Luci colorate, musica, allegria e l’odore di dolci prelibatezze. Quando si avvicina il Natale le strade si riempiono di decorazioni tradizionali e l’atmosfera si fa suggestiva, in molte località d’Italia e non solo, si dà il via ad eventi da non perdere. I mercatini di Natale in Trentino Alto Adige sono estremamente caratteristici e sono tanti coloro che decidono di visitarli. Turisti da ogni parte del mondo organizzano le loro vacanze per poter passeggiare tra le bancarelle di piccoli paesi o di città affascinanti, spesso avvolti da una coltre di neve che rende tutto più suggestivo. Organizzare un weekend in Trentino o una breve vacanza permette non solo di visitare gli stupendi mercatini di Natale e di fare shopping di prodotti originali e artigianali, ma anche di fare divertenti attività presso le aree sciistiche della regione, aperte già da fine novembre. Ma quali località scegliere per poter assaporare a pieno il clima natalizio? Trento, città perfetta per chi ama il Natale Trento è la città ideale da visitare per chi ama il Natale. Durante tutto il periodo dell’avvento in città vengono organizzati eventi culturali che coinvolgono tutte le location più belle e caratteristiche. Piazza Dante, Piazza Duomo, Piazza Santa Maria Maggiore, Piazza delle Donne Lavoratrici e tante altre vie vedono sorgere villaggi di Babbo Natale, esibizioni musicali, alberi illuminati e decorati, piste di pattinaggio, trenini e presepi. Trento organizza alcuni tra i mercatini di Natale più belli d’Italia e sono principalmente due. Uno è localizzato in Piazza Fiera e conta circa 70 bancarelle in cui vengono proposti prodotti artigianali, tipiche specialità locali e dell’Alto Adige, decorazioni natalizie e tanto altro ancora. Il secondo mercatino, leggermente più piccolo, si trova in Piazza Cesare Battisti, nel pieno centro storico della città. Anche qui si potranno acquistare prodotti tipici, degustare specialità gastronomiche e trovare idee regalo originali. Entrambi i mercatini sono tradizionali e molto famosi tra gli abitanti della città e tra i turisti. Sono aperti già da metà novembre con orari variabili. Sono visitabili tutti i giorni ad esclusione del 25 dicembre, data in cui le casette resteranno chiuse. Ti potrebbe interessare: I migliori agriturismi con degustazione del Trentino Mercatino di Natale a Siror: il più antico del Trentino Siror è un antico borgo di Primiero San Martino di Castrozza e ospita il più antico e tradizionale mercatino di Natale del Trentino, nato nel 1994. Una tappa obbligatoria se si vuole respirare l’atmosfera natalizia nella regione e vivere momenti unici e memorabili. Nel mercatino di Natale di Siror si può fare una passeggiata tra le caratteristiche bancarelle, situate in vicoli pittoreschi. Vi si possono degustare prelibatezze locali, come il tipico brazedel di Siror, la tipica carne salada del Trentino, formaggi, marmellate e miele. Si possono acquistare oggetti d’artigianato, fare un giro a bordo di una slitta trainata da cavalli, ammirare meravigliose sculture in legno o divertirsi con l’intrattenimento proposto. Rovereto, per vivere il fascino del Natale A Rovereto il Natale è una festa da celebrare in grande stile e sono tante le manifestazioni che vengono organizzate sin da novembre. Non possono mancare, in una delle città più visitate del Trentino, i mercatini di Natale. Passeggiando tra le vie del centro storico dell’antica città e tra le tipiche casette che ospitano le bancarelle (circa 50) si potranno sentire odori tipici, come quello del vin brulè, della resina, dei legni e delle spezie, tra cui spicca la cannella. Una delizia per grandi e piccini, che vi troveranno tante occasioni di divertimento. Il mercatino di Levico Terme: il Natale in un grande parco d’Italia Il Trentino è la regione perfetta per gli amanti del Natale. I tradizionali mercatini vengono organizzati in molte location ed elencarle tutte è impossibile. Tra quelli da non perdere c’è il mercatino di Levico Terme in Valsugana, situato in uno dei parchi più grandi e famosi d’Italia, tra alberi secolari appositamente decorati con luci e palline. Le bancarelle offrono un’ampia selezione di prodotti gastronomici e d’artigianato. Passeggiando si può assaporare la tipica parampampoli, una calda bevanda alcolica, e permettere ai bambini di partecipare ai laboratori ludici. Trentino: tutti i mercatini da non perdere Tra gli altri mercatini di Natale vi sono quelli di Rango, in provincia di Trento, ad Arco, a pochi chilometri dal Lago di Garda o nel piccolo borgo medievale di Canale di Tenno. In tutti si possono ritrovare le casette di legno che propongono una selezione di prodotti tipici del luogo e oggetti realizzati a mano. Vuoi organizzare il tuo viaggio alla scoperta dei bellissimi mercatini di Natale in Trentino? Puoi affidarti subito a una delle tante agenzie viaggi e vivere l’esperienza senza stress e con l’aiuto di veri professionisti: su PagineGialle puoi trovare le agenzie di viaggio più vicine a te e vivere il periodo natalizio in modo speciale con un viaggio divertente e suggestivo.
