Spesso le donne vogliono sapere quanto costa un test di gravidanza. Prima di rispondere a tale domanda è bene dare qualche informazione. Il test di gravidanza è un esame diagnostico, che consente di accertare l’avvenuto concepimento, attraverso la misurazione dell’ormone Beta HCG, o Gonadotropina Corionica Umana, che viene secreto dal trofoblasto, ovvero dalle cellule pre-embrionali che consentono lo sviluppo della placenta. La sintesi della Gonadotropina Corionica Umana ha inizio nel momento in cui l’ovulo fecondato si annida nella parete dell’utero, operazione che avviene, solitamente, all’incirca una settimana dopo il concepimento. Lo scopo di tale ormone è quello di preservare le secrezioni ovariche che impediscono l’arrivo delle mestruazioni, permettendo all’ovulo fecondato di rimanere aggrappato alla parete uterina. La sua concentrazione, una volta iniziata la produzione, raddoppia ogni due giorni e raggiunge un picco circa 60-70 giorni dopo la fecondazione, per poi diminuire, rimanendo a un livello minimo per tutto il resto della gravidanza. Altra cosa importante da ricordare, è che il Beta HCG, appena viene secreto, raggiunge la circolazione sanguigna e viene eliminato attraverso le urine. Ecco dunque spiegato perché la conferma della gravidanza può essere data sia dall’analisi di un campione ematico attuata in laboratorio, sia da quella delle urine, che può essere effettuata a casa. Come funziona il test? Il funzionamento dei test di gravidanza reperibili in commercio è abbastanza semplice, basta mettere l’indicatore sotto il getto di urina per qualche secondo. In pochi minuti compare un segno (che può variare a seconda del tipo di test utilizzato), che può indicare l’esito positivo o negativo del test. Quando fare il test di gravidanza? Il momento considerato migliore per fare il test urinario è 10 giorni dopo la probabile fecondazione. Dunque, è inutile fare un test di gravidanza precoce, in quanto il risultato non sarebbe attendibile. É possibile riscontrare dei casi, anche se assai rari, di falso positivo, vale a dire quando il test rileva una gravidanza che in realtà non esiste. Ciò può accadere a seguito dell’assunzione di alcuni medicinali, come i neurolettici, ma anche se c’è del sangue nelle urine o se il contenitore dell’urina è stato pulito con un detergente. I casi di falso negativo, ovvero quando la fecondazione dell’ovulo è avvenuta ma il test da esito negativo, si possono verificare qualora si abbia bevuto molto o il test sia stato fatto troppo presto. Ma qual è l’attendibilità del test di gravidanza? L’affidabilità del test urinario ad uso domestico è del 99%, ossia molto elevata. Quanto costa un test di gravidanza? Dunque, dopo questa breve introduzione, è giunto il momento di rispondere alla domanda iniziale, ovvero: quanto costa un test di gravidanza? Per i test di gravidanza il costo è variabile e dipende, sostanzialmente, dalla marca prescelta. Tuttavia, solitamente, il prezzo di un test monodose (utilizzabile un’unica volta) è di circa 7-20 euro. É possibile acquistare anche confezioni multiple, che contengono 2 o più test urinari, spendendo all’incirca 25 euro. L’importante è cercare di non scegliere prodotti di dubbia provenienza, che potrebbero rivelarsi scadenti e fallaci. Per evitare problemi è, quindi, consigliato chiedere aiuto al farmacista di fiducia e seguire alla lettera le istruzioni riportate nella confezione. Qualora si sospetti che il test utilizzato non abbia rivelato un risultato attendibile, è possibile acquistarne un altro, ma di una marca differente, o effettuare le analisi del sangue presso una struttura preposta.
Cosa cucinare a Ferragosto? È questa la domanda che tanti si pongono mentre si avvicina il 15 agosto. Chi ha un barbecue a disposizione e ama la carne alla griglia non ha dubbi: questo giorno festivo d’estate è l’occasione perfetta per una grigliata in compagnia, che può essere resa ancora più varia e gustosa mettendo sulla piastra, oltre ad hamburger e costine, anche formaggi e verdure di stagione. Chi cerca qualche altra ricetta per Ferragosto originale e fresca, invece, non deve disperare: c’è letteralmente l’imbarazzo della scelta. Ecco allora qualche idea e suggerimento su cosa cucinare a Ferragosto. Menu Ferragosto: idee e suggerimenti Shutterstock Se la giornata regala qualche raggio di sole, la festa del 15 agosto può diventare una splendida occasione per trascorrere una giornata all’aperto al parco, in campagna, tra i monti o magari in spiaggia. In questo caso il menu di Ferragosto deve ovviamente tenere conto del fatto che i piatti devono essere facili da trasportare e da mangiare fuori casa. La pasta fredda è la soluzione più semplice e mette tutti d’accordo: si può preparare con un certo anticipo, è saziante ed è facile da trasportare. Inoltre, la ricetta della pasta fredda può essere arricchita e personalizzata per soddisfare tutti i gusti. Ad esempio, si potrebbero abbinare olive nere, pomodorini, feta, cipolla rossa di Tropea e avocado. Un trucco per rendere la pasta fredda più gustosa è quello di aggiungere sempre un ingrediente cremoso, che faccia da legante: ad esempio una crema al basilico, una salsa di acciughe o una crema di burrata o stracciatella. Un’altra ricetta per Ferragosto sono le verdure ripiene: tipicamente si tratta di peperoni, melanzane lunghe, pomodori o zucchine tonde, da cuocere al forno. Per il ripieno ci sono varie possibilità: il mix di tonno, capperi, olive e pomodori secchi si sposa bene con i peperoni, ad esempio, ma si può optare anche per riso con verdure a cubetti o con la carne. Ricette per Ferragosto Shutterstock Il menu di Ferragosto può essere ulteriormente arricchito anche con una invitante cheesecake salata oppure con un’insalatona fresca: scegli una ricetta estiva fresca e gustosa, capace di dare un tocco di originalità anche a un piatto così tradizionale. È una buona idea anche portare in tavola (o sulla tovaglia da picnic!) qualche pietanza per fare aperitivo, prima della portata principale. In tal caso prepara piccoli sfizi freschi, vari e sani: ad esempio crudités di verdure, hummus di ceci con semi di sesamo, fette di pane nero integrale con salsa di avocado, chips di verdure al forno… E naturalmente le bruschette o le friselle con olio extravergine di oliva, pomodorini e origano: fanno subito pensare all’estate! Accompagna l’happy hour con un calice di vino bianco o, per chi preferisce gli analcolici, con un’acqua tonica con aggiunta di scorza di limone e menta. Anche un succo di pomodoro condito con spezie è una freschissima alternativa per l’aperitivo di Ferragosto. Una ricetta perfetta per Ferragosto sono altrimenti le pizzette di melanzane. Basta tagliare una melanzana a fettine sottili, grigliarle e poi disporre su ciascuna un cucchiaio di salsa di pomodoro, mozzarella a cubetti e origano. Si passa il tutto in forno per qualche minuto e il piatto è pronto! Anche gli spiedini estivi sono un’ottima idea, facile e veloce da preparare. Basta avere degli stuzzicadenti con cui infilzare gli ingredienti. Su alcuni spiedini si possono alternare pezzi di prosciutto crudo, melone a cubetti, pomodorini e mozzarelline; su altri invece feta, anguria, cetriolo e olive nere, su altri ancora spicchi di pesca e gamberetti. Freschissimi e veloci da preparare sono anche i rotoli di salmone affumicato. Bisogna disporre delle fette lunghe di pancarrè (senza bordi) sul piano di lavoro e poi aggiungere uno strato di salmone affumicato e di zucchine grigliate affettate molto sottilmente, oppure di salmone affumicato, formaggio spalmabile e aneto, o ancora di salmone affumicato e lattuga. La fetta di pancarrè va poi arrotolata su sé stessa con molta cura e il rotolo così ricavato va tagliato a fettine di uno o due centimetri. Idee su cosa cucinare a Ferragosto Chi passa Ferragosto al mare può preparare il fritto misto, una delizia estiva davvero irresistibile, oppure coinvolgere gli amici e la famiglia in una spaghettata sulla spiaggia. Ci sono tante ricette gustose a cui ispirarsi: spaghetti con crema di pistacchi e gamberi, spaghetti con tonno, capperi e olive nere oppure gli intramontabili spaghetti con le vongole. Tra l’altro, se il pranzo di Ferragosto avviene fuori casa e deve essere “al sacco”, c’è sempre la pratica frittata di spaghetti, che è ottima persino fredda. Anche una torta salata estiva (ci sono tante ricette a cui ispirarsi) è facile da trasportare e può fare felici i commensali a Ferragosto. Ricette dolci per Ferragosto Non è un vero pranzo di festa senza dessert, naturalmente, e questa regola vale anche a Ferragosto. Dato il periodo, la scelta migliore è un dolce senza cottura, come la cheesecake, il tiramisù allo yogurt o il sorbetto al matcha, tutti ottimi esempi di ricette light estive. Perché non un salame di cioccolato, altrimenti? Anche questa preparazione mette sempre tutti d’accordo, così come una fresca e vitaminica macedonia con albicocche, pesche, anguria, ananas e foglie di menta. Prepara la lista della spesa e cerca su PagineGialle i negozi di alimentari della tua zona, così da procurarti per tempo tutti gli ingredienti necessari per il menu di Ferragosto.
