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Tatuaggi all'hennè: storia, significati e rischi

I tatuaggi all'henné hanno storia e origini antichissimi. A seconda del rituale in cui vengono fatti, simboleggiano cose differenti. Ecco tutto quello che c'è da sapere

01-11-2018 (Ultimo aggiornamento 21-11-2018)

Tatuaggi e piercing

tatuaggi all’henné sono una pratica di origine indiana e del Nord America con radici antichissime, come i tatuaggi thailandesi. Può avere molti significati a seconda del rituale durante il quale vengono disegnati e del Paese di provenienza. Approfondiamo storia e origini di questa pratica.

La storia di questa pratica

I tatuaggi henné hanno origini molto lontane e possono essere chiamati in hindi con il termine Mehndi. Molte persone pensano che questo tipo di tattoo abbia un’origine tipicamente orientale: in realtà questa pratica veniva eseguita già in età romana da parte delle figure sociali più importanti, ovvero i sacerdoti. Ripresa in seguito con propri stili da ebrei, egiziani, assiri e cinesi, nel dodicesimo secolo questa pratica raggiunge anche l’India.

I tatuaggi indiani sono conosciuti soprattutto per il rito del Mehndi. Questo rituale viene svolto alla vigilia del tipico matrimonio indiano, durante il quale si riuniscono le donne della famiglia. Durante il Mehndi, le anziane dipingono le mani delle donne più giovani. Questo evento non è solo un augurio alla coppia e alla sposa per una vita felice, bensì anche un momento in cui vengono donati consigli sulla vita di coppia e sul matrimonio.

Come si realizzano i tatuaggi hennè

La tecnica per realizzare i tatuaggi all’henné è una sola, anche se possono cambiare le sostanze utilizzate. La soluzione più utilizzata è la polvere di henné, una sostanza di colore verde che può essere impastata con acqua o oli essenziali. Per rendere questa sostanza malleabile e in grado di rimanere sulla pelle viene mischiata con acqua, limone e oli a scelta. In questo modo si ottiene una specie di pasta. Per realizzare l’henné sulle mani è indispensabile che questa pasta non sia troppo liquida, perché potrebbe portare a numerose sbavature, e nel caso sia troppo solida, invece, potrebbe essere difficile da applicare.

Simbologie e disegni

I tatuaggi henné possono assumere molti significati: fertilità, felicità e abbondanza sono solo alcuni degli elementi rappresentati in questa pratica. Ogni disegno può rappresentare un valore o un augurio diverso. All’interno di questi tatuaggi possono esserci fiori, animali, elementi del cielo e molto altro.
Tra i simboli più famosi dei tatuaggi indiani ci sono i disegni floreali, che rappresentano la gioia. Il fiore di loto è un altro soggetto spesso utilizzato perché può avere come significato la creatività, la sensibilità e la purezza simili al fiore di ciliegio. Animali come farfalle, libellule e pavoni invece sono il simbolo di cambiamento, rinascita e libertà. Infine sole e luna possono simboleggiare l’amore eterno e la risurrezione e sono tra i tatuaggi perfetti per sorelle o migliori amiche.

Rischi del tatuaggio e durata

Negli ultimi anni sono stati svolti numerosi studi sui rischi legati ai tatuaggi all’henné. L’henné non è un materiale dannoso per la salute ma contiene parafenilendiammina (PPD), una sostanza a cui moltissime persone sono fortemente allergiche. Nei tatuaggi tradizionali all’henné mani Mehndi questo rischio diminuisce perché vengono utilizzati solo prodotti naturali al 100%. Nonostante questo è sempre importante leggere gli ingredienti che compongono i tatuaggi e fare un test su una piccola parte della pelle, nonché affidarsi a un professionista.

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