Quando riprendono i corsi di formazione in presenza?

Dopo molti mesi di attesa, finalmente possono ripartire anche i corsi di formazione in presenza: è quello che ha stabilito l’art. 10 del Decreto Legge 18 maggio 2021 n. 65, all’interno del quale sono contenute tutte le nuove misure per le riaperture.
Dunque, non riaprono solo bar e ristoranti oppure le diverse attività sportive, ma si possono fare corsi di formazione in presenza, dando così ai discenti migliori opportunità di apprendimento rispetto a ciò che avveniva con la didattica a distanza. Se, in alcuni casi, la cosiddetta DAD ha rappresentato una valida alternativa, è però altrettanto vero che per alcune materie specifiche la formazione in presenza è più efficace.
Vediamo, allora, quando possono riprendere i corsi di formazione in presenza e con quali modalità.

Corsi di formazione in presenza: cosa dice il DPCM

Il nuovo DPCM prevede che dal 1° luglio i corsi di formazione, sia pubblici sia privati, possano riprendere anche in presenza. La misura era già stata parzialmente introdotta con il DPCM del 2 marzo, quando era stato stabilito che potessero riprendere alcune attività formative in presenza, ma con ancora molte esclusioni. Allora, infatti, erano concessi in presenza solo corsi di formazione per i dipendenti stessi dell’azienda e su materie specifiche, come per esempio in materia di salute e sicurezza del lavoro. Inoltre, già allora erano consentiti corsi per la formazione individuale e la possibilità di svolgere tirocini e stage in azienda.
Ora le possibilità di fare corsi di formazioni in presenza sono molto più ampie, a condizione di rispettare le normative e i protocolli di sicurezza.

Corsi di formazione in presenza e Covid: le regole da rispettare

Le regole da rispettare per la ripresa dei corsi di formazione in presenza riguardano tutte le tipologie di strutture, come aule, laboratori, sede di imprese e valgono non solo durante le ore di lezione, ma anche negli esami e nelle diverse occasioni. Ecco quali sono gli obblighi:

• Informare i partecipanti di tutte le misure da rispettare.
• Predisporre la rilevazione della temperatura corporea, con il limite della temperatura di 37,5 °C per l’accesso.
• Mettere a disposizione dei partecipanti gel igienizzanti per l’igiene delle mani nei vari spazi dell’attività e soprattutto all’ingresso e in prossimità dei servizi igienici.
• Registrare gli accessi e conservare i dati per 14 giorni, al fine di poter individuare eventuali contagi e focolai.
• Organizzare le lezioni in gruppi omogenei ed evitare, per quanto possibile il contatto con altri gruppi.
• Se possibile, utilizzare spazi esterni, in particolare nelle esercitazioni pratiche.
• Organizzare gli spazi in modo che vi sia sempre una distanza interpersonale di un metro, che può salire a due a seconda della condizione epidemiologica. I docenti devono mantenere una distanza di due metri dai partecipanti ai corsi.
• La mascherina deve essere indossata costantemente e deve essere garantita l’igienizzazione frequente delle mani. I docenti, laddove sia possibile, possono utilizzare una visiera trasparente. Dovranno però essere comunque utilizzati i dispositivi di protezione obbligatori in relazione alle singole attività.
• I locali e le attrezzature devono essere igienizzati al termine di ogni lezione, attività o uso secondo le disposizioni di legge.
• Il ricambio d’aria naturale deve essere frequente negli ambienti interni. Nel caso di affollamento dovrà essere valutata la portata d’aria esterna dagli impianti di condizionamento e osservato un corretto ricircolo d’aria con l’uso di filtri adeguati.
• Gli allievi in stage presso altre aziende dovranno rispettare i protocolli della azienda presso cui si trovano. I tutor valuteranno la turnazione degli stagisti per evitare un numero eccessivo di allievi in contemporanea.