Le domeniche in famiglia hanno il sapore della caponata siciliana, uno dei piatti siciliani tradizionali più amati di sempre. La sua preparazione è piuttosto semplice: le melanzane sono le grandi protagoniste di questo piatto, abbinate ai peperoni, ai pomodori, alla cipolla e alle olive. Come si fa la caponata? Si friggono le melanzane, mentre si cuociono gli altri ingredienti in olio di oliva, si condisce il tutto con sugo di pomodoro e una salsa agrodolce. Infine, si serve come contorno insieme a del buon pane casereccio, per sprigionare al massimo tutto il gusto del Mar Mediterraneo. Viene chiamata anche caponata di melanzane perché sono proprio questi ortaggi, tagliati a pezzetti e fritti, a essere i grandi protagonisti di un piatto intramontabile. In Sicilia, se ne contano circa 30 ricette diverse, e si può dire che ogni città abbia la sua interpretazione. La ricetta della caponata palermitana Si dice che quella palermitana sia la versione più semplice e classica. Gli ingredienti utilizzati sono i seguenti: melanzane, i migliori tipi di olive, cipolla, sedano, capperi, salsa di pomodoro, olio, sale, aceto e zucchero. Le melanzane devono essere tagliate a pezzi di circa 4-5 cm per lato e devono essere rigorosamente fritte. Le olive devono essere quelle siciliane, intere e schiacciate, i pezzi di sedano devono essere ben visibili e il gusto agrodolce deve sentirsi in modo marcato. Esistono anche alcune varianti con l’aggiunta di basilico, pinoli e mandorle tostate grattugiate. La ricetta della caponata catanese La caponata catanese è chiamata anche “caponatina” e si differenzia dalle altre varianti per l’uso, oltre che degli ingredienti principali, anche dei peperoni gialli e verdi, delle olive bianche, delle patate, dei pinoli e dell’uva passa. Anche in questa variante, le melanzane, le patate e i peperoni devono essere fritti singolarmente, per poi essere abbinati agli altri ingredienti cotti in abbondante olio per friggere. Si tratta di una ricetta adatta anche per chi segue una dieta vegetariana e vegana, che conquista i palati più sopraffini con il gusto agrodolce e l’armonia dei sapori mediterranei. Per chi non ama o non può mangiare il fritto, si può optare per una variante decisamente più leggera: la caponata non fritta, più digeribile, ma che si discosta dalla tradizione. Calorie, proprietà e abbinamenti di vino La caponata tradizionale vuole che si utilizzino le verdure fresche di stagione, pertanto gustare un piatto di questa preparazione siciliana significa fare il pieno del nutrimento e delle proprietà delle melanzane, ma anche dei peperoni e dei pomodori. Le melanzane sono molto ricche di potassio, fosforo e magnesio, per questo sono da prediligere in estate quando si ha necessità di integrare i sali minerali. Sono, inoltre, ricche di vitamina A e di acqua, per questo sono un alimento depurativo. Infine, aiutano a mantenere bassi i livelli di colesterolo nel sangue. Molti pensano che la caponata abbia tante calorie, a causa dei condimenti, ma in realtà si tratta di un piatto salutare che unisce molte verdure. La caponata conta circa 350 calorie per porzione, considerando una ricetta preparata con 250 gr di melanzane e 120 gr di pomodori. Se si sta preparando un pranzo in famiglia o una cena con gli amici, la caponata siciliana è perfetta da abbinare con vini rosati o vini rossi giovani e fruttati, come ad esempio il Cerasuolo, il Negroamaro rosato e l’Etna rosato DOC.
