Perché preferire frutta e verdura di stagione

Volete mangiare tutti i giorni la miglior frutta e verdura di stagione al massimo del sapore? Imparate a conoscerne la stagionalità e il gioco è fatto
Conoscere il calendario stagionale dei prodotti dell’orto consente di scegliere ogni giorno ingredienti freschi a chilometro zero, perfetti per cucinare piatti prelibati ogni giorno dell’anno, e frutta e verdura biologica.
Scegliere frutta e verdura fresche e raccolte secondo la loro maturazione naturale significa godere di una ricchezza unica e straordinaria di sapori, mentre comprare verdura e frutta fuori stagione significa mangiare alimenti che probabilmente hanno viaggiato per giorni oppure sono stati conservati a lungo in celle frigorifere, perdendo il loro sapore originario.
Mangiare verdura e frutta di stagione significa anche mangiare sano a partire dalla spesa, sia perché le piante non hanno bisogno di trucchi o additivi per crescere, sia perché in questo modo si diversifica in automatico l’apporto di vitamine, sali minerali e altri nutrienti di cui l’organismo ha bisogno.
Ecco dunque, mese per mese, come scegliere verdura e frutta di stagione.
Inverno
Il cibo invernale è in gran parte una continuazione dei raccolti autunnali più forti che continuano a crescere, ma ci sono anche alcune verdure inaspettate che maturano anche nel pieno dei mesi più freddi.
A dicembre si possono infatti trovare ancora le ultime insalate, come lattuga e radicchio, mentre a gennaio e febbraio gli ortaggi di stagione sono principalmente a gemma: cavolo riccio, cavolo nero, cavolo e cavolfiore sono perfetti nelle minestre calde mentre carote, spinaci, zucca e finocchio aggiungono un po’ di colore alla stagione, senza dimenticare legumi come lenticchie e fagioli.
Per quanto riguarda la frutta, dopo essersi goduti le ultime castagne di dicembre, nei mesi di gennaio e febbraio a farla da padrone sono i tipici prodotti del Sud: arance, clementine, mandarini, cachi, melagrane e mandorle, a cui si aggiungono kiwi, mele e pere.
Primavera
La primavera è la stagione in cui gli orti fioriscono, segnando la fine dei piatti a basi di radici pesanti e l’inizio di pasti leggeri, preparati freschi e con cura.
Asparagi e fiori di zucca sono le classiche e delicate verdure di stagione, insieme a fave, carciofi, porri e barbabietole, soprattutto nei mesi di marzo e aprile, mentre a maggio si possono iniziare a gustare piselli e pomodori.
Molto varia anche l’offerta di frutta, da acquistare, quando possibile, direttamente presso le aziende agricole e da consumare da sola o per preparare dolci o gelati. A marzo si trovano ancora frutti tipicamente invernali, mentre a partire da aprile domina il rosso di fragole, ciliegie e amarene, a cui si affianca a partire da maggio l’arancio delle nespole e delle prime albicocche.
Estate
I mesi di giugno, luglio e agosto portano abbondanza di verdure e ortaggi dal gusto fresco e rinfrescante: cetrioli, melanzane, meloni, peperoni, zucchine, pomodori e basilico inondano di profumo e colore i mercati.
Altrettanto succede con la frutta di stagione: si prosegue con fragole e albicocche a giugno, a cui si aggiungono pesche, angurie, frutti di bosco, fichi e susine a luglio, per concludere con i primi assaggi di uva ad agosto.
Autunno
L’inizio di questa stagione è caratterizzato dalla raccolta delle colture piantate in estate, che si vanno a sovrapporre alla frutta e alla verdura già in commercio, offrendo il meglio delle due stagioni.
Alle tipiche verdure estive, dunque, si aggiungono a partire da settembre broccoletti, zucche, funghi e tartufi, fino ad arrivare alle prime raccolte di finocchi a ottobre, per finire a novembre con spinaci e verze che segnano l’inizio della stagione invernale.
Gli amanti di questa stagione potranno godere di prugne e, a settembre, delle castagne, lesse o arrostite (le caldarroste!) a ottobre, di fichi, cachi e kiwi a novembre.
Consigli finali
Consumare frutta e verdura di stagione consente di godere appieno del sapore e del valore nutritivo di questi alimenti, con un occhio anche alla convenienza dell’acquisto.
Alimenti primaticci e tardivi sono infatti solitamente più costosi e di qualità inferiore rispetto a quelli di stagione e, inoltre, non rispettano la filosofia dell’agricoltura sostenibile.
Inoltre, mangiare frutta e verdura di stagione fa bene anche all’ambiente. I tir che attraversano l’Europa con prodotti esotici, le celle frigo che conservano le verdure anche per settimane e la produzione in serre riscaldate sono tutte attività che consumano benzina (combustibili fossili) e aria pulita.
Meglio quindi scegliere la filiera corta, che è la prima e migliore garanzia che i prodotti portati in tavola siano davvero freschi e genuini.