Hopsteria, elegantemente conviviale

Basta passare una sera e guardare dentro le vetrine: i sorrisi di tutti i clienti sono il miglior biglietto da visita.

Menù e ambiente

Arredato con gusto e calore, nessun dettaglio è lasciato al caso. Perfetto per una cena romantica o una serata tra amici, con le sue tre sale permette di ritagliarsi un angolo intimo anche a locale pieno. Pochi i coperti totali, scelta guidata dalla volontà di dedicare la massima attenzione e cura a ogni ospite.
Il menù presenta in totale 16 piatti tra antipasti, primi, secondi e dolci (e sì, qui i dolci sono a pieno titolo una delle portate): le due chef hanno preferito un menù più ristretto ma che permettesse loro di concentrarsi al massimo su ciascuna pietanza. Il menù varia e varierà in base alle stagioni: per l’inverno sapori avvolgenti e caldi.
Gli antipasti aprono il percorso con un viaggio tra mare e terra: per gli amanti del pesce sgombro marinato con centrifuga di sedano mela e finocchio finito con polvere di olive nere e olio al finocchietto oppure gambero rosso del Mediterraneo impreziosito dai finocchi brasati, una salsa all’arancia e la bisque alla birra; chi preferisce la carne non può non assaggiare il petto di quaglia lardellato ripieno di salvia, con cavolo nero marinato e salsa alla salvia; non manca l’opzione vegetariana con la spuma al Grana Padano e insalata di funghi freschi, alleggerita da un filo di olio al prezzemolo che rinfresca il palato.
I primi portano la cifra delle due anime della chef: i caldi abbracci dei tortelli di patate e rosmarino con brodo di gallina e olio al rosmarino e delle Mafalde con ragù di brasato e polvere di alloro da un lato, la ricercatezza degli abbinamenti nello spaghettone con crema di nocciola, crema di barbabietola, nocciola tostata e barbabietola marinata o nel risotto con vongole, pompelmo
e aglio nero.
I secondi? Sempre carne e pesce: controfiletto di cervo con salsa ai frutti rossi, funghi shiitake e riduzione di birra affumicata; pappa al pomodoro con le cozze cannellate e olio al dragoncello (disponibile in versione vegetariana, senza le cozze), rombo con carciofi, capperi e yuzu; e il piatto forte: filetto di maialino con crema di zucca, fondo alla liquirizia, noci tostate e cavolo nero.
Dicevamo che i dolci sono la quarta portata, in menù troviamo quattro creazioni della Pastrychef che permettono di chiudere in dolcezza il pasto, ciascuno identificato da pochi ingredienti presenti ciascuno in una variazione di consistenze: cioccolato fondente e litchi, mela vaniglia e timolimone, pera cannella e cioccolato Caramelia, caffè mandarino e marron glacé.
Cosa accompagnare a cotanta meraviglia? Un buon vino, o magari si può approfittare della proposta della casa e scegliere gli abbinamenti di birre selezionate. Oppure un cocktail.
Certo, perché l’Hopsteria è anche un cocktail bar in cui è anche possibile fare un aperitivo o un dopocena, magari affidandosi alle mani sapienti del barman che potrà proporre drink d’eccezione.
Il servizio è disponibile sia à la carte, che con la modalità degustazione: un percorso di 5 portate a fantasia delle chef che permette di assaggiare una panoramica del menù, e decidere di tornare a provare il resto.
Affrettatevi a prenotare il vostro tavolo, o magari a regalare un’esperienza approfittando della proposta delle gift card.