Domenica 9 aprile 2023 si festeggia la Pasqua. C’è chi è abituato a ricchi pranzi casalinghi dove persino la colomba è fatta in casa e chi, invece, non vede l’ora di concedersi lo sfizio di un pasto fuori casa in un ristorante, in una trattoria tradizionale o in un locale all’ultima moda. A Milano ci sono diversi indirizzi da tenere a mente per trovare il posto giusto in cui mangiare a Pasqua 2023. Ecco alcune opzioni da prendere in considerazione e i menù pasquali dei migliori ristoranti di Milano, da chiamare il prima possibile per prenotare un posto in sala. Pasqua 2023 a Milano: i ristoranti in cui andare Da soli, con gli amici o con la famiglia, il pranzo di Pasqua può diventare un momento davvero piacevole e conviviale al ristorante-pizzeria La Plancia, a Milano in via Gian Battista Cassinis 13. Il menu di Pasqua qui è alla carta. Per antipasto si può scegliere, tra le altre cose, tra il misto di mare crudo, la tartare di ricciola con pomodorini secchi e granella di pistacchio e le melanzane alla parmigiana. L’elenco dei primi piatti include tagliatelle alle vongole veraci e crema di cime di rape ai limoni di Sorrento, paccheri di Gragnano con baccalà mantecato al Fiano d’Avellino e risotto ai finferli di bosco, fondo bruno e stracciatella di Andria. Poi ci sono i secondi (quattro opzioni di pesce e una di carne) e infine gli immancabili dolci, tra cui tiramisù e pastiera napoletana. Chi vuole una location nel verde può provare Agriturismo Ranza, nel cuore del Parco Nord (via Finanzieri D’Italia 14 a Milano). Sapori freschi e genuini, cucina a chilometro zero, tradizione contadina “contaminata” dal gusto moderno: sono queste le caratteristiche della cucina di questo agriturismo con azienda agricola annessa, che apre solo su prenotazione telefonica. Per un’immersione nella tradizione culinaria milanese, invece, il posto giusto è la storica trattoria Al Laghett. Nata nel 1890 poco distante dall’Abbazia di Chiaravalle, è gestita ormai da cinque generazioni dalla stessa famiglia e promette agli ospiti un ambiente accogliente e “la buona cucina di un tempo”. A Pasqua, tempo permettendo, si potrebbe già pranzare all’aperto, sotto il pergolato in fiore – uno dei vanti della trattoria! Ristoranti di Milano in cui passare la Pasqua Shutterstock Il Ristorante La Corte della Risaia, a Milano in via Bardolino 30, in zona Barona, ha pensato appositamente a un menu per Pasqua 2023. Il costo è di 55 euro a persona e include il pasto completo, creato appunto per la festività di domenica 9 aprile 2023: selezione di salumi nazionali, roast beef di vitellone, pappardelle di pasta fresca fatte in casa al ragù di cervo, fusilli caserecci alla tirolese con zafferano e speck, stufato di manzo con polenta, tagliere di formaggi di cascina e, per dolce, il tiramisù alla Colomba Pasquale. Il menu include vino, acqua e caffè. Prenotazione obbligatoria: qui come in altri ristoranti, è utile chiamare con un certo anticipo per assicurarsi un tavolo domenica 9 aprile. Anche l’Antica Osteria Il Ronchettino (detta anche di Ronchettino), in via Lelio Basso 9 a Milano, è un’alternativa per trascorrere in totale relax e piacere il pranzo di Pasqua. Il locale è ricavato da una cascina dell’Ottocento e si definisce un’osteria moderna: vale a dire, rivisita le ricette tipiche della cucina lombarda e milanese in chiave contemporanea. Il menù è alla carta. Un’altra opzione è l’Osteria Brunello, in corso Garibaldi 117 a Milano. Il ristorante propone piatti di cucina contemporanea. Non mancano mai i grandi classici come il risotto alla milanese e “la vera” cotoletta alla milanese, che tra l’altro nel 2015 ha vinto il titolo di Migliore cotoletta. Pasqua 2023: pranzo d’asporto al ristorante Shutterstock Chi non ha voglia di cucinare ma preferisce comunque mangiare a casa, può valutare l’asporto o la consegna a domicilio. Diversi ristoranti di Milano offrono queste opzioni, eventualmente anche a Pasqua 2023. Ad esempio, La Cassoeula del Togn: è una vera istituzione in Brianza e a Milano (esiste fin dal 1945) e propone anche con asporto o consegna a domicilio diversi piatti tipici milanesi. La stella del menu, come suggerisce il nome del locale, è ovviamente la cassoeula: viene preparata con carne suina di prima scelta, verze, cotenne, un filo di passata di pomodoro, fondo di