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Cos'è il turismo esperienziale? Qualche esempio

Non si viaggia più solo per rilassarsi, ma soprattutto per vivere i luoghi che si visitano. Si tratta di turismo esperienziale: ecco qualche esempio

28-12-2018

Agenzie viaggi

Nella concezione comune, viaggiare significa staccare un po’ dalla quotidianità o dedicarsi al relax. Tuttavia negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede una diversa concezione di viaggio: quella del turismo esperienziale: quando il viaggio è visto come vera e propria esperienza di vita, coinvolgente e avventuroso.

Turismo esperienziale: di cosa si tratta?

Ma il turismo esperienziale cos’è esattamente? Si tratta di un servizio che non risponde semplicemente alla domanda: ‘Cosa offri?’, ma soprattutto alla domanda ‘Cosa trasmetti?’. Seguendo questa nuova tendenza, oggi le offerte di viaggio non propongono più solo trasporto e alloggio, ma si arricchiscono di esperienze, che vanno dalle escursioni alle lezioni per apprendere nuove cose.

Dunque il turismo esperienziale è per definizione l’allontanamento dai classici percorsi turistici di sempre alla scoperta di luoghi meno conosciuti, dove toccare con mano la vita quotidiana e, perché no, anche viverla.

Insomma, questo tipo di vacanza non è per il turista solo un modo per staccare, ma un sistema per entrare in contatto con mondi e culture diverse, immergendovisi fino a sentirle propria, a impararne alcuni aspetti. Via libera quindi a tour culturali, esperienze gastronomiche, ma anche alla frequentazione di laboratori artigianali, di corsi, di attività sportive tipiche del luogo in cui si viaggia. Ci si immerge nella vita quotidiana, provando cosa significa vivere in quel posto.

Qualche esempio di turismo esperienziale

Parlando di turismo esperienziale, gli esempi sono tantissimi. Ad esempio in un viaggio a Cuba, invece di spalmarsi sulla spiaggia a prendere il sole, potrà essere interessante scoprire le attività tipiche della zona, o frequentare un corso di salsa. Oppure a Parigi, capitale della novelle cuisine, facendo turismo esperienziale si potrà pensare di frequentare un corso di cucina, per tornare a casa con un bagaglio di nuove conoscenze ed esperienze. E ancora, perché non andare in viaggio in Spagna e, oltre ad ammirarne le bellezze, immergersi nella magia del flamenco?

Fondamentalmente vi sono cinque filoni di turismo esperienziale

  • I viaggi avventura, che sono tra i più gettonati: il viaggio diventa dunque un’opportunità di scoperta, di divertimento e di sfida ai propri limiti. Dunque si possono scegliere escursioni particolari, lanci con il paracadute, il rafting sul fiume, e via di seguito.
  • Turismo sportivo, ideale per chi non vuole stare fermo neppure in vacanza e ama imparare sempre nuovi sport: si può così andare sull’oceano a prendere lezioni di surf, oppure spostarsi per partecipare a qualche particolare sfida, come una maratona o una Spartan Race.
  • Viaggiare leggeri: vi sono servizi che consentono di viaggiare senza dover portare con sé la valigia, che spesso rappresenta un limite per chi si vuole spostare di frequente. Esistono così alberghi che consentono di noleggiare sul posto abiti e tutto quello che serve.
  • Turismo sostenibile. Oggi si tratta di una tendenza di turismo esperienziale che prende sempre più piede e consiste nel viaggiare rispettando l’ambiente in cui ci si trova, senza alterarne le caratteristiche.
  • Viaggio gastronomico: in questo caso si viaggia per scoprire la cultura gastronomica di un Paese, non solo girando ristoranti, ma anche partecipando a veri e propri pranzi e cene nelle case degli autoctoni, oppure imparando a cucinare i piatti del posto.

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