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Cosa fare per risvegliare il metabolismo lento?

Pensi di avere il metabolismo lento e ti stai chiedendo cosa fare a tal proposito? Ecco una lista di consigli per risvegliare il tuo metabolismo

16-09-2021 (Ultimo aggiornamento 17-09-2021)

Mangiare bene

Accade spesso che, intrapreso un regime alimentare ipocalorico, si fatichi comunque a perdere il peso desiderato. Le cause di tale mancato dimagrimento possono essere varie, ma spesso si sente dire che può essere conseguenza di un metabolismo particolarmente lento.

Metabolismo lento: di cosa si tratta

Per prima cosa è bene definire cosa s’intenda per metabolismo: con questa parola ci si riferisce ai processi biochimici condotti dal nostro organismo per trasformare il cibo ingerito in energia. In particolare, il metabolismo è strettamente legato al dispendio energetico quotidiano e tende a rallentare in casi di protratta sedentarietà e vita poco attiva.

In una situazione di sovrappeso si è spesso portati a pensare che questo sia causato da un metabolismo particolarmente pigro: in realtà ci si trova di fronte al problema contrario. Si ha un metabolismo lento perché si è in sovrappeso.

Quando ci si riduce a seguire una dieta ferrea, magari a digiunare, per perdere il peso in eccesso ci si ritrova incredibilmente a rallentare ancora di più il metabolismo. 

Ma come sbloccare metabolismo lento? Prima di tutto, mangiando. Può apparire un controsenso, ma si tratta di spezzare la fame con cinque pasti suddivisi tra tre principali e due spuntini; come già accennato, mangiare troppo poco o saltare i pasti è controproducente.

Il corpo reagisce alla mancanza di nutrimento immagazzinando il più possibile calorie: meglio, quindi, mangiare più volte al giorno con pasti equilibrati e salutari, oltre che semplici e non elaborati.

Per ottenere una perdita di peso ponderale, la soluzione migliore è contattare un medico che consigli il giusto regime in base a età, sesso, esami clinici e una serie di fattori differenti da persona a persona.

Le diete fai-da-te o ispirate a mode passeggere possono essere pericolose se condotte senza rivolgersi a un medico. 

Metabolismo lento: cosa fare

Se si mostrano sintomi come stanchezza cronica, alta sudorazione, pressione bassa, difficoltà nella digestione collegata a stitichezza, stress continuato e insonnia, si può pensare di avere un metabolismo pigro.

In questo caso, come aiutare il metabolismo lento? Prima di tutto aumentando l’attività fisica quotidiana. 

La sedentarietà non aiuta affatto ad aumentare il metabolismo: per velocizzarlo andrebbe fatta dell’attività ad alta intensità. Se questa è sconsigliata dal medico, ci si può dedicare al camminare, tentando di farlo più volte al giorno in modo da non stare mai per troppo tempo seduti.

Per un metabolismo pigro, tra le altre cose da fare, si consiglia di bere molto: acqua, possibilmente due litri al giorno, anche fredda di frigorifero e con un residuo fisso minore di 150 milligrammi per litro. In particolare, bere mezzo litro di acqua prima di ogni pasto aiuta a sentirsi sazi prima e a perdere peso con maggiore efficacia. 

No alle bevande zuccherate, ma sì a caffeina e tè verde oppure oolong (anche in questo caso è opportuno rivolgersi a un medico per avere la certezza di poter consumare queste bevande, anche in piccole quantità, in base al proprio stato di salute).

Esistono alimenti che potrebbero essere d’aiuto nella lotta al metabolismo lento se consumati con una certa regolarità e non contro il parere del medico. 

Come già accennato, la caffeina in quantità non troppo elevate, il tè verde e quello definito oolong; ancora, lo zenzero e i cibi piccanti. Questi ultimi, in particolare, se non si ha il rischio d’incorrere in problemi di digestione (nel caso si soffra di disturbi del tratto gastrointestinale come ulcera o bruciore di stomaco è decisamente sconsigliato il consumo di cibo piccante).

Grassi e fritti sono assolutamente da evitare se si pensa di avere un metabolismo pigro; invece, per ciò che riguarda cosa mangiare con un metabolismo lento si consiglia olio extravergine di oliva al posto dei grassi animali come olio e strutto, e anche l’impiego di olio di cocco. 

Quest’ultimo si trova sia nei negozi di alimenti biologici che in molti supermercati sotto forma di una pasta densa che, prelevata con un cucchiaino e messa in una padella calda, si scioglie immediatamente e può essere utilizzata per cucinare. 

Molto importante è anche diminuire (ma non eliminare!) la quantità di carboidrati per pasto e aumentare quella di proteine. Trattando di proteine non ci si riferisce solo alla carne, ma anche a pesce e legumi, fondamentali per la salute.

Si parla di un aumento del circa 30% della quantità giornaliera di proteine, sempre equilibrandole durante la settimana tra vari tipi di alimenti (come già detto, non consumando esclusivamente carne) e senza eccedere nel consumo. 

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