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Come educare un gatto a vivere in casa e ad usare la lettiera

Se hai un felino in casa, anche tu, prima o poi, ti sarai trovato a dover trovare una soluzione per come educare un gatto a determinate abitudini, per il benessere in famiglia: ecco qualche consiglio.

10-08-2018 (Ultimo aggiornamento 26-10-2018)

Allevamento

Per vivere bene con il proprio felino e condividere con lui la propria abitazione, è indispensabile trovare il metodo giusto per educare un gatto affinché usi la lettiera, non graffi i mobili e si comporti in un certo modo. Uno degli errori più comuni nell’educazione di questi animali è pensare che prendere un gatto sia come adottare un cane ma, come ben sappiamo, sono molto diversi tra loro.

Anche se ci sono razze di gatti con caratteristiche diverse, da quelli più affettuosi a quelli più indipendenti,  gatti affettuosi, questi animali non vedono il padrone come una figura di riferimento, ma come un compagno di vita con cui si trovano bene e con cui scelgono volontariamente di stare. Il concetto è profondamente diverso e cambia in tutto e per tutto il modo di educarli. Fra i problemi principali che si trovano quando si adotta un felino c’è il come abituare un gatto alla lettiera e come addestrare il gatto a non fare cose, come graffiare mobili e persone. Vediamo come si fa.

Come insegnare a un gatto a usare la lettiera?

Il gatto già dalle prime settimane dovrebbe essere indirizzato verso la lettiera, accessorio che dovrebbe utilizzare in modo quasi istintivo. Di natura, infatti, il felino ricerca un posto in cui nascondere i propri bisogni e il loro odore, cosicché eventuali prede e predatori non rilevino la sua presenza.

Alcuni mici però sembrano dimenticare il proprio istinto e di utilizzare la lettiera non sembrano volerne sapere. Per convincere il micio del contrario va scelto questo articolo con attenzione, tenendo in considerazione tre cose: il genere di lettiera, la posizione in cui viene messa e la sabbia utilizzata.

La lettiera deve essere grande cosicché il gatto possa girarsi comodamente dentro. Essa deve anche essere abbastanza alta cosicché non sporchi in giro. Un rifiuto del gatto potrebbe essere motivato dalla copertura della lettiera, prevista da alcuni modelli; oppure dalla sabbia profumata, talvolta poco gradita.

Un problema potrebbe essere costituito anche da continui spostamenti della lettiera, che invece una volta in uso non dovrebbe essere mossa, per non creare confusione nel felino. La sabbia va pulita quotidianamente, per igiene e per non finire che sia snobbata anche dal gatto.

Come addomesticare un gatto a “comportarsi bene”

Alcune abitudini del micio sono insite nella sua natura, quindi non si possono eliminare, ma si possono orientare cosicché non siano fastidiose per il benessere domestico. Una delle cose che fa parte del normale comportamento del gatto, ma che costituisce talvolta un problema, è la sua tendenza a tirare fuori le unghie.

Graffiare però è per il felino qualcosa di normale e per questo più che pensare a come addestrare un gatto a non graffiare, bisogna pensare a indirizzare questo atteggiamento dove può farlo. I tiragraffi, se non ha la possibilità di uscire e sfogarsi altrove, sono per questo motivo oggetti indispensabili. Se naturalmente l’animale non è attratto dal prodotto, è possibile provare sfregandolo con l’erba gatta o attaccandogli il suo gioco preferito.

Se ci sono zone in cui il gatto non può andare è possibile insegnarli a non farlo, mettendo lungo il bordo dello scotch biadesivo, infatti sentito l’appiccicoso una volta, starà alla larga da quella zona. In alternativa si possono usare piccoli allarmi infrarossi che emettano per lui un suono fastidioso.

Altrimenti si possono pulire le zone con detergenti come l’alcool, dall’odore detestato dal gatto. Per correggere eventuali altri comportamenti si può adottare uno spruzzino d’acqua per farlo scappare, mirando sempre alla parte posteriore e non al muso: il messaggio sarà chiaro.

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