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Quali sono le piante velenose per gli animali domestici

Quando si accoglie un animale domestico in casa devono essere rimossi tutti i pericoli per la sua salute, comprese alcune piante: ecco quelle velenose

23-08-2023 (Ultimo aggiornamento 01-09-2023)

Animali domestici

Quando si ha un animale domestico in casa è importante prendersi cura di lui e rimuovere tutti gli oggetti e gli elementi che potrebbero costituire un rischio per la sua salute. Tra questi vi sono molte piante che generalmente vengono utilizzate per rendere più bella l’abitazione, i balconi, i terrazzi e i giardini e che, all’insaputa del padrone, possono mettere in serio pericolo la vita di Fido o Miao.

Alcune piante tra quelle più comuni e diffuse sono velenose per cani e per gatti e potrebbero portare ad una intossicazione grave se ingerite. È importante conoscere quali sono per evitare di portarle inconsapevolmente in casa e lasciarle a portata del proprio animale domestico.

Piante velenose per cani, quali sono pericolose per Fido

Tra le piante velenose per cani ce ne sono alcune che si trovano nelle case di moltissime famiglie e che, seppur innocue per l’essere umano, potrebbero rivelarsi fatali per Fido. A contenere le sostanze tossiche potrebbero essere le foglie, i bulbi, i semi o i fiori.

Tra quelle più comuni c’è la begonia, il ciclamino, il crisantemo, il ficus, il giglio, il gelsomino, l’ortensia, il glicine (soprattutto i bulbi e i baccelli), l’oleandro (velenoso anche per l’uomo), il filodendro, il mughetto, il rododendro, la monstera, l’aloe, l’azalea, l’edera e la Bella di notte.

Durante il periodo di Natale occorre essere particolarmente attenti alla Stella di Natale, la cui linfa contiene sostanze che possono provocare reazioni avverse se ingerita, l’agrifoglio, le cui bacche possono portare a gravi conseguenze, e al vischio. Fido è da tenere lontano anche dai semi di ricino e di mandragora e dai bulbi di iris e tulipano.

Piante velenose per gatti, quali sono pericolose per il nostro amico a quattro zampe

Non solo i cani, ma anche i gatti corrono dei pericoli se vengono a contatto con piante da appartamento che sono tossiche. Il pericolo è reale, poiché non tutti i padroni conoscono quali sono quelle velenose e Miao ha la tendenza a masticare e ingerire erbe e foglie per depurarsi e liberare lo stomaco dalle palle di pelo.

Tra le piante più pericolose c’è l’aloe, poiché il succo presente nelle foglie può provocare degli effetti spiacevoli sull’animale. Da tenere lontano l’anthurium, tossico anche solo per contatto. No alla calla, all’edera, al ficus, al filodendro, lo spatafillo e la stella di Natale.

Da fare attenzione anche al lauroceraso, l’ortensia, il tasso, l’aconito, il colchico, il lilium, il digitale e l’ornitogallo.

Piante velenose per animali domestici, quali sono i sintomi a cui fare attenzione

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I sintomi causati dall’ingestione o dal contatto con una pianta tossica per cani e gatti possono essere molto differenti, alcuni lievi e altri molto gravi. In ogni caso, è sempre opportuno contattare il proprio veterinario di fiducia che suggerirà cosa fare nell’immediato e visiterà l’animale nel più breve tempo possibile.

Generalmente, tra i sintomi più comuni, c’è una salivazione accelerata nei momenti immediatamente successivi all’ingestione e il senso di nausea.

L’intossicazione potrebbe manifestarsi con altri sintomi che devono essere un campanello d’allarme per il padrone e indurlo a contattare immediatamente il veterinario. Tra queste vi sono il vomito, la diarrea, disturbi del sistema nervoso centrale tra cui spiccano i tremori muscolari, i crampi o le paralisi, palpitazioni, arresto respiratorio, insufficienza renale o insufficienza cardiaca.

Si può andare incontro anche a congiuntivite da contatto o gengiviti, a causa dell’infiammazione provocata dal masticare le foglie, i fiori o altri elementi tossici delle piante.

Cosa fare se il cane o il gatto ingerisce una pianta tossica e velenosa

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Se ci si rende conto che il proprio animale ha ingerito una pianta considerata tossica, anche in assenza di sintomi o in presenza di effetti collaterali lievi, occorre non sottovalutare la situazione. Alcune erbe e piante, infatti, possono agire sull’organismo lentamente, anche a distanza di molte ore o di diversi giorni.

Molte volte, se la quantità ingerita è minima le conseguenze sono di piccola entità e l’animale guarisce facilmente, ma è sempre opportuno contattare immediatamente il medico veterinario. Sono assolutamente sconsigliati i rimedi casalinghi o fai da te, che potrebbero causare ulteriori pericoli per la salute dell’animale.

Agire solo su consiglio del veterinario. Prima di averlo contattato o di aver fatto visitare l’animale, non va indotto il vomito nel cane o nel gatto. Non devono essere forniti cibo e acqua o essere somministrati farmaci di qualsiasi tipo.

È importante prevenire, tenendo lontane dal proprio amico a quattro zampe tutte le piante che potrebbero metterlo in pericolo, anche se in passato non ha mai mostrato interesse per tutti i fiori o le piante presenti in casa e nel suo ambiente. Durante le passeggiate all’aria aperta, assicurarsi che l’animale non mangi piante o fiori selvatici.

Avere un veterinario di fiducia da contattare in qualsiasi momento e in ogni evenienza può far sentire più sereno ogni padrone che vuole tenere al sicuro il proprio animale domestico. Per trovare il veterinario più vicino a te, consulta PagineGialle.

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