Cittadina della provincia di Bari contraddistinta dalla presenza dei trulli, tipiche abitazioni circolari in pietra, Alberobello è stata riconosciuta Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco. Il nome della città deriva dal latino Silva Alboris Belli, cha significa foresta di alberi da guerra, per la presenza in antichità di numerose querce utilizzate per costruire armi e macchine da guerra. L’insediamento risale al XVI secolo, quando i conti di Conversano inviarono i propri contadini col compito di rendere fertile questo feudo. Per aggirare il pagamento del tributo dovuto al Regno di Napoli, vennero edificati i trulli, abitazioni a secco di pietra calcarea che potevano essere smantellati nel giro di una notte.
Se la conosci...
Ad Alberobello quella dell’ulivo è una delle colture più diffuse: se possiedi un frantoio, oltre a rifornire ristoranti e supermercati, potresti mettere su un piccolo spaccio per vendere il tuo olio direttamente ai consumatori: i turisti farebbero la fila! D’altra parte i visitatori qui non mancano mai e molti abitanti si sono organizzati allestendo negozi di souvenir e di articoli da regalo direttamente all’interno dei trulli: questa location esercita indubbiamente un grande fascino, divenendo un forte elemento di richiamo. Fra gli oggetti che si possono acquistare, i più apprezzati sono sicuramente i manufatti degli artigiani locali, come i cestini in legno e i tessuti di lino.