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Frutta secca anche a dieta: ecco perché sì

Sei ghiotto di frutta secca? Eccone tutti gli importanti benefici, ma anche le ragioni per cui non bisogna mai esagerare nel consumo

09-03-2019 (Ultimo aggiornamento 15-03-2019)

Mangiare bene

Consumare frutta secca è un piacere che in molti tendono a negarsi, credendo alle voci che indicano tali alimenti come nemici giurati della linea. La verità non potrebbe essere più distante da quanto notoriamente si creda, dati i grandi benefici della frutta secca. Questa rappresenta la soluzione ideale per spezzare la fame o magari ritrovare le giuste energie in un momento di particolare calo fisico. Un ottimo alleato dunque per chi segue una dieta o è solito dedicarsi ad allenamenti estenuanti.

Frutta secca e dieta: i consigli

Se consumata con moderazione, la frutta secca rappresenta un ottimo spuntino ricco di virtù nutrizionali, da poter consumare anche se si sta portando avanti una dieta. Chi è al lavoro per dire addio a qualche chilo di troppo potrà consumare ogni giorno una piccola quantità di frutta secca: mandorle, arachidi, noci, nocciole, pistacchi, anacardi o pinoli. Elementi ricchi di nutrienti essenziali.

Tra i benefici della frutta secca ci sono le proteine, presenti con un’alta concentrazione fino al 20%. A ciò si aggiungo minerali, acidi grassi e amminoacidi. Il quantitativo quotidiano per chi è a dieta è di circa 10 grammi, 20 invece per chi non segue alcun regime alimentare particolare. La frutta secca può inoltre essere un’alleata per chiunque pratichi attività fisica. Inserirla nel proprio programma quotidiano come spuntino può essere una soluzione salutare, pur restando in certe fasce di peso.

Si tratta di alimenti contenenti un’ottima percentuale di “grassi buoni”, che consentono di tener bassi i livelli ematici del colesterolo e contengono molte fibre. Tra gli oligoelementi e i minerali principali si distinguono inoltre magnesio e zinco. Per quanto riguarda il calcolo delle calorie invece, i frutti secchi che ne contengono di meno sono le mandorle, più proteiche e ricche di fibre, per questo preferibili, sempre con parsimonia. Nel processo di essiccamento si perde un certo quantitativo di acqua, com’è noto, ma ciò non intacca le sostanze nutritive, conservate e dunque assunte dai regolari consumatori.

Frutta secca: le controindicazioni

La frutta secca contiene molte calorie, il che rappresenta il principale elemento che spinge molti a ritenere questi alimenti poco indicati per chi intende perdere peso. Gli aspetti positivi sono però davvero tanti e, consumando frutta secca in dosi non eccessive, è possibile ottenere tutti i pro e zero contro.
Seguire la propria passione senza esagerare, questo è il segreto. In alcuni soggetti potrebbero inoltre accentuarsi i lievi effetti lassativi, dannosi inoltre per chi soffre di malattie infiammatorie croniche intestinali, come il colon irritabile. Consumo sconsigliato inoltre a chiunque abbia la gastrite, considerando come la frutta secca potrebbe risultare molto difficile da digerire.

Questi alimenti contengono anche purine, ovvero acidi nucleici, dai quali stare alla larga se si soffre di gotta. Si provocherebbe un accumulo di acido urico nel sangue, che va a depositarsi nelle articolazioni.
Seguendo un regime preciso ed evitando eccessi, si potrà stare alla larga da ogni effetto collaterale, a patto di non soffrire di specifiche patologie. Se si è amanti del genere, si consiglia di fare incetta di frutta secca (in certe dosi) soprattutto in inverno, potendo inoltre preparare delle squisite bevande a base di tali alimenti, o magari degli ottimi dolci a base di mandorle e non solo.

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