Porto il mio gatto teo di appena sei anni,gatto di gattile che avrei tenuto con me.L’ho portato vivo il 22 febbraio è morto in soli tre giorni.Sì evince da esame biochimico una insufficienza renale non ulteriormente indagata,no emocromo , no ecografia,no misurazione pressione ne esame urine feci.È disidratato,in terapia intensiva viene idratato in ...
Porto il mio gatto teo di appena sei anni,gatto di gattile che avrei tenuto con me.L’ho portato vivo il 22 febbraio è morto in soli tre giorni.Sì evince da esame biochimico una insufficienza renale non ulteriormente indagata,no emocromo , no ecografia,no misurazione pressione ne esame urine feci.È disidratato,in terapia intensiva viene idratato in vena per 36 ore con somministrazione di antibiotici. Non vengo informata che le sue condizioni di salute peggiorano ma anzi nei due giorni precedenti la sua morte vengo informata solo sul cambio della sua postura e poco più.Mi si prospetta addirittura una possibile terapia antibiotica da fare a casa.Mercoledì mattina vengo informata telefonicamente che le condizioni del gatto sono drammatiche e per questo viene trasferito per la notte al domicilio del medico senza che io fossi stata avvisata,se non dopo una mia indagine.Cerco di tenerlo in vita fino a stasera per farglielo vedere mi viene detto.Teo ce la fa ma la dottoressa al momento di trasferirlo mi dice che lo spostamento sarebbe uno strazio per lui e qualora fosse stato messo in atto avrei dovuto prendere in considerazione l’eutanasia.Non me la sento,lascio teo dov’è.Decede nella notte,vengo avvisata con un messaggio.Quando vado a ritirare le sue ceneri chiedo come può essere successo,probabilmente un tumore,ci ha pensato prima lui mi viene detto aggiungendo di essere a posto con la propria coscienza.Io con la mia non lo sono,per averlo portato lì.
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leoteoromeo3
1 anno fa
Porto il mio gatto teo di appena sei anni,gatto di gattile che avrei tenuto con me.L’ho portato vivo il 22 febbraio è morto in soli tre giorni.Sì evince da esame biochimico una insufficienza renale non ulteriormente indagata,no emocromo , no ecografia,no misurazione pressione ne esame urine feci.È disidratato,in terapia intensiva viene idratato in ...
Porto il mio gatto teo di appena sei anni,gatto di gattile che avrei tenuto con me.L’ho portato vivo il 22 febbraio è morto in soli tre giorni.Sì evince da esame biochimico una insufficienza renale non ulteriormente indagata,no emocromo , no ecografia,no misurazione pressione ne esame urine feci.È disidratato,in terapia intensiva viene idratato in vena per 36 ore con somministrazione di antibiotici. Non vengo informata che le sue condizioni di salute peggiorano ma anzi nei due giorni precedenti la sua morte vengo informata solo sul cambio della sua postura e poco più.Mi si prospetta addirittura una possibile terapia antibiotica da fare a casa.Mercoledì mattina vengo informata telefonicamente che le condizioni del gatto sono drammatiche e per questo viene trasferito per la notte al domicilio del medico senza che io fossi stata avvisata,se non dopo una mia indagine.Cerco di tenerlo in vita fino a stasera per farglielo vedere mi viene detto.Teo ce la fa ma la dottoressa al momento di trasferirlo mi dice che lo spostamento sarebbe uno strazio per lui e qualora fosse stato messo in atto avrei dovuto prendere in considerazione l’eutanasia.Non me la sento,lascio teo dov’è.Decede nella notte,vengo avvisata con un messaggio.Quando vado a ritirare le sue ceneri chiedo come può essere successo,probabilmente un tumore,ci ha pensato prima lui mi viene detto aggiungendo di essere a posto con la propria coscienza.Io con la mia non lo sono,per averlo portato lì.
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