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Gatto bagnato: consigli per pulirlo

Come pulire il micio di casa? E come asciugare un gatto bagnato? Leggi la risposta a queste e ad altre domande e scopri come prendersi cura dei felini domestici

09-08-2023

Alimenti e accessori

Proteggere gli animali dal caldo è importante. Nel caso del cane, ciò può voler dire anche coinvolgere l’amico a quattro zampe in giochi d’acqua, tuffi in piscina e bagnetti. Lo stesso non si può dire dei felini, però. Sebbene ci siano comunque dei modi per rinfrescare il gatto in estate, questo animale tipicamente non ama molto l’acqua e, infatti, non ha bisogno di essere lavato dai padroni con frequenza, così come accade con il cane. Il gatto, anzi, provvede da solo alla sua pulizia.

Eppure, ci si potrebbe ritrovare con un gatto bagnato: perché è caduto inavvertitamente in piscina, magari, oppure perché in via eccezionale è stato necessario lavarlo. Cosa fare a quel punto? Come asciugare il gatto bagnato e come pulirlo? Ecco tutte le cose da sapere.

Come pulire il gatto: consigli per il bagno

Shutterstock

Come accennato, di norma il gatto si lava da solo: lo fa ogni volta che si lecca il pelo. Se smettesse di colpo o del tutto di farlo, anzi, potrebbe essere un segnale di malessere del micio. Grazie alla lingua ruvida e agli enzimi della saliva, infatti, in questo modo è perfettamente in grado di provvedere alla sua igiene personale. A volte però può essere necessario dargli una mano, magari perché il pelo è entrato accidentalmente in contatto con qualche materiale tossico, oleoso o difficile da rimuovere.

Eventualmente si può provare a lavare il gatto senz’acqua, con l’ausilio ad esempio di un semplice panno inumidito o di prodotti a secco. Se però serve necessariamente e in via eccezionale fare il bagno al gatto, allora ci sono alcune cose da tenere a mente per ottenere un buon risultato.

Per prima cosa è preferibile procedere con l’operazione in un momento della giornata lontano dai pasti principali del micio. In secondo luogo, predisponi in anticipo tutto il necessario: un recipiente con acqua tiepida (non deve essere troppo pieno: meglio tenersi sotto i dieci centimetri), un tappetino antiscivolo o un asciugamano e un prodotto specifico per pulire il pelo. In commercio nei negozi per animali trovi diversi shampoo per gatti: è fondamentale usare questi, mai quelli per capelli o in generale prodotti pensati per le persone.

Bisogna abituare il gatto gradualmente all’acqua, bagnandolo poco alla volta a partire dalle zampe. Fai attenzione che l’acqua non sia fredda né troppo calda. È controproducente provare a immergere il gatto in una bacinella in un colpo solo: molto meglio bagnargli inizialmente solo le zampette e poi eventualmente, poco alla volta, aggiungere acqua al recipiente. In ogni caso, la testa deve rimanere sempre fuori dall’acqua e anche le orecchie devono restare asciutte, specialmente durante la fase di risciacquo.

In generale, è molto difficile pensare di lavare il micio interamente, come si farebbe con un cane. Se lo sporco si concentra in una singola zona, è molto meglio applicare lì lo shampoo per gatti e poi sciacquare delicatamente un paio di volte. Se lo sporco è presente in più punti, invece, puoi provare a procedere un’area alla volta.

Alcuni shampoo specifici (in genere quelli che hanno uno scopo medico-sanitario) devono rimanere a contatto con cute e pelo per un determinato periodo di tempo prima di essere rimossi: in tal caso, meglio togliere il gatto dalla bacinella, farlo sdraiare su un asciugamano, insaponarlo interamente e poi rimetterlo in poca acqua per procedere con il risciacquo.

Gatto bagnato: come asciugarlo

Una volta completato il risciacquo, come asciugare il gatto bagnato? Si può procedere con un semplice asciugamano da tamponare delicatamente sul pelo fino a quando non è completamente asciutto. Potrebbe essere necessario più di un asciugamano per completare l’operazione. Fino a quando il micio non è asciutto, è bene che resti in una stanza calda e non esposto alla corrente.

Qualcuno potrebbe chiedersi: si può usare il phon per asciugare il gatto? Nulla lo vieta, in realtà, a patto ovviamente di usare una potenza e un livello di calore ridotti. Il problema è che la maggior parte dei gatti ha paura del rumore del phon, a meno che non siano stati abituati a esso fin da cuccioli. Se noti che il micio è già spaventato, meglio evitare di sottoporlo a questo ulteriore stress e procedere con un’asciugatura “tradizionale”.

Gatto bagnato: come fare

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È utile ricordare che il momento del bagno, come quello della successiva asciugatura, può essere molto disturbante per il micio, specialmente se non è mai stato abituato a questo tipo di pulizia. Pur procedendo gradualmente e delicatamente e fornendogli rassicurazioni e piccoli premi da mangiare, potresti notare che il livello di stress del gatto non diminuisce ma, anzi, aumenta: in questo caso meglio lasciare perdere.

Modi per pulire il gatto

Un’alternativa per pulire il gatto è effettuare una toelettatura professionale. Lo scopo qui è anche quello di preservare la salute del felino di casa: questa procedura, infatti, aiuta anche mantenere il pelo sano e forte e di conseguenza a garantire una migliore termoregolazione quando fa molto caldo.

Per pulire gli occhi del gatto, invece, non serve un bagno: bastano delle garze sterili inumidite. I padroni dovrebbero fare caso anche alla pulizia dei denti del gatto: in commercio nei negozi per animali si trovano dentifrici, spazzolini e prodotti appositamente formulati per questo scopo. Anche in questo caso, infatti, non bisogna mai usare i prodotti per i denti umani né tantomeno il bicarbonato.

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