Guida di Comiso

Aziende, servizi e comuni

Città in provincia di Ragusa, Comiso ha origini antichissime che risalgono al periodo eneolitico, epoca che vede nascere i primi villaggi delle popolazioni italo-sicule. Colonia greca fondata nel 644 a.C. in una posizione che permetteva il controllo della Sicilia centrale, era un avamposto militare sulla "Selinuntina", la strada che portava da Siracusa a Selinunte.

Comiso si trova alle pendici del monte Tummino, nella valle del fiume Ippari. La campagna circostante è una delle più fertili della Sicilia meridionale perché dispone di molte risorse idri
che  e questo favorisce l’agricoltura. Nell’area di Comiso si alleva la pecora comisana, caratterizzata da un muso rossiccio. 
Molto sviluppato è l’artigianato: si producono tessuti ricamati, ceramiche artistiche; si lavorano il marmo, il legno e la pietra.

Che cosa vedere a Comiso

Duomo di Santa Maria delle Stelle - Chiesa Madre

La chiesa Madre di Comiso risale al XV secolo e venne costruita su un tempio preesistente intitolato a Santa Maria del Mulino. Distrutta dal terribile terremoto del 1693 venne ricostruita nel 1699 con il contributo del conte Baldassarre IV Naselli. All’interno si trovano un soffitto ligneo realizzato dal messinese Antonio Iberti, detto il Barbalonga, una statua marmorea della Madonna del Carmelo, attribuita alla scuola del Gagini, l'altare maggiore in marmi policromi e lapislazzuli, il monumento funerario di Baldassarre V Naselli.

Basilica Maria SS. Annunziata

La chiesa fu costruita sulla chiesa di San Nicola, di origine bizantina e terminata nel 1591. Con il  terremoto del 1693 il tempio venne danneggiato e verrà ricostruito tra il 1772 e il 1793 in stile neoclassico, secondo il  progetto dell'architetto G. B. Cascione Vaccarini, nipote del palermitano G. B. Vaccarini. La cupola, progettata dall'architetto comisano S. Girlando, fu terminata nel 1885.

Santuario di San Francesco dell’Immacolata

Magnifico esempio dell’architettura comisana la chiesa è una delle più antiche di Comiso, fu realizzata nei primi anni del Trecento dai Chiaramonte, feudatari di Comiso.

Castello dei Naselli d'Aragona

Il castello risale al 1330 ma la struttura giunta ai giorni nostri è stata costruita nel 1497. 
Nel suo interno si sono succeduti i vari signori di Comiso: i Berlinghieri, i Chiaramonte, i Cabrera, i Naselli che acquistarono il castello nel 1453. Il battistero è la parte più antica, dedicato a San Gregorio Magno, mostra resti di affreschi di epoca bizantina, risalenti all'anno mille.

Terme Romane di Diana 

Terme urbane costruite tra la fonte Diana e il fiume Ippari in epoca romana fra il II e il III secolo d.C. e furono in uso fino all’epoca bizantina. Scoperte nella seconda metà dell’800, gli scavi vennero ripresi negli anni 1934-35 e una terza volta nel 1989, portando alla luce il tepidarium, un grande ninfeo poligonale, un alveus, il calidarium, un pavimento a mosaico con tessere di calcare bianco e di basalto nere dove si vede Nettuno circondato da due gruppi di Nereidi in groppa a dei tritoni.

I parchi nei dintorni di Comiso

Riserva naturale orientata Pino d'Aleppo, si trova nei territori di Vittoria, Comiso e Ragusa e si estende per 3000 ettari. Tocca la parte finale dell’Ippari, la Piana di Vittoria e il confine sud occidentale dell'altipiano ibleo. In questa riserva si trovano gli unici Pini di Aleppo autoctoni esistenti in Sicilia.

Percorsi e mappa di Comiso

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