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Storia, caratteristiche e benefici del teatro danza

I corsi di teatro danza uniscono in una sola disciplina recitazione, canto e danza. Ripercorriamo le sue origini e scopriamo dove praticarla

06-12-2021

Scuole e corsi

Il teatro danza, a dispetto di ciò che si crede, non è una corrente di balletto. È invece un fenomeno coreografico nato in Germania tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta (la capostipite del Tanztheater tedesco fu Pina Bausch). Il nome deriva dal fatto che, agli elementi della danza moderna e libera, si sommano elementi del mimo e del cabaret. 

Nel teatro danza, il teatro e la danza si fondono insieme: chi lo pratica è al contempo attore e ballerino, ma non si parla di danza parlata né di recitazione danzata. Le due discipline vanno ad incastrarsi, tanto che nella concezione di Pina Bausch i suoi protagonisti sono definiti “danzattori”.

Spesso improvvisano, come a tradurre in gesti e parole un’urgenza. E coinvolgono il pubblico, che è parte integrante d’uno spettacolo di teatro danza.

Teatro danza in Italia: la storia

La storia del teatro danza in Italia comincia nel 1985 con la compagnia Sosta Palmizi, fondata da sei danzatori conosciutisi alla scuola di Carolyn Carlson presso il veneziano Teatro La Fenice. Ciascuno di essi fondò poi una sua compagnia, allo sciogliersi della Sosta Palmizi.

Così, le compagnie Abbondanza/Bertoni, Aldes, Arearea e l’Associazione Sosta Palmizi portarono il teatro danza nei teatri di tutta Italia. Questo, sebbene la contaminazione tra le due discipline sia più vecchia di tre decenni. Basti pensare al lavoro delle coreografe Elsa Piperno e Bella Hutter.

O, ancora, alle sperimentazioni spontanee di Susanna Egri e Sara Acquarone, di Liliana Merlo e di Mimma Testa, che portavano sul palco danza, mimo, pittura, musica e teatro.

I benefici del teatro danza

I benefici del teatro danza sono numerosi e riguardano soprattutto la sfera emotiva. Chi lo pratica acquisisce una maggior sicurezza e autostima, vince la timidezza, impara a fare gioco di squadra e a socializzare. La consapevolezza di sé e dei propri punti deboli aumenta, il conflitto corporeo diminuisce e si rafforza la propria empatia.

Al centro della disciplina vi è infatti il corpo dell’attore, tanto che gli allenamenti sono tanto fisici quanto mentali: per apprendere la tecnica del teatro danza, il “danzattore” è chiamato ad allenare il corpo con un occhio alla mente, per portare i suoi riflessi all’estremo e per danzare recitando in modo coinvolgente.

Nel teatro danza, infatti, la danza diventa un mezzo per esprimersi: il corpo diventa espressivo, come a parlare. E il linguaggio delle coreografie è comprensibile a tutti. È proprio questa la rivoluzione che Pina Bausch inscenò: sul palco i danzatori si amano, litigano, piangono, ridono, a mettere in scena un’umanità che è di tutti.

Tra l’altro, il teatro danza ha fortemente influenzato la danza moderna. Grazie alla danzatrice americana Carolyn Carlson l’improvvisazione è entrata nella danza e il danzatore è diventato libero di esprimere se stesso esattamente come Pina Bausch auspicava.

Ecco dunque che, oggi, il teatro danza unisce il teatro alla danza, la musica alla drammatizzazione, con una libertà d’espressione che ne fa la disciplina perfetta anche per i bambini (i corsi iniziano in genere dai 4 anni). 

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