Detrazione casa di riposo ed RSA nel modello 730/2023

Le case di riposo e le RSA sono strutture estremamente importanti che sostengono le famiglie che si prendono cura di anziani non completamente autonomi, di anziani non autonomi, disabili e persone affette da malattie invalidanti.

Le rette di queste strutture gravano sul bilancio familiare, ma possono essere alleggerite attraverso alcune importanti agevolazioni che si possono ottenere grazie alla compilazione e alla presentazione del modello 730/2023.

Detrazioni per le case di riposo e le RSA

Le spese sostenute per l’assistenza personale e la cura dei disabili possono essere estremamente onerose. Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi ha previsto delle agevolazioni per le famiglie che sostengono questo tipo di spese: si può ottenere uno sconto IRPEF del 19% o di una deduzione.

In particolar modo, compilando il modello 730/2023 per la dichiarazione dei redditi, si può ottenere la detrazione delle rette versate a case di riposo e RSA. 

Per beneficiare della detrazione dell’IRPEF il soggetto deve essere non autosufficiente a causa di patologie, non deve essere in grado di assumere alimenti autonomamente, espletare le funzioni fisiologiche, provvedere all’igiene personale, muoversi, vestirsi e tutto ciò che riguarda le normali azioni della vita quotidiana. Si tratta di soggetti che hanno bisogno di una sorveglianza continua e che non possono restare da soli in nessun momento della giornata.

La non autosufficienza deve essere certificata da un medico o da una commissione medica. La detrazione si ottiene per i servizi resi da casa di cura o di riposo, agenzie, addetti all’assistenza personale, cooperative di servizi.

Detrazione casa di riposo e RSA, come poter ottenere l’agevolazione

Non tutti possono ottenere la detrazione, ma occorre rispettare alcuni requisiti. In linea di massima, viene valutata la condizione di salute della persona che usufruisce del servizio. In base a questo elemento è possibile comprendere se si ha diritto ad una deduzione o ad una detrazione.

I soggetti non autosufficienti possono ottenere una detrazione del 19% fino ad un massimo di 2100 euro di spese, purché non abbiano un reddito superiore ai 40 mila euro. I soggetti disabili hanno diritto ad una deduzione dei costi.

Entrambi i benefici possono spettare a differenti soggetti. Tra questi vi è il contribuente stesso, un familiare a carico o un familiare non fiscalmente a carico. Si possono dedurre e detrarre spese per coniugi, figli, nipoti discendenti dei figli, fratelli e sorelle, nonni e nonne, genitori, generi e nuore e suoceri.

Al modello 730/2023 occorre allegare una documentazione che certifichi l’avvenuto pagamento dei servizi di assistenza. Questo deve contenere i dati anagrafici di chi effettua il pagamento, il suo codice fiscale e il nome di chi presta l’assistenza. Se ad usufruire del servizio è un familiare (a carico o non), devono essere indicate anche le informazioni relative a quest’ultimo, come il nome e il codice fiscale.

Tutte le spese che non riguardano esclusivamente l’assistenza, ma altre prestazioni offerte dalla struttura (visite specialistiche, somministrazione di farmaci e altro ancora), non devono essere calcolate.

Nel modello 730/2023 le spese per l’assistenza personale, per la retta di case di riposo ed RSA vanno inserire nel riquadro E, nella sezione dedicata alle spese per le quali spetta una detrazione d’imposta al 19%, 26%, 30% o 35%, nei righi che vanno dall’E 8 all’E 10. Il codice da indicare è il 15. Va trasmesso entro e non oltre il 2 ottobre del 2023.

La detrazione dell’IRPEF rappresenta un grande vantaggio per le famiglie che hanno bisogno del supporto di una casa di riposo o di una RSA per prendersi cura dei propri cari. Per trovare quella più vicina a te o che risponde alle tue esigenze puoi consultare PagineGialle.