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Second hand effect: perchè acquistare capi di seconda

Second hand effect, quando vestirsi alla moda con abiti di seconda mano ha effetti positivi su tutto l’ambiente che ci circonda: scopriamo tutti i benefici

06-09-2023

Usato

Sono sempre di più i consumatori che fanno acquisti con consapevolezza, cercando di scegliere solo prodotti ecologici e rispettosi per l’ambiente. Ciò può avvenire per ogni categoria merceologica, compreso abbigliamento e accessori fashion. La scelta dei più attenti è quella di optare per articoli di seconda mano, che garantiscono numerosi vantaggi e benefici e che producono il second hand effect: conseguenze positive sull’ambiente circostante.

Il fashion second hand permette di rimettere in commercio capi d’abbigliamento, accessori e altri prodotti che sono ancora in buone condizioni, ma che non vengono utilizzati dal proprietario. Possono, così, essere acquistati da chi è in grado di valorizzarli o desidera sfoggiarli.

La tendenza che si sta diffondendo sempre di più è quella di optare per il decluttering, selezionando tutti i capi che non si utilizzano più, vendere e comprare a propria volta l’usato. L’obiettivo che si raggiunge è quello di una vita più sostenibile, senza rinunciare allo stile e alla moda.

Moda second hand, di cosa si tratta e i vantaggi

Shutterstock

Quando si tratta di abiti di seconda mano si pensa sempre a prodotti scadenti, logorati, di pessima qualità e, soprattutto, non in linea con le ultime tendenze. In realtà la moda second hand, che consiste nel vendere e nell’acquistare solo capi usati, è sempre più diffusa, soprattutto tra i giovani, perché consente di accedere a vestiti e scarpe ad un prezzo estremamente ridotto (anche di brand molto noti ed importanti) e di inquinare di meno.

La moda di seconda mano è una moda sostenibile, scelta da chi vuole avere uno stile di vita green. Tanti i vantaggi a cui permette di accedere.

Il risparmio è tra i primi motivi che spingono le persone a scegliere l’abbigliamento usato. Generalmente si trovano capi a prezzi estremamente bassi, ancora in buone condizioni o che necessitano di piccoli interventi di sartoria.

In alcuni mercatini, inoltre, è possibile trovare capi o scarpe di marche di lusso. Nella maggior parte di casi si tratta di modelli senza tempo, pezzi vintage, unici e ricercati, perfettamente tenuti e conservati, che possono essere sfoggiati immediatamente.

Comprare second hand vuol dire ridurre le necessità di produzione di capi d’abbigliamento nuovi e allungare il ciclo di vita di quelli immessi precedentemente nel mercato. Meno produzione significa anche minori necessità di trasporto, riduzione del volume dei rifiuti, dei costi legati allo smaltimento e dell’impatto sull’ambiente.

Il fashion second hand è approvato anche da alcune celebrità che, particolarmente sensibili alle tematiche ambientali, hanno deciso di rispolverare il guardaroba e di sfoggiare abiti vintage già mostrati in passato in pubblico. Acquistano e indossano abiti usati non solo durante la loro quotidianità, ma anche per le occasioni ufficiali e importanti: eventi, red carpet, incontri istituzionali, interviste e tanto altro ancora.

Ma dove comprare abiti, scarpe e accessori di seconda mano di buona qualità? Ci sono diverse possibilità. I mercatini dedicati all’usato sono diffusi in tutto il mondo, sia nelle piccole realtà che nelle grandi città come New York, Berlino e Milano. Si possono tenere sia settimanalmente che mensilmente.

Ci si può recare nelle boutique e nei negozi dell’usato che hanno deciso di mettere in vendita solo articoli second hand: sono sempre di più i piccoli imprenditori che decidono di puntare su questa tipologia merceologica. In alternativa, Internet offre numerose possibilità. Ci sono interi siti dedicati al second hand, sia per quanto riguarda il fashion e la moda, sia per altri articoli.

Second hand effect, i giovani dicono sì alla sostenibilità e no al fast fashion

Shutterstock

Sono soprattutto i giovani coloro che stanno riscoprendo il valore della moda second hand. Consumatori consapevoli, sono in grado di comprendere l’impatto diretto sull’ambiente di questa pratica, che è stato quantificato tramite una ricerca dell’Istituto di Ricerca Ambientale Svedese (IVL), chiamata Second Hand Effect 2020, e quantificata con il metodo Life Cycle Assessment (LCA).

In termini di emissioni di C02, i benefici sono evidenti e di spessore: con la vendita di circa un milione di articoli su noti portali che si occupano di vendita dell’usato, sono è stata evitata l’emissione di circa 8mila tonnellate di C02. Per quanto riguarda la plastica, invece, sono ben 293 le tonnellate risparmiate.

Tutti possono, nella propria quotidianità, compiere delle scelte che fanno bene all’ambiente. Ad esempio, optare per un paio di scarpe di seconda mano consente di risparmiare 19 kg di anidride carbonica, mentre un jeans a 5 tasche di seconda mano evita l’emissione di 33,4 kg di C02.

Vestire second hand evita di ricorrere al fast fashion, che ha alcuni vantaggi, come il prezzo dei capi e la possibilità di accedere ad abbigliamento di alta moda, ma che vengono ampiamente surclassati dagli svantaggi e dagli effetti negativi. Basti pensare la produzione dei vestiti è tra quelle che richiede e consuma più risorse, inquinando l’ambiente, i fiumi e i terreni adiacenti alle fabbriche.

Vuoi acquistare articoli e prodotti di seconda mano? Recati nel negozio dell’usato più vicino a te, puoi trovarlo su PagineGialle.

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