Amministratore condominio


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Chi è l'amministratore condominiale

La società moderna e il sovraffollamento delle città hanno favorito la nascita di grandi condomini. Vivere in una di queste strutture, tuttavia, non è certo semplice: la convivenza forzata tra più famiglie porta a problemi che difficilmente si risolvono senza l'aiuto di bravi amministratori. Ecco dunque che, se ti affidi ad un amministratore condominiale, non avrai più problemi con il tuo vicino di casa: gli amministratori fanno rispettare il regolamento di condominio, riscuotono i pagamenti (le cosiddette "spese condominiali") e si occupano di gestire la manutenzione dei servizi e degli spazi comuni. 

Cosa fa l'amministratore di condominio, nel dettaglio? I suoi compiti sono molteplici:
  • vigila sulla manutenzione e l'integrità delle parti comuni del condominio
  • fa rispettare le norme stabilite dal regolamento condominiale
  • riscuote le somme dovute dai singoli condomini
  • paga i professionisti chiamati a intervenire sulle parti comuni dell'edificio
  • alla fine di ogni anno, redige il consuntivo delle spese giustificando così le entrate e le uscite del condominio
  • risolve le divergenze tra condomini, aiutandoli a trovare un punto d'incontro
La maggior parte del suo lavoro è in realtà di tipo contabile: cura gli adempimenti fiscali, apre il conto corrente condominiale e lo gestisce, agisce per il recupero forzoso delle somme dovute dal condominio, definisce le quote dei singoli condomini sulla base delle tabelle millesimali, registra i versamenti e le spese, emette i pagamenti per i fornitori di servizi. Per farlo si avvale di appositi software, che rendono più semplice il suo lavoro.

Quando mettere un amministratore di condominio

Quando mettere un amministratore di condominio? Sappi che non sempre questa figura è obbligatoria. L'obbligo dell'amministratore di condominio scatta quando i condomini sono più di otto.

La sua carica dura un anno, con rinnovo automatico alla prima scadenza. Con la stessa maggioranza prevista per la nomina (almeno 500/1.000), l'amministratore può essere revocato in qualsiasi momento per giusta causa o per mancato adempimento dei suoi doveri: in questo caso il recesso dell'incarico è immediato e non gli si deve nulla. Se la revoca avviene senza motivazione a lui addebitabile, è suo diritto rivendicare il risarcimento del danno e il mancato guadagno.

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Domande Frequenti - Amministratore condominio

Come si nomina un amministratore di condominio? 
L'amministratore di condominio si nomina durante l'assemblea dei condomini in prima o in seconda convocazione e in presenza del quorum. In seguito alla nomina, si deve conferire il mandato anche in via orale: non serve un documento ufficiale. 

Cosa deve fare un amministratore di condominio? 
L'amministratore di occupa di gestire a livello amministrativo e operativo il condominio, quindi controlla la manutenzione, verifica il corretto pagamento delle quote di ogni condomino, contatta i professionisti per interventi, redige il consuntivo delle spese e risolve eventuali divergenze tra condomini. 

Chi può revocare un amministratore di condominio? 
Sono i condomini, in sede di assemblea, ad avere la possibilità di revocare l'incarico all'amministratore di condominio, anche in assenza di una giusta causa. 

Quanto dura la carica di un amministratore condominiale? 
L'amministratore rimane in carica per il periodo di 1 anno dalla sua nomina e il suo incarico si rinnova tacitamente per un altro anno. In seguito, dovrà essere rinominato in assemblea, sempre in presenza del quorum, per proseguire con il suo incarico. 

Quanti condomini sono necessari affinché nasca un condominio? 
Un condominio nasce quando ci sono almeno 2 proprietari di unità immobiliari diverse, nello stesso stabile. Da questo momento è possibile nominare un amministratore. La nomina diventa obbligatoria invece a partire dalla presenza di 8 condomini.