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Cremazione animali: come funziona e quanto costa?

Arriva il momento in cui il nostro amico a quattro zampe ci lascia, eppure vorremmo tenerlo sempre con noi. Presso i centri dedicati è possibile procedere con la cremazione del nostro animale e conservare le ceneri in un'urna cineraria apposita

01-08-2018 (Ultimo aggiornamento 27-09-2018)

Onoranze funebri

Gli animali domestici sono dei veri e propri membri della famiglia, delle creature verso i quali ci si affeziona e si provano sentimenti forti e intensi. Ecco perché fin da subito bisogna premurarsi di adottare quelli che meglio si adattano ai nostri spazi e allo stile di vita. Ad esempio, se ci sono bambini è bene valutare quali razze di cani da compagnia siano più adatte.

Purtroppo, tuttavia, la vita di cani e gatti è meno longeva rispetto alla nostra, quindi prima o poi arriva il triste momento nel quale bisogna dire addio al proprio amico quattro zampe risolvendo l’annoso problema del trattamento della salma.

Una soluzione ottimale in questi momenti così delicati è la cremazione dei propri animali domestici, un procedimento molto apprezzato dai proprietari di cani e gatti perché permette di tenere con sé i resti del proprio amico speciale. Inoltre si tratta di un’operazione che offre un elevato standard sanitario, risolvendo il problema della sepoltura, molto complesso specialmente per chi vive in città o per chi ha cani che vivono in appartamento.

Cremazione degli animali: cos’è e come funziona?

Nonostante sia un procedimento consigliato dalle autorità sanitarie, la cremazione di cani e gatti è ancora poco conosciuta nel nostro Paese, tuttavia i centri specializzati che offrono tale servizio sono in continuo aumento.

La cremazione è un processo di bruciatura della salma dell’animale, attraverso l’utilizzo di forni speciali che raggiungono temperature fino a 1.800 gradi. In questo modo viene polverizzata l’intera salma del proprio amico a quattro zampe, ottenendo una polvere fina e inodore, perfettamente a norma con le regole sanitarie disposte dalle ASL. Infine, le ceneri vengono disposte nell’urna cineraria scelta dai proprietari dell’animale da compagnia, che possono decidere in completa libertà come disporne, senza alcun pericolo per la propria salute o quella dei propri figli.

La durata del processo di cremazione dipende dal tipo di animale e dalla sua stazza. In media il tempo necessario può andare da 45 minuti, per un animale di piccole dimensioni come un gatto o un coniglio; fino a circa 2 ore per un cane di grossa taglia. Prima delle cremazione la salma dell’animale viene tenuta all’interno di apposite celle frigorifere, per evitare pericolose contaminazioni e rischi per la salute.

Alcune imprese di cremazione offrono la possibilità ai proprietari dell’animale di assistere all’operazione di cremazione che ovviamente avviene in forni chiusi fuori dai quali non è possibile vedere cosa succede all’interno. Tuttavia si tratta di un momento molto delicato, sicuramente non adatto a dei bambini, ma forte anche per gli adulti perciò bisogna valutare questa opzione sempre con cautela.

Cremazione singola o collettiva: quale scegliere?

Attualmente esistono due tipi di cremazione per gli animali domestici, quella singola o la cremazione collettiva. Nel primo caso l’animale viene cremato da solo, quindi, è possibile ricevere le ceneri del proprio amico a quattro zampe per disporne come si vuole in base alle proprie esigenze personali. In alternativa è possibile mettersi d’accordo con i gestori dell’impianto per lo smaltimento.

Invece, la cremazione collettiva non consente di ricevere la consegna delle ceneri, ma allo stesso tempo si tratta di un procedimento decisamente più economico che permette di abbattere i costi della cremazione. Non esiste una norma che vincoli i proprietari degli animali domestici a scegliere tra una di queste opzioni, perciò è possibile pensare alla soluzione migliore secondo le proprie disponibilità e le necessità affettive.

Cremazione degli animali domestici: quali sono i documenti necessari?

