Come funziona il Green Pass europeo?

L’estate duemilaventuno, per i turisti che vorranno spostarsi all’interno del continente europeo, sarà all’insegna di un documento preciso che consentirà i viaggi, il Green Pass europeo. Con questa denominazione si indica un certificato, l’unico riconosciuto, che attesta l’avvenuta vaccinazione anti Covid-19, oppure la guarigione dall’infezione o ancora lo status negativo in seguito a un test rapido.

Tale certificazione è necessaria non solo per entrare nelle regioni italiane che abbiano un colore diverso dal bianco, ma anche per oltrepassare i confini nazionali ed entrare in altri Paesi. Inoltre, viene richiesto in caso di partecipazione a cerimonie in cui siano presenti un certo numero di persone, oltre che per poter accedere alle Rsa per visitare gli ospiti. 

Green Pass europeo: come ottenerlo?

Per sapere come ottenere il Green Pass europeo è necessario rivolgersi all’unico organo in grado di emetterlo: una piattaforma digitale, chiamata Digital Green Certificate. Nel caso in cui si sia guariti dall’infezione e si sia quindi in possesso dell’attestazione del medico di famiglia di avvenuta guarigione, oppure si sia stati vaccinati o risultati negativi al test rapido antigenico rapido o molecolare, è possibile fare richiesta per avere il certificato. 

Oltre ai dati del richiedente, infatti, sul Green Pass figurano dati come la struttura che lo rilascia, ossia il Ministero della Salute, e informazioni puntuali sul tipo di vaccino, giorno di somministrazione e di richiamo, oppure data di avvenuta guarigione o risultato negativo del test. Ma come funziona il Green Pass europeo? È molto semplice: ha una durata temporale, determinata dal motivo per cui viene richiesto. Quindici giorni dopo essere stati vaccinati con la prima dose, infatti, entra in vigore il certificato con una validità di nove mesi; se guariti dall’infezione, invece, scade dopo sei mesi. 

Prima di mettersi in viaggio all’estero è necessario informarsi su quali Paesi, in particolare, accettino anche solo il Green Pass europeo dopo la prima dose: molte nazioni, infatti, richiedono che anche la seconda sia stata somministrata per lasciar transitare sul proprio territorio. Una volta emesso, il certificato può essere revocato in caso sia segnalato uno stato di positività dell’utente da parte di una struttura sanitaria del servizio sanitario regionale o un medico, anche in caso questi sia già stato vaccinato. 

Come e dove consultare il Green Pass europeo

In qualsiasi momento sarà possibile consultare il proprio certificato non solo sul sito dedicato, ma anche attraverso una app da poter scaricare sui dispositivi elettronici. Il Green Pass europeo sarà visibile sia dalla app Immuni che, dal giorno 1 luglio 2021, sulla app Io, creata dalla Pubblica Amministrazione per poter godere di una serie di servizi, dal cashback di Stato a, per l’appunto, la certificazione Green Pass. 

Green Pass europeo per bambini

Il Green Pass europeo per bambini è poi necessario, a partire dai due anni d’età, nel caso serva per partecipare a cerimonie o entrare in determinati luoghi che ne prevedano il possesso. Per viaggiare all’estero, invece, è necessario informarsi in precedenza poiché ogni Paese ha determinato criteri diversi: in Portogallo, per esempio, è necessario dai due anni d’età, in Spagna e Germania a partire dai sei anni, in Francia e Regno Unito dagli undici anni e in Svizzera dai dodici.