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Prendere la patente da privatista fa risparmiare?

Sostenere l'esame della patente A o della patente B da privatista consente di risparmiare? Ecco tutto quello che devi sapere

31-01-2019

Autoscuole

Conseguire la patente da privatista è un’alternativa che molti valutano, al posto di seguire i corsi di un’autoscuola. È vero che in questo modo puoi contare solo tu te stesso, studiare e acquisire tutte le competenze necessarie per passare gli esami da solo, senza l’aiuto dei docenti, ma sicuramente presenta dei vantaggi.

Vediamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere per prendere la patente da privatista.

Patente da privatista: posso risparmiare?

Il primo punto da toccare è sicuramente quello dei costi da sostenere. Fare la patente da privatista ti consente di risparmiare, perché il prezzo per prendere la patente B è impegnativo per chiunque e quindi studiare da soli, senza il docente, sicuramente permette di evitare questa spesa. Chi ha già esperienza di guida con lo scooter conosce già il Codice della Strada o almeno le basi, per evitare i costi della patente A può prendere la patente da privatista rispetto a una persona che non ha invece mai avuto alcuna esperienza di guida precedente.

C’è da dire che ovviamente facendosi seguire dai professionisti di una scuola guida si possono approfondire tutti i passaggi non chiari e chiedere anche più volte la risposta ad alcuni dubbi che possono sorgere.

Per quanto riguarda la categoria B, vediamo in particolare questa che è la più diffusa per uso privato delle vetture, conseguire la patente da privatista consente di risparmiare, ma non più di molto come un tempo. Il punto è che oggi si prevedono comunque sei ore di guida obbligatoria da pagare in autoscuola, quindi si eliminerebbero solo i costi delle lezioni teoriche, che solitamente vanno dai 100 ai 300 euro al massimo. Vanno comunque pagati l’iscrizione alla scuola guida per le 6 ore di lezione pratica, le spese della motorizzazione, il costo degli esami teorici e pratici.

Come prendere la patente da privatista

La prima cosa da fare se si vuole prendere la patente da privatista è compilare il modulo TT2112, lo stesso usato per richiedere il duplicato della patente, che si può scaricare dal Portale dell’Automobilista oppure ritirare presso qualsiasi Ufficio della Motorizzazione Civile. È un documento in cui vanno indicati i propri dati personali e i dettagli legati all’esame, come il veicolo con il quale si sosterrà la pratica.

Prendere la patente da privatista conviene in termini di tempo, perché ci si può gestire in base alle proprie esigenze e quindi non si deve andare per forza a scuola guida a seguire le lezioni, ma bisogna imparare a organizzarsi per studiare a casa in maniera autonoma. Il tempo necessario comunque di solito varia da un minimo di 4 a un massimo di 6 mesi.

L’esame da privatista

Per fare l’esame è necessario presentare la domanda alla Motorizzazione, prenotare l’esame di teoria e ritirare la marca operativa di sei mesi, duranti i quali puoi sostenere i quiz di esercitazione e affrontare il vero e proprio test di valutazione finale sul Codice della Strada nel momento in cui sei pronto. Nel caso in cui non dovessi passare la prova teorica, puoi ripetere l’esame dopo un mese. Se non dovesse andare nuovamente, allora dovrai ripresentare tutta la documentazione nuovamente.
Una volta passato l’esame a quiz riceverai il Foglio Rosa, con cui potrai esercitarti a guidare sempre con un accompagnatore e che ha validità di sei mesi. È necessario far passare per legge almeno 30 giorni dall’esame di teoria a quello di pratica.

La visita medica

Ovviamente anche prendendo la patente da privatista dovrai sostenere la visita medica, in certificato con bollo e fotografia. Il documento deve essere rilasciato entro tre mesi dalla domanda e la visita può essere fatta presso un’ASL, basta prenotare. I costi non sono fissi ma dipendono dal territorio in cui risiedi, variano di città in città.

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