Quando muore il proprio cane o gatto purtroppo è necessario adempiere alla burocrazia richiesta dalle normative di legge, in maniera simile a quanto avviene con gli esseri umani. In questo caso è necessario passare sempre per un veterinario, indipendentemente dal luogo della morte, poiché soltanto il veterinario può stabilire ufficialmente il fine vita dell’animale.

Ovviamente in caso di decesso in casa è possibile contattare il veterinario per una visita a domicilio, per attestare la morte dell’animale nella propria abitazione senza dover trasportare la salma. Dopo averlo visitato e controllato i segni vitali, il veterinario ne dichiara la morte ed emette il certificato di decesso, nel quale bisogna specificare che l’animale non ha morso nessuno negli ultimi 15 giorni di vita.

Infine entro alcuni giorni vanno presentati il libretto sanitario e il certificato di decesso presso la ASL competente per notificare l’avvenimento e permettere eventualmente tutti i controlli necessari. Se l’animale domestico ha subito una morte infettiva allora la cremazione è obbligatoria, altrimenti si tratta di un procedimento facoltativo a discrezione dei proprietari.

Al termine delle cremazione la struttura emette un certificato apposito che attesta l’avvenuta operazione e mette al riparo il proprietario dell’animale contro denunce o controlli da parte delle ASL. Si tratta di un documento importante, che certifica il corretto smaltimento della salma e fornisce una tracciabilità sulla ditta che effettua tale servizio.

Decesso dell’animale domestico: sanzioni e multe

La normativa di legge prevede una serie di obblighi per i padroni degli animali domestici tra cui l’obbligo del certificato di decesso da parte di un veterinario e del trattamento della salma in condizioni adeguate. La mancata emissione del documento di morte comporta una multa che può andare da 78 a 233€, mentre la sanzione per lo smaltimento non corretto della salma può arrivare fino a 28.000€.

Quanto costa la cremazione degli animali domestici?

Il costo della cremazione del proprio animale da compagnia dipende da alcuni fattori, tra cui il tipo di procedimento, la specie, la stazza dell’animale e il comune di residenza. La cremazione collettiva può costare in media fino a 50€, mentre per quella singola il prezzo ovviamente è più elevato, a seconda dei costi operativi della società attiva in tale servizio.

Inoltre, bisogna aggiungere anche le spese necessarie per l’acquisto dell’urna cineraria, della visita veterinaria per la certificazione del decesso e i costi relativi ai servizi aggiuntivi come il trasporto della salma e la sua custodia nelle celle frigorifere. Complessivamente il prezzo medio per la cremazione, comprensivo di tutte le spese, si aggira intorno ai 400-500€.

Dove conservare l’urna cineraria?

Chi sceglie la cremazione singola può ottenere indietro le ceneri del proprio animale domestico, che dopo essere state opportunamente trattate vengono disposte all’interno di apposite urne cinerarie. In questo caso non esistono vincoli legislativi in materia, quindi l’urna può essere conservata in qualsiasi luogo purché preventivamente sigillata, come ribadito con la circolare 24/93, par. 14.1 lett. D del Ministero della Salute.

Allo stesso modo l’urna può essere anche sepolta. Per farlo però deve essere composta da materiale biodegradabile, come ad esempio il cartone, la cellulosa o il legno. Inoltre la conformazione stessa dell’urna deve essere tale da favorirne il processo di decomposizione, evitando contaminazioni del terreno. La sepoltura dell’urna è consentita sia in aree private che nei centri autorizzati a questo tipo di servizio.

Cremazione animali: a chi rivolgersi?

Per la cremazione degli animali domestici bisogna rivolgersi esclusivamente a società specializzate e certificate, autorizzate a svolgere questo tipo di servizi e provviste di forni a norma. Inoltre, le strutture devono disporre di impianti di filtraggio e scarico dei gas di scarto della cremazione, comprese delle celle frigorifere apposite per conservare la salma prima del procedimento.

È importante verificare che la ditta emetta il certificato di cremazione, come previsto dalla legge, per evitare problemi in caso di controlli da parte delle autorità competenti. In alcuni comuni sono attivi dei servizi pubblici di cremazione degli animali da compagnia, tuttavia la maggior parte delle strutture sono private, perciò basta rivolgersi a quella più vicina al proprio domicilio.

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