Se potessi dare voto zero lo farei.
Abbiamo comprato giovedì mattina un frigorifero nuovo, tra l’altro pagato a peso d’oro. Specifichiamo fin da subito che la consegna deve avvenire entro sabato, perché la settimana dopo io e mio marito saremmo stati fuori casa, con orari di rientro assolutamente incerti e non comunicabili in anticipo.
Io con un...
Se potessi dare voto zero lo farei.
Abbiamo comprato giovedì mattina un frigorifero nuovo, tra l’altro pagato a peso d’oro. Specifichiamo fin da subito che la consegna deve avvenire entro sabato, perché la settimana dopo io e mio marito saremmo stati fuori casa, con orari di rientro assolutamente incerti e non comunicabili in anticipo.
Io con un braccio precedentemente ingessato, ora con tutore, impegnata giornalmente con la riabilitazione.
Mio marito che non può camminare e deve farsi controllare ogni giorno dal medico, in ospedale, una gamba per ferita grave (arrivato in negozio con bastone).
In tutto questo, il nostro cibo va a rotoli nel frigo rotto a casa, perché fuori ci sono trenta gradi come minimo ed è pericoloso consumare cibi esposti a tali temperature.
Specifichiamo anche, ai commessi presenti, che, viste le nostre condizioni di salute, è difficile se non impossibile guidare l’auto e ci risparmieremmo volentieri il tragitto giornaliero per il supermercato.
Chi ci accompagna alla riabilitazione e all’ospedale è, infatti, una nostra amica, presente con noi al momento dell’acquisto.
Purtroppo, nonostante l’ottimismo - o meglio, le menzogne- dei commessi, nessun frigo ci viene consegnato entro il sabato concordato, vale a dire oggi.
Non solo: venerdì sera il negozio Unieuro di Eurosia ci ha chiamati per dirci che il frigo arriverà martedì. Vergogna.
Giulia N.
più di due anni
Se potessi dare voto zero lo farei. Abbiamo comprato giovedì mattina un frigorifero nuovo, tra l’altro pagato a peso d’oro. Specifichiamo fin da subito che la consegna deve avvenire entro sabato, perché la settimana dopo io e mio marito saremmo stati fuori casa, con orari di rientro assolutamente incerti e non comunicabili in anticipo. Io con un...
Se potessi dare voto zero lo farei. Abbiamo comprato giovedì mattina un frigorifero nuovo, tra l’altro pagato a peso d’oro. Specifichiamo fin da subito che la consegna deve avvenire entro sabato, perché la settimana dopo io e mio marito saremmo stati fuori casa, con orari di rientro assolutamente incerti e non comunicabili in anticipo. Io con un braccio precedentemente ingessato, ora con tutore, impegnata giornalmente con la riabilitazione. Mio marito che non può camminare e deve farsi controllare ogni giorno dal medico, in ospedale, una gamba per ferita grave (arrivato in negozio con bastone). In tutto questo, il nostro cibo va a rotoli nel frigo rotto a casa, perché fuori ci sono trenta gradi come minimo ed è pericoloso consumare cibi esposti a tali temperature. Specifichiamo anche, ai commessi presenti, che, viste le nostre condizioni di salute, è difficile se non impossibile guidare l’auto e ci risparmieremmo volentieri il tragitto giornaliero per il supermercato. Chi ci accompagna alla riabilitazione e all’ospedale è, infatti, una nostra amica, presente con noi al momento dell’acquisto. Purtroppo, nonostante l’ottimismo - o meglio, le menzogne- dei commessi, nessun frigo ci viene consegnato entro il sabato concordato, vale a dire oggi. Non solo: venerdì sera il negozio Unieuro di Eurosia ci ha chiamati per dirci che il frigo arriverà martedì. Vergogna.
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