1. Home
  2. Food
  3. Mangiare bene

Tutti i segreti per cucinare il vero ramen giapponese

Ecco qual è il segreto per cucinare alla perfezione il ramen, una delle maggiori icone culinarie del Giappone

17-12-2018

Mangiare bene

La cultura giapponese è sicuramente una delle più affascinanti, con i suoi ritmi, suoni e sapori unici. Sempre più persone ne apprezzano soprattutto la cucina, con tantissimi piatti tipici giapponesi entrati ormai a far parte della nostra alimentazione. In particolare uno dei più famosi e graditi è il ramen giapponese, una zuppa di pesce con noodles, verdure e varie spezie. Vediamo come fare per preparare un vero ramen anche a casa, senza dover recarsi al ristorante.

Come si fa il ramen giapponese?

Per preparare il ramen giapponese servono alcuni ingredienti principali:

  • i noodles di riso,
  • le uova,
  • le alghe,
  • la carne bianca, meglio se di maiale.

Le alghe più utilizzate invece sono le nori o le wakame, tuttavia è possibile personalizzare il proprio ramen casalingo con altre tipologie di alghe, purché con un sapore non eccessivamente aggressivo.
Inoltre, non devono mancare le spezie, tra cui lo zenzero in polvere, l’aglio, i cipollotti e ovviamente l’immancabile salsa di soia, tra le migliori salse giapponesi, oltre a un pizzico di sale e all’olio extravergine d’oliva.

Complessivamente per cucinare il ramen servono all’incirca 45-50 minuti, perciò è una soluzione abbastanza pratica per il pranzo o la cena. Per accelerare la preparazione basta precuocere alcuni ingredienti, lasciandoli amalgamare successivamente con un po’ d’acqua calda, per ottenere un ramen squisito in appena 15-20 minuti.

  1. La ricetta inizia con la cottura della carne di maiale, da cuocere al forno o in padella a fuco lento, con un goccio di olio extravergine d’oliva, cercando di mantenerla morbida e leggermente affumicata.
  2. Dopodiché bisogna preparare il brodo, l’elemento principale del ramen giapponese, riscaldando l’acqua in un pentolino con lo zenzero, la salsa di soia e un po’ di aglio in polvere, filtrando la zuppa in base ai propri gusti una volta pronta. Allo stesso tempo vanno cucinate le uova, cercando di lasciare il tuorlo morbido, terminando la cottura qualche istante prima del dovuto.
  3. Infine basta preparare i noodles a parte, aggiungere il brodo, alcune fettine di maiale, metà uovo tagliato possibilmente in orizzontale, le alghe e il cipollotto sminuzzato finemente. Alcune persone aggiungono i migliori funghi o il sesamo, tuttavia il ramen originale non li prevede.

Varie tipologie di ramen giapponese

La ricetta del ramen verte su una preparazione principale, che può essere variata leggermente in base al tipo di ramen che si vuole realizzare.

Quelli ufficiali sono quattro:

  • Tonkotsu ramen
  • Shoyu ramen
  • Miso ramen
  • Shio ramen

Il Tonkotsu ramen rimane più cremoso rispetto alla ricotta originale, infatti prevede l’utilizzo delle ossa di maiale e del grasso per il brodo. È ideale da servire con il sakè, poiché il sapore forte del ramen viene assorbito in parte dal tenore alcolico della bevanda.

Lo Shoyu ramen è una versione molto antica e tradizionale, che presenta un brodo molto scuro con una quantità elevata di salsa di soia. La carne invece è solitamente di pollo, manzo o di pesce fresco.

Lo Shio ramen invece è simile al Tonkotsu ramen, ma la zuppa rimane lievemente più chiara rispetto a quest’ultimo. Il brodo viene preparato spesso con ossa di maiale, ma soltanto per dare consistenza alla zuppa. All’interno si trovano a volte polpette di carne di pollo, funghi e prugne essiccate.

Infine il Miso ramen è una variazione moderna di questo piatto tipico giapponese, dove il brodo viene preparato con moltissimo miso, utilizzando carni magre come il pollo o il pesce al posto del maiale.

Storia e origine del ramen giapponese

Quella del ramen giapponese non è una storia molto antica, ma è comunque ricca di fascino e di mistero, come del resto tutto ciò che riguarda il Giappone. L’origine non è stata definita con certezza, tuttavia la sua comparsa è avvenuta all’inizio del 1900, mentre il grande successo nazionale arrivò qualche anno più tardi, durante la dinastia dell’Imperatore Hirohito tra le due grandi guerre mondiali. Il ramen si affermò rapidamente come street food, diventando uno dei piatti tipici giapponesi più richiesti da chi mangiava fuori casa (e ancora oggi è possibile acquistarla nelle gastronomie take-away). Questa zuppa era infatti semplice da preparare, economica da mangiare e soprattutto veloce da consumare, qualità ideali per chi aveva poco tempo a disposizione.

Inoltre gli ingredienti sono piuttosto comuni nel Paese nipponico, perciò anche in periodi di crisi e di guerre non era difficile preparare un buon ramen.
Secondo alcune fonti giapponesi, il primo ristorante a servire il ramen nacque intorno al 1910 a Yokohama, in seguito alla comparsa di un ingrediente fondamentale di questo piatto, i noodles. Si tratta di una pasta simile alle tagliatelle, che poteva essere cotta in maniera quasi istantanea, grazie alla precottura. Bastava aggiungere un po’ d’acqua calda per preparare il ramen in pochi minuti, una soluzione pratica, economica e veloce.

Ben presto diventò uno dei piatti tipici giapponesi più famosi del Paese, entrando a far parte della cultura nipponica. Oggi si contano migliaia di ristoranti specializzati nella preparazione dal ramen, compresi alcuni musei che ne mostrano la storia e l’evoluzione culturale. Le persone appassionate del Giappone non possono non sperimentare il vero ramen giapponese, una delle maggiori icone culinarie nipponiche insieme al sushi e al sashimi.

Potrebbero interessarti anche