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Pizza romana o napoletana? Ecco la differenza

Il mondo della pizza è molto vasto, ma ne esistono due principali varianti, la pizza romana o napoletana: ecco tutte le differenze e le caratteristiche

25-06-2018 (Ultimo aggiornamento 20-11-2018)

Mangiare bene

La pizza è uno dei piatti italiani più famosi nel mondo e ne esistono un’infinita di varianti: ci sono le pizze con condimenti particolari, ci sono le pizze alte e quelle basse, quelle più soffici e quelle croccanti. Molti si chiedono quale sia la variante più gustosa: la pizza romana o napoletana? Le differenze tra le due sono molte, ma in comune hanno il gusto inconfondibile della vera pizza italiana.

Caratteristiche della pizza romana

Quando si pensa alla pizza, la mente vola subito a Napoli, al Vesuvio, alla terra della mozzarella di bufala e dei pomodorini. In realtà esiste una variante molto diffusa e molto amata da chi preferisce una consistenza croccante, al posto della sofficità. La pizza romana è la prima rivale di quella partenopea e si differenzia per alcune caratteristiche:

  • ha una pasta sottile e croccante;
  • il bordo è basso e molto friabile;
  • l’impasto della pizza romana è fatto con farina di grano tenero, acqua, lievito, sale e olio d’oliva;
  • viene stesa solitamente con un mattarello, non facendola volare con la tipica mossa dei pizzaioli napoletani;
  • la cottura è lunga, in modo che si asciughi e diventi croccante.

La farcitura è a piacimento, ma tra le più classiche ci sono quelle con mozzarella, acciughe, basilico, pecorino, pepe e verdure a crudo. Molto apprezzate anche le versioni di pizza senza mozzarella. Le sue origini comunque sono più giovani rispetto alla rivale campana.

Caratteristiche della pizza napoletana

La pizza napoletana è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco e tutti i campani ne sono molto fieri. Fa parte della tradizione culturale della regione e la sua ricetta si tramanda da secoli, di pizzaiolo in pizzaiolo. Per molti è la pizza più buona del mondo, ma al di là dei gusti personali, la napoletana ha dato origine a tutte le altre varianti, pertanto ha un’importanza fondamentale per la storia culinaria italiana.

A differenza di quella romana, la pizza napoletana ha le seguenti caratteristiche:

  • ha una pasta morbida;
  • il suo bordo, chiamato anche cornicione, è alto e soffice in quanto si incorpora l’aria durante la lavorazione;
  • l’impasto della pizza napoletana non prevede grassi, ma solo acqua, farina, lievito e sale;
  • la cottura è da effettuare nel forno a legna per 50-90 secondi, in modo che rimanga soffice.

L’autentica pizza napoletana è quella Margherita con pomodoro, mozzarella, basilico e olio extravergine di oliva, ma la tradizione ne ammette anche un’altra: la Marinara, a base di pomodoro, aglio, origano e olio. Ne esiste inoltre una terza variante, sempre tipica di Napoli, che si trova a metà tra una Margherita e una Marinara: la Cosacca. Questa pizza ha, al posto della mozzarella, del semplice formaggio come il pecorino o il Parmigiano Reggiano, uno dei formaggi italiani più famosi all’estero.

 

Da anni è aperta una diatriba: è meglio la pizza romana o napoletana? I sostenitori di quella napoletana affermano che quella della capitale è troppo secca e croccante, mentre gli altri prediligono proprio queste caratteristiche, rispetto all’impasto soffice e alto della pizza partenopea. Gusti a parti, è certo che tutte e due le varianti sono un’eccellenza della cucina italiana: non resta che provarle entrambe!

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