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Come scegliere il tagliere da cucina?

Perché prediligere il bambù, il legno o il silicone nella scelta del tagliere da cucina? Scopri come sceglierlo.

24-07-2018 (Ultimo aggiornamento 21-09-2018)

Centri commerciali e outlet

Il tagliere da cucina è un attrezzo indispensabile, necessario per tagliare, sminuzzare e tritare gli alimenti. Oggi oltre ai classici modelli in legno si possono trovare in vendita anche taglieri in vetro, in silicone, in bambù e in plastica, modelli estremamente differenti uno dall’altro sia nel prezzo che nelle caratteristiche tecniche.

Per scegliere il tagliere giusto in base alle proprie esigenze bisogna valutarne il materiale, le dimensioni, la forma, le scanalature e la durevolezza, per trovare il modello con il miglior rapporto qualità-prezzo. Vediamo quindi quali sono i taglieri presenti sul mercato, quali sono le loro caratteristiche e i vantaggi, ma soprattutto come fare per scegliere il tagliere giusto.

I materiali

Una delle caratteristiche più importanti di un tagliere è il materiale con cui è realizzato. A seconda della struttura infatti ogni tagliere offre specifiche tecniche differenti, rimanendo più o meno adatto a scopi diversi e alla lavorazione di alcuni alimenti in particolare. Attualmente in commercio si possono trovare taglieri in legno, in silicone, in bambù, in vetro e in plastica.

Taglieri in legno

I taglieri in legno sono sicuramente uno dei modelli più venduti e utilizzati nelle cucine, grazie all’eccellente robustezza e versatilità che questo materiale è in grado di garantire. Uno dei pregi maggiori di questo tipo di tagliere è la capacità naturale del legno di rimarginarsi, ovvero di chiudere autonomamente i tagli e le incisioni causate dal coltello.

Ovviamente la qualità dei taglieri in legno è vincolata al tipo di legno utilizzato, perciò per un prodotto di alto livello bisogna optare per legni duri e resistenti. Allo stesso tempo questo materiale non altera le proprietà organolettiche dei cibi, rimane poco poroso e non assorbe eccessivamente i liquidi presenti negli alimenti.

Si tratta di un prodotto fatto per durare nel tempo, inoltre necessita di una manutenzione minima,: basta lavarlo sotto l’acqua corrente dopo ogni utilizzo e saltuariamente trattarlo con dell’olio minerale. Una delle caratteristiche più importanti per scegliere il tagliere in legno è la grandezza dei pori, poiché più sono grandi più tendono a trattenere i liquidi, mentre i taglieri in legno con pori molto piccoli sono facili da lavare e durano più a lungo.

Taglieri in bambù

Il bambù è un particolare tipo di legno, originario dell’Asia ma sempre più utilizzato per la produzione di utensili da cucina. Questo materiale infatti offre ottime caratteristiche di robustezza, elasticità e resistenza, in più rimane molto leggero e garantisce un’estrema maneggevolezza del tagliere. Da non sottovalutare anche l’aspetto ambientale, in quanto il bambù è un materiale ecologico e sostenibile.
I taglieri in bambù sono dei prodotti molto economici, sono più facili da pulire rispetto a quelli in legno e decisamente più sicuri dei taglieri in vetro o in plastica. Nonostante durino a lungo possono essere completamente riciclati, quindi permettono di non inquinare e di preservare l’ambiente, sostituendo il tagliere senza troppi pensieri quando è completamente rovinato dall’usura del tempo.

Taglieri in plastica

La plastica è un materiale molto duttile ed economico, per questo motivo viene spesso preferita per realizzare dei taglieri leggeri, convenienti e facili da lavare anche in lavastoviglie alle alte temperature. Tuttavia a differenza dei taglieri in legno quelli in plastica non riescono a sanare da soli le incisioni causate dal coltello, perciò con il tempo tendono a deteriorarsi fino a diventare completamente inutilizzabili.

