Rca Pay per Use: che cos'è e perché sta avendo successo?

In questo articolo di PG Magazine scopriremo perché la polizza Rca Pay per Use è indicata a chi usa poco la macchina e perché sta avendo molto...

Assicurazioni

L’assicurazione auto è uno dei costi che più pesa a ogni soggetto in Italia e che grava sulle spese di ogni famiglia. Nell’epoca in cui viviamo oggi siamo sempre più attenti al denaro che spendiamo ogni mese, per questo motivo fortunatamente esistono delle soluzioni anche in ambito di Rc Auto che possono far risparmiare alcune decine, se non centinaia, di euro. Tra queste c’è la polizza Pay per Use, particolarmente indicata per chi usa poco la macchina.

Rca Pay per Use: di cosa si tratta

La formula Pay per Use è una soluzione particolare pensata per la polizza assicurativa auto di cui si parlava già alla fine degli anni Novanta, quando in altri Paese iniziavano ad essere introdotte le tipologie di Assicurazione cosiddette ‘a consumo’. Unipol e SARA hanno poi iniziato a sperimentare questa soluzione a partire dagli anni 2000. Di cosa si tratta? È molto semplice, praticamente nel momento in cui un utente stipula la polizza Rc Auto, la compagnia assicurativa la definisce ‘chilometrica’ e installa sul veicolo un dispositivo satellitare che monitora e memorizza i km percorsi.

Sul conto o sulla carta di credito così vengono automaticamente detratti i soldi corrispondenti all’assicurazione dovuta alla compagnia (in base appunto ai viaggi effettuati). Il dispositivo che viene installato sulle auto permette anche di risparmiare denaro sulle coperture Kasko e Furto e di riuscire a ricostruire le dinamiche di eventuali incidenti avvenuti che coinvolgano il veicolo in oggetto.

Rca Pay per Use: perché ha successo

Questa tipologia di assicurazione sta avendo parecchio successo proprio perché consente di risparmiare soldi nel caso in cui si usi l’auto per percorrere pochi km ogni anno. Sul mercato italiano oggi esistono diverse soluzioni di questo tipo, vediamo le principali: