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Come educare un cucciolo di cane in casa

Come addestrare un cane? Questo è un quesito fondamentale, da porsi fin da quando si decide di prendere un cane. Scopriamo insieme cosa fare e cosa non fare per educare un cucciolo

14-11-2018 (Ultimo aggiornamento 07-01-2020)

Allevamento

Una volta che l’adozione di un cane è andata a buon fine, la prima cosa da tenere a mente è che sono necessarie tanta coerenza e costanza per educare un cucciolo di cane. Bisognerà dare sempre gli stessi insegnamenti: un “no” deve rimanere “no”, anche se il cucciolo fa orecchie da mercante. Inoltre, tutti in casa devono insegnare al cane la stessa cosa: se il cane non deve mendicare a tavola, tutti i membri della famiglia dovranno attenersi a questo comportamento e non dare al cane il cibo dalla tavola. Ricordatevi sempre che, per addestrare un cane, ci vogliono tempo e pazienza.

Quando iniziare ad educare un cucciolo di cane?

L’educazione del cane inizia nel momento in cui il cucciolo entra in casa, soprattutto se è un cane che dovrà vivere in appartamento. Appena arrivato, il cucciolo dovrà ambientarsi, ma i divieti dovranno essere chiari fin da subito. Dopo una settimana dall’arrivo, potremo iniziare a educare il cucciolo su come comportarsi e, in seguito, insegnargli i comandi base come il seduto, vieni, fermo. L’educazione, inoltre, dovrà essere una costante nel nostro rapporto con il cane.

Come addestrare un cucciolo a non sporcare in giro

Per insegnare al cucciolo a non sporcare in giro, la prima cosa da fare è quella di scegliere uno spazio che sarà dedicato ai suoi bisogni. Solitamente il cane sporca in alcuni momenti della giornata: quando si sveglia, dopo i pasti e dopo il gioco. Nel momento in cui ci si accorge che il cucciolo sta per fare la pipì bisognerà prenderlo e portarlo nel luogo preposto ai suoi bisogni. Se il cane fa pipì nel posto giusto lo si premierà con coccole e biscottini.

Al contrario, se il posto prescelto è sbagliato, il cane andrà ignorato: se venisse sgridato mentre fa pipì, il cane potrebbe associare il no al fare i bisogni, e cercare luoghi più nascosti per il futuro. Con il tempo il cane assocerà l’area preposta alle sue necessità fisiologiche: pazienza e coerenza! È importante ricordare inoltre che, soprattutto nei primi mesi di vita, il cane non ha piena autonomia e controllo della vescica, per cui, una volta che potrà uscire, è di fondamentale importanza portarlo fuori spesso, al massimo ogni due ore.

Come educare un cucciolo di cane a non mordere

I cuccioli utilizzano la bocca per esplorare il mondo: per giocare, per interagire e per conoscere. Nell’addestrare un cucciolo di cane sono fondamentali le reazioni del padrone che potranno fargli capire cosa non è gradito e insegnargli a non mordere e a non esagerare. Se il cane morde noi o i nostri vestiti, sarà necessario scoraggiarlo con un no, fino ad arrivare a interrompere il gioco: il cucciolo dovrà capire che così ottiene il contrario di ciò che vuole, ovvero attenzione. Sarà necessario indirizzare sempre il cane verso ciò che gli è consentito mordere, come i suoi giochi, e premiarlo quando li utilizza.

Come educare un cane a rimanere solo

I cani vivono in maniera traumatica la separazione dal proprio padrone, soffrendo di quella che si definisce “ansia da separazione”. Esistono però una serie di esercizi studiati per addestrare il cane a stare da solo ed evitare che interpreti la solitudine come una punizione. Sono esercizi molto semplici, da eseguire in modo graduale così che il cane possa abituarsi: si inizia con pochi minuti alla volta e si aumenta man mano, fino a quando il cane resterà solo per almeno mezz’ora senza abbaiare.

Il primo esercizio consiste nel lasciare il cucciolo solo in una stanza per qualche minuto. Per esempio, chiudetevi in bagno, lasciando il cane fuori dalla porta e facendogli sentire i normali rumori della casa, come il phon o il rubinetto aperto. Le prime volte il cucciolo potrebbe piangere o abbaiare: in questa fase è importantissimo non aprire la porta fino a quando il cane non abbia smesso, altrimenti rafforzeremmo solo il suo comportamento (se io abbaio, tu arrivi).

Lo step successivo consiste nell’eliminare i rumori per far capire al cane che, anche se non vi sente, non c’è da preoccuparsi. Successivamente uscirete di casa, sempre per pochissimo tempo le prime volte, aumentando man mano che il cane si abitua.

Come educare un cucciolo di cane: consigli in pillole

  • Non accorrere a ogni suoi pianto: se il cane piange e voi accorrete subito, il cane ha imparato che al suo pianto segue la soddisfazione dei suoi desideri, per cui avrete insegnato al cane a piangere o abbaiare per ottenere ciò che vuole.
  • Non si lascia la ciotola sempre piena: siete voi a decidere quando e cosa deve mangiare il cane e quale sia l’alimentazione più corretta.
  • Non accarezzare o “consolare” il cane quando ha paura: rafforzeremmo solo l’idea che fa bene ad avere paura.

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