Inoltre i taglieri in plastica sono meno igienici rispetto a quelli in legno, quindi conviene utilizzarli per lavorare alimenti che verranno successivamente lavati prima di essere consumati. Allo stesso tempo sono facili da usare, non occupano molto spazio in cucina ed è possibile disinfettarli con la candeggina e altri prodotti chimici, inoltre non trattengono i liquidi e sono idrorepellenti.

Taglieri in vetro

Uno dei prodotti più in voga negli ultimi anni sono i taglieri in vetro, un materiale che permette un’ampia varietà di forme estetiche e stili differenti, per una personalizzazione completa del tagliere. Questi prodotti sono piuttosto leggeri, pratici, non assorbono i liquidi e sono facili da lavare a mano o in lavastoviglie, rimanendo estremamente resistenti alle alte temperature e ai saponi più aggressivi.

Tuttavia il vetro rimane un materiale molto fragile, nonostante nei taglieri venga utilizzato un tipo di vetro più resistente e spesso, perciò bisogna prestare grande attenzione quando si utilizza in cucina. Inoltre la superficie abrasiva del vetro tende con il tempo a rovinare la lama dei coltelli costringendo ad arrotarli più spesso, rimane sempre scivolosa e aumenta il rischio di ferimenti e incidenti domestici.

Taglieri in silicone

Il silicone è una particolare gomma creata artificialmente, un materiale in grado di offrire numerosi vantaggi tra cui resistenza, robustezza e leggerezza. Per questo motivo i taglieri in silicone sono un’opzione sempre più gradita in cucina, poiché la superficie non è scivolosa, non è facile romperli e sono in grado di autoriparare i piccoli tagli e le incisioni provocate dal coltello.

A differenza dei taglieri in legno quelli in silicone non trattengono l’umidità, offrendo quindi una superficie pulita e quasi asettica su cui lavorare gli alimenti. Inoltre la pulizia dei taglieri in silicone è facile, in quanto si possono utilizzare prodotti chimici e detersivi per i piatti, oppure lavarli direttamente in lavastoviglie senza alcun rischio. Anche il prezzo è piuttosto interessante, specialmente rispetto a ben più costosi taglieri in vetro o in legno.

 

Le dimensioni

Oltre al materiale un’altra caratteristica molto importante per determinare qual è il tagliere giusto per le proprie esigenze è quella relativa alle dimensioni. In commercio si possono trovare taglieri di ogni misura e forma, dai più piccolini che no superano i 20 cm fino a quelli più grandi che possono arrivare anche a 70 cm di lunghezza e 50 cm di larghezza.

Ovviamente nella scelta delle dimensioni incidono diversi fattori, tra cui lo spazio a disposizione, l’utilizzo del tagliere e le tecniche di taglio. Tuttavia è consigliabile acquistare un tagliere che offra una superficie abbastanza ampia per lavorare comodi e in sicurezza. Per questo motivo sono sempre molto indicati i taglieri di dimensioni medie, intorno ai 40 cm di lunghezza e 25-30 di larghezza.

Per quanto riguarda la forma dipende totalmente dai propri gusti e dallo stile dell’arredamento della cucina. Nonostante i taglieri tradizionali, con la classica forma rettangolare, siano i modelli più funzionali, si può dare un tocco d’originalità alla propria cucina optando per un tagliere ovale oppure a forma di frutta, di cuore o di bottiglia.

Le scanalature

Un aspetto spesso trascurato nei taglieri è la scanalatura, una caratteristica tecnica fondamentale per determinare la versatilità di questo prodotto da cucina. Alcuni modelli come i taglieri in vetro non hanno alcuna scanalatura, infatti presentano una superficie completamente liscia, mentre soprattutto quelli in legno, in plastica e in silicone sono quasi sempre dotati di questi piccoli canali di scolo.

Le scanalature sono importanti nei taglieri realizzati con materiali porosi, perché contribuiscono alla fuoriuscita dei liquidi presenti negli alimenti, lasciando il tagliere pulito e meno a rischio della formazione di batteri. Specialmente se si è soliti sminuzzare frutta e verdura è consigliabile optare per un tagliere con scanalature ampie e marcate, altrimenti va bene anche un tagliere liscio e piatto.

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