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Sciopero 26 maggio: ecco tutti i servizi a rischio

Per venerdì 26 maggio è stato indetto uno sciopero generale in tutta Italia che coinvolgerà diversi servizi e potrebbe rendere impossibili alcune attività

25-05-2023

Centri commerciali e outlet

Uno sciopero generale che coinvolgerà numerosi servizi importanti e necessari, tra i quali spiccano trasporto e scuola, sarà avviato in tutta Italia il 26 maggio 2023. Per gli italiani che devono recarsi a lavoro, che avevano preso appuntamenti e che si devono spostare nelle grandi città potrebbe essere un venerdì particolarmente difficile.

Pertanto, è bene informarsi con anticipo su quali sono i servizi garantiti e quali quelli sui quali non si potrà contare, rimandare gli impegni non urgenti e trovare delle soluzioni alternative per tutti gli incontri e gli appuntamenti che non possono essere spostati in alcun modo.

Sciopero del 26 maggio, le motivazioni e chi partecipa

Lo sciopero generale del 26 maggio, che coinvolgerà un gran numero di persone e servizi, è stato indetto dall’Unione sindacale di base (USB), con adesione di USB Ps e della Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali (FISI) per richiedere un aumento salariale di 300 euro per poter avere un maggiore potere d’acquisto e poter bilanciare l’aumento dei prezzi, l’aumento reale del costo della vita e precedenti perdite accumulate nei contratti. Si richiede un tetto massimo ai prezzi di prima necessità.

Ma non finisce qui. Si protesta contro il nuovo codice degli appalti che, stando ai sostenitori dello sciopero, porterebbe ad una maggiore precarietà e ad una riduzione della sicurezza, favorendo l’illegalità sul posto di lavoro. A risentirne potrebbero essere soprattutto i lavoratori migranti, che potrebbero trovarsi a lavorare in condizioni poco dignitose.

E ancora, si sciopera contro la delega fiscale che potrebbe aumentare le disparità sociali, contro il progetto di autonomia differenziata, che potrebbe incrementare la disparità tra territori, in particolare tra nord e sud, per richiedere una legge sul salario minimi di almeno 10 euro l’ora e per la riduzione dell’orario di lavoro a 32 senza riduzioni salariali. Tante altre le questioni portate all’attenzione dai promotori dello sciopero.

Sciopero 26 maggio, a rischio scuole e trasporti: tutti i dettagli

Shutterstock

Lo scioperò coinvolgerà vari settori, in modo diretto o indiretto. Tra questi vi è lascuola, di ogni ordine e grado. Non sono garantite le lezioni e la didattica e si potrebbero avere disagi anche per gli asili nido e le materne, a causa della difficoltà ad erogare le prestazioni.

Servizi non garantiti neanche negli uffici pubblici, dove potrebbero verificarsi deidisagi. Per i trasporti sono previsti ritardi, cancellazioni o variazioni. Trenitalia non assicura il regolare servizio dalle 9 alle 17, ad esclusione dell’Emilia Romagna. I treni a lunga percorrenza dovrebbero viaggiare regolarmente.

Intaccati dallo sciopero anche i viaggi effettuati sui treni Italo, che ha pubblicato una lista di quelli garantiti. Trenord ha avvisato che potrebbero esserci ripercussioni sulla circolazione su importanti linee.

Sono presenti delle fasce di garanzie, che permetteranno ai cittadini di spostarsi senza problemi in alcuni orari. Per l’infrastruttura di FERROVIENORD si tratta dei treni tra le 6:00 e le 9:00 e quelli tra le 18:00 e le 21:00.

A rischio il trasporto pubblico città per città. I servizi sono garantiti in alcune fasce orarie, in particolar modo quelle più utili ai lavoratori per recarsi nelle sedi e per tornare a casa al termine della giornata lavorativa.

Non dovrebbero subire particolari cambiamenti i servizi offerti dai privati. Restano aperti negozi e centri commerciali, dove ci si potrà recare per acquistare i beni e i prodotti di cui si ha necessità.

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