verdure e aromi freschi. Sul menu ci sono anche salumi, formaggi, brasato di manzo, polenta e dolci fatti in casa. Il ristorante ha sede in via Solari a Milano. Alle porte di Milano, in via Monte Bianco 33 a San Donato Milanese, c’è altrimenti la moderna trattoria Nonna Emilia. Anche qui, oltre a mangiare sul posto, è possibile ordinare da asporto. Il menu speciale di Pasqua 2023 (quello per adulti costa 45 euro, la versione per bambini 20 euro) include antipasto della nonna con gnocco fritto artigianale, selezione di formaggi con tigelle e salse casalinghe, pappardelle fatte a mano con ragù di agnello, guancia di manzo brasata cotta a bassa temperatura con polenta, creme brulè, vino, acqua e caffè. È previsto anche un menù speciale per Pasquetta 2023: oltre all’antipasto con gnocco fritto, ci sono cannelloni al forno ripieni di ragù bianco e pancetta, risotto ai funghi porcini e taleggio, arrosto di coppa, patate al forno, tiramisù artigianale al pistacchio, vino, acqua e caffè. Il costo è 40 euro a persona, 20 se bambini. Cerca su PagineGialle i migliori ristoranti di Milano nella tua zona e prenota subito un tavolo per il pranzo di Pasqua 2023.
È il wedding trend del momento: il cappello da sposa ha un sapore British a cui proprio non si può resistere se si desidera organizzare “IL” matrimonio. Che ci sia lo zampino dell’ultimo Royal Wedding, non c’è dubbio. L’unica cosa che rimane da fare è sposarsi col cappello. Già, ma quale? In questa guida, tenteremo di fare luce su un accessorio moda che davvero li sta battendo tutti, che però dovrebbe essere indossato con un certo savoir-faire. Come si indossa un cappello da sposa, ma soprattutto: a quale wedding dress si può abbinare? Quando scegliere il cappello da sposa (e quando è meglio di no) Abbiamo raccolto un po’ di consigli preziosi sul come e sul quando andrebbe indossato un cappello da sposa o da cerimonia. Sentiti libera di sfruttarli tutti, oppure di indossare il cappello che hai sempre sognato in barba a tutte le regole del glamour: Indossa un cappello da sposa solo se la cerimonia è di giorno: il Galateo vorrebbe che il vestito da sposa munito di cappello fosse un elemento esclusivamente diurno, meglio ancora se si sta celebrando all’aperto. Per i matrimoni serali, è meglio optare per un velo classico. Se sei una sposa con il cappello, evita tutti gli altri accessori e i gioielli, a partire dal velo. Il cappello, che secondo gli ultimi dettami della Bridal Week può spaziare davvero ai modelli più impensabili, dovrà essere il tuo unico accessorio. Niente orecchini, niente collane e bracciali: l’unico elemento consentito è un anello, meglio ancora, la fede nuziale! Il cappello dev’essere proporzionato alla silhouette dell’abito e, in generale, alla propria altezza. Le donne di statura importante gioveranno dei cappelli da sposa a tesa larga, mentre una fisicità più minuta potrebbe invece cimentarsi con un cappello da sposa con la veletta. Indossate un cappello da sposa solo nel caso in cui la cerimonia e l’organizzazione siano adeguatamente formali; Il cappello da sposa va accompagnato a un’acconciatura raccolta, come uno chignon. Le ospiti, potranno invece indossare un cappello da cerimonia associandolo a un capello sciolto e ben curato, magari appena mosso per dare un effetto vivace a un accessorio così tradizionale. A ogni sposa il suo cappello (ma non a tutte!) Meghan Markle non è una pioniera, ma con il suo look da matrimonio mozzafiato è riuscita nella missione (che sembrava impossibile) di rilanciare il cappello quando ci si sposa. Nel caso specifico, Meghan ha indossato un cappello a tesa lunga asimmetrico e leggermente inclinato sul lato: l’obiettivo principale di questo bridal hat è quello di mettere in evidenza un’acconciatura raccolta e un make-up da sposa essenziale, impreziosito da grandi ciglia morbide. Se sei un dubbio su quale modello scegliere, opta per un modello oversize e trasformalo in un accessorio di stile asimmetrico. In negozio, vi verranno proposti modelli di ogni genere: organza, tulle, grandi fiori e spille decorano i cappelli più curiosi e interessanti sugli scaffali. Se pianifichi di indossare un cappello, provalo sempre con l’abito addosso, e assicurati di scegliere un modello dalla linea semplice, che non distolga l’attenzione dal pezzo forte: tu!
Il cane è da sempre il migliore amico dell’uomo e non c’è nulla che non si farebbe per vedere più in salute il proprio compagno di vita a quattro zampe. Irrinunciabile alleato del benessere psico-fisico del nostro cane, insieme alle vitamine, è l’olio di salmone per cani: un integratore alimentare che vanta notevoli benefici a 360 gradi sulla vita del nostro animale. Scopri qui tutti i benefici apportati e come integrarlo efficacemente nell’alimentazione. Cos’è? L’olio di salmone per i cani è un vero toccasana: è una sostanza viscosa estratta a freddo dal fegato del pesce, per mantenere intatte tutte le sue numerose proprietà nutritive. In particolare, la sostanza è ricca di Omega-3: acidi grassi polinsaturi considerati indispensabili all’organismo per mantenersi sempre forte e vitale. Un corretto apporto di Omega-3 è fortemente consigliato non solo per gli umani, ma soprattutto per i cani che altrimenti – autonomamente – non ne produrrebbero a sufficienza. I benefici apportati I benefici dell’olio di salmone sono molteplici e si possono riscontrare a più livelli. Pelo Dopo solo qualche giorno di somministrazione, il primo beneficio immediatamente visibile sarà il netto miglioramento del mantello del nostro amico a quattro zampe, che apparirà incredibilmente più morbido, folto e lucente (ovviamente andrà comunque sottoposto a regolare toelettatura). Infatti, l’olio di salmone aiuta nettamente a migliorare condizioni di pelle secca, desquamazione, chiazze con pelo rado e prurito. Per il suo potere antinfiammatorio risulterà un prodotto assolutamente valido anche in caso di infiammazioni o allergie cutanee. Corpo Il suo potere antinfiammatorio non agisce solo a livello superficiale e cutaneo, anzi, sarà ancora più efficace in profondità, dove aiuterà ossa, articolazioni e cartilagini a supportare al meglio il cane durante i momenti più attivi e arzilli della sua giornata. Se il cane soffre di cattiva digestione, apporterà notevoli benefici a livello gastro-intestinale, riducendo eventuali stati infiammatori causati dal reflusso. Oltre al suo inestimabile potere antinfiammatorio – un vero toccasana per l’intero sistema immunitario – l’olio di salmone risulta essere anche un validissimo alleato per sviluppare le funzioni cognitive, specialmente nei cuccioli durante i primi mesi di vita. E’ comunque adatto anche alle razze di cani più piccole. Umore Ultimo ma non certo per importanza, sono ampiamente verificati i benefici dell’olio di salmone sull’umore dei nostri amici a quattro zampe perchè – si sa – quando ci si sente bene fisicamente, anche lo spirito pare giovarne. Il cane apparirà incredibilmente rinvigorito, voglioso di giocare, uscire all’aria aperta per correre e passeggiare. Migliorerà anche il suo appetito e di conseguenza la sua energia. Somministrazione L’olio di salmone per cani può essere reperito in commercio principalmente sotto due formati: allo stato liquido e in pillole. Ai fini della somministrazione non vi è poi così tanta differenza. L’olio di salmone allo stato liquido può essere aggiunto, prestando estrema attenzione alla dose indicata dal foglietto illustrativo presente nella confezione, alla pappa umida del vostro cane, sempre all’interno di un’alimentazione corretta, sana e bilanciata. Se invece non volete avere problemi col dosaggio e preferite acquistare le pillole, queste potranno essere somministrate tramite l’aiuto un un goloso bocconcino, che aiuti ad addolcirne il sapore.