Cos'è un avvitatore e come sceglierne uno

L'avvitatore è uno strumento fondamentale da tenere nella nostra cassetta degli attrezzi. Ecco in questo articolo come scegliere l'avvitatore perfetto
Che siate dei professionisti o semplicemente degli amanti del fai da te, un buon avvitatore fa sempre la differenza per montare mobili o forare determinate superfici. Uno strumento che non dovrebbe mai mancare in una cassetta degli attrezzi e che, non a caso, è anche tra i più utilizzati.
In commercio si possono trovare diversi modelli tra cui scegliere: elettrico o a batteria, a impulsi, trapano avvitatore e così via. Ovviamente, bisogna tenere conto anche di alcuni parametri importanti, come il design, il peso, la potenza, l’alimentazione e la capacità di foratura. Solo così avremo un avvitatore in grado di soddisfare tutte le nostre necessità.
In questo articolo vedremo insieme come scegliere un avvitatore da poter utilizzare per l’esecuzione dei vostri lavori e i vari modelli tra cui scegliere. Ma prima di tutto capiamo meglio cos’è un avvitatore.
Cos’è un avvitatore e come funziona
Come accennato sopra, l’avvitatore è un oggetto che non dovrebbe mai mancare nella nostra cassetta degli attrezzi. Innanzitutto, è molto semplice da utilizzare, ma soprattutto molto pratico: può svolgere, infatti, diverse mansioni domestiche e non solo, agevolando il lavoro e facendo risparmiare tempo.
Come si può intuire dal nome stesso, l’avvitatore avvita e svita le viti e i bulloni, agendo su differenti supporti, come il legno, il metallo e a volte anche il cemento. Lo si può considerare come il degno erede del classico cacciavite, solo automatico e molto più veloce nello svolgere i lavori.
Per somiglianza, spesso lo si confonde con il trapano, ma a differenza di quest’ultimo l’avvitatore può eseguire solo piccoli fori, essendo meno potente. Esistono, però, dei trapani avvitatori che descriveremo meglio più avanti.
Ma analizziamo ora i parametri da considerare nello scegliere il miglior avvitatore per le nostre esigenze.
Come scegliere un avvitatore: parametri
Iniziamo prima di tutto col parlare di design e peso. Un buon avvitatore deve essere resistente e compatto, nonché maneggevole e leggero, con un peso massimo di 2 kg e un’impugnatura ergonomica antiscivolo. I modelli più recenti hanno anche una piccola luce LED per illuminare le zone buie.
Per quanto riguarda la potenza, invece, questa deve aggirarsi tra i 12 e i 14 volt. Mentre la coppia di serraggio, ovvero la forza con cui l’avvitatore stringe viti e bulloni, deve essere attorno ai 10 Nm (Newton per metro).
Ciò che incide sui tempi dell’avvitatore è il tipo di alimentazione: a filo, a batteria e i trapani. I primi hanno una potenza continua, ma appunto vincolata dalla presenza del filo. Sui secondi, è molto semplice capire come scegliere un avvitatore a batteria: essi sono molto più maneggevoli e comodi, adatti per lavori che richiedono una durata elevata. In ultimo, i trapani, la cui potenza è generata dall’aria compressa e sono molto più leggeri.
Infine, altra caratteristica da tenere in considerazione è la capacità di foratura dell’avvitatore. Come accennato nel paragrafo precedente, essi possono bucare il legno (25 mm di diametro) e il metallo (10 mm di diametro), ma in alcuni casi possono agire anche sul cemento e il calcestruzzo. In questo caso si avrà, però, bisogno di un trapano avvitatore.
Non ci resta, quindi, che analizzare i vari tipi di avvitatori che esistono in commercio.
I vari tipi di avvitatori
Il più diffuso e comune è sicuramente l’avvitatore semplice. Elettrico o a batteria, piccolo e maneggevole, con la sua potenza di 3,6 V viene utilizzato per lavori di avvitatura e svitatura su legno e cartongesso, ma non per quelli di foratura. Sfruttando la tecnologia a percussione, lo strumento concentra la sua forza direttamente sul punto su cui si lavora, caratteristica che gli permette di essere preciso e affidabile.
Potente e veloce è, invece, l’avvitatore a impulsi, utile per avvitare e svitare viti, bulloni e dadi. Ma un avvitatore a impulsi come funziona? A differenza del modello precedentemente descritto, quest’ultimo sfrutta appunto una tecnologia a impulsi, per cui viene utilizzata una forza ulteriore che arriva perpendicolare al colpo e così facendo l’energia non si disperde. Proprio per questo motivo viene utilizzato per i lavori di precisione che richiedono maggiore potenza e velocità.
Capace di avvitare, svitare, ma anche perforare è, infine, il trapano avvitatore che, grazie alla sua elevata potenza, è capace di forare legno, metallo e anche cemento. Grazie alla sua doppia funzionalità, esso è il più multifunzionale, multiuso e professionale tra i vari modelli di avvitatori. Ma come scegliere un buon trapano avvitatore? Semplicemente bisogna conoscerne l’utilizzo, così facendo si potrà scegliere il giusto kit di accessori con punte intercambiabili per diverse lavorazioni.