Patronato

Tutti, o quasi, hanno pensato di rivolgersi a un patronato almeno una volta nella vita, per risolvere alcuni problemi di natura lavorativa, avere dei chiarimenti, ottenere assistenza o informazioni, cercare un supporto.

I patronati sono distribuiti su tutto il territorio italiano, a Perugia come a Salerno: l'utente non deve fare altro che cercare la sede a lui più vicina. I patronati operano in base a protocolli stabiliti a livello provinciale e regionale, e sono gestiti da personale specializzato e qualificato a dare informazioni e risolvere controversie. Ma cosa sono esattamente i patronati e come funzionano? Scopri tutto quello che è necessario sapere su PagineGialle.

Cos'è il patronato?

Gli Istituti di Patronato sono enti di assistenza sociale senza fini di lucro, costituiti e gestiti dalle confederazioni o dalle associazioni nazionali dei lavoratori, regolamentati dalla legge n. 152/2001. Sono presenti sul territorio con un gran numero di sedi e svolgono prevalentemente attività di gratuita assistenza ai lavoratori per svolgimento delle proprie pratiche previdenziali.

Gli Istituti di Patronato e di assistenza sociale possono essere costituiti soltanto da associazioni di lavoratori a carattere nazionale, anche non aventi natura sindacale, e i loro statuti devono prevedere espressamente finalità assistenziali, cui devono provvedere con mezzi adeguati.

Il patronato è un ente molto importante nella struttura sociale e lavorativa italiana: permette ai cittadini, anche quelli con redditi molto bassi, di avere un'assistenza e un aiuto su temi che difficilmente riuscirebbero a gestire da soli. Da parte sua, in quanto ente di assistenza sociale, il patronato è di fatto costretto ad accertarsi preventivamente della serietà e fondatezza delle pretese avanzate dall’assistito.

Quali attività svolge un patronato?

In un patronato è possibile ricevere informazioni e assistenza in merito a prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, alla presentazione di domande di pensioni e liquidazioni da rivolgere all’Inps, prestazioni socio-assistenziali, incluse quelle in materia di emigrazione e immigrazione e quelle riguardanti le pratiche di ricovero di un anziano in casa di riposo e il pagamento della retta di soggiorno in particolari situazioni. Possono anche svolgere attività di supporto alle autorità diplomatiche e consolari italiane all'estero, prestando i propri servizi in favore dei cittadini italiani residenti all’estero. 

Un patronato è inoltre in grado di fornire informazioni su:
  • fondi pensione complementari
  • sicurezza sociale
  • diritto di famiglia
  • successioni
  • legislazione fiscale
  • sicurezza sul lavoro
Previa autorizzazione scritta del cittadino, i patronati hanno la facoltà di poter accedere alle banche dati dei vari enti preposti all’erogazione delle prestazioni richieste, al fine di estrapolare tutti i dati necessari a soddisfare le esigenze del cliente.

Chi può rivolgersi al patronato?

Il patronato svolge gratuitamente la sua attività a favore dei lavoratori, o loro aventi causa, che ne facciano richiesta. Nonostante un patronato sia normalmente costituito e gestito da un’associazione o confederazione sindacale come la CGIL, i suoi servizi sono liberamente accessibili da qualsiasi cittadino, indipendentemente dall’adesione all’organizzazione promotrice, che può essere appunto un sindacato.

Al cittadino è chiesta unicamente una partecipazione alle spese sostenute dal patronato, nella misura normalmente individuata tramite apposite convenzioni sottoscritte con gli ordini professionali interessati, mentre l’assistenza prestata dal personale di un patronato, ovviamente qualificata, è gratuita per i cittadini che dichiarano un reddito inferiore alla pensione minima annua dei lavoratori dipendenti.

Come si finanzia un patronato?

Trattandosi di un ente di assistenza sociale senza fini di lucro, le entrate di un patronato sono destinate unicamente a coprire le spese sostenute per l’erogazione delle prestazioni offerte, sia in termini di strutture che di personale. Il patronato fornisce assistenza e tutela ai cittadini, e in questo modo, contemporaneamente, fornisce assistenza allo Stato italiano, consentendo di velocizzare l’iter burocratico collegato ad ogni prestazione.

Per questo motivo, lo Stato riconosce ogni anno a ciascun patronato una quota della percentuale prelevata (in misura non superiore al 0,50% come viene determinata dal Ministro per il lavoro) dal gettito complessivo dei contributi annuali corrisposti dai datori di lavoro e dai lavoratori agli enti pubblici, comunque denominati e strutturati, che erogano prestazioni di previdenza sociale.

Inoltre sono previsti particolari criteri per attribuire ad ogni patronato un determinato punteggio, calcolato in base ai risultati positivi dell’attività da esso svolta nonché alla struttura della sua organizzazione, per fissare ulteriori singole quote di finanziamento.

Le prestazioni che vengono prese in considerazione a tali effetti sono naturalmente quelle legislativamente previste per i patronati, a cui si aggiungono tutte quelle di assistenza sociale che attualmente possono essere oggetto di legittime pretese da parte di ogni cittadino, purché si concludano in modo positivo per l’assistito.

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