perché i suoi antenati erano originari proprio di San Miniato.
Chi viaggia alla ricerca della storia e della cultura, troverà in San Miniato un luogo ricco di monumenti molto importanti, tra cui il Palazzo Comunale con la sontuosa sala delle Virtù, Palazzo Bonaparte, Palazzo Grifoni, il Palazzo Vescovile e il Palazzo dei Vicari Imperiali. Sono presenti inoltre l’Auditorium di San Martino e uno dei simboli stessi della città: la Rocca di Federico II. San Miniato però ha anche l’importante sito archeologico di San Genesio che testimonia le origini della città.
Il territorio è anche molto ricco dal punto di vista delle architetture religiose, tra cui:
- l’ex monastero di Santa Chiara
- il Santuario della Madre dei Bambini
- il Convento dei Cappuccini a Calenzano
- la Badia di Santa Gronda
Tra le numerose chiese e cappelle del comune, spicca sicuramente il Duomo di Santa Maria Assunta e San Genesio, che fu distrutto durante la seconda guerra mondiale e in seguito, ricostruito.
Artigianato a San Miniato
Nella località di Ponte a Egola, nel comune di San Miniato (Pisa), sorge uno dei centri principali a livello nazionale per la produzione del cuoio. Grazie alla continua innovazione e all’utilizzo di materiali naturali, le pelli di San Miniato sono molto apprezzate da stilisti e griffes internazionali.
Alla scoperta dei sapori di San Miniato
Oltre all’artigianato, il comune è famoso anche per l’enogastronomia e in particolare per i tartufi bianchi. Il Tuber Magnum Pico è una vera eccellenza del territorio che viene cercata dai tartufai tra querce, tigli e salici. Per celebrare questo prodotto ogni anno viene organizzata nel borgo un’apposita Mostra Mercato, che richiama appassionati e professionisti del gusto. Il tartufo inoltre si sposa perfettamente con il vino, l’olio extravergine di oliva e i salumi del territorio, che i ristoranti del territorio sanno valorizzare con grande attenzione. Non è un caso infatti che San Miniato vanti il riconoscimento di alcuni presìdi Slow Food.
Infine, per tutti gli amanti del trekking e delle escursioni è importante sapere che San Miniato è una delle tappe della Via Francigena toscana, lungo il tratto che collega Altopascio a Gambassi Terme.
