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Cos'è lo Yoga Stamina: consigli ed esercizi da fare

15-02-2023

Palestre e fitness

I benefici dello yoga sono innumerevoli, tanto per il corpo quanto per la mente. La pratica è antichissima ed è nata in India, ma oggi è ampiamente diffusa nel resto del mondo. In Italia – in palestre, centri yoga e anche a casa in autonomia – si possono imparare e praticare diverse varianti: l’hatha yoga, una delle tipologie più note, l’ashtanga e lo yoga dinamico, particolarmente energiche, e anche il kundalini e lo yin yoga, che invece favoriscono equilibrio interiore e rilassamento. Tra le varianti meno note, ma molto interessanti e benefiche, c’è lo yoga stamina.

Cos’è lo yoga stamina

Nella sua accezione originaria, lo yoga è una pratica ascetica e meditativa che va intesa soprattutto come un mezzo per realizzare e salvare lo spirito. Oggi lo yoga è ancora praticato con questa consapevolezza da moltissime persone, naturalmente, ma va anche detto che la sua ampia diffusione al di fuori dall’India e al di fuori del suo contesto originario ha fatto sì che diventasse sempre più spesso una pratica slegata dall’aspetto religioso. Anche a questo si deve la nascita di varie tipologie di yoga, alcune delle quali affondano le loro radici più in Occidente che altrove.

Una delle novità più recenti in questo campo è, come accennato, lo yoga stamina. Con il termine yoga stamina ci si riferisce in generale a un programma funzionale che, tramite una serie di posizioni ed esercizi di varia ispirazione, si propone di lavorare sul corpo, in particolare sulla muscolatura e sulle articolazioni. La psiche non è trascurata, comunque: anzi, rilassando il corpo e rieducando la postura si raggiunge anche una più profonda armonia interiore. Questa disciplina unisce la tradizione millenaria dello yoga indiano a elementi tratti da pilates, danza e Tai chi chuan.

Yoga stamina: come funziona e perché ti fa bene

I benefici attribuiti allo yoga stamina sono diversi. Prima di tutto si punta a favorire la distensione e l’allungamento dei muscoli e la mobilità delle articolazioni. Ciò può comportare, con il tempo e la pratica costante, una maggiore agilità e flessibilità e un miglioramento della postura. Quest’ultimo aspetto aiuta a prevenire dolori articolari e muscolari, mal di schiena, cervicalgie e altri disagi che possono essere causati da una posizione scorretta e inconsapevole del corpo. Lo yoga stamina può anche favorire la resistenza e il dimagrimento globale, perché la pratica costante aumenta il tono muscolare e migliora il lavoro cardiaco (e anche la circolazione).

Ultimo ma non meno importante, l’armonia che si punta a produrre nel corpo è ricercata e ottenuta, di riflesso, anche nella mente. Prima di tutto, viene posta molta attenzione al respiro e alla rilassatezza in generale, e ciò si traduce in una maggiore autoconsapevolezza. In secondo luogo, gli studi ci dicono che qualunque attività fisica gradita comporta la produzione di ormoni legati al benessere e al buonumore: da ciò deriva la sensazione piacevole che si sperimenta in seguito a un allenamento. Lo yoga stamina non fa eccezione!

Gli esercizi di yoga stamina

Chi pratica yoga stamina non deve ripetere una sequenza fissa e immutabile di posizioni, come accade ad esempio nel caso del Bikram yoga, talvolta chiamato Hot yoga: gli esercizi proposti variano in genere in base al livello di allenamento e agli obiettivi che si vogliono raggiungere.

In linea generale una lezione di yoga stamina inizia con degli esercizi di respirazione e poi di mobilità: ad esempio, si inarcano e si flettono le ginocchia oppure la colonna vertebrale. Il senso di questa fase è quello di preparare in qualche modo il corpo e la mente alla pratica: bisogna raccogliere le energie, insomma, e intanto favorire il rilassamento.

In seguito, vengono proposti vari esercizi che puntano ad allungare e rinforzare la muscolatura. Alcuni ricordano le asana tipiche dello yoga tradizionale, come le posizioni in cui bisogna mantenere l’equilibrio: sembrano facili, all’apparenza, ma in realtà bisogna essere dotati di una buona muscolatura profonda per restare immobili. Altri esercizi proposti potrebbero puntare invece al rinforzo muscolare, come il cosiddetto plank, cioè quella posizione “ad asta” in cui si appoggiano a terra le mani aperte e le punte dei piedi e si mantiene il corpo in linea e ben disteso, senza inarcare la schiena. Mantenere a lungo questa postura può essere faticoso, anche perché sforza (e allena) i muscoli addominali.

La durata delle singole posizioni e anche il passaggio fluido da una all’altra vengono scanditi dall’insegnante, che potrebbe talvolta proporre ai partecipanti, in alcuni esercizi, di indossare cavigliere da un chiloo più oppure di usare dei piccoli pesi: lo scopo è chiaramente quello di aumentare il lavoro muscolare e dunque anche l’effetto tonificante della pratica. La parte conclusiva della lezione consiste infine in esercizi di rilassamento, stretching e respirazione.

Yoga stamina: dove praticarlo

Durante lo yoga stamina è bene non forzare eccessivamente una posizione, se non si riesce a mantenerla: è meglio procedere gradualmente, aumentando eventualmente l’intensità dell’esercizio a mano a mano che crescono la resistenza e il tono muscolare. Un insegnante qualificato può essere un valido aiuto per correggere le posizioni durante la pratica, così come per ricordare ai partecipanti la corretta respirazione con cui accompagnare le diverse posture.

Per questo motivo, specialmente se si è alle prime armi, è utile rivolgersi a una palestra o a un centro yoga. Su PagineGialle puoi trovare tutti gli indirizzi utili nella tua zona.

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