Quando finisce la lotteria degli scontrini?

È cominciata da poco e sembra già un progetto destinato a concludersi precocemente. Per la lotteria degli scontrini la fine è vicina.
A dire il vero non sembra che questa misura abbia davvero riscosso successo né che sia mai decollata. Fin dall’inizio molti esercenti hanno faticato ad adeguarsi alla possibilità di far partecipare i propri clienti, dovendo talvolta sostenere spese.
In vigore da febbraio, rientrava in una serie di misure, come il cashback di Stato, prese dal secondo governo Conte e volte a favorire i pagamenti tracciabili per ridurre il rischio di evasione fiscale e di pagamenti poco trasparenti.
Tuttavia, lo stop alla lotteria degli scontrini voluto dal governo Draghi sembra essere giustificato dal fatto che si tratta di una misura che sottrae molti denari dalle casse dello Stato, senza portare veri frutti.
Secondo i tecnici del governo in carica potrebbe essere più vantaggioso utilizzare le stesse cifre per altre misure che rilancino l’economia e aiutino veramente le famiglie in difficoltà. Dunque, per la lotteria degli scontrini la fine molto probabilmente verrà decretata a breve.

Lotteria degli scontrini: quando finisce

Non è ancora chiaro quando scade la lotteria degli scontrini, anche se i tempi della sospensione sembrano maturi.
Già il cashback di Stato ha subito una botta d’arresto, che ne ha visto la sospensione per il secondo semestre del 2021. Dopo il cashback di Natale, introdotto negli ultimi mesi del 2020, gli italiani hanno potuto usufruire del cashback del primo semestre del 2021, che ha permesso un rimborso fino a 150 euro a fronte di almeno 50 acquisti, non online, con il pos.
Ora le agevolazioni sono state rivolte agli esercenti, che fino a giugno 2022 potranno avere un credito d’imposta per coprire le commissioni derivanti dall’uso di strumenti di pagamento elettronici e dalle spese di installazione degli stessi.

Lotteria degli scontrini: come funziona

Il funzionamento della lotteria degli scontrini è molto semplice e si basa sull’uso dei sistemi elettronici per il pagamento di beni o servizi. È sufficiente una spesa di un euro per ottenere un biglietto virtuale che consente di accedere alle estrazioni periodiche di premi. Anche gli esercenti possono ricevere dei premi.
Dalle estrazioni sono esclusi non solo i pagamenti fatti in contanti, ma anche quelli relativi ad acquisti online, quelli per i quali è stata rilasciata una fattura e quelli per la detrazione o deduzione fiscale.
Ogni euro speso secondo le modalità descritte dà diritto a un biglietto della lotteria con un tetto massimo di mille biglietti per ogni acquisto. Di conseguenza, tutte le spese fatte con pagamento elettronico superiori a mille euro danno comunque diritto a soli mille biglietti.
Questa operazione per un solo semestre ha avuto un costo non indifferente, stimato attorno ai 2,5 miliardi di euro contro gli 1,75 milioni di euro che sono serviti a finanziare il cashback di Stato. Proprio in virtù del costo molto elevato, il governo Draghi si è mostrato perplesso di fronte all’iniziativa che potrebbe essere sospesa temporaneamente, come già avvenuto per il cashback di Stato che dovrebbe ripartire dal 1° gennaio 2022, oppure potrebbe essere eliminata per sempre.
In ogni caso, il denaro che serve a finanziare la lotteria degli scontrini potrebbe essere utilizzato per iniziative sociali più efficaci.