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Come funziona la conversione della patente?

In questo articolo di PG Magazine potrai scoprire perché è necessario convertire la patente straniera, quando farla, i documenti da presentare e i costi

03-11-2020 (Ultimo aggiornamento 09-11-2020)

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Chi vive stabilmente in Italia ma è in possesso di una patente estera, potrebbe aver bisogno di convertire il proprio documento di guida. Nel nostro Paese, in effetti, è vietato guidare con patenti straniere, chi viene sorpreso al volante con una licenza di guida di uno stato estero rischia una multa salata. Per i cittadini dell’Unione Europea vi sono delle leggi apposite, che sono collegate all’introduzione della patente comunitaria avvenuta alla fine degli anni Novanta e all’armonizzazione del documento tra gli Stati membri.

Patente estera nell’Unione Europea: il riconoscimento

Tutti i cittadini di uno dei Paesi membri dell’Unione Europea sono in possesso di una patente che viene riconosciuta appunto negli Stati che fanno parte dell’UE e quindi, in questo territorio, possono utilizzarla fino alla sua scadenza. Si tratta di un documento in formato di carta di credito per tutti i Paesi, in cui viene mostrata in piccolo, in basso a sinistra, la foto del conducente.

Tutti i cittadini di un Paese estero facente parte dell’UE che spostano la loro residenza in Italia, possono guidare nel nostro Stato con la propria patente estera finché è valida. Una volta scaduta, invece, saranno obbligati a rinnovarla in Italia, che diventa il nuovo Paese di residenza. 

Quando deve essere fatta la conversione della patente estera?

Una volta che si ottiene la residenza in Italia, entro un anno al massimo, è possibile fare la conversione della patente straniera. Nel frattempo vige l’obbligo di mostrare una traduzione giurata della propria patente alle autorità, nel caso in cui venga richiesto. Altrimenti si rischia una sanzione che può andare da un minimo di 400 a un massimo di 1.600 euro. 

I titolari di un permesso di guida internazionale non hanno l’onere di convertire la patente, soggetta a disposizioni ad hoc e riconosciuta in quasi tutto il mondo, tranne che in Cina, Brasile e Israele, e in Irlanda, Spagna, Portogallo all’interno dell’UE.

Conversione della patente estera: dove deve essere effettuata?

La domanda di conversione della patente di guida estera deve essere presentata presso gli uffici della Motorizzazione Civile, ed è una procedura simile a quella di richiesta del duplicato della patente. La richiesta viene fatta con l’apposito modulo TT2112, che si può trovare anche online. I versamenti da effettuare sono i seguenti:

  • 32 euro sul c/c 4028;
  • 10,20 euro sul c/c 9001. 

Bisogna presentare, insieme alla domanda, due fototessere, la fotocopia della patente con traduzione certificata per paesi extra UE e un certificato medico con bollo da 16 euro, rilasciato da un medico abilitato. Per fare la richiesta è necessario presentare carta d’identità e codice fiscale. 

Per quali Paesi deve essere fatta la conversione della patente estera in Italia?

Per alcuni Paesi che si trovano al di fuori dell’Unione Europea non è ammessa la conversione della patente estera. Le licenze di guida che vengono rilasciate in Cile, negli Stati Uniti e in Canada si possono convertire soltanto se si tratta di documenti che appartengono a personale diplomatico e ai loro familiari. 

Per Paesi extra UE come Algeria, Filippine, Libano, Marocco, Svizzera, Taiwan, Tunisia e Turchia è prevista invece la convertibilità della patente straniera secondo la procedura di cui abbiamo parlato.

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