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Che cos'è il fotorealismo Next-Gen nei videogiochi EA?

Che cosa significa fotorealismo dei videogiochi? Quale tecnologia sfrutta? Ecco tutto quello che c'è da sapere su questa novità nel mondo del gaming

17-09-2021

Sale giochi

Il fotorealismo dei videogiochi, di cui si parla già da parecchi anni, presto potrebbe non essere più solo una prospettiva futura, ma potrebbe diventare realtà.

La notizia è recente e riguarderebbe una delle principali aziende di tecnologia nell’ambito del gaming. La Electronics Arts, casa di videogiochi nota al grande pubblico con l’acronimo EA, avrebbe, infatti, allo studio una tecnologia di fotorealismo next-gen che potrebbe rivoluzionare il mondo dei videogiochi.

Vediamo allora che cos’è il fotorealismo nei videogiochi e come funziona.

Fotorealismo videogiochi: che cos’è

Il fotorealismo è una tecnica di creazione dei personaggi dei videogiochi attraverso l’utilizzo di fotografie reali. Ciò significa che il videogioco riuscirebbe ad avere un elevato grado di realismo, come se i personaggi che popolano i videogiochi fossero delle persone realmente esistenti.

La creazione di personaggi realistici attraverso il fotorealismo next-gen permetterebbe una vera e propria rivoluzione nel campo della modellazione 3d.

Fotorealismo videogiochi Electronic Arts: avrà il brevetto?

Gli sviluppatori della nota casa di videogiochi non si fermano nonostante i loro continui successi nell’ambito della produzione di nuovi giochi. Per la fine dell’anno è attesa l’uscita della nuova versione di Fifa, Fifa 22, oltre che di Battlefield 2042, il nuovo episodio della serie Battlefield.

Ma la fase di studio da parte degli sviluppatori non si ferma certo qui: l’intenzione è quella di sviluppare un fotorealismo videogiochi EA che dovrebbe essere brevettato a breve. Le tecniche di riproduzione grafica sviluppate fino a questo momento si sono basate su una tecnica denominata fotogrammetria.

Essa consiste nell’utilizzo di una serie di fotografie scattate in punti diversi dello spazio tutto attorno al soggetto da riprodurre. In questo modo vengono sfruttati calcoli spaziali e algoritmi che sono in grado di fornire un’immagine in tre dimensioni. Da qui il cosiddetto fotorealismo.

La tecnica studiata ora dalla EA, invece, sarebbe in grado di produrre un nuovo fotorealismo 3D grazie alla complicata elaborazione da parte di un algoritmo: esso prenderebbe spunto da un’unica immagine e, attraverso l’utilizzo di un wireframe di un personaggio, sarebbe in grado di creare artificialmente un modello in tre dimensioni.

Questo sistema presenta diversi vantaggi, tra i quali quello di essere sicuramente più rapido da realizzare, rispetto a ciò che avviene con la fotogrammeria. Allo stesso tempo, però, sarebbe in grado di offrire un’ottima resa grafica che potrebbe ottenere addirittura maggiore apprezzamento da parte del pubblico rispetto a ciò che avviene con il fotorealismo tradizionale.

Inoltre, ci sono aspetti che migliorerebbero la resa grafica in alcune situazioni: per esempio, con questa tecnologia sarebbe possibile separare le immagini degli indumenti da quelle che riguardano i personaggi. Ciò permetterebbe di riprodurre i costumi dei personaggi a partire dalla fotografia di un abito.

In alcuni giochi in cui l’abbigliamento è parte integrante della riproduzione scenica sarebbe una novità particolarmente interessante. La creazione di personaggi non giocanti, inoltre, sarebbe particolarmente rapida e permetterebbe agli sviluppatori di popolare i loro giochi velocemente e con risultati molto pregevoli.

Il fotorealismo nei videogiochi è, dunque, a un passo dall’essere realizzato, con grandissima soddisfazione dei gamer più appassionati e dei numerosi fan di Electronics Arts.

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