L'abbazia di Santa Maria di Grottaferrata
Fondata da San Nilo da Rossano, monaco di origine greca e nativo della Calabria, secondo la tradizione l'abbazia di Santa Maria di Grottaferrata venne eretta sui resti di un'antica villa romana nei pressi dei quali la Madonna apparve al santo monaco. La sua costruzione si concluse nel 1004, e da allora la struttura portante della chiesa ha attraversato indenne un intero millennio.
La parte esterna della chiesa presenta un elaborato rosone e archetti ciechi a sesto acuto tipici dell'arte gotica. La chiesa vera e propria è preceduta da un portico sostenuto da quattro colonne in pietra bianca e due pilastri di mattoni chiamato nartece, oltre il quale si apre la vera e propria porta della chiesa sormontata da un mosaico rappresentante la Vergine a cui la chiesa è dedicata.
Gli interni della chiesa, originariamente in stile romanico e ripartiti in tre navate, hanno subito nel corso del tempo diversi rifacimenti e oggi presentano una ricchissima decorazione interna in stile barocco. Al principio dell'abside si trova un'iconostasi progettato dal Bernini. Si tratta di un pannello divisorio fittamente decorato che separa, come in tutte le chiese di rito greco, le navate dal retro dell'altare.
Dove mangiare a Grottaferrata
Nei
ristoranti dei Castelli Romani è tipico consumare piatti a base di carne di ogni tipo. Nonostante questo
Da Leo è un ottimo ristorante di pesce che offre piatti preparati con ingredienti freschissimi (il banco del pesce è a vista dei clienti, che possono scegliere cosa mangiare), una location raffinata e un servizio assolutamente impeccabile. Assolutamente da provare la tagliata di tonno su letto di ceci e i tonnarlli con ricci e astice. La carta dei vini, naturalmente, è all'altezza della
qualità del menu.
Non è semplice trovare un ristorante italiano che proponga ai propri clienti anche una cucina fusion di qualità. È il caso più unico che raro di Pere e Rosmarino, un locale molto raffinato ospitato all'interno di una piccola villa risalente agli inizi del Novecento. Il menu comprende piatti tipici della tradizione laziale, come gli immancabili tonnarelli, ma anche riso al curry, cartoccio di patata con crema inglese, torte sacher rivisitate e altri elementi internazionali ma ben cucinati assolutamente introvabili in altri ristoranti. Il costo di un pasto è assolutamente nella media e offre un rapporto qualità / prezzo.
La
pinsa è la tipica focaccia salata laziale preparata con vari tipi di farine (miglio, orzo, farro) e condita con formaggi e verdure. Un'ottima pinseria a Grottaferrata è
DentroFuori, che propone anche panini, piatti di carne e dolci fatti in casa. La carta delle birre così come la particolarissima carta dei sali per condire la carne sono uno dei punti forti del locale.