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Idee per uno shopping sostenibile

Come vivere in maniera più etica? Esistono tante piccole azioni che possiamo fare ogni giorno, partendo proprio da uno shopping sostenibile e pensato

29-11-2021 (Ultimo aggiornamento 30-11-2021)

Centri commerciali e outlet

Shopping sostenibile: con questi due termini ci si riferisce all’azione di acquistare prodotti che possano avere un minor impatto ambientale. Ma come è possibile effettuare un reale shopping solidale nella vita di tutti i giorni?

Shopping sostenibile e solidale

Partiamo dai prodotti utili alla sussistenza, quali alimentari e prodotti per la cura della persona. Un primo suggerimento è quello di scegliere il più possibile alimenti cosiddetti a chilometro zero, quindi di produzione locale e da agricoltura sostenibile.

Cercate se nella vostra località di residenza esistono rivenditori di frutta, verdura che siano anche coltivatori e che offrano vendita diretta. Se invece dovesse essere difficile raggiungere i rivenditori, si può aderire a un “gas”, o gruppo di acquisto solidale.

Presenti non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli centri, sono gruppi di persone che si uniscono per comprare articoli a prezzi convenienti ma, soprattutto, il più possibile sostenibili.

Non si tratta solo di alimentari, ma anche di pulizia per la casa, abbigliamento, cura della persona… Lo shopping sostenibile è quello basato sullo “sfuso” e viene effettuato per alimentari, secchi e freschi, prodotti per la casa e la persona.

La teoria alla base di questo tipo di shopping è quella che tende a eliminare il più possibile il packaging, soprattutto in plastica.

I fagioli secchi, la pasta, o anche detersivi per i piatti o per la lavatrice, si versano direttamente da grandi contenitori presenti nei punti vendita in contenitori che sono portati direttamente dai clienti e vengono perciò utilizzati più volte. 

Abbigliamento: consigli di shopping sostenibile

Cosa fare per quanto riguarda il grande settore dell’abbigliamento? In primis, i consigli di shopping sostenibile riguardano non solo la produzione etica dei capi, che non devono essere collegati a sfruttamento della manodopera, ma anche la composizione stessa dei tessuti.

Filati organici, che siano lavorati con tecniche che abbiano un impatto minore sull’ambiente, sono al primo posto nelle teorie di acquisto definito “conscious” in inglese, quindi coscenzioso, che sia pensato e non frutto di shopping impulsivo.

Leggere le etichette è fondamentale per avere notizie sui luoghi di produzione e sui tessuti impiegati.

Inoltre, altre idee di shopping sostenibile sono legate alla seconda mano: non solo vendendo e acquistando nei negozi dell’usato, ma anche utilizzando le numerose piattaforme internet e app che permettono di vendere e comprare articoli direttamente da privati.

Lo shopping sostenibile online è infatti possibile se si utilizzano prodotti second-hand, per ridare loro un’altra esistenza e avere un minore impatto sul ciclo di produzione di sempre nuovi prodotti.

Inoltre, aspetto da prendere in forte considerazione, gli articoli di seconda mano hanno un prezzo più basso di quelli nuovi e si possono fare veri affari con qualche accortezza.

Anche gli amanti della moda possono quindi evitare di fare rinunce, nella consapevolezza di agire in maniera più sostenibileCome fare per ovviare all’inquinamento che si produce, inevitabilmente, facendosi recapitare a domicilio gli acquisti fatti online?

Meglio optare per un raggruppamento di più prodotti, invece che comprare singole unità. Comprare meno, ma meglio, per evitare che i trasporti anche di merce usata contribuiscano, invece che avere meno impatto, alla salute del pianeta. 

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