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Prosciutto di Parma DOP: curiosità e caratteristiche

06-08-2018 (Ultimo aggiornamento 14-09-2018)

Carne e salumi

Il prosciutto di Parma DOP è una delle eccellenze più celebri del panorama gastronomico italiano. Il suo sapore dolce e avvolgente ha conquistato tutto il mondo e lo ha reso uno dei prodotti del nostro paese più richiesti ed esportati. A rendere così buono il prosciutto crudo di Parma è la qualità della carne e la localizzazione geografica, la quale produce risultati che non possono essere replicati in altre zone del mondo. Scopriamo insieme qualcosa di più su questo grande prodotto.

Prosciutto di Parma con Denominazione di Origine Protetta

Le origini del crudo di Parma affondano nelle tradizioni degli Antichi Romani. Ai tempi la città di Parma era famosa per gli estesi allevamenti di maiali e la produzione di salumi. La storia della città è costellata, fino ai tempi moderni, di documenti che attestano la grande tradizione salumiera della città, divenendo poi una vera e propria identità. Nel 1963 viene istituito il Consorzio del prosciutto di Parma, mentre la Denominazione di Origine Protetta (DOP) arriva nel 1996.

La qualità e la produzione di questo marchio è dunque legata in maniera indissolubile al territorio. Questo significa che lo stesso prosciutto, fatto con la stessa lavorazione e gli stessi ingredienti, ma in un’altra città, non può per legge essere venduto come crudo di Parma. Questo è quindi un prodotto tipico della zona, che va ad aggiungersi alla già straordinaria tradizione culinaria emiliana.

Di che cosa è fatto il prosciutto crudo di Parma?

Il crudo di Parma è ricavato, naturalmente, dalla coscia del maiale. Dopo averla raffreddata per circa 24 ore a una temperatura che non deve scendere sotto gli 0° C, il prosciutto viene ritagliato e vengono asportati grasso in eccesso e cotenna. Da qui in poi iniziano i processi di salatura, che durano circa 18 giorni. A questo punto il prosciutto deve riposare per circa 60-80 giorni, facendo così evaporare l’umidità al suo interno. Segue un periodo in cui, tempo permettendo, i prosciutti vengono esposti al sole o all’interno di appositi macchinari per attraversare il periodo di asciugatura. Una volta pronto, il prosciutto di Parma attraversa un processo di “sugnatura”. Gli esperti salumieri avvolgono il prosciutto di sugna, ovvero grasso di maiale, e di un mix aromatico di sale e pepe per insaporire e ammorbidire la carne.

Dopo i primi 7 mesi di lavorazione, il crudo di Parma viene fatto riposare per almeno altri 12 mesi, durante i quali perderà l’umidità rimasta e assumerà le classiche proprietà organolettiche che tanto apprezziamo.

Il crudo di Parma è considerato un prodotto naturale e sano, un affettato magro e salutare fatto con carne di prima scelta e spezie freschissime. Il marchio assicura inoltre l’assenza totale di additivi o conservanti chimici e garantisce un sapore dolce, elegante e corposo dovuto agli elevatissimi standard qualitativi.

Quanto costa il prosciutto crudo di Parma?

Il prezzo del prosciutto di Parma richiama il lungo periodo di stagionatura richiesto per la preparazione. Di norma, il crudo DOP oscilla dai 22 ai 34 euro al kg sulla base della qualità, dell’esatta provenienza e del taglio.

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