Ogni sport ha la sua attrezzatura tecnica: le scarpette da arrampicata nel climbing e nell’arrampicata boulder sono un elemento di massima importanza per ottenere i migliori risultati ed essere in sicurezza. Le calzature, infatti, in questo sport sono il punto di contatto più importante con la parete e sono quelle che consentono di salire sempre più in alto. Come per le calzature da running, le scarpe per arrampicata sportiva però non sono tutte uguali e così nemmeno i piedi delle persone. Ogni atleta ha specifici forma, larghezza e spessore del piede e di conseguenza le migliori scarpette da arrampicata sono soggettive. È per questo che bisogna fare la propria scelta con molta attenzione valutando prima il piede e poi la calzatura “corrispondente”, nel modello e nel numero. I parametri per scegliere le scarpe da arrampicata Misura Su quale sia la misura corretta per le scarpette c’è molta discussione fra gli atleti. Alcuni sostengono che ci vogliano ben due misure più piccole rispetto al numero consueto di scarpe, altri solo uno. Il consiglio che però gli esperti danno è di valutare in base ai casi. Una persona che già arrampica saprà bene che numero scegliere in base alla sua esperienza sul campo. Per una persona alle prime esperienze di arrampicata, invece, probabilmente è bene prendere un solo numero in meno. All’inizio, infatti è meglio non strapazzarsi e preferire una scarpa comoda, non troppo stretta, capace di dare comfort e sensibilità insieme. In questo modo si eviteranno crampi e problematiche anche croniche come l’alluce valgo, ma si avrà il giusto supporto. Le scarpette da arrampicata da donna di solito sono più strette, mentre quelle da uomo più larghe. Gomma e curvatura Alcuni modelli oltre alla suola di gomma presentano un’ulteriore bordatura più alta che è in grado di dare un supporto aggiuntivo. Fra la suola e il piede i modelli di qualità hanno un’intersuola per avere maggiore comfort. La curvatura delle scarpe da climbing può essere più o meno accentuata in base allo spessore della gomma sul tallone. Da questo dipenderà la capacità di spinta da parte delle dita al resto del piede nell’ascesa, sia se si pratica sport all’aria aperta, sia per le arrampicate boulder. È chiaro che una curvatura accentuata, però, non sia facilmente gestibile soprattutto per un principiante e per questo all’inizio si consigliano modelli abbastanza piatti per favorire una calzata confortevole. In base allo spessore e al tipo di gomma le scarpe sono più o meno dure. Quelle morbide garantiscono più sensibilità e sono perfette per tratti brevi con poco attrito; quelle dure per percorsi più impervi e passaggi molto tecnici. Comprare le scarpe giuste Le scarpe da arrampicata sportiva vanno provate e per questo è meglio non comprarle online, a meno che non si sia già provato il modello e il numero in un negozio fisico. Le calzature devono essere provate su tutti e due i piedi, muovendoli per capirne la sensibilità. Alla prova il piede si deve percepire fasciato come con un guanto, ma in modo uniforme, e le dita è normale che si sentano premere sul fondo. Va tenuto in considerazione che se la tomaia è di pelle (sono le migliori comunque) sicuramente un po’ cederà, allargandosi, a differenza dei materiali sintetici. Le scarpette dopo poche volte che si sono usate prendono la forma del piede della persona e per questo motivo si sconsiglia normalmente di comprare scarpette da arrampicata usate. Per prevenire problemi e non mettere in discussione la propria sicurezza in altitudine. Le scarpette da arrampicata hanno prezzi vari in base ai brand e alle caratteristiche tecniche di media si va dagli 80 ai 150 euro.