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I principali tipi di funghi

Accanto ai funghi selvatici, per i più pigri ci sono tanti tipi di funghi di coltivazione venduti nei supermercati: vediamo quali sono e come si riconoscono

13-10-2018 (Ultimo aggiornamento 22-10-2018)

Mangiare bene

Non tutti hanno tempo, disponibilità e conoscenze sufficienti per andare alla ricerca di funghi selvatici, ma fortunatamente ci sono tanti tipi di funghi che si possono trovare al supermercato e spuntare dalla lista della spesa perfetta. Di solito si tratta di funghi coltivati ottimi da mangiare, sicuri e freschi, coltivati in fungicolture controllate.

Nei supermercati vengono di solito venduti in vaschetta e si possono trovare al fresco nei frigoriferi accanto alle insalate confezionate o fra la frutta e la verdura. A volte vengono commercializzati interi, così come sono stati raccolti e presentano quindi alla base i residui di terra. In altri casi i funghi sono tagliati e lavati, pronti quindi a finire in padella. Se si considera lo scarto che risulta dalla pulizia dei funghi comprati interi il prezzo fra quelli tagliati pronti e questi è più o meno lo stesso.

Tipi di funghi da supermercato

I funghi champignon o prataioli

Questi funghi sono noti con il nome di prataioli, champignon o funghi di Parigi e sono sicuramente quelli più diffusi, specialmente nel mercato europeo. Essi sono panciuti, con la carne piena, ricchi di acqua: le lamelle sotto al cappello sono libere e con sfumature bruno, rosa, nere all’estremità. Il gambo è liscio e color panna.
Sono buoni mangiati da soli cucinati con una ricetta classica per i funghi trifolati o anche in accompagnamento a piatti di carne (meglio se carne bianca) o in pasta e risotti. Visto il loro profumo e gusto anche da crudi ci sono molti che li usano anche tagliati fini, così come sono, nell’insalata. Apprezzati dai vegani, ma non solo, sono ricchi di enzimi e nutrienti, poco calorici e ricchi di vitamina D.

Funghi pleurotus

Molto comuni sono anche i funghi pleurotus che sono anche conosciuti con nomi volgari come orecchioni, sbrise o come funghi cardoncelli. Il loro profumo è delicato anche se il sapore è delizioso, ma non penetrante e per questo da alcuni è considerato solo discreto.
In realtà si presta molto a essere utilizzato in cucina proprio per questa sua caratteristica perché si abbina ad altri alimenti, senza tuttavia coprirne odore e sapore. Questi funghi, carnosi e sodi, sono noti per le loro funzioni antinfiammatorie e anti colesterolo.

Funghi pioppini

Simili ai chiodini e infatti molto spesso confusi con questi, i funghi pioppini (o piopparelli) sono molto diffusi sia in allevamento che allo stato selvatico. Essi hanno un colore biancastro sul gambo affusolato e nelle lamelle, ma hanno un cappello bruno scuro.
Questo fungo è utilizzato in cucina da moltissimi secoli ed è perfetto soprattutto per preparare ricette rustiche. Di solito li vediamo cucinati da soli come trifolati, ben sugosi, per accompagnare la polenta o il pure, ma anche in piatti di carne rossa per completarne e arricchirne il gusto.

Funghi chiodini

Fra i funghi più conosciuti e ricercati di tutti, visto che si trovano anche fra quelli selvatici, ci sono i chiodini. Delicatissimi, con lamelle sottili poco fitte e un colore che va dal giallo al biancastro, al rosso quando sono maturi. Il gambo è lungo e sottile, ricoperto di squamette e di un colorito canarino. La carne è chiara, fibrosa e caratterizzata da un leggero sapore amarognolo. Di solito questi tipi di funghi sono consumati trifolati o anche messi sott’olio.

Funghi di Borgotaro

Con la definizione di funghi di Borgotaro si fa riferimento a quattro specie di porcini, che sono i funghi più noti e ricercati nel nostro Paese. Di solito si trovano commercializzati secchi, congelati o anche a volte freschi. Essi sono caratterizzati da un profumo molto intenso di bosco e legno e, quelli provenienti da Borgotaro, sono considerati fra i più pregiati di tutti i porcini.
Il loro colore va dal bianco al giallastro, con cappelli bruni. La struttura è tozza e importante, con una carne chiara e soda. In cucina li si può trovare in una moltitudine di modi: vengono consumati crudi, in antipasti, primi, secondi, insalate e impiegati anche per le pizze gourmet.

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