Green Pass ristoranti: cosa c’è da sapere?

In questi giorni si sta discutendo se sia necessario inserire l'obbligo del Green Pass per accedere ai ristoranti e ai locali
La campagna vaccinale in auge fin dal mese di dicembre del duemilaventi ha permesso, dal mese di giugno, di poter procedere a un vasto calendario di aperture delle attività commerciali. Nei luoghi in cui si ritrovano un certo numero di persone, però, l’attenzione alla possibile diffusione di contagio rimane sempre altissima al fine di scongiurare un aumento dei casi positivi all’infezione di Covid-19.
Come ottenere il Green Pass
Per tale motivo è stato istituito il cosiddetto Green Pass, una certificazione che attesti l’avvenuta guarigione dal Coronavirus, il risultato negativo a un test molecolare antigenico effettuato nelle quarantotto ore precedenti, oppure la vaccinazione, sia questa di una sola dose o di entrambe. Valido sia sul territorio nazionale che nell’Unione Europea, questa certificazione si può ottenere inserendo un codice rilasciato dal Ministero della Salute in seguito a vaccinazione, per esempio, o segnalazione del medico curante di avvenuta guarigione sul portale del Governo; in tal modo si ottiene un documento scaricabile o stampabile oppure un QR code da mostrare quando richiesto.
Dopo un primo momento in cui tale certificazione era richiesta solo per viaggiare, quindi per superare i confini dei paesi europei, oltre a poter accedere a cerimonie ed eventi come matrimoni e battesimi, dal primo luglio duemilaventuno sembra che in alcune nazioni sia richiesto il Green Pass per accedere anche ai ristoranti. Per mangiare in luoghi chiusi, o per avere accesso a locali si dovrà essere in possesso della certificazione o QR code da mostrare all’entrata.
In caso ci si trovi in procinto, quindi, di mettersi in viaggio per un Paese dell’Unione Europea si consiglia di controllare previamente le regole non solo legate all’ingresso, ad esempio sul sito della Commissione Europea, (in alcune nazioni, per esempio, sono richieste le prove per entrambe le dosi di vaccino e non solo la prima) ma anche riferite all’accesso a teatri, hotel, ristoranti, discoteche.
Green Pass ristoranti Italia
Per quanto riguarda il Green Pass per ristoranti in Italia, la discussione a livello governativo è ancora aperta dopo l’entrata in vigore di tale certificazione. Come alcuni sostengono sia necessario rilasciare il documento solo dopo l’inoculazione della seconda dose di vaccino, e non solo con la prima come avviene al momento, sono numerosi a richiedere che il Green Pass sia utilizzato per entrare in ristoranti e locali in generale.
Il Green Pass per ristoranti in Italia potrebbe essere utile a vivere con maggiore sicurezza il periodo estivo, in cui i contagi possono essere facilitati dagli assembramenti che si formano nelle località vacanziere dove è naturale dedicarsi a svaghi nei locali.
Per evitare che la diffusione del virus, soprattutto nella variante Delta, sia poi trasportata dai luoghi in cui viene contratta fino a quelli di residenza a causa degli spostamenti dei turisti, quindi, molti ritengono sia fondamentale utilizzare la certificazione in un senso molto più ampio, sfruttandone le potenzialità anche di tracciamento in caso di contatto con individui che si rivelino poi positivi al virus.
Al momento, quindi, rimangono in vigore le regole di controllo della temperatura all’ingresso di locali e ristoranti (non si viene ammessi se si ha una temperatura corporea maggiore di 37.5°C) e il limite massimo di sei persone per tavolo, sia all’interno che all’esterno.