La provincia di Grosseto occupa l’estremità meridionale della Toscana. La provincia è bagnata dal mar Tirreno e comprende alcune isole dell’Arcipelago Toscano, tra le quali l’Isola del Giglio e le Formiche di Grosseto. La provincia di Grosseto fu istituita per la prima volta nel 1766 dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena, ma la storia del territorio è legata ai primi insediamenti etruschi e alla successiva dominazione romana. La provincia entrò a far parte del Regno d’Italia nel 1860. La Laguna di Orbetello, il Bosco dei Rocconi e la Costa dell’Argentario sono solo tre delle tante attrazioni paesaggistiche e naturalistiche.
Se la conosci...
Con oltre il 47% del territorio incluso in aree protette, la provincia di Grosseto risulta una delle province d’Italia più attente alla salvaguardia dell’ambiente e della natura. Da queste parti sono molto diffusi sia i vivai che le aziende agricole specializzate nella coltivazione biologica della frutta. Inoltre, le particolari condizioni geofisiche del sottosuolo, con fenomeni di vulcanesimo secondario come la formazione di acque termali, hanno favorito la nascita di beauty farm e centri benessere. Ma la cura della persona richiede anche il supporto di estetisti, parrucchieri e palestre con personal trainer, che in queste zone della Toscana sono presenti in quasi tutte le città.
Se non la conosci...
La provincia di Grosseto offre attrazioni di ogni genere: dai resti dell’Acropoli di Cosa al Parco archeologico del Tufo, dalle bellezze paesaggistiche del Parco naturale della Maremma alla suggestiva cittadina medievale di Pitigliano, con la sua cinta muraria. Il turismo è il settore trainante dell’economia e, soprattutto in estate, i visitatori prendono d’assalto hotel, agriturismi, bed and breakfast e pensioni alla ricerca di una vacanza alternativa, in grado di coniugare divertimento, cultura e relax. I percorsi enogastronomici sono famosi in tutto il mondo: non si può dire essere stati in queste zone senza aver assaggiato, al ristorante o in trattoria, il Morellino di Scansano, l’olio seggianese e il Pecorino stravecchio.
