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Come si conserva il salame per gustarlo al meglio

Che sia intero o a fette, artigianale o sottovuoto, ecco tutti i consigli per mantenere buono questo alimento il più a lungo possibile in frigo o in cantina

07-11-2022 (Ultimo aggiornamento 09-11-2022)

Carne e salumi

Nel panino, tagliato a tocchetti per insaporire un’insalata e il ripieno di una quiche o magari semplicemente a fette, per aprire il pasto insieme a olive, grissini e formaggi. Ci sono tanti modi di gustare il salame a pranzo, a cena e persino a merenda. Ma prima ancora di sbizzarrirsi in qualche ricetta, c’è un aspetto fondamentale da considerare: la conservazione. Per consumarlo in sicurezza, infatti, ma anche per evitare sprechi, è importante imparare a conservare il salame nel modo giusto.

Conservare a casa il salame e i salumi

Le tecniche di conservazione variano in base all’alimento e, nel caso del salame (ma anche dei salumi insaccati in generale) molto dipende dalla tipologia, dal tipo di lavorazione e dal confezionamento. Gli obiettivi di una conservazione adeguata, però, sono sempre gli stessi: mantenere intatti la freschezza e il gusto ed evitare la proliferazione di batteri e la formazione di muffe. Queste ultime, non essendo sempre visibili a occhio nudo, potrebbero essere involontariamente ingerite e causare disturbi gastrointestinali.

Conservare il salame sottovuoto

Un ottimo modo di conservare il salame, ma anche altri tipi di affettati e salumi, è la tecnica del sottovuoto. L’alimento viene inserito in una confezione in plastica nella quale viene ridotta la pressione dell’aria, sottraendo ossigeno: così si eliminano molti fattori che potrebbero far deteriorare il salame, come microrganismi, enzimi, umidità…

Conservare il salame sottovuoto significa, insomma, garantire una maggiore durabilità dell’alimento, che, finché si trova nella sua confezione integra e sigillata, può rimanere commestibile anche per alcuni mesi (di solito da 2 a 6, ma dipende dal singolo prodotto).

Talvolta il salame viene già venduto in una confezione sottovuoto, altrimenti bisogna sapere che esistono piccoli apparecchi casalinghi per il sottovuoto che consentono facilmente di confezionare gli alimenti a casa con questa tecnica. In ogni caso, il salame sottovuoto va conservato in frigo oppure in un altro luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di luce e di calore.

Conservare il salame in cantina

Il salame, quando è intero e artigianale, può anche essere conservato in cantina, a patto però che non sia eccessivamente umida. In caso contrario, l’alimento finirebbe per essere contaminato da muffe verdi o nere in breve tempo.

Se possiedi una cantina idonea, ovvero asciutta, areata e fresca (la temperatura ideale è tra i 15 e i 20 °C), puoi appendere i salami interi a un supporto saldato al soffitto o alla parete, in modo che non siano appoggiati a nessuna superficie. Monitora la situazione per qualche giorno, per accertarti che le condizioni del locale siano effettivamente adatte e che l’alimento non manifesti strane reazioni.

Chi conserva il salame in cantina deve fare attenzione a mosche, insetti e, soprattutto se abita in campagna, anche ad altri piccoli animali che potrebbero introdursi nella stanza tramite vani e finestre aperte.

Come conservare il salame intero

Se il salame intero non è sottovuoto o è già tagliato, e in assenza di una cantina idonea, il frigo resta il posto migliore in cui conservarlo. Un salame abbastanza stagionato, come il Salame Milano tipicamente lombardo (che viene lasciato stagionare dalle 3 alle 9 settimane), una volta aperto può essere conservato in frigo per una o due settimane. In generale, più il salame è grande, più a lungo potrebbe durare in frigorifero. Salami più morbidi come il famoso ciauscolo tipico marchigiano – segnale del fatto che hanno un elevato grado di umidità – hanno una durabilità inferiore e vanno consumati nel giro di pochi giorni.

Come conservare il salame in frigo

Gli esperti consigliano di conservare il salame in frigo nei ripiani più bassi: qui la temperatura (che non è uniforme all’interno dell’elettrodomestico) sarebbe quella ideale.

Una volta affettato il salame, prima di riporlo in frigo si dovrebbe coprire la sezione tagliata con un pezzo di carta stagnola o di pellicola di plastica. Ancora meglio, si potrebbe avvolgere l’intero salame in un canovaccio di cotone pulito, così da evitare di farlo seccare eccessivamente.

Si può congelare il salame?

Il congelamento è una tecnica di conservazione efficace, perché permette di mantenere a lungo i nutrienti e la freschezza di un alimento. Ma questo ragionamento vale anche per il salame? Dipende, anche se in generale va detto che non si tratta di un’opzione da prediligere.

Se proprio si deve congelare un salame, è preferibile farlo con un prodotto confezionato sottovuoto e ancora integro, a basso contenuto di sale e con poco grasso. In ogni caso, si dovrebbe conservare il salame in freezer per un paio di settimane al massimo. Una volta scongelato, il prodotto non può più essere ricongelato.

Tutte queste indicazioni relative al congelamento valgono tra l’altro anche nel caso si desideri surgelare altri tipi di salumi, e non necessariamente un salame. Se si tratta di affettati, può essere utile rimuovere le parti grasse.

Conservare un salame artigianale

È importante sottolineare che, quando si parla di come conservare un salame, molto dipende da come l’alimento è stato prodotto e lavorato: la presenza abbondante di additivi e conservanti, che è molto frequente nei prodotti di origine industriale o di bassa qualità, potrebbe incidere sui tempi e sulle modalità di conservazione.

L’opzione migliore è sempre quella di affidarsi a salumifici che garantiscono salami artigianali e di alta qualità, che per questo tendono a mantenersi al meglio più a lungo. Cerca su PagineGialle i migliori salumifici della tua zona.

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