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Agricoltura biodinamica: in cosa consiste e quali sono i vantaggi

L’agricoltura biodinamica è un modo di fare agricoltura sano e naturale: ecco su quali principi si basa e perché è considerato una filosofia

22-11-2018 (Ultimo aggiornamento 27-11-2018)

Prodotti bio

L’agricoltura biodinamica è un tipo di agricoltura particolare che sta facendo molto parlare di sé perché si basa su principi diversi da quella tradizionale. La coltivazione biodinamica e i prodotti biodinamici hanno riscosso enorme successo in occasione di Expo 2015 (il vino biodinamico, in particolare, dopo che ci si era già spinti a produrre il vino senza solfiti) e per questo da settore di nicchia oggi è quasi una filosofia.

In questo mondo agricoltura, terra, animali sono considerati parte di un unico equilibrato sistema dove si generano ottimi frutti senza che siano necessari troppi elementi esterni. Questo modo di vedere le cose è molto vicino al biologico, anche se si spinge, di fatto, ancora più oltre. Con la filosofia bio, tuttavia, ha in comune il rifiuto di usare prodotti, fertilizzanti e pesticidi chimici e di seguire con scrupolo il calendario lunare, avvicinandosi di fatto alla logica del mangiare biologico come stile di vita sano e consapevole.

Chi ha introdotto la biodinamica in agricoltura è stato nell’Ottocento Rudolf Steiner, un idealista interpellato dai contadini del tempo per aumentare la produzione dei campi.

I principi dell’ agricoltura biodinamica

Il metodo biodinamico è basato su quei principi opinabili e supposti per cui ci sono delle forze superiori che governano la vita sulla Terra, in particolare pianeti e luna. Sulla base di questi, in un’azienda agricola biodinamica si cercano di creare le condizioni per cui vi sia una perfetta connessione terra-cielo. Importante anche il collegamento fra i vari elementi che fanno parte del sistema fattoria: animali, piante, coltivatori. Anche se ogni cosa è esistente in modo autonomo c’è un’interconnessione: gli animali, per esempio, si nutrono dei resti del raccolto del contadino, che con le deiezioni torna alla terra nutrendola e mantenendola in salute. Il sistema è, insomma, un perfetto ecosistema.

L’agricoltura biodinamica si affianca all’agricoltura biologica: è chiaro, infatti, che il cibo biodinamico ha tutte le caratteristiche di quello identificato come biologico. In più, però, ha una certificazione extra per la biodinamicità chiamato standard Demeter. Questo marchio, riconosciuto a livello globale, è garanzia di un prodotto di agricoltura biodinamica e di un doppio controllo.

Gli elementi dell’agricoltura biodinamica

Nella coltivazione biodinamica, anche se si adottano sistemi che si potrebbero considerare un po’ astratti, in realtà si usano strumenti che sono impiegati da sempre per l’agricoltura anche tradizionale. Esempi sono la rotazione delle colture, le coperture, l’uso di concimi naturali, il calendario lunare. Quello che fa la differenza è il considerare il sistema fattoria nel suo insieme e il sentito rispetto per tale ecosistema. Qui, anche le piante infestanti e gli insetti hanno un ruolo attivo nella buona riuscita del raccolto.

Tipico di questo genere di coltivazione, che potremmo considerare come un’agricoltura di tipo sostenibile, è l’uso di preparati biodinamici particolari come fertilizzanti che, secondo questi coltivatori, hanno il compito di favorire il trasferimento delle forze cosmiche sulla terra. Ecco quindi che, in preparazioni simili a quelli omeopatici, si mescolano erbe e minerali per creare il miglior prodotto per nutrire il terreno, in cui il letame animale, che vive nella fattoria ovviamente, ha un ruolo importantissimo.

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