Il morso del cane non è sempre dovuto a un atteggiamento aggressivo. Il cane usa la bocca come noi usiamo le mani: gli serve per afferrare, per richiamare l’attenzione del padrone, per giocare. Bisogna perciò saper distinguere. Perché i cani adulti mordono? I cani adulti generalmente mordono per difesa. Se si sentono minacciati, reagiscono. Non sanno distinguere tra una minaccia reale o percepita, quindi è bene che chi si accosta a loro sia cauto, soprattutto se non li conosce. I rumori acuti e gli abbracci così come i piccoli dispetti o i gesti inconsulti possono infastidirli o spaventarli. Va rispettato il loro territorio, il cibo e i loro oggetti: il cane non solo difende sé stesso ma anche il padrone e la proprietà. Perché i cuccioli mordono Il cucciolo che morde in realtà utilizza la bocca per scoprire, sperimentare, conoscere il mondo. Questo spiega perché il cucciolo morde i piedi, così come mordicchia gli oggetti o ciò che trova in giro. È un modo per giocare, ma anche per pulire i denti e massaggiare le gengive durante la crescita degli stessi. Di certo in tutto ciò non c’è alcun intento aggressivo. Da cucciolo, è la madre che lo educa affinché non rechi danno agli altri e che lo rimprovera, quando il gioco si fa troppo pesante. In questo modo suscita l’inibizione al morso. Se dopo i due anni il cucciolo continua a mordere i motivi possono essere diversi: 1. Separazione troppo precoce dalla madre; 2. Atteggiamento poco risoluto da parte della madre; 3. Atteggiamento poco efficace del padrone; 4. Giochi poco appropriati. Come insegnare al cucciolo a non mordere Se il cucciolo è stato separato dalla madre prima che imparasse a non mordere o se l’atteggiamento della madre non è stato abbastanza risoluto, il padrone deve sostituirsi nel ruolo materno, oppure rivolgersi a un educatore o istruttore cinofilo. 1. Punizione negativa: smettere di giocare Quando il padrone smette di giocare, il cucciolo lo vive come un rifiuto e capisce di essersi comportato male. Per questo nel momento in cui il morso è doloroso e pericoloso, bisogna interrompere immediatamente il gioco e ignorare il cane, alzarsi in piedi e voltargli le spalle. 2. Utilizzare un comando vocale Nel momento in cui la stretta è troppo forte, si può dare un segnale vocale tipo “Ahi”. Il cambio di atteggiamento segnala al cane che ha fatto qualcosa che non va e, dopo alcune ripetizioni dello stesso meccanismo, tende a non mordere più. 3. Fornire oggetti con cui il cane può giocare Sia per soddisfare la voglia del cucciolo di mordicchiare, sia per fargli capire che cosa può mordere e che cosa no, può essere utile fornirgli degli oggetti che possa usare per i suoi giochi, come il Kong ad esempio. 4. Dargli piccole ricompense Come faremmo con un bambino, se il cane si comporta bene va premiato. Così sarà incentivato a continuare nel suo comportamento virtuoso. Educare un cane non è un gioco ma una grossa responsabilità. È sempre meglio mettersi nelle mani di un esperto, anche quando non si percepiscono segnali di pericolo. Un buon corso di addestramento per cani non è solo una garanzia per noi, ma anche un divertimento per il cane. Un cane ben educato è un cane felice. La migliore compagnia, appunto, per l’essere umano.
Dal giorno 30 agosto 2021, dopo due mesi in cui l’intera Penisola è stata saldamente in zona bianca, alcune zone d’Italia sono state decretate come territorio in zona gialla. Proprio pensando a questo cambio di colore, a causa dell’aumento dei casi di infezione per ogni 100.000 abitanti, si enumerano le informazioni su cosa possono fare bar e ristoranti in zona gialla. Bar e ristoranti: come funziona in zona gialla La zona gialla è immediatamente successiva a quella di minor pericolo, di colore bianco. Quindi, per quanto riguarda le attività commerciali aperte al pubblico non sono previste chiusure come accade, invece, in zona rossa. Dunque, bar e ristoranti in zona gialla rimangono aperti e possono mantenere i normali orari di lavoro. Il coprifuoco, che è stato annullato alla fine del mese di giugno da un Decreto governativo, non viene riapplicato ed è possibile rimanere nei bar e nei ristoranti anche di sera, oltre le ore 22 e fino a chiusura del locale. I sistemi di consegna e di ritiro di cibo per la consumazione a domicilio rimangono in auge senza alcuna modifica. Le regole per bar e ristoranti in zona gialla prevedono due fondamentali norme, applicate in tutti i luoghi aperti al pubblico che offrano servizio sia all’interno che all’esterno. Per prima cosa si deve sempre indossare la mascherina, sia che ci si trovi dentro i locali, sia che si sosti in un’apposita zona all’esterno. La mascherina può essere momentaneamente tolta solo per consumare cibi e bevande, ma deve essere immediatamente rimessa non appena si conclude il pasto e quando ci si alza dal tavolo e ci si muove nell’area del locale. Poi è possibile avere accesso a bar e ristoranti al chiuso solo se in possesso di regolare Green Pass. La cosiddetta “certificazione verde” viene rilasciata dal Ministero in tre casi: se si è stati inoculati con il vaccino anti-Covid, sia con la prima dose che con entrambe; se si è guariti dall’infezione e il fatto è stato comprovato da un medico o una struttura del Servizio Sanitario Nazionale che abbia registrato il luogo di eventuale ricovero e la data di guarigione. Infine, se nelle precedenti 48 o 72 ore ci si è sottoposti a test antigenico o molecolare per Covid-19 con esito negativo. Dopo ognuno di questi, si riceve un codice con il quale è possibile ottenere il Green Pass tramite portale governativo dedicato, App Immuni oppure App-IO. Che si stampi e si mostri il certificato in formato cartaceo, o che si offra la versione digitale disponibile anche come QR Code leggibile con i dispositivi elettronici, il Green Pass deve sempre essere a portata di mano. Qualora i bar e ristoranti dispongano di una zona all’esterno in cui consumare il pasto, e solo in quel caso, non è necessario mostrare il Green Pass. In zona gialla le regole per i bar sono quindi relative soprattutto all’indossare i dispositivi di protezione, sia che si consumi in piedi al bancone sia che ci si sieda dentro o fuori il locale. Si ricorda che sono esentati dal mettere la mascherina i minori al di sotto dei sei anni di età e le persone con invalidità. Quello che cambia, rispetto alle norme vigenti in zona bianca, riguarda le regole dei tavoli nei ristoranti in zona gialla: il numero di clienti che possono sedere allo stesso tavolo, sia in un bar che in un ristorante, scende da un massimo di sei non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi, a quattro. Le distanze vanno sempre mantenute, e si attestano attorno a 1 metro minimo che separi ogni commensale dall’altro. Quindi, come funziona per i ristoranti in zona gialla? Bisogna prestare attenzione alla quantità di persone con cui ci si presenta per sostare e consumare cibo e bevande in un locale. Questo, oltre al fatto che all’ingresso sarà richiesto il Green Pass, e sussiste la possibilità che la temperatura venga rilevata per controllare che non superi i 37.5°C. Erogatori di gel igienizzante devono poi essere sempre a disposizione dei clienti a cui si consiglia sempre di farne ampio uso. Spostamenti per recarsi in ristoranti e bar Qualora si desideri raggiungere un esercizio pubblico che si trova in una Regione in zona gialla, questo è possibile purché si sia in possesso di Green Pass valido. Con la mancanza di coprifuoco si possono frequentare bar, ristoranti e anche luoghi di ristorazione siti in alberghi pur rispettando le regole elencate sopra.
Il servizio catering è un tassello importante, quando si organizza il proprio ricevimento, che sia un matrimonio, un anniversario o un party. Il servizio catering si occupa della ristorazione, del comparto food&beverage di un evento ed è connesso al banqueting. Scegliere un catering è un’operazione a volte complessa, perché dalla qualità del cibo dipenderà una buona parte della riuscita dell’evento, che sia una festa aziendale o un matrimonio. I servizi di catering, oltre a presentare le offerte per menù e allestimenti, spesso organizzano delle degustazioni per far assaggiare il cibo proposto. Quale impresa scegliere? La selezione è legata a che cosa comprende il servizio di catering: in primo piano c’è ovviamente la qualità del cibo, ma anche l’affidabilità e la reputazione, la raffinatezza degli allestimenti, il passaparola, i costi, la cortesia e l’affabilità del personale. Ecco quali tracce seguire per intercettare la società migliore, che farà fare una splendida figura all’evento. Scegliere il catering migliore: come fare Tra quattro o cinque proposte di menù e allestimenti, è difficile trovare la strada giusta. Per capire quale sia effettivamente il servizio più consono alle proprie esigenze, occorre considerare alcune importanti variabili, che guideranno alla scelta corretta. Scegliere il menù Il menù è molto importante e ogni catering offre una lista di proposte: quello che bisogna fare è capire se queste possibilità sono compatibili con le proprie esigenze (se si ama il pesce e non appare in nessuna voce, probabilmente è meglio cambiare società) e fare una riflessione sul rapporto qualità/prezzo, leggendo le materie prime, gli ingredienti di ogni piatto, la loro stagionalità e le eventuali ipotesi gourmet. Diffidare da chi offre tante, tantissime proposte: dare una scelta ampissima spesso porta a un’offerta di tipo industriale, senza cura specifica per il singolo piatto. Meglio una lista moderata ma ricca, dove trovare i piatti più inclini ai propri gusti. È importante anche trovare un fornitore pronto a venirvi incontro, arricchendo l’aperitivo con un cigar corner, o allestendo un buffet goloso di dolci per soddisfare tutte le esigenze. Il passaparola e le recensioni Il passaparola, le recensioni e le referenze aiuteranno a trovare le società di catering migliori e a calibrare i propri desideri con il buon rapporto qualità/prezzo. Chiaramente l’offerta di catering è personalizzabile, per cui una cucina con i più sfiziosi piatti vegetariani e vegani può non andar bene per un amante del vino rosso e della carne alla griglia. Cosa comprende e cosa non comprende l’offerta? È importantissimo anche avere un’idea chiara di quello che il catering andrà a offrire. Capita spesso che qualcuno receda da un contratto con una società di catering per malintesi ed equivoci. Per essere sicuri, conviene farsi mettere tutto nero su bianco, dal costo della singola poltroncina a quello del buffet di dolci. Lo stesso vale per gli allestimenti, dalla stampa dei menù ai tovagliati fino al tavolo della confettata: è sempre meglio chiarire senza dimenticarsi di conteggiare l’IVA.
Il mal di testa è un disturbo molto diffuso e le cause scatenanti sono molteplici. Affaticamento, sbalzi di temperatura, insonnia, alimentazione scorretta e cattive abitudini come fumo e alcol. Cefalea o emicrania, a volte, l’origine è genetica e molto spesso viene riconosciuta come una vera e propria patologia e va curata come tale. Perché il mal di testa? Esistono vari tipi di mal di testa: da tensione dei nervi cranici o cervicali, da infiammazione delle meningi e del nervo trigemino. Spesso è causa di mal di testa la postura scorretta e problematiche relative alla dentizione e alla vista. Anche il semplice raffreddore può dare origine al mal di testa per questo spesso è bene curarlo con efficaci rimedi naturali. Altri fattori che possono causare il mal di testa sono di tipo psicologico. Quando si è in una situazione di stress emotivo si tende a irrigidire i muscoli senza rendersene conto. E vengono colpiti proprio i muscoli del cranio, del collo e delle spalle. Le donne sono soggette a tale disturbo in percentuale più alta rispetto agli uomini. Basta pensare a situazioni come ciclo mestruale e gravidanza che spesso mettono a dura prova il fisico femminile. Non sempre però i rimedi naturali per il mal di testa in gravidanza possono essere utilizzati. Conosciamo in questo articolo i rimedi naturali più efficaci per combattere il mal di testa. I rimedi naturali più efficaci per il mal di testa Il riposo è il consiglio più adatto a qualsiasi tipo di mal testa. Creare intorno a sé un ambiente tranquillo aiuta a rilassare e distendere i muscoli del corpo, ad esempio, rimanendo semplicemente in una stanza al buio. Dormire bene è fondamentale per il benessere psicofisico e il nostro fisico ha bisogno di almeno 7 ore di sonno notturno. Il mal di testa si presenta sia nei casi in cui si dorme poche ore sia nel caso opposto, quando compare il cosiddetto mal di testa da risveglio. Ma quali sono i rimedi naturali più efficaci? Il Partenio è un fiore simile alla camomilla. Le sue foglie e la radice vengono sfruttati in omeopatia per curare l’emicrania in quanto contengono dei principi attivi che favoriscono il rilascio di serotonina nel nostro corpo dando quindi sollievo per nausee e ipersensibilità, conseguenze tipiche del mal di testa. Il Magnesio è un minerale che aiuta il nostro organismo a funzionare correttamente. Viene raccomandato per la cura di emicrania in quanto è un elemento fondamentale per la salute ed è totalmente naturale. Spesso il mal di testa si presenta in casi di carenza di magnesio quindi va assunto regolarmente sotto forma di integratore o direttamente attraverso l’alimentazione. Viene abbinato ad altre sostanze come, ad esempio, la vitamina B. Il Coenzima Q10 è un antiossidante naturale e agisce come antinfiammatorio. Si trova in diversi cibi come il pesce, i cereali, oli vegetali, uova e carne di fegato. La sua assunzione riduce la frequenza e l’intensità degli attacchi emicranici. L’Aromaterapia è una pratica alternativa per dare sollievo in caso di cefalee. Aromi come la lavanda, l’eucalipto, la menta piperita e il sandalo vengono utilizzati tramite diffusori per ambienti o candele e l’aroma che viene sprigionato ha effetti analgesici e rilassanti.