Dolci tipici romani, breve e gustosa guida
I migliori locali dove gustare i veri dolci della Capitale. Ecco una breve ma utilissima guida per non farsi scappare le prelibatezze romane
Certo, a Roma ci si reca innanzitutto per visitare i suoi monumenti e i suoi musei. Per fare, letteralmente, una passeggiata nella storia. Ma che dire della sua gastronomia? E non stiamo parlando degli spaghetti alla carbonara o alla gricia, dell’abbacchio o della cacio e pepe: stiamo parlando invece dei dolci tipici romani, che – meno famosi rispetto a quelli napoletani o siciliani – sono in realtà davvero straordinari.
La crostata con le visciole, i maritozzi, i bignè di San Giuseppe, il panpepato, le frittelle zuccherate, il gelato con la ricotta: la pasticceria romana è un trionfo di sapori e di golosi. Dove mangiare dunque i dolci tradizionali romani più buoni? Ve lo consigliamo noi.
Il Maritozzaro
Non si può parlare dei dolci di Roma senza parlare dei maritozzi. Tipici del Lazio, sono piccole pagnotte impastate con farina, uova, miele, burro e sale e poi tagliate in due longitudinalmente, così da essere farcite con un’abbondante dose di panna montata. Dove assaggiare queste piccole bombe caloriche che, si dice, risalgono addirittura all’Antica Roma? Ovviamente da Il Maritozzaro, in via Ettore Rolli 50.
Antico Forno Roscioli
All’Antico Forno Roscioli, in via dei Chiavari 34, si fa colazione con specialità dolci e salate: qui si mangia la schiacciata romana, unta e croccante come la tradizione vuole e il pangiallo, una sorta di panpepato con una crosta biscottata dorata. Senza dimenticare il cornetto, che pare essere monumentale, e la crostata con le visciole, che affonda le sue origini nella tradizione ebraica. Cosa sono le visciole? Ciliegie dolci-acidule che, insieme alla ricotta di pecora, danno vita ad uno tra i più buoni dolci tipici romani.
Pasticceria Bar Tornatora
Per fare colazione prima di una giornata in ufficio, o per recuperare le energie dopo una nottata in discoteca, le ciambelle fritte romane sono unte, morbide, ricoperte di granella di zucchero e perfette da accompagnare con un caffè o un cappuccino. Dove gustarle? Alla Pasticceria Bar Tornatora, in via da Gubbio 27/29. Famosa per i suoi cornetti, fa in realtà straordinarie ciambelle fritte anche nelle varianti con crema, alla Nutella o al forno. Il senso di unto è ridotto al minimo e la leggerezza si sente al primo morso, senza contare la location da favola.
Andreotti
In via Ostiense 54/B, Andreotti è un’istituzione per quanto riguarda i dolci tradizionali romani. Gestita dalla stessa famiglia sin dal 1931, è specializzata in quella che è una vera golosità: i bignè di San Giuseppe. Tradizione vuole che questi si preparino nei giorni che precedono il giorno di San Giuseppe, il 19 marzo, insieme alle zeppole (che qui si trovano nelle varianti crema e amarena, crema al pistacchio e crema al limone). Ripieni di crema pasticcera, i bignè di San Giuseppe, fritti o al forno, sono straordinari. Per davvero.
Regoli
Dal 1916, la pasticceria Regoli (in via dello Statuto 60) sforna dolci tipici romani come il pangiallo, i mostaccioli e – ovviamente – il panpepato. Di cosa si tratta? Di un dolce tipico natalizio, a base di frutta secca (mandorle, noci e nocciole) legata con miele, poca farina e profumata di spezie (pepe, noce moscata, cannella). Una vera delizia, capace di riscaldare anche le più fresche giornate